QUOTE(logon @ Sep 5 2007, 04:16 PM)

E' da un po di tempo che seguo l'evolversi di questa discussione e onestamente mi stanno venendo dei dubbi.
Gente che si lamenta della resa della D300 a 6400 ISO.
Altri che osannano le Canon perchè sanno fare meglio.
E tutto in base a scatti croppati di dubbia provenienza.
Ora mi chiedo:
Come abbiamo fatto a fotografare per anni con le pellicole, che ad iso elevati hanno una grana ed un contrasto elevatissimi?Dove sono questi scatti a 6400 ISO prodotti dalle macchine della concorrenza che non hanno rumore, o che , secondo quanto detto da qualcuno, sono più "usabili"?
A cosa serve, se non in casi particolari e circoscritti, usare sensibilità così alte, e comunque è poi un problema così grande se viene fuori un po di rumore?
Una volta si disponeva di mezzi molto più limitati di quelli di oggi, eppure avevamo imparato a convivere con i limiti delle nostre attrezzature e anzi cercavamo di sfruttarli a fini creativi.
Dico questo perchè alla fine quello che conta è la foto e quello che comunica in chi la vede e questo mette in secondo piano i difetti dovuti al limite delle attrezzature impiegate per farla.
Qui si parla tanto di passione per la tecnologia, di ricerca delle migliori prestazioni e si mette in secondo piano quello che è il cuore della fotografia.
Ma siamo veramente convinti che il vero limite delle nostre foto sia legato alle prestazioni delle nostre fotocamere?
Non stiamo forse esagerando nella ricerca sfrenata del puro dato strumentale?
Badate che anche a me piacciono la qualità, le nuove tecnologie e quant'altro si possa aggiungere, però cerco sempre di vedere gli strumenti fotografici come dei mezzi e non dei fini.
Scusate per questo mio intervento, ma non ne potevo più.
So che forse mi attirerò addosso le ire di molti, ma ho sentito il bisogno di dire la mia.
Pur condividendo il tuo sfogo, occorre vivere al passo con i tempi.
Una volta c'era chi si lamentava che le macchine raggiungevano la folle velocità di 25 Km/ora.. dove si arriverà di questo passo?... agli attuali 350 orari e se non sbaglio si cerca sempre di aumentare questo limite.
Il digitale è una evoluzione della pellicola, non una sostituzione. Quello che non si poteva fare prima lo puoi fare adesso, e la ricerca di una qualità sempre migliore è lecita e insita nella natura umana.
Un po' meno lecita, anche se sempre insita nella natura umana è la protesta continua per il non raggiungimento dei propri obiettivi ideali, quali potrebbero essere una foto a 25ooo iso uguale come resa a quella a 100.
Ci arriveremo, ma con calma.
PS le alte sensibilità servono molto a chi usa la fotocamera con scarsa luce e DEVE portare un risultato a casa. Prima si era tutti livellati alla pellicola e "vinceva" chi sapeva svlupparla meglio, adesso "vince" chi ha la fotocamera migliore in quei casi estremi.
Se la mia foto è troppo "rumorosa" anche paragonata a quella di un collega, quale pensi che verrà pubblicata sulla rivista, o scelta per la locandina? (a parità di capacità espressive).
Non sempre infatti la foto è circoscritta alla pura capacità espressiva.
Ci sono i fotografi da mostra e i reporter.
La mostra la fai tu, scegli la foto,la ritocchi quanto vuoi, la scarti se non ti piace e ricominci da capo.
Il reporter deve dare un risultato, spesso in uno scatto irripetibile, misto di qualità e meno di capacità espressiva.
nessuna ira, ma solo una precisazione