dimapant
Oct 3 2012, 06:16 PM
Vedo che ci sono alcuni utenti che riportano problemi di nitidezza con il 14 – 24 f su D 800 ed altri che rilevano che il 14 – 24 su D 800, un ottica di apertura massima f 2,8 rende il massimo verso F 11 o F 13 o più.
Prendo lo spunto da diversi interventi fatti da altri ospiti per fare delle considerazioni di carattere generale sulla resa delle ottiche, dal punto di vista della risoluzione, soprattutto su D 800, a tanti Mpx, ed in particolare del 14 – 24 f 2,8 su D 800-
Faccio subito presente che se un F 2,8 dà il massimo di nitidezza ad f 11 o più chiuso, c’è una elevata probabilità che quell’ottica abbia dei problemi, molto probabilmente non seri, ma sempre dei problemi, dato che un’ottica F 2,8, e di qualità media deve avere il massimo della resa, come nitidezza verso f 5,6 – massimo f 8.
Nota: quanto sotto, a chi non è interessato al funzionamento delle ottiche e non ha un po’ di fondamenti, risulterà tedioso assai.
Quando si vanno a fare prove di risoluzione, non si può mai trascendere dalla diffrazione alla quale possiamo andare incontro e che, se presente, falsa, e molto, il risultato delle prove: la diffrazione è un’ascia che taglia la risoluzione, il limite vero per le ottiche BUONE è la diffrazione, non sono le aberrazioni varie dell’ottica, sempre basse se è buona.
L’entità della diffrazione dipende dalla dimensione del fotodiodo della fotocamera e la visibilità o meno della diffrazione dipende chiaramente dal formato di stampa o dalla dimensione alla quale si guarda l’immagine a monitor.
La diffrazione comincia subito appena chiudi anche un po’ l’ottica rispetto alla massima apertura, ma, salvo ottiche fenomenali (Nikkor 200 f 2 e pochissime altre) non si vede a occhio, e man mano che chiudendo il diaframma il diametro dell’Airy disk si allarga, in altre parole la diffrazione aumenta, l’immagine puntiforme emessa dall’ottica di un punto luminoso inquadrato in ingresso si allarga e va a coprire più di un fotodiodo sul sensore, e si considera di iniziare a vedere appena la diffrazione da quando siamo oltre 1/2 oltre il diametro del fotodiodo, la parte in più, quella che straborda dal fotodiodo, dal “pixel” come molti dicono, è già sui fotodiodi accanto e comincia appena a spappolare l’immagine, divenendo ben visibile man mano che chiudo di più.
Senza andare a complicarci la vita considerando i valori diversi di lunghezza d’onda di luce per ogni canale RGB della luce che entra ed esce dall’ottica, pigliamo solo la luce più visibile, alla fine ci interessa di più quella, dove l’occhio umano ha la massima sensibilità, il giallo-verde, che ha 550 nm di lunghezza d’onda.
Chiedendo un atto di fede: in luce giallo verde, l’Airy disk è, in micron, = 2,44 X 0,55 X F= 1,342 X F
dove F è il valore del diaframma al quale l’ottica è chiusa.
Il pixel pitch della D 800 è 4,88 micron.
La diffrazione è visibile appena, strumentale, quando il diametro dell’Airy disk è circa 1/ 2 maggiore del pixel pitch, dunque 4,88 + 50% = 7,32 micron.
Da quel valore, 7,32 micron, dividendo per 1,342, si ha il valore del diaframma limite d’inizio della diffrazione, per noi, su D 800, =F 5,45.
Quello è vicinissimo al valore di F 5,6 che si ha sulla ghiera dei diaframmi di tutte le ottiche: il limite d’inizio della diffrazione si può dire che è al diaframma f 5,6, oltre, si va in diffrazione conclamata e più si chiude più la risoluzione cala fino a divenire visibile, e rovinare addirittura l’immagine a diaframmi molto chiusi, f 22 o f 32.
Bene.
Ma …..che significa, foto graficamente parlando, che peculiarità ha diaframma di un’ottica BUONA che mi porta al limite della diffrazione, il diaframma al quale inizia la diffrazione?
