Ringrazio molto Neelix, Bladerunner (al quale confermo che il mio 200mm f 4 è un bel cannoncino, senza risparmio di vetro e metallo come si facevano negli anni 60-70! Guardalo sotto), Mircob, BaTmAnChatty e Rinomau per l'apprezzamento.... penso proprio che chiederò alla Nital un contributo percententuale sui 50ini venduti!
Grazie anche a ef67 per l'aiuto "tecnico" sui post delle foto fornitomi in PM.
Approfitto per postare la risposta che ho dato a valvax in PM sui tubi di prolunga per macrofotografia. Penso possa essere utile a tutti.
Se rompo... ditemelo tranquillamente.
QUOTE
Ciao Giuseppe, mi interessava sapere (visto che vorrei acquistarli) quali tubi di prolunga hai, mi hanno sconsigliato i Nikon perchè sulla d40 perdi la lettura esposimetrica. è vero? Mi hanno invece consigliato i kenko che hanno i contatti elettrrici (per il motivo di prima).
Ciao e grazie ancora
Paolo
Ciao Paolo.
Scusa il ritardo nella risposta, ma ero fuori per lavoro...
Non so quanto possa esserti d'aiuto. E' vero che con i tubi della Nikon perdi l'esposimetro sulla D40, come anche sulle D50, D70, D70s e credo anche sulla D80. Occorre acquistare dalla D200 in su il cui esposimetro non necessita di essere supportato dalla cpu dell'obbiettivo.... e non so se sia il caso!
I kenko purtroppo non li conosco... non posso aiutarti.
Io ho un set di tre tubi della Vivitar di 36, 20 e 12 mm. Li ho da circa 15 anni! Sono una copia ben fatta (parliamo di metallo e borsa in pelle) dei PK della Nikon, molto simili a quelli attuali, ma senza i contatti) che allora montavano le reflex serie F (io ho una Nikomat). Eccoli.

Sono quelli a destra della Nikomat e l'astuccio è quello alto dietro la fotocamera. Non hanno la cpu nè alcun contatto elettrico. Hanno solo la classica "forchetta" e l'alberino per la trasmissione meccanica del diaframma e la levetta dello stop down (tiene aperto il diaframma fino allo scatto). Null'altro. Pensa che per queste caratteristiche erano definiti "automatic extension tubes". D'altra parte anche il mio 50one, come lo chiamo io, è datato. E' un Nikkor AI f 1:1,4 tutto vetro e metallo.

E' una bella lente, ma niente cpu o elettronica. Io lo usavo con la Nikomat e lo uso ancora con la D40 (con la quale ho appena cominciato), anche quando è accoppiato ai tubi di prolunga, rigorosamente in manual focus, senza esposimetro e in M mode (senza indicazione nel mirino del valore di diaframma!). Quindi molto più limitativo del 50ino che hai tu che manca "solo" dell'AF.
C'è, però, da tenere conto di alcuni fattori che potrebbero esserti utili per orientarti nell'acquisto dei tubi (non so quanto tu sia esperto di macrofotografia).
1. Nelle riprese macro, soprattutto quando si raggiunge e si supera il fattore di riproduzione di 1:1 (le dimensioni dell'oggetto sul sensore sono quelle reali) spesso l'esposizione corretta si ottiene con l'utilizzo di un flash. Questo a causa della elevata quantità di luce necessaria ad esporre e della ridottissima pdc che obbliga a diaframmi minimi e tempi di posa rapidissimi. Il flash, in questi casi, è da usare in manuale (se non si vuole affrontare una spesa esorbitante per attrezzatura dedicata TTL), collegato con cavetto sincro alla camera e tenuto lateralmente al soggetto. In questo caso l'esposimetro potrebbe essere considerato superfluo. Esistono precise formule per il calcolo della corretta esposizione attraverso la determinazione della giusta distanza flash soggetto che è funzione del NG del flash, della focale dell'obbiettivo, del diaframma usato (quanto più chiuso possibile) e Fattore di Riproduzione. La corretta distanza del flash in uso, unito ad un tempo adeguato di sincro flash, danno la corretta esposizione senza bisogno dell'esposimetro.
FORMULA PER LA DISTANZA FLASH SOGGETTO:
D = NG * 100 / F * (R+1)
dove
D = distanza flash-soggetto
NG = numero guida del flash (funzione della sensibilità Iso)
F = diaframma usato
R = Rapporto di riproduzione. Questo è facilmente ricavabile tracciando su un foglio bianco un rettangolo di dimensioni uguali al sensore DX (23.7 X 15.6 mm) e confrontandovi il campo inquadrato dal sistema ottico macro alla distanza di messa a fuoco. Tradotto

