QUOTE(pch @ Oct 6 2009, 06:56 AM)

Visto che tu conosci il sistema di conversione in b&n che uso io, ti pongo ancora un piccolo quesito. Gli aggiutamenti del contrasto (che nel B&N sono stra-fondamentali) li fai dopo la conversione in b&n in un nuovo layer o prima? Io solitamente dopo ma non ho ancora capito se questo influisce "pesantemente" sulla compressione del file jpeg. (Magari sto dicendo una grossa belinata (come si dice da queste parti

)).
Spero essere perdonato per aver fatto una domanda non proprio nella sezione più adatta!
Si però il mio bianco e nero fa schifo ahah. Veramente, non è come il b/n di Luca

. Conosco il sistema ma da quando ho cominciato a scattare in NEF se devo desaturare utilizzo il raw converter. Con ACR c'è un modulo chiamato HSL, con il quale ottiene una miriade di variazione. Nel nef come sai benissimo sono ottenute tutte le informazioni del quale il sensore è capace, e nel caso della nostra D90, con questo sensore super fantastico, si riescono a catturare fino a 12 stop (dal sito DxO). Qui puoi giocare con la luminosità e di conseguenza lo scarto di luminanza sia delle alte luci che delle ombre, a livelli quasi di HDR. Caratteristica principale però del bianco e nero, secondo me, è proprio come faceva vedere Luca nei suoi ultimi esperimenti... Si tratta più che altro di trovare la composizione giusta che faccia valere i giochi di luci e ombre, al limite della saturazione. Come diceva una volta Ilaria mi sembra, quando lavorava in analogico, che riteneva che poter ottenere un buon risultato cercava sempre di ottenere il massimo contrasto di riproduzione possibile per il determinato supporto. Lo studio del sistema zonale, infine, secondo me può portare a buoni risultati di un file già in ripresa, senza utilizzare per forza la potenzialità dei 12 stop della D90 di cui sopra. Sapendo che carte di qualità arrivano a riprodurre circa un rapporto di 1:100 (circa 7 stop), lavorare con lo spot metering, studiare la scena, i vari punti di luminanza e compensare la zona 5 di conseguenza (in base all'importanza dei dettagli che vuoi mantenere) potrebbe dare degli ottimi risultati. Ho usato il condizionale perché per me si tratta ancora di pura teoria, che devo ancora capire bene, ma che a breve cercherò di mettere in pratica

.
QUOTE(gianluca_69na @ Oct 6 2009, 08:07 AM)

Ciao a tutti.
Premesso che ho poca esperienza di foto col flash (ho solo quello incorporato), ho notato ieri che quando metto il flash in modalita riduzione occhi rossi, dopo la pressione del pulsante di scatto passa "molto" tempo prima dello scatto effettivo.
Immagino che cio sia dovuto al fatto che nel frattempo il lampo di riduzione faccia il suo mestiere.
Anche se a me personalmente quel ritardo sembra eccessivo.
E' corretto?
Gianluca
In questo momento non posso aiutarti molto, non ho nemmeno il manuale a portata di mano, però che ci sia un ritardo è naturale. E' dovuto proprio al fatto che la riduzione degli occhi rossi si ha emettendo dei lampi che non contribuiscono alla illuminazione dello scatto, ma bensì servono a far chiudere l'iride degli occhi chi viene colpito da tali lampi. Durante uno scatto con il flash in condizioni di scarsa luminosità, l'iride dell'occhio di chi è ritratto è naturalmente molto aperto, in conseguenza dell'adattamento della luminosità ambientale. Tale apertura, unita al fatto che si usa un flash molto vicino all'asse dell'obiettivo, determina l'illuminazione della parte posteriore dell'occhio dando quella colorazione rossa. Personalmente ritengo molto più importante avere uno scatto più reattivo, e correggere gli occhi in PP. Comunque utilizzando un flash esterno, che si distanzia molto dall'asse dell'obiettivo, incorri molte meno volte in questo problema.