Il valore di diaframma al quale l’ottica è al limite della diffrazione visibile, è il ben noto e famoso diaframma ottimale per quell’ottica, dove l’ottica BUONA presenta la massima risoluzione: a quel valore di diaframma, le MTF sono praticamente piatte e raggiungono il valor massimo e l’ottica, come risoluzione, dà il meglio di sé.
F 5,6, nel nostro caso, trascende sia dal valore massimo di luminosità dell’ottica, che abbia un’ottica di apertura massima f 1,2 , un f 1,4 o un F 2,8 , il limite della diffrazione SU D800 è f 5,6, fisso, come pure trascende dal tipo dio ottica, tele o grandangolo che sia, ed è un valore strumentale, a f 5,6 misurata comincia ad esserci, ma a occhio non si vede nulla anche su stampe grosse.
Ma…… f 5,6 è un valore assai noto ai fotografi con un minimo di esperienza: per le ottiche di apertura massima f 2,8, f 5,6 è sotto di due diaframmi dall’apertura massima, e notoriamente, a due diaframmi sotto la massima apertura si ha proprio il valore di diaframma, al quale si trova, al quale si vede che le ottiche f 2,8 vanno al meglio.
Si sapeva già, che per gli f 2,8, la miglior risoluzione si ha verso f 5,6: non ho scoperto nulla di nuovo, ma….adesso sicuramente qualcuno, speriamo molti, hanno scoperto il perché:
- a tutta apertura e comunque sotto il diaframma ottimale,, più aperte, hanno delle aberrazioni che limitano la risoluzione-
- sopra il diaframma ottimale, più chiuse, hanno la diffrazione che limita la risoluzione.
Il meglio di sé, qualsiasi ottica, tutte, lo dà al limite della diffrazione, MTF al massimo e praticamente piatte.
Per gli F 1,2 e gli f 1,4, ma per questi ultimi solo quelli veramente buoni, il limite diffrattivo POTREBBE essere anche verso f 4, e se li metto su D 800 avrò la resa massima a f 4: ma per gli f 2,8, nella norma, non è f4, è più chiuso, è f 5,6.
Bene. Ma…..che significa questo per chi ha la D 800?
Significa che Nikon ha calcolato, non a caso e bene, i Mpx di quella fotocameralimitandoli a 36 Mpx, per NON creare grane diffrattive strane, non degradare l’immagine con la diffrazione appena si chiude un po’ il diaframma, la D 800 ti fa ottime fotografie con tutte le ottiche buone pari pari come si faceva a pellicola, anche allora f 5,,6 era il miglior diaframma per gli f 2,8.
Ben oltre oltre f 5,6 siamo in diffrazione visibile e l’ottica cala, piano piano ma cala, come risoluzione, e se uno ingrandisce un po’ l’immagine e strizza il diaframma, il calo (flare da diffrazione) si vede.
Un diaframma sopra il limite della diffrazione, in fotografia, va benissimo, non si vede nulla, ad f 8 si fotografa molto bene.
A F 11 un’ottica 35 mm, una a caso, su di un sensore ad alta risoluzione tipo quello della D 800) adesso sappiamo che è già in diffrazione conclamata anche su stampa non tanto grossa, si vede.
Se uno trova a monitor, ingrandendo l’immagine di una prova fatta, che il massimo della definizione è ad F 11 o oltre invece che a diaframma più aperto, il risultato delle prove dovrebbe far pensare, dato che c’è un’estrema probabilità che qualcosa non vada per il verso giusto: o l’ottica va bene come progetto, ma quel particolare esemplare ha un problema, oppure l’ottica ha poca risoluzione di suo, di progetto, le aberrazioni sono elevate e comunque maggiori del contributo della diffrazione a quel diaframma al quale dovrebbe dare il massimo rispetto alla diffrazione, e non lo dà, dato che allora sono loro, le aberrazioni ad ad abbassare la risoluzione.
Il 14 – 24 è uno zoom f 2,8, non è un’ottica fissa: un problema normalissimo, tanto da NON essere un problema, in uno zoom, è un leggero disallineamento del gruppo mobile interno, che si ha col tempo, gli zooms “invecchiano” prima delle ottiche fisse ed hanno bisogno di più manutenzione correttiva.