: mettendo a fuoco il foglio dove è riportato il riferimento, con l'ottica montata sui tubi in condizione di ripresa, si misura la base del rettangolo che costituisce il campo inquadrato (L). Il rapporto di riproduzione è dato da 23.7/L (cioè base del sensore diviso base del campo inquadrato).
Esempio: Con il 50mm montato sul tubo da 36mm, inquadro a fuoco un rettangolo di circa 26mm di base. Ciò significa che potrò ottenere un R di circa 1:0,9 (23.7/26). Se voglio fotografare un soggetto con questo R, con il flash Sb 400, ad esempio, che ha un NG 30/200 Iso, e impostando il diaframma 16 al 50mm, applicando la formula di cui sopra, avrò:
D = 30*100/16*(0.9+1) = 98,68
Dovrò cioè mettere il flash alla distanza di circa 1 Mt (98,68cm)
Va da sé che se si dispone di diaframmi più chiusi è opportuno utilizzarli (per aumentare la pdc e diminuire la distanza flash soggetto), come anche poter utilizzare flash meno potenti o Iso inferiori.
2. Nel caso delle riprese macro in luce solare, per Rapporti di riproduzione più contenuti (1:1 o inferiori), invece, l'esposizione è facilmente applicabile, sapendo che con R = 1 l'esposizione va aumentata di circa 1,5/2 stops, con R = 0,8 di 1,5 stops, con R = 0,55 di 1,25 stops, con R = 0,41 di 1 stop ecc. Quindi, presa l'esposizione del soggetto con il solo 50mm montato, si applica la correzione, si monta il tubo di prolunga e si scatta...
Personalmente, avendo ottiche che non consentono l'uso dell'esposimetro, valuto l'esposizione secondo il soggetto e la luce esistente e, a volte, mi avvalgo dell'esposimetro a mano
Chiariti i due casi di cui sopra, mi sembra che la funzione dei tubi di prolunga che consentano la lettura esposimetrica attraverso trasmissione dei dati elettronici, in considerazione del presumibile costo elevato (i PK Nikon costano e non la consentono; i Kenko non so) non sia così determinante per il tipo di ripresa. Comodi forse sì, ma indispensabili no.
Con l'analogico, anni fa, ho raggiunto rapporti notevoli (anche 1:10 o 10X che dir si voglia) utilizzando il 50mm invertito tenuto su di un pezzo di un tubo da disegno (quelli neri per portare i fogli arrotolati), tenendo ottica, tubo e corpo macchina solidali con le mani (la dispersione di luce, visto il forte rapporto è minima!) e la levetta per l'apertura del diaframma con il dito! Ed ottenevo foto di notevole qualità! Posso garantire che utilizzavo il "soffietto macro" più economico del mondo!

Se poi consideri che con il digitale puoi controllare subito il risultato ed apportare le correzioni... Non so se spenderei tanto per i tubi di prolunga, viste le nostre esigenze non professionali.
Puoi provare a vedere se ne trovi di usati e decenti come i miei(l'importante è che non siano ammaccati soprattutto alle baionette), senza preoccuparti degli automatismi e dell'esposimetro. All' 1:1 ti avvicini già con il 18-55 in funzione macro (non ho verificato il R, ma credo che sia già soddisfacente). Per R maggiori ti occorre comunque, a mio parere, il flash e la formuletta... quindi niente esposimetro.
Ciao e buona scelta.
Sul flash ho risposto a valvax in PM...
Ciao a tutti
Giuseppe