Vi dico come la penso io. Innanzi tutto credo abbiate ragione entrambi, Fabrizio e JCD.
Ma c'è anche una cosa fondamentale che mi spinge a fare certe scelte, cioè il modo di intendere le foto che faccio. Per ora non ho intenzione nè di fare mostre, nè di stampare in formato poster, nè tanto meno di partecipare a concorsi fotografici.
Io, al momento, sto imparando a far fotografie, e via via che scatto mi rendo conto di certe esigenze. Mi muovo solo in funzione di queste. Ecco, ad esempio la scelta della D90 (che è ancora lontana dall'essere acquistata). Non penso affatto alla parola "professionale" o professionismo.
Sono convinto che si possano fare foto a tale livello anche con una D40, non è la qualità eccelsa dell'immagine che rende professionale uno scatto. Almeno non per come intendo io la fotografia.
Per me scattar foto vuol dire essenzialmente essere in grado di suscitare emozioni, prima di tutto a me stesso e poi, ben venga se accade, anche agli altri.
Mi è capitato sovente di emozionarmi di fronte a fotografie con tanta grana, o che erano leggermente sovra o sottoesposte; o ancora che prsentavano del leggero micromosso...
Tendere alla perfezione mi interessa poco, in questo senso i 6 megapixel in più della D90 non sono la cosa essenziale. Forse la penso così perchè è alla foto di reportage che guardo con maggiore ammirazione, ed è questo genere fotografico che vorrei approfondire col tempo.
Ciò non vuol dire che non punti a perfezionarmi sempre di più, anche perchè il reportage esige, credo, più padronanza nei propri mezzi di tanti altri generi, anche perchè spesso si scatta in situazioni veloci, che offrono poco tempo per riflettere su composizione e impostazioni per ottenere la migliore esposizione. E' quel tipo di fotografia che punta a cogliere lo spirito dei luoghi e delle situazioni, penso più di qualsiasi altro genere. Ma fare ciò è piuttosto difficile. Per riuscirci non serve affatto la qualità elevata di certi sensori; se c'è meglio, ma anche se non è al top va bene lo stesso. Uno sguardo, un gesto, un contesto allegro o drammatico che sia può essere colto anche con leggere imperfezioni tecniche, ma resta pur sempre il racconto, che va ben oltre la qualità dell'immagine.
Naturalmente questo è un mio personalissimo punto di vista.
Vi posto uno scatto di sabato scorso, una fiaccolata in ricordo delle vittime della s.s. 106 ionica che passa nella mia provincia e che è tra le statali più pericolose d'Italia.
Tra quella gente c'erano genitori, parenti e amici di persone che adesso non sono più tra noi...