QUOTE(swaily @ Jun 9 2007, 02:12 PM)

A me piace tantissimo @Franco, ci 6 entrato dentro evidenziando questa miriade di riflessi e colori dolcissimi.
Non ho ben capito la soria della messa a fuoco perchè non conosco il sistema degli anelli di conversione, ma la foto è bellissima.
IO ho degli anelli di prolunga con attacco AI che usavo sulla FE ed F3, perdo tutti gli automatismi se li monto sulla D50 ma quasi quasi ci provo.

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E già che ci sono posto questo "fiorellino ri-tratto dalle rocce"
http://i18.tinypic.com/4udkowo.jpgA volte... ci passano accanto senza farsi notare.

Bello il tuo fiorellino "ri-tratto" dalle rocce, ma penso che difficilmente simili bellezze possano passarti vicino senza che il tuo occhio non le noti.
Per quanto riguarda gli anelli di inversione, ti consentono di montare un obiettivo girato, ovvero l'anello è provvisto da un lato di filettatura come se fosse un filtro e dalla parte opposta ha il bocchettone di innesto sulla fotocamera, il che consente di montare l'obiettivo al contrario (io ho usato come detto un 28 mm f/2.8 della panagor che usavo sulla pentax)
In questo modo l'obiettivo funziona un po' da microscopio con distanza di messa a fuoco ridottissima.
Io non ho la mano molto ferma, per cui nell'attimo dello scatto perdevo la messa a fuoco.
Quindi sono ricorso alla piastra micrometrica montata sul treppiede che, una volta trovata la messa a fuoco, consente di far avanzare od indietreggiare l'obiettivo di pochi millimetri, affinando la messa a fuoco.
Ovviamente usando gli anelli di inversione si perdono tutti gli automatismi e l'esposimetro, quindi le impostazioni vanno fatte manualmente.
Probabilmente, anzi sicuramente, ti ho detto cose che già sapevi ma , se ho detto delle castronerie, potrete correggermi e darmi delle dritte su come usare questi accessori.
Ciao, Franco