Anche il migliore degli zoom, se usato anche benissimo ma usato molto e per molto tempo, di norma si disallinea un po’, va fuori tolleranza come allineamento, praticamente tutti.
Su una D 700 non vedi nulla, come NON vedi la diffrazione, che appare ben oltre f 20 , per il grosso pixel pitch che ha , così la bassa risoluzione nativa, i pochi Mpx, non ti fa vedere leggeri problemi di ottiche, tipo appunto uno zoom che è andato un po’, poco, fuori tolleranza, mentre la D 800 quel leggero disallineamento te lo fa vedere, e lo puoi vedere non sempre come immagine impastata da una parte in modo palese, ma come immagine poco “secca”, poco nitida generalizzata e l’immagine migliore ce l’hai a diaframma assai chiuso, ossia laddove la diffrazione, tagliando gradualmente la risoluzione, raggiunge valori elevati e livella tutta la resa dell’ottica ad un certo diaframma, ben chiuso, nel nostro caso f 11 o oltre.
Altro fattore che riduce la risoluzione sono spesso errori di fuoco, ma non è, purtroppo, il nostro caso:a quelle focali così corte, errori di fuoco su f 5,6 - f 8, diaframmi già assai chiusi, se non sono veramente marcati, estremamente rilevanti, hanno poca o nulla influenza, la PdC è veramente tanta.
Per gli scettici, Nikon dichiara che la diffrazione dipende dal pixel pitch della fotocamera (ed io ho spiegato il perché) che il 14 – 24 è in diffrazione conclama ad f 11 (pagina 13 della D 800 Technical Guide) pubblicata da Nikon.
Io il 14 – 24 ce l’ho e l’ho provato, il mio, su D 800, quella di Bolivar, ed ho postato anche uno scatto qui sul forum dell’accoppiata, e da quello che ho visto io, quell’ottica va bene su D 800, intendendo per bene che sia nitido anche a F 5,6 - f 8, come dicono sia la teoria che Nikon.
A parer mio, se uno trova che l’ottica ha il massimo di resa a F 11 o oltre, gli dovrebbe scattare un warnig, un’allerta di qualcosa che non ve bene, quasi sicuramente nell’ottica, NON nella fotocamera,. Quella non c’incastra nulla, dato che un f 2,8 che dà il meglio di sé verso f 5,6 e non a f 11 o oltre.
Altra cosa alla quale bisogna fare estrema attenzione nelle prove è l’ortogonalità dell’ottica rispetto al soggetto ed al terreno, se uno la inclina di un po’, l’immagine ne soffre assai come nitidezza, soprattutto alla periferia lontana ed ai bordi, il grande angolo di campoi “stira” l’immagine e dà una idea di falsa morbidezza ai bordi, mentre l’ottica, in effetti, va bene e se uno poi diaframma di più, l’immagine sembra migliore ma….NON perché migliori i bordi, ma perché peggiori il resto, e l’immagine sembra, vista globalmente, più uniforme e più nitida.
Le MTF il 14 – 24 f 2,8 le ha non solo buone, ma ottime, e Nikon sulla MTF non ha mai detto le bugie, io non gliele ho mai trovate, e non ci dovrebbero essere problemi di risoluzione ad f 5.6 – f 8 su esemplari in tolleranza, tutto, bordi compreso, deve essere nitido.
Se nitido verso f 5,6 - f 8 non è, qualcosa non va.
Il fatto che ci siano diverse rilevanzae negative, a parer mio personalissimo, può derivare proprio dal fatto che l’ortogonalità in prova non è detto che tutti la rispettino, mentre l’estrema ratio, potrebbe essere che il 14 – 24 faccia tendenzialmente acqua su D 800, abbia bassa risoluzione per beghe sue di calibrazione difficoltosa, e che ci siano un numero non trascurabile di esemplari non bene allineati o tengano male l’allineamento nel tempo e diano problemi su D 800: un disallineamento anche molto leggero, su angoli di campo così grandi, “impiastriccia”, rende meno nitida subito l’immagine e soprattutto ai bordi, il centro resta praticamente sempre abbastanza nitido, il centro va sempre bene.
Sperando tutto chiaro e di essere stato di aiuto a qualcuno, saluti cordiali