QUOTE(abacab @ May 13 2010, 09:29 PM)

1) Non ho mai detto che i grandi fotografi fotografano in P. Dico che si possono fare foto “da grandi fotografi” anche fotografando in P e anche con quella che tu chiami con disprezzo compatta digitale.
2) Questo risultato che ammetti sia possibile si ottiene secondo te con una “botta di xxx”, secondo me è sufficiente una discreta,anche minimale conoscenza del mezzo tecnico ma soprattutto è fondamentale quello che chiamo “l'occhio del fotografo”.
3) “L'occhio del fotografo” è una componente fondamentale che al pari del coraggio di manzoniana memoria, uno che non ce l'ha, da solo non se lo può dare.
E fatto di senso estetico,gusto dell'inquadratura,senso delle proporzioni e dell'accostamento dei colori,colpo d'occhio e soprattutto “cuore” inteso come sensibilità,calore umano,compartecipazione emotiva,gusto per il bello.
In genere chi ne è dotato vede già la foto nei suoi occhi prima ancora di vederla nel mirino.
E questa capacità nessun manuale te lo può dare,puoi leggerli anche tutti,farai solo delle copie,delle ricostruzioni a tavolino di foto già fatte,già viste o banali e prive di vita.
4) La consapevolezza tecnica nelle scelte tempo-diaframma P,M,S o A che sia,da sola non basta e secondo me è secondaria all'altra dote.
5) La prova vivente di quanto dico è un'amica che, mai fatto foto se non col cellulare, si è presa una reflex Canon economica e nelle prime sue 100 foto fatte in Umbria ce n'erano almeno metà che per soggetti, taglio dell'inquadratura,composizione dei colori e gusto erano decisamente ottime,trasmettevano emozioni e sensazioni forti,come ho visto raramente in foto anche in questo stesso forum.
E questo senza mai studiare manuali. Non credo che per questo motivo secondo te scattasse a caso. O forse si? Credo di si.
6) Ora ne sta leggendo uno perchè vuole capire, vuole imparare,vuole sbagliare meno,ma ti assicuro che l'occhio lei ce l'ha. Ce l'ha già!
7) In ogni caso,per concludere questa discussione inutile fra te e me, gli autori delle foto che hanno fatto la storia hanno detto a te che quasi tutti i loro scatti non erano frutto del caso ma una precisa scelta tecnica e un attento studio dell'inquadratura? O piace a te, per confermare la tua tesi, credere sia così?
Roberto
1) Quando parlo di modo di scattare da compatta intendo dire fotografare facendo fare più alla macchina che alla propria testa. Prendendo l'abitudine di scattare in P si rischia di in andare in questa direzione. Non lo dico con disprezzo, ma ritengo che ci sia una bella differenza tra scattare foto e fare della fotografia.
2) D'accordissimo che non basti la sola conoscnza tecnica, non ho mai detto il contrario.
3) Dal tuo menzionare la manualistica noto come tu ti sia evidentemente legato al dito mie passate discussioni, e me ne rammarico, perchè mi fa intendere che non hai capito tanto di ciò che penso sulla fotografia. Avessi detto solo una volta che basta studiare per far della buona fotografia, lo capirei ma... D'accordissimo su tutto il resto del punto 3.
4) Non basta, ma non è affatto secondaria, è indispensabile quanto avere l'occhio del fotografo.
5) L'occhio del fotografo non è insito del dna di una persona. Si può avere maggiore predisposizione al gusto compositivo, questo sì, ma anche i più grandi fotografi della storia, prima di diventare tali, hanno studiato e si sono ispirati all'arte figurativa di altri fotografi e pittori. Ti faccio un solo esempio, Bresson, che per anni ha frequentato circoli di pittori, dipingendo lui stesso, e poi è passato alla fotografia. Non penso che sarebbe stato lo stesso se non avesse fatto la gavetta di apprendimento dei concetti tecnico-teorici di base. La tua amica avrà anche un buon occhio, ma senza un confronto-studio con i concetti fondamentali della fotografia potrà restare solo una discreta amatrice: portare su un livello più alto le proprie immagini richiede anche studio.
6) E fa bene, anzi benissimo.
7) Vedi, io ho la inconcludente abitudine di aprire i libri, e fra questi le biografie dei più grandi fotografi viventi e non. Invito anche te a fare lo stesso, per valutare quale siano il percorso formativo e le tecniche di ripresa di chi è davvero fotografo.
Dopo di che capirai se sontengo questo per avvalorare la mia tesi (che non è certo la mia, te l'assicuro!) o perchè è un dato di fatto.
Un'ultima cosa, visto che non c'è modo di farti dimenticare vecchi asti nei miei confronti, prova a dimostrami con le tue immagini che ciò che sostieni è valido. Io qui mi metto in gioco normalmente più con le foto che con le parole, come in tutti gli altri forum che frequento. Lascio giudicare la bontà delle mie idee anche dai risultati che bene o male riesco a ottenere con la fotocamera. Prova a fare lo stesso, forse il dibattito si manterrà su un piano più attinente alla fotografia.