QUOTE(smania80 @ Feb 13 2010, 01:56 PM)

non credo si perda tempo a definire l'arte, proprio perchè, magari senza volerlo, l'hai già fatto tu.
La mia era solo una provocazione. Volevo dire che del concetto di arte ognuno potrebbe averne una propria definizione, per cui cercaren una univoca sarebbe quanto meno difficile.
A parte che sono un neofita della fotografia, ma preferisco parlare più di artigianato che di arte, almeno pensando alle mie foto

QUOTE(barbarian @ Feb 13 2010, 02:10 PM)

Però con quella firma non dovresti consigliare la Post Produzione

Stavo appunto cronometrando il tempo che ci sarebbe voluto perchè qualcuno faccesse questa osservazione... La frase di Moldvay è un tantino più profonda dall'idea di inizio e fine che si può percepire leggendola...
Intende dire che la fotografia non è solo il prodotto di una macchina fotografica o di una particolare tecnica, ma è soprattutto il frutto di un'idea, di un viaggio, di un percorso di conoscenza e approfondimento che ci porta a realizzare le nostre immagini.
QUOTE(abacab @ Feb 13 2010, 03:11 PM)

Già Raffele aveva notato una leggera contraddizione, che è la stessa che mi ha indotto ad accendere la polemica con Giuliano.
Quella firma,non vorrei appropriarmene,ma la vedrei più adatta a me.
Ma io ora ho capito: si chiama "flusso di lavoro",e A. Moldvay quando scrisse quella massima,non aveva ancora approfondito la definizione.
Un flusso,come tutti i flussi, sappiamo dove inizia, non sappiamo dove ci porta, ma diversamente,e di certo,finisce quando ci pare a noi, in macchina o al PC che sia.Dico bene Giuliano?
Il mondo è bello perchè è vario.
Roberto
Ho già motivato a sufficienza, mi pare, il perchè la presunta contraddizione tirata fuori da Raffele non aveva alcun modo di essere ritenuta tale.
Sulla frase di Moldvay ho già detto sopra, non ha nulla a che fare con la tua idea di fotografia.
M. sapeva benissimo cos'era il flusso di lavoro al tempo della pellicola, quando cioè scrisse quella frase, mentre tu, caro Roberto, continui ad ironizzare in modo alquanto sterile su qualcosa che stai dimostrando di ignorare completamente. Avrai anche scattato centinaia di diapositive, ma mi domando a questo punto, vedendo anche il livello delle foto da te postate di recente, cosa tu abbia imparato dalla pluriennale esperienza a cui accennavi e che sventolavi in modo piuttosto risentito in un tuo precedente messaggio.
Ti rinnovo l'invito ad abbassare i toni, perchè continuare sulla strada del sarcasmo non vedo a cosa ti possa portare, considerando che non fai altro che avvalorare le tue ragioni su questioni di semplice gusto personale, mentre io mi sto sforzando, evidentemente senza alcun risultato, di far capire che la mia non è solo un'opinione ma il concetto stesso di fotografia digitale (che io ho avuto almeno l'umiltà di andarmi a studiare): giusto perchè tu lo sappia, il flusso di lavoro ha un inizio e una fine; inizia dalla nostra testa e finisce alla stampa. Se poi tu non hai il tempo e la voglia per aprire un libro che ti spieghi almeno le basi, e tanto meno per avvicinarti a concetti e tecniche che fanno parte del mondo del digitale, sei liberissimo di farlo, ma evita di proseguire la discussione su questo livello. Impugnare la frase di Moldvay, tra l’altro fraintendendola in modo decisamente imbarazzante e goffo, è stato quanto di più triste tu potessi fare per dar seguito alla tua inutile polemica (che per altro non mi pare di aver mai fomentato).
Ora sono certo che più di qualcuno dirà che ho esagerato io, adesso, nei toni della discussione.
Mi importa poco, francamente. Ho cercato finora di apportare serene motivazioni per avvalorare le mie argomentazioni. Ma quando il confronto inizia a sfociare in presuntuosa arroganza e gratuita ironia, francamente, non c’è più dialogo. Onestà intellettuale prima di tutto, dico bene Roberto?