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busher
YES!
CVCPhoto
QUOTE(Marco Senn @ Jun 13 2011, 10:53 PM) *
In Italia???? laugh.gif

Altrove già mi risulta sia possibile...


Nei Paesi civili è possibile... messicano.gif

Qui da noi si rischiano i brogli anche con le schede cartacee a livello dei paesi con democrazie emergenti, figuriamoci con il voto telematico. hmmm.gif

Eppoi... vogliamo mettere il piacere di premere su quella matita e contrassegnare la casella preferita? Non ha prezzo. rolleyes.gif

Carlo
the skywalker
QUOTE(twinsouls @ Jun 13 2011, 09:44 PM) *
No, Max, non funziona così.
Su 100 aventi diritto al voto ne devono andare a votare il 50% + 1 perché il referendum sia valido.
Se la gente non va a votare esprime soltanto indifferenza, sta dicendo "Non me ne importa niente".
Ma in questo modo impedisce a chi, invece, ha a cuore la faccenda di avere un peso nelle decisioni, visto che se il 100% dei votanti dicono sì, ma i votanti sono "solo" il 50% della popolazione degli "aventi diritto", tale plebiscito non avrebbe alcun valore. smile.gif
E' per questo che il quorum va abolito.
In questo modo, anche chi non vota si prende le sue responsabilità, e cioé la responsabilità di far decidere qualcun altro.
My two cents.,
Ciao,
Davide



Davide for president!!
scola3
Mamma mia!
Mi pare che sull'onda dell'entusiasmo si stia facendo un po' di confusione, con posizioni che assumono derive totalitarie...
L'astensione nel referendum è più che legittima, anche in considerazione del fatto che per proporre un quesito bisogna raccogliere un numero relativamente esiguo di firme.
Anche se in modo diverso e per certi versi meno comprensibile, l'astensione ha, negli ultimi decenni, assunto un significato anche nelle tornate elettorali politiche e amministrative, come segnale di disagio e disaffezione rispetto alla politica tout-court.

Pertanto, la provocazione di togliere il voto a chi non va alle urne per due volte di fila mi pare veramente eccessiva. Capisco il momento di entusiasmo ma sarebbe il caso di razionalizzare un po' di più. Vedo invece, non solo su questo forum, delle reazioni di tripudio e gaudio che travisano il significato dei referendum appena chiusi.
Ma l'entusiasmo scemerà e su 2 argomenti su 4 resteranno solo i problemi causati dagli intendimenti espressi.

Pasiensa e saluti
porkchop
il quorum serve perchè si arriva ad un numero significativo di italiani che esprimono un volere:
il parlamento è quello che legifera ed è stato eletto da un tot di persone che lo HA DELEGATO
non è possibile che un numero inferiore di persone che ha attribuito questa delega cambi una legge
Dob_Herr_Mannu
QUOTE(nonnoGG @ Jun 13 2011, 10:17 PM) *
Il mio sogno è che un giorno non lontano si possa votare anche da casa tramite il web: possibile che sia tanto difficile organizzare un sistema che garantisca riservatezza e sicurezza? smile.gif


Quoto, del resto anche le operazioni bancarie via web hanno protocolli di sicurezza (si spera) importanti. Il mio sogno è in linea con il tuo ma su più vasta scala: tutti deputati per via telematica. E allora si che sarebbe democrazia rappresentativa.
alcarbo
QUOTE(scola3 @ Jun 14 2011, 12:16 AM) *
Ma l'entusiasmo scemerà e su 2 argomenti su 4 resteranno solo i problemi causati dagli intendimenti espressi.


