QUOTE(S_M_Art @ Oct 8 2013, 09:18 PM)

Troppo facile avere problemi di
back focus con gli obiettivi AF!
Io, nell'immagine sotto, li ho avuti col 300/4,5 IF ED su D700.
Poi dicono ch'è difficile mettere a fuoco senza stigmometro e microprismi!
(l'ho caricata ora, su NikonPhotoGallery, e la cancello domani, perché se mi beccano le mie amiche femministe - la mercificazione del corpo, eccetera eccetera - son dolori!
Ma il fotografo, si sa, è prima di tutto un
voyeur!
Bella immagine, quella bruciatura delle luci contribuisce a non renderla volgare, insomma ha un giusto equilibrio....
e non c'è nemmeno micromosso!
Vero che il fotografo è soprattutto un voyeur e guarda con ammirazione e desiderio una donna e le sue parti più attraenti, ma è altrettanto vero che la donna ama essere guardata, ammirata, fino ad essere desiderata.
E' il gioco delle parti, è la natura... altrimenti finirebbe il mondo
La cosa importante è capire quali sono i limiti, oltre i quali si va nella volgarità e/o maleducazione
QUOTE(Tangerineblues @ Oct 9 2013, 12:38 AM)

Francesco, se mi perdoni la libertà e l'ardire, non disgiunto da un certo grado di sfacciataggine, provo a risponderti.
Gian ti ha già dato una risposta valida.
Io posso descriverti quello che scelsi per me e che uso ancora oggi con grande soddisfazione.
Io uso lo Asahi Pentax Spotmeter Digitale modificato da Zone VI Studios di Newfame nel Vermont, USA.
È un esposimetro digitale a luce riflessa perfetto. Molto probabilmente il più preciso mai costruito tanto è che le misurazioni con tre Spotmeter hanno dato identico risultato, cosa non frequente negli esposimetri. La modifica di Zone VI Studios rendeva questo strumento, già preciso, ancor più affidabile perchè schermato alle radiazioni invisibili che possono influenzare la misurazione. Era l'esposimetro che usava Ansel Adams, che aveva la versione precedente con ago e non con led e che era ugualmente preciso, sebbene un po' più delicato. Misura spot di 1°. Restituisce il valore EV a cui si fanno corrispondere le coppie tempi diaframmi.
All'epoca costava un botto, qualcosa che corrisponderebbe oggi a circa 1.000 euro. È stato disponibile fino al 2005/2006. Oggi lo si può trovare sulla baia a prezzi molto variabili, ma ho visto inserzioni anche a 100 euro che sono niente se l'esposimetro funziona ancora bene.
Specialmente per chi pratica il Sistema Zonale è uno strumento che regala una consapevolezza di cui si è oramai perduta traccia.
Devo segnalare, però, che gli esposimetri delle digitali moderne lavorano benissimo, sono eccellenti, e tutto sommato anche migliori. Sicuramente più sensibili al buio. Tu puoi usare tranquillamente una digitale anche solo come esposimetro per fotografare poi in analogico con altra fotocamera.
Fortunatamente, avendo una discreta esperienza nell'esposizione e nel Sistema Zonale, io riesco a non usare il matrix nella mia D4. Non sempre, almeno. E spesso uso l'esposizione spot, utilizzando l'esposimetro della D4 come se fosse lo Spotmeter,e andando a scegliere come sistemare i diversi valori nelle varie Zone.
Ma non è la stessa cosa, perchè ragionare con un esposimetro separato dalla fotocamera, che restituisce semplicemente il valore EV, significa avere un approccio diverso.
Il momento dell'esposizione potrebbe essere un momento molto creativo, specialmente per un bianconerista come me. La fotorafia b&n è una interpretazione della realtà che spesso è trasformata in una esperienza emotiva in cui sono coinvolti sia il fotografo che l'osservatore. L'esposizione può essere una parte enorme di questa trasfigurazione emotiva, talvolta poco apparente, come in Adams, talaltra molto vistosa come in Dobrowner, per esempio, ma sempre fondamentale.
Quindi, se ne ho il tempo, mi piace misurare e cercare in me una visione che fonda ciò che ho visto a ciò che ho sentito, prima di mettere la fotocamera all'occhio. Quando posso lo faccio e lo faccio sempre con la Rolleiflex, benchè provvista del suo esposimetro al selenio, perfino ancora preciso. Con la D4 non sempre, ma spesso, e anche quando uso il suo esposimetro interno, io cerco di ragionare, se posso, nei termini che ho descritto, ma mi viene più facile ragionare in quel senso con l'esposimetro separato.
Oggi le foto vengono esposte bene praticamente sempre. Le digitali sono formidabili, ma il discorso è un altro: esporre con una digitale significa, non sempre ma spesso, lasciar fare a lei, avere una foto per così dire standard, qualcosa che chiunque al nostro posto, potrebbe fare. Significa abdicare un momento di grande protagonismo agli automatismi dello strumento e produrre una copia, a volte una semplice copia, della realtà. Per lavoro va benissimo. Ma saper esporre e sapersi muovere nel sistema Zonale è una grande ancora di salvezza nel mare magno dello standard sempre preciso, ma sempre uguale, delle moderne digitali.
Perdona se ho osato risponderti e d'aver avuto la scortesia perfino di divagare.
Ciao.
Mitico Ciro
sei sempre raffinato e competente nelle tue esposizioni, arricchite pure da un tocco di poesia.
Verissimo quello che dici sulle moderne fotocamere, con una moderna digitale (anche Coolpix) e impostazioni predefinite, forse 99 foto su 100 sono tecnicamente valide, ne deriva che i fotografi professionisti oggi hanno una vita più dura di un tempo, penso che debbano lavorare molto sul manico!
Il mio Gossen Variosix è lì nel cassetto e non lo uso praticamente mai in quanto pure l'Hasselblad è lì a riposo.
Sulla D700 ho impostato l'esposimetro su una misurazione semispot, grossomodo come era sulla F3, la preferisco al Matrix, la macchina mica capisce quale è la parte del fotogramma che deve essere ben esposta.
Anche se ora si parla di sola esposizione vorrei aggiungere qualcosa sulla maf, l'altro punto fondamentale per ottenere una buona immagine.
Ovviamente questo discorso vale solo con ottiche AF, io mi trovo molto bene così:
- ho impostato l'AF su un singolo punto
- la aziono dal tastino AF-ON
- la ho disattivata dal pulsante di scatto e ho dato precedenza allo scatto
La impostazione predefinita dell'AF mi ha portato alcune volte in buca. In questo modo invece aziono la maf a mio piacimento, o col tastino AF-ON o con la ghiera dell'obiettivo direttamente senza toccare altro.