QUOTE(pch @ Jan 25 2010, 09:45 AM)

Interessante questa cosa che hai scritto: hai qualche esempio da mostrare per vedere l'effetto descritto o comunque qualche info in più sulla tecnica?
Grazie,
Ciao Pietro, mi dispiace non ho immagini di questo tipo da mostrarti e non ne ho trovate in rete adesso. Ho visto delle stampe di una mico che erano veramente belle. Se vuoi ho dei normalissimi panning già postati in questo 3d molte pagine fa, ma penso che di queste ne avrai già viste moltissime. Cmq, la tecnica è la stessa che si usa per ambientare i ritratti ove lo sfondo risulta poco luminoso e fuori dalla portata dei lampeggiatori ed applicata al panning. Per intenderci la tecnica che si usa anche nei matrimoni per dare più luce all'ambiente, alla chiesa, e non fare risultare gli sposi mossi. Si tratta di usare tempi più lenti di quelli necessari per evitare il micromosso o il mosso in modo da non dovere usare ISO troppo elevati, e di aggiungere un colpo di flash molto molto veloce in modo da definire bene i soggetti. Le velocità di lampo e otturatore vanno in ogni caso tarate molto attentamente. Ora, nel caso del panning ad un soggetto molto vicino alla fotocamera (tale da poter essere colto dal lampo) e con sfondo realtivamente lontano (anche qui bisogna tarare la velocità del lampo in maniera che non influisca sullo sfondo) si otterà lo sfondo mosso e il soggetto congelato dal lampo. Resta intenso che per un buon risultato devono rimanere invariate le caratteristiche necessarie per un panning normale... il lampo è un aiuto in più, anche a congelare quelle parti che risulterebbero mosse in ogni caso.
QUOTE(Diego M. @ Jan 25 2010, 09:56 PM)

Ops....forse ho sbagliato a caricarle..

..riprovo!!!!!!!!
Diego....
Bellissima quella di Piazza delle Erbe! Magari un pelino di pavimentazione in più mi sarebbe paciuta, ma ha comunque una atmosfera magica!
QUOTE(Bin @ Jan 26 2010, 02:21 PM)

Aspetta Samantha, una precisazione sugli EV, perché mi pare di capire che ci sia un errore di fondo...
Vediamo se riesco ad evitare di dire castronerie, perché con gli EV mi incasino spesso. Anzi chiedo aiuto agli esperti!
Quando si cambia valore EV, la quantità di luce che arriva al sensore è esattamente la stessa...
In genere si usa aumentarne o diminuirne il valore non per incidere sulla luminosità della scena (che ripeto rimane la stessa), ma per modificare altri aspetti: la profondità di campo, l'effetto movimento/congelato, etc.
Sulla D90, e credo anche sulla D3000, in manuale cambiando EV, tempi e diaframmi non cambiano, cambiano le coppie di tempi e diaframmi solamente impostando i modi A S P...
Correggetemi se sbaglio
Allora cerco di venire un pochino in aiuto se posso:
Quando si cambia valore EV, la quantità di luce che arriva al sensore è esattamente la stessa... La quantità di luce che arriva al sensore esposimetro è sempre la stessa, quella che arriverà al sensore CMOS/pellicola no. Se si compensa di +1EV ne arriverà il doppio per esempio, indipendentemente dal modo e dal metodo (A-S-P-M , spot-semispot-matrice) (in M sempre che si segue fedelmente l'esposimetro).
Casomai cambia il modo in cui viene variata la quantità di luce che arriva al sensore, in base alla lettura del grigio medio e al valore riportato. Ovvero, l'esposimetro è tarato per il famoso grigio medio e restituisce un coppia corretta per ottenere la media, "l'esposizione corretta", ma agendo su quel comando si cambia questo risultato.
Tralasciamo il discorso ISO per rendere identico il ragionamento anche con la fotografia analogico/chimica, quindi controllo automatico ISO su off.
Se la macchina dice 1/100 f8 compensazione +/-0, con compensazione +1 mi dirà per esempio: nel modo S 1/100 f5.6 (sono io a decidere la velocità dell'otturatore, e farà entrare il doppio di luce aprendo di 1 stop il diaframma) nel modo A 1/50 f8 (sono io a decidere l'apertura del diaframma e farà entrare il doppio di luce aumentando il tempo di apertura dell'otturatore di 1 stop), nel modo P entrambi, nel modo M non sposterà niente in quanto il controllo è in mano al fotografo, ma l'indicazione a mirino mi darà una sottoesposizione di 1EV...in questo caso agendo sulle apposite ghiere si potranno ottenere i valori sopra riportati o realtive combinazioni in modo tale da centrare l'indicazione a zero e avere così il doppio di luce che colpirà il sensore.
Il principio della compensazione è quello di "starare" i valori e/o "ragionamento" di apertura e tempo che la macchina riporta e lo si fa principalmente per compesare gli errori di lettura dell'espozione (vedi neve, controluce, soggetti su fondo molto scuro o molto chiaro, forti contrasti ecc ecc) allo stesso modo di come ci si sposta di zona in zona (quelle famose della teoria di Adams) dopo aver misurato attentamente la scena e le sue varie differenze di luminosità, ma anche, per esempio, con gli esposimetri incorporati non TTL per compensare magari un filtro che riduce di 1 stop.
Nell'esempio di Samantha, se la macchina richiedeva a TA f5.6 un tempo di 1/20" a +5EV avrebbe richiesto un tempo di 1,6" per ottenere l'indicazione centrata a zero.
Samantha, se ho capito bene, credo che hai erroneamente ritenuto che quella funzione incidesse sulle performance del sensosre. Non è così!
QUOTE(samantha1 @ Jan 26 2010, 02:28 PM)

quando ho visto che venivvano scure così, ho provato anche ad alzare gli EV, probabilmente lo avrebbe fatto qualsiasi inesperto di digitale.
La compensazione dell'esposizione non è una prerogativa della fotografia digitale. Sicuramente esistono macchine a pellicola che non hanno questa funzione, proprio come non ce l'hanno molte macchine digitali. E' questione di strumentazione ma è una funzione di entrambi i tipi di fotografia.
Samantha, come dice Ilaria il tuo è un problema hardware...non ci potevi fare niente se non aggiungere altra luce.
P.s.
un caro saluto a tutti i nuovi partecipanti al 3d anche da parte mia!