QUOTE(Gufopica @ Oct 8 2009, 08:06 AM)

Ciao con lo spirito che si è creato in questo 3d a mio avviso davvero buono...
avrei piacere e penso non solo io di sapere se ti và come sei arrivato a tali risultati.
Che dal mio monitor devo dire esser davvero buoni.
Con questa tecnica..se c'è la spieghi forse in tanti potrebbero migliorarsi ed arrivare a questi risultati.
Postare solo gli scatti non serve a nessuno..
Tutto questo a mio avviso.
Saluti
Matteo.
Hai ragione, le foto, anche belle, non bastano.
In digitale, non c’è mai un’unica maniera di fare le cose e lo stesso risultato si ottiene utilizzando varie tecniche, e ciascuno poi decide quello che più gli aggrada.
La difficoltà che molti incontrano nel cammino che porta ad una buona stampa B&N è dovuta alla presenza di tante variabili, tutte da controllare e definire come valori, per avere un risultato finale valido.
Fondamentalmente, esiste un’unica, singola regola alla quale si deve aderire per avere una buona stampa:
- Scala Tonale estesa il più possibile
La realtà è fatta di una variazione continua di toni, dal chiaro allo scuro, dal bianco al nero con tutti i grigi in mezzo e tale deve essere la fotografia, deve essere compatibile con la realtà, altrimenti è irreale (a meno che la si voglia irreale!); da questo e scaturisce che:
1) Il bianco deve essere leggibile.
Un cielo, un muro etc non sono mai bianchi assoluti nella realtà e lo stesso deve essere nella foto. Se il bianco non rappresenta una percentuale importante della fotografia (angolino di cielo, pezzo di finestra, finestra lontano etc.) può essere senza dettagli, ma se rappresenta una parte importante della foto, deve avere dettagli dentro, essere appunto leggibile.
Se rappresenta una parte larga, percentualmente importante della stampa, deve dare un contributo significativo logico, deve avere dei contenuti, e questi contenuti debbono essere leggibili, non sepolti in un bianco assoluto, immotivato ed innaturale.
Un cielo bianco sfondato è illogico, è una patacca che non apporta nessun contenuto logico alla foto; anche una tenue traccia di grigio, o di grana, tolgono l’impressione di irrealtà e lo fanno apparire reale
2) Il nero deve essere nero, ma le ombre leggibili
Se la scena ha delle parti nere, che lo siano, altrimenti l’immagine risulta piatta, scialba.
Il nero dà forza alla fotografia e va usato per questo, in dipendenza del contenuto e del significato della composizione; in certi casi non ci vuole ed un grigio lo sostituisce, ma di solito non è così ed il nero rappresenta il “sale” della foto, dà profondità ed importanza.
Anche il nero però deve essere leggibile e grosse macchie nere sono sgradevoli, le ombre devono avere particolari leggibili, altrimenti diventano patacche scure inutili ed irreali
3) I toni dei grigi devono essere tanti, la scala dei grigi deve essere estesa
Questi danno corpo, tridimensionalità alla fotografia; pochi grigi e la foto diventa piatta, sciatta.
Ciò premesso, in pratica, come si fa una scala tonale estesa come sopra in B&N?
Il B&N viene dal colore, dunque una scala tonale estesa in B&N si ha a condizione che la foto a colori dalla quale proviene abbia lei una scala tonale di colori estesa, ovvero sia fatta bene a colori, senza avere clipping seri od ombre tappate (vedi sotto).
Importante è il controllo del bianco e del nero, dunque con Curve o Livelli controllare ed impostare il punto del bianco o del nero, per non avere dominanti che falsano tutto, anche la stampa finale in B&N.
Come opero io: a me basta Photoshop, CS 4 meglio di CS 3, mi ci trovo bene ed ecco come faccio.
Prima realizzo una foto a colori con scala tonale a colori estesa e da questo tiro fuori il B&N.
- Il bianco sfondato in B&N deriva da bianco o colori chiari sfondati in colore, dunque sono questi che vanno tenuti sotto controllo prima di trasformare in B&N (no clipping!).
- Il nero viene da colori scuri, dunque anche questi vanno tenuti sotto controllo e non troppo saturati a colori, altrimenti si ha sì il nero, ma si perdono i grigi scuri, la leggibilità delle ombre
- I grigi derivano dai vari colori ed anche questi non vanno troppo saturati per lo stesso motivo.
Una volta realizzato un buon colore, con CS4:
- livello/nuovo livello di regolazione/Bianco e Nero
Adesso ho, su questo livello, un B&N, muovo il regolo dei vari colori fino a quando non ritengo la foto gradevole ed ho una foto che va quasi bene, ma non è finita.
In CS3 si può fare la stessa cosa, se non sbaglio, con channel mixer.
A) Controllo dei bianchi sfondati e delle ombre illeggibili
Se schiarisco troppo i colori chiari, sfondo il bianco e perdo il dettaglio nel bianco.
Sto con i regoli colore col chiaro leggibile e controllo che non si vada in clipping, aprendo, dopo il livello B&N un nuovo livello di controllo livelli:
- livello/nuovo livello di regolazione/livelli
premendo Alt clicco sulla paletta (punta freccia) bianca a destra; l’immagine diviene tutta nera e restano bianche quelle parti che sono state sfondate.
Vado (nel pannello informazioni a destra dell’immagine, cliccando sulla voce livelli, appaiono i diversi livelli e clicco sul livello nominato B&N,) sul livello precedente, del B&N e regolo i colori per non avere clipping sul bianco, ovvero che facendo quanto sopra l’immagine, salvo qualche puntino bianco, resti tutta nera.
Questo mette a posto i bianchi.
Vediamo i neri.
Torno sul livello dei Livelli ed, analogamente, Alt Click sulla paletta nera a sinistra, viene tutto bianco e restano nere le zone i cui neri hanno perso dettaglio, sono tappati.
Torno sul livello B&N e ricorreggo questa volta schiarendo gli scuri fino a che, tornando sul livello dei Livelli e controllando (Alt Click su paletta scura a sinistra) l’immagine non resta tutta bianca con pochi puntini neri.
Questo mette a posto i neri.
NOTA IMPORTANTE!!
La procedura del controllo degli sfondamenti (clipping) di cui sopra, va chiaramente fatta in precedenza sull’immagine colore, del tutto analogamente a questa in B&N, con un livello dei livelli, dato che se si parte coi colori sfondati, non la si recupera più.
L’immagine a colori deve essere equilibrata in modo del tutto analogo al B&N.
Questo B&N che non ha clipping ed ha neri leggibili, spesso lo ritocco con le curve, o con contrasto, per dare un po’ più di contrasto, oppure vado a dare schiarite od a scurire parti localizzate dell’immagine, col pennello, più o meno grande.
Io faccio così, altri diversamente.
Saluti cordiali da Kuala Lumpur, Malesia, sono le 8,30 di mattina, ho scritto in fretta (perdonate errori di scrittura!) e debbo andare a lavorare.