@Rob e Antonio: grazie di cuore per gli apprezzamenti!

@Bin: gli exif della via lattea erano poco sopra il tuo post, forse ti sono sfuggiti, ma in ogni caso li rimetto qui:
Exposure time: 30 sec (tempo limite, a 10mm, per vedere le stelle come "puntini" e non scie)
F number: f5 (ma sarebbe stato meglio lasciarlo a TA)
Exposure program: Manual
ISO Speed rating: 3200
Focal length: 10mm
White Balance: Auto
La storia del campionamento del DNA delle trote macrostigma è un po' troppo lunga: non è il mio campo di studi (io sono specializzando in Lingue e Culture Moderne Euroamericane), ma un mio carissimo amico -biologo dell'università di Siena- sta portando avanti un progetto di conservazione dei ceppi autoctoni delle trote, e io lo accompagno spesso (per pura passione e curiosità) nei suoi campionamenti in giro per l'Italia.

P.S: Sai già quando verrai a Roma?
@Rikdj87 e Gianni: grazie mille! Gianni, quello è un Bivacco, si trova sul Corno Grande del Gran Sasso, ed è a 2700 mt d'altezza. E' il posto dove ho pernottato a settembre, e dove ho fatto le foto alla via Lattea. Il giorno siamo saliti in arrampicata in vetta, ma c'era talmente tanta nebbia che non ho potuto scattare nemmeno una foto... :(
@sdmassimo: E' molto importante trovare un posto con poco inquinamento luminoso: ad essere sinceri, pensavo di trovarne molto meno, sul Gran Sasso, e invece le luci dell'Aquila e dei paesi limitrofi hanno dato un bel po' di problemi (cosa che puoi vedere anche nella mia foto...).
Qui da me ci sono un paio di posti dove, nel giro di 20km, non ci sono insediamenti urbani, ma bisogna andarci d'estate, ora ci sono 2 metri di neve...
@Roby "NKNRS"; grazie mille Roby, ti ringrazio davvero!
OT: riesci a prolungare la prossima trasferta in Abruzzo?

@Stefano: grazie tante per l'apprezzamento, Ste'! Per rispondere alla tua domanda, io ho notato che se scatto in modalità di diaframmi e lascio alla macchina la gestione dell'esposizione, molto spesso la D90 mi "sbaglia" i colori sulle tonalità del viola. E' come se li bruciasse, come se li rendesse molto più vividi e saturi di quanto non siano in realtà.
Io ho ovviato a questo problema con una soluzione trovata "per caso": molto spesso ho letto che i sensori APS-C riescono a lavorare meglio quando sovraesponi quasi a sfondare le alte luci e poi abbassi l'esposizione in pp (non chiedermi la spiegazione tecnica, nelle spiegazioni scientifiche mi perdo dopo due righe, ma mi sembra di aver capito che sovraesponendo per poi abbassare, il sensore riesca a sfruttare tutta la sua gamma dinamica): ci ho provato in qualche foto e mi sono accorto che, così facendo, riesco a gestire meglio i colori che prima erano problematici.
Non so dirti quanto dipenda dall'obiettivo, io questo tipo di scatti li faccio tutti con il 10-24 (che, di suo, tende a chiudere molto le ombre) e sinceramente non so dirti se con altre lenti succeda lo stesso, ma leggendo le tue esperienze mi viene da pensare che sia proprio un comportamento del sensore della D90 in alcune condizioni di luce...
Se può esserti d'aiuto, le impostazioni della mia macchina sono tutte in standard (lavorando il raw con programmi Adobe non avrebbe senso modificare i Picture Control) e finisco il lavoro in PS usando le maschere di luminosità.
Francesco