No, non scemerà. Stanno già raccogliendo le firme per un referendum da tenersi l'anno prossimo contro il nucleare.
Si era votato nel 1987 ma pare ora che ogni anno faremo la conta per vedere se prima o poi passa il consenso al nucleare. messicano.gif

@ Il quorum ? Sono d'accordo che resti, se no finisce che ogni giorno si cambia una legge, magari da parte di un gruppo ridotto di mal informati (non è il caso di questi referendum; dico così, in generale)

QUOTE(nonnoGG @ Jun 13 2011, 10:17 PM) *
Il mio sogno è che un giorno non lontano si possa votare anche da casa tramite il web: possibile che sia tanto difficile organizzare un sistema che garantisca riservatezza e sicurezza? smile.gif


Interessante. Però andrebbe fatto da persone ben (e correttamente) informate; altrimenti accadrebbe quanto sopra ho appena paventato. Si legifererebbe male da parte di persone poco o mal informate o peggio disinformate da mass media pilotati. Il rischio è grosso.
Ibeibe
QUOTE(maxbunny @ Jun 13 2011, 10:13 PM) *
E' un dovere civico ( art. 48 della Costituzione) ben diverso dal dovere che intendi tu. E se è un diritto,uno decide in piena libertà se usufruirne o no.


Chiaro che per dovere non intendo l'obbligo forzato...
Ma per come la vedo io un cittadino civile dovrebbe interessarsi un minimo a questioni politiche e sociali di un certo spessore e soprattutto dovrebbe sentirsi in obbligo morale ad esprimere una sua preferenza riguardo a temi che potrebbero influire pesantemente sul andamento del proprio paese e della propria vita..
Non me ne vogliate ma per come la vedo io chi snobba questi temi e non ha voglia di prendere decisioni in merito non e' da cosiderare come avente diritto al voto...
Trovo assurdo il concetto di quorum di per se...cioe' perche' in un referendum una frazione di votanti si astiene sperando di vincere facendo leva su quei cittadini che non sanno nemmeno di cosa si sta parlando?
Ti sembra una cosa normale?
davidebaroni
Una cosa che non sembra "normale" a me (nel senso che non mi sembra "corretta"... "normale" significa "nella norma", ovvero "che ricade all'interno della gaussiana", e in Italia nella gaussiana ci ricade questo e altro... rolleyes.gif ) è che ieri pomeriggio alle 17 (e quindi ad operazioni di voto ampiamente concluse) l'affluenza era data, da Repubblica, al 57%... ier isera era al 56.5%, e oggi addirittura al 54.8%. Cos'è successo? Sono aumentati gli elettori aventi diritto? O sono calati quelli che sono andati a votare? messicano.gif

Per il Corriere, invece, l'affluenza resta al 57%... "Dati definitivi del ministero", dice. Ma allora i dati di Repubblica da dove vengono? hmmm.gif

Possibile che nemmeno su un numero così semplice ci si riesca a mettere d'accordo? laugh.gif

Saremo una repubblica delle banane, ok, ma qui ci tolgono anche il bollino blu... messicano.gif
davidebaroni
OK, ci sono arrivato, con un po' di ricerca... smile.gif

I dati di Repubblica considerano anche il voto estero, quelli del Corriere no. Il che implica che dall'estero non ha votato praticamente nessuno... Mi chiedo se sapessero che c'erano i referendum! smile.gif
Franco_
QUOTE(scola3 @ Jun 14 2011, 12:16 AM) *
...
Anche se in modo diverso e per certi versi meno comprensibile, l'astensione ha, negli ultimi decenni, assunto un significato anche nelle tornate elettorali politiche e amministrative, come segnale di disagio e disaffezione rispetto alla politica tout-court.
...


Purtroppo spesso si confonde la disaffezione verso la politica con la disaffezione verso i politici.
Il messaggio che mi pare sia emerso con le ultime votazioni (amministrative e referendum) è proprio questo: la gente è stanca dei politicanti, sempre uguali a se stessi e chiede a gran voce un cambiamento, di facce e di modi di agire.

Un modo per fare "piazza pulita" sarebbe quello di limitare a due le legislature nelle quali si può essere eletti, dopodichè si torna (e per sempre) a fare il proprio mestiere... meditate gente, meditate smile.gif
Marco (Kintaro70)
QUOTE(maxbunny @ Jun 13 2011, 10:03 PM) *
Il mio 51 si e 49 no voleva dire questo ( a casa mia 51 persone su 100 sono il 50% +1) . Il quorum assicura che la metà + 1 risulti essere la maggioranza degli aventi diritto, solo così si può dire che la decisione è avvenuta grazie alla maggioranza. Come dicevo.. è matematica


No non è matematica, ti faccio un esempio, c'è un 45% di si, un 30% di no, e un 25% di indifferenti, con la formula attuale il 30% decide per tutti (il NO).

Anche questa è matematica.

QUOTE(twinsouls @ Jun 14 2011, 07:31 AM) *
OK, ci sono arrivato, con un po' di ricerca... smile.gif

I dati di Repubblica considerano anche il voto estero, quelli del Corriere no. Il che implica che dall'estero non ha votato praticamente nessuno... Mi chiedo se sapessero che c'erano i referendum! smile.gif



Già si sapeva poco in Italia ...
andrea.cassani
QUOTE(Franco_ @ Jun 14 2011, 08:13 AM) *
Purtroppo spesso si confonde la disaffezione verso la politica con la disaffezione verso i politici.
Il messaggio che mi pare sia emerso con le ultime votazioni (amministrative e referendum) è proprio questo: la gente è stanca dei politicanti, sempre uguali a se stessi e chiede a gran voce un cambiamento, di facce e di modi di agire.

Un modo per fare "piazza pulita" sarebbe quello di limitare a due le legislature nelle quali si può essere eletti, dopodichè si torna (e per sempre) a fare il proprio mestiere... meditate gente, meditate smile.gif


Ottima e condivisibile idea ...

IMHO la gente non ne può più di questo tipo di politica che di fatto politica non è ... qua siamo solo al confronto "#########ani" vs "anti-#########ani" e tutti in italia si son adeguati a questo teatrino dove la maggioranza non governa e l'opposizione non controlla.

La politica deve essere fatta partendo dal presupposto di fare il bene del paese e del popolo che ha ti ha voluto come rappresentante invece qualcuno si ricorda di qualche legge, decreto o emendamento anche cruento o impopolare nella quale si rispecchia questo semplicissimo principio ?

Però tutti ci ricordiamo del bunga-bunga, delle toghe rosse, delle barche a vela dalemiane o delle magliette di Calderoli grazie anche ai media che non fanno altro che propinarci scempiaggini e falsi problemi per sviare l'attenzione dal degrado nel quale questo paese sta inesorabilmente scivolando ...

Per fortuna si è messo in moto il popolo della rete, che è difficile da ingabbiare, e questi sono i primi risultati.
In questa tornata referendaria, senza internet e il tamtam che ha messo in scena, non si sarebbe mai arrivati al quorum visto i bavagli che sono stati messi agli organi di informazione tradizionali ...


P.S. Non rileggo, chissà quante baggianate ho scritto ... tongue.gif
Spero sia un segno che il vento sta cambiando e che la democrazia ritorni un principio fondamentale ...
gargasecca
QUOTE(twinsouls @ Jun 13 2011, 10:21 PM) *
...E se è un "dovere civico", significa che è "un dovere di buon cittadino". smile.gif
Ovvero, chi NON lo esercita non si comporta da buon cittadino.

Infatti, il referendum è una chiamata ad esprimere la propria opinione di cittadino. Se non lo fai, non rispondi alla chiamata della Nazione, della quale quindi dimostri di NON avere a cuore le sorti, e quindi non ti comporti da buon cittadino...

Poi uno è libero di decidere di non voler decidere. Ma allora se ne deve assumere la responsabilità, ed accettare di buon grado la decisione di chi invece ci teneva tanto da andare a votare... messicano.gif

Più o meno come dice Llhawy. smile.gif
Ciao,
Davide



esatto...e poi fanno giorni e giorni di festeggiamenti sui 150 anni dell' Unità...che ipocriti che siamo noi italiani... rolleyes.gif
nuvolarossa
I referendum, nei paesi civili, sono L'UNICA VERA ESPRESSIONE della volontà popolare e cercare di affossarli con la scusa del quorum è una cosa incivile di craxiana memoria.
I governanti che danno indicazione per l'astensione lo fanno perchè sono sicuri che la maggioranza voterebbe contro quello che vogliono loro e quindi SANNO DI NON RAPPRESENTARE PIU' LA MAGGIORANZA (se mai l'hanno rappresentata) ed hanno paura della volontà popolare. Un politico che ha paura del popolo DEVE CAMBIARE MESTIERE!!!...

Diversa invece è la scelta di non votare alle elezioni, politiche o amministrative. Chi non vota in quelle elezioni non è necessariamente un qualunquista, potrebbe essere uno che non si sente più rappresentato da nessuno... E visto che per strategia di marketing i dati sulle schede bianche e nulle non vengono più presi in considerazione l'unica soluzione per molti diventa quella di manifestare il proprio dissenso non andando a votare, visto che i dati sull'astensionismo vengono ancora forniti.
Ditemi voi chi rappresenta un presidente eletto con il 46 per cento del 80% degli aventi diritto al voto cerotto.gif e se al 20 % delle astensioni aggiungiamo anche il quasi 10% di schede bianche e nulle, vediamo che il partito del non voto diventa il primo in Italia..... Vogliamo parlare solo di qualuquismo?????

Da addetto all'ufficio elettorale di un mediopiccolo comune non mi esprimo sulle attuali modalità di voto e su quelle future... A volte mi viene il dubbio che nel 46 abbia veramente vinto la monarchia!!! rolleyes.gif
Marco (Kintaro70)
QUOTE(nuvolarossa @ Jun 14 2011, 11:17 AM) *
...

Diversa invece è la scelta di non votare alle elezioni, politiche o amministrative. Chi non vota in quelle elezioni non è necessariamente un qualunquista, potrebbe essere uno che non si sente più rappresentato da nessuno... E visto che per strategia di marketing i dati sulle schede bianche e nulle non vengono più presi in considerazione l'unica soluzione per molti diventa quella di manifestare il proprio dissenso non andando a votare, visto che i dati sull'astensionismo vengono ancora forniti.
...



Forse non sai che esiste la possibilità di andare a votare e rinunciare ad esprimere un voto per alcun candidato in quanto "nessuno mi rappresenta", tale opzione viene registrata dal presidente del seggio, e l'elettore non riceve nemmeno la cartella per votare.
Il voto non va a cumulo con le schede bianche o nulle, ma rientra in un "mucchio" a parte (come non si fosse votato).
Tale espressione espleta il dovere di andare alle urne, e se non erro è causa di annullamento della costituzione (ma non ne sono certo) qualora la percentuale di tali "malcontenti" superi il 30-40% degli aventi diritto.

Entriamo nel mondo delle fanta elezioni, ma per assurdo se il 30-40 % non si sentisse rappresentato dalla classe politica, si dovrebbe rifare la costituente (ripeto non ne sono certo ma mi sembra di ricordare così, chiedo a chi è più ferrato di me di confutare se sbaglio qualcosa).
cuomonat
Bisogna abolire il premio di maggioranza.
brata
Ho votato come tutti (o quasi) ma ora temo che si scatenino con le dighe (per non parlare dello sfruttamento dei "piccoli salti" - ogni piccolo salto una o più strade dalla presa alla centrale e dalla centrale alla strada principale, distruzione di bosco e sfregi orrendi al paesaggio) e le pale eoliche e portino a termine la distruzione delle Api, già a buon punto...
nuvolarossa
QUOTE
Forse non sai che esiste la possibilità di andare a votare e rinunciare ad esprimere un voto per alcun candidato in quanto "nessuno mi rappresenta"


...Forse non hai capito che lavoro all'ufficio elettorale... laugh.gif rolleyes.gif
lorenzomulas(exdaisuke_jigen)
Ahah siamo andati in OT! comunque io sono abbastanza contento dei risultati ottenuti, d'altro canto io ho votato e la scheda sul nucleare l'ho annullata poichè, come già ampiamente detto non ero nè contrario nè a favore e, sinceramente, almeno in Italia, non c'era nessuna buona prerogativa per farmi votare no come votare sì. Detto questo, secondo me il risultato più importante riguarda la privatizzazione dell'acqua, quello sì argomento che dovrebbe essetre caro a tutti senza alcun orientamento politico. Per quanto riguarda le solite strumentalizzazioni da operetta mi astengo, sinceramente un Bersani che a ogni momento dice che "Il Governo se ne deve andare" mi ha proprio stancato, prendiamolo come voto del popolo ma non come voto politico.
PS: raccogliamo le firme per il prossimo referendum: volete esiliare i politici italiani in Groenlandia?
Cari Saluti
Lorenzo
PAS
QUOTE(twinsouls @ Jun 13 2011, 09:44 PM) *
No, Max, non funziona così.
Su 100 aventi diritto al voto ne devono andare a votare il 50% + 1 perché il referendum sia valido.
Se la gente non va a votare esprime soltanto indifferenza, sta dicendo "Non me ne importa niente".
Ma in questo modo impedisce a chi, invece, ha a cuore la faccenda di avere un peso nelle decisioni, visto che se il 100% dei votanti dicono sì, ma i votanti sono "solo" il 50% della popolazione degli "aventi diritto", tale plebiscito non avrebbe alcun valore. smile.gif
E' per questo che il quorum va abolito.
In questo modo, anche chi non vota si prende le sue responsabilità, e cioé la responsabilità di far decidere qualcun altro.
My two cents.,
Ciao,
Davide


Ciao Davide
Riguardo all’abolizione del quorum, non ti nascondo che fino a qualche tempo fa la pensavo come te. Oggi mi sto ricredendo.
La considerazione è la seguente:
La nostra democrazia (ammesso che lo sia) è (nata) di tipo rappresentativo. Pur con tutte le distorsioni che sono state introdotte ultimamente sulla reale “rappresentanza” (vedi candidature “nominate” dei parlamentari dell’attuale legge elettorale) tale resta.
Lo strumento del referendum è un prezioso ed indispensabile controllo (ed a volte correttivo) che gli elettori hanno sull’azione del governo e del parlamento delegato.
Affinché il referendum mantenga tale funzione non dovrebbe essere abusato (come spesso è stato fatto in passato) altrimenti viene meno proprio il senso di rappresentanza. Ci troveremmo in uno strano amalgama di democrazia rappresentativa e democrazia diretta con il probabile risultato di ingovernabilità della cosa pubblica.
Penso che proprio per evitare questo i padri costituenti abbiano introdotto il quorum di partecipazione su referendum abrogativi.
Per evitare che minoranze anche esigue possano decidere di cassare sistematicamente il governo della cosa pubblica.
Tra l’altro che a decidere possa essere una minoranza è proprio il maggiore vulnus al concetto di democrazia.
Votare è un dovere, ma l’astensione resta legittima. Forse discutibile dal punto di vista etico, ma è anche un modo di mandare un messaggio a coloro che promuovono referendum su temi men che discutibili, come purtroppo è avvenuto in passato.
Lo straordinario successo dei referendum appena conclusi dimostra che quando i temi sono concreti e coinvolgono la qualità della vita ed futuro della società civile il quorum NON è un problema. Anche in presenza di sistematici boicottaggi dei media e del potere.

C’è invece un istituto che mi piacerebbe fosse valorizzato ed è quello della legge di iniziativa popolare. Oggi è possibile proporle con la raccolta firme ma, una volta presentate restano sistematicamente ad ammuffire nei cassetti parlamentari.
Basterebbe definire un tempo certo entro il quale il Parlamento abbia l’obbligo di discuterle e votarle.
Così si renderebbe trasparente chi è a favore e chi è contrario a ciò che hanno chiesto gli elettori, e perchè.

Valerio
Negativodigitale
QUOTE(PAS @ Jun 14 2011, 12:31 PM) *
...
Penso che proprio per evitare questo i padri costituenti abbiano introdotto il quorum di partecipazione su referendum abrogativi.
Per evitare che minoranze anche esigue possano decidere di cassare sistematicamente il governo della cosa pubblica.
Tra l’altro che a decidere possa essere una minoranza è proprio il maggiore vulnus al concetto di democrazia.
Votare è un dovere, ma l’astensione resta legittima. Forse discutibile dal punto di vista etico, ma è anche un modo di mandare un messaggio a coloro che promuovono referendum su temi men che discutibili, come purtroppo è avvenuto in passato.
Lo straordinario successo dei referendum appena conclusi dimostra che quando i temi sono concreti e coinvolgono la qualità della vita ed futuro della società civile il quorum NON è un problema. Anche in presenza di sistematici boicottaggi dei media e del potere.

...

Quoto tutto ed in particolare questo.

La nostra Costituzione, a distanza di oltre sessanta anni, dimostra ancora tutta la sua "perfezione",
in particolare per quanto riguarda il raffinato sistema di bilanciamenti, pesi e contrappesi.

E d'altronde l'Assemblea Costituente era composta da autentici campioni,
mica questi peracottai di adesso ... dry.gif

Ciao! Paolo


Marco (Kintaro70)
QUOTE(nuvolarossa @ Jun 14 2011, 11:59 AM) *
...Forse non hai capito che lavoro all'ufficio elettorale... laugh.gif rolleyes.gif



Quindi invece di giustificare chi si dilegua alle elezioni, dovresti indicare il corretto modo civico per manifestare il proprio dissenso. wink.gif
porkchop
Penso che la disinformazione ci sia da tutte e due le parti:

sento ora dal telegiornale
"... il referendum abolisce l'obbligatorietà della privatizzazione (non ci metto la mano sul fuoco, ma la legge prevedeva solo una percentuale), rimane il vecchio ordinamento che dà la possibilità ai
vari gestori pubblici di cederla a privati o partecipazioni private valutando caso per caso a propria discrezione"

Vorrei anche segnalare che due ferventi assertoti per il SI (Bersani-DiPietro) sono i due firmatari
del Decreto Bersani che prevedeva la liberalizzazione delle forniture idriche
Marco (Kintaro70)
QUOTE(PAS @ Jun 14 2011, 12:31 PM) *
Ciao Davide
Riguardo all’abolizione del quorum, non ti nascondo che fino a qualche tempo fa la pensavo come te. Oggi mi sto ricredendo.
...
Votare è un dovere, ma l’astensione resta legittima. Forse discutibile dal punto di vista etico, ma è anche un modo di mandare un messaggio a coloro che promuovono referendum su temi men che discutibili, come purtroppo è avvenuto in passato.
Lo straordinario successo dei referendum appena conclusi dimostra che quando i temi sono concreti e coinvolgono la qualità della vita ed futuro della società civile il quorum NON è un problema. Anche in presenza di sistematici boicottaggi dei media e del potere.
...
Valerio



Io invece non sono d'accordo, abolirei il quorum ed alzerei la soglia di firme, da 1.000.000 a 5-10 volte tanto.

Ma una volta che il treno è partito deve arrivare in stazione (nel bene o nel male), perchè ogni volta che si fa un referendum, di spendono preziosi danari pubblici, e quindi il fltro va messo a monte, ci si lamenta di tasse insufficienti a coprire le esigenze della pubblica amministrazione, ma poi non si fa nulla per limitare gli sprechi, mi ricorda i tempi di Luigi 16° in Francia, la classe che dirige, ha perso il contatto con la realtà del popolo che governa.
CVCPhoto
QUOTE(Marco (Kintaro70) @ Jun 14 2011, 02:11 PM) *
Io invece non sono d'accordo, abolirei il quorum ed alzerei la soglia di firme, da 1.000.000 a 5-10 volte tanto.

Ma una volta che il treno è partito deve arrivare in stazione (nel bene o nel male), perchè ogni volta che si fa un referendum, di spendono preziosi danari pubblici, e quindi il fltro va messo a monte, ci si lamenta di tasse insufficienti a coprire le esigenze della pubblica amministrazione, ma poi non si fa nulla per limitare gli sprechi, mi ricorda i tempi di Luigi 16° in Francia, la classe che dirige, ha perso il contatto con la realtà del popolo che governa.


Pollice.gif
lhawy
QUOTE(porkchop @ Jun 14 2011, 02:00 PM) *
Penso che la disinformazione ci sia da tutte e due le parti:

sento ora dal telegiornale
"... il referendum abolisce l'obbligatorietà della privatizzazione (non ci metto la mano sul fuoco, ma la legge prevedeva solo una percentuale), rimane il vecchio ordinamento che dà la possibilità ai
vari gestori pubblici di cederla a privati o partecipazioni private valutando caso per caso a propria discrezione"

lo dici tu stesso però: L'OBBLIGO di cedere una percentuale (40%) entro e non oltre una data prestabilita.

è perché mi devi obbligare SE sono in grado di gestire BENE da solo (io Comune)?

piuttosto dovrebbero SANZIONARE le cattive gestioni che non fanno l'interesse (economico e qualitativo) del cittadino.

non era un voto per bersani, ma per far capire agli altri, e a lui, quello che noi, a loro dispetto, vogliamo per noi.




QUOTE(Marco (Kintaro70) @ Jun 14 2011, 02:11 PM) *
mi ricorda i tempi di Luigi 16° in Francia,
urka ne hai di polvere sulle spalle! laugh.gif
Marco (Kintaro70)
QUOTE(lhawy @ Jun 14 2011, 02:22 PM) *
...
urka ne hai di polvere sulle spalle! laugh.gif



Già appena riesco carico qualche scatto dell'epoca laugh.gif

Seriamente, si può imparare molto dalla storia, sopratutto dagli errori, spesso però molti sono convinti di non aver nulla da imparare da nessuno, e ricadono negli stessi intoppi ... GHIGLIOTTINAAAAAA laugh.gif
marluc64
QUOTE(PAS @ Jun 14 2011, 12:31 PM) *
Ciao Davide
Riguardo all’abolizione del quorum, non ti nascondo che fino a qualche tempo fa la pensavo come te. Oggi mi sto ricredendo.
La considerazione è la seguente:
La nostra democrazia (ammesso che lo sia) è (nata) di tipo rappresentativo. Pur con tutte le distorsioni che sono state introdotte ultimamente sulla reale “rappresentanza” (vedi candidature “nominate” dei parlamentari dell’attuale legge elettorale) tale resta.
Lo strumento del referendum è un prezioso ed indispensabile controllo (ed a volte correttivo) che gli elettori hanno sull’azione del governo e del parlamento delegato.
Affinché il referendum mantenga tale funzione non dovrebbe essere abusato (come spesso è stato fatto in passato) altrimenti viene meno proprio il senso di rappresentanza. Ci troveremmo in uno strano amalgama di democrazia rappresentativa e democrazia diretta con il probabile risultato di ingovernabilità della cosa pubblica.
Penso che proprio per evitare questo i padri costituenti abbiano introdotto il quorum di partecipazione su referendum abrogativi.
Per evitare che minoranze anche esigue possano decidere di cassare sistematicamente il governo della cosa pubblica.
Tra l’altro che a decidere possa essere una minoranza è proprio il maggiore vulnus al concetto di democrazia.
Votare è un dovere, ma l’astensione resta legittima. Forse discutibile dal punto di vista etico, ma è anche un modo di mandare un messaggio a coloro che promuovono referendum su temi men che discutibili, come purtroppo è avvenuto in passato.
Lo straordinario successo dei referendum appena conclusi dimostra che quando i temi sono concreti e coinvolgono la qualità della vita ed futuro della società civile il quorum NON è un problema. Anche in presenza di sistematici boicottaggi dei media e del potere.

C’è invece un istituto che mi piacerebbe fosse valorizzato ed è quello della legge di iniziativa popolare. Oggi è possibile proporle con la raccolta firme ma, una volta presentate restano sistematicamente ad ammuffire nei cassetti parlamentari.
Basterebbe definire un tempo certo entro il quale il Parlamento abbia l’obbligo di discuterle e votarle.
Così si renderebbe trasparente chi è a favore e chi è contrario a ciò che hanno chiesto gli elettori, e perchè.

Valerio


guru.gif


QUOTE(Negativodigitale @ Jun 14 2011, 01:05 PM) *
Quoto tutto ed in particolare questo.

La nostra Costituzione, a distanza di oltre sessanta anni, dimostra ancora tutta la sua "perfezione",
in particolare per quanto riguarda il raffinato sistema di bilanciamenti, pesi e contrappesi.

E d'altronde l'Assemblea Costituente era composta da autentici campioni,
mica questi peracottai di adesso ... dry.gif

Ciao! Paolo


guru.gif

Non aggiungo altro!

cuomonat
QUOTE(porkchop @ Jun 14 2011, 02:00 PM) *
Penso che la disinformazione ci sia da tutte e due le parti:

sento ora dal telegiornale
"... il referendum abolisce l'obbligatorietà della privatizzazione (non ci metto la mano sul fuoco, ma la legge prevedeva solo una percentuale), rimane il vecchio ordinamento che dà la possibilità ai
vari gestori pubblici di cederla a privati o partecipazioni private valutando caso per caso a propria discrezione"

Vorrei anche segnalare che due ferventi assertoti per il SI (Bersani-DiPietro) sono i due firmatari
del Decreto Bersani che prevedeva la liberalizzazione delle forniture idriche

La legge prevedeva l'obbligatorietà per gli enti locali di vendere le partecipazioni. La legge Bersani prevede una quota partecipata (pubblica o privata) senza obbligatorietà.
La differenza concreta da comprendere consiste nel fatto che la legge appena abbrogata avrebbe consentito ai privati di decidere il prezzo d'acquisto, stante l'obbligatorietà di vendere entro un termine ben preciso (mi pare fine c.a.).
davidebaroni
QUOTE(PAS @ Jun 14 2011, 12:31 PM) *
Ciao Davide
Riguardo all’abolizione del quorum, non ti nascondo che fino a qualche tempo fa la pensavo come te. Oggi mi sto ricredendo.
La considerazione è la seguente:
La nostra democrazia (ammesso che lo sia) è (nata) di tipo rappresentativo. Pur con tutte le distorsioni che sono state introdotte ultimamente sulla reale “rappresentanza†(vedi candidature “nominate†dei parlamentari dell’attuale legge elettorale) tale resta.
Lo strumento del referendum è un prezioso ed indispensabile controllo (ed a volte correttivo)

...

Tra l’altro che a decidere possa essere una minoranza è proprio il maggiore vulnus al concetto di democrazia.
Votare è un dovere, ma l’astensione resta legittima. Forse discutibile dal punto di vista etico, ma è anche un modo di mandare un messaggio a coloro che promuovono referendum su temi men che discutibili, come purtroppo è avvenuto in passato.
Lo straordinario successo dei referendum appena conclusi dimostra che quando i temi sono concreti e coinvolgono la qualità della vita ed futuro della società civile il quorum NON è un problema. Anche in presenza di sistematici boicottaggi dei media e del potere.

C’è invece un istituto che mi piacerebbe fosse valorizzato ed è quello della legge di iniziativa popolare. Oggi è possibile proporle con la raccolta firme ma, una volta presentate restano sistematicamente ad ammuffire nei cassetti parlamentari.
Basterebbe definire un tempo certo entro il quale il Parlamento abbia l’obbligo di discuterle e votarle.
Così si renderebbe trasparente chi è a favore e chi è contrario a ciò che hanno chiesto gli elettori, e perchè.

Valerio


Valerio, in realtà la mia obiezione è proprio quella. Che, così come stanno ora le cose, "decide una minoranza", che può essere anche molto, molto piccola... smile.gif
Un esempio.
Referendum su quello che vuoi (che deve essere preventivamente approvato dalla Costituente, quindi non si può, in teoria, "abusare" dello strumento... a meno che non faccia comodo a qualcuno wink.gif ). Il 50 % ESATTO degli aventi diritto va a votare e il 99,9% di loro vota "sì" al quesito referendario. Lo 0,01% vota "No".
Ma l'altro 50% esatto è del tutto disinteressato alla faccenda, vuoi per sfiducia, vuoi per indecisione, vuoi perché vuole delegare qualcun altro a decidere... e persino perché, per qualche ragione, non ci può fisicamente andare, a votare.
E il 50% esatto NON è sufficiente a fare quorum. Manca UNA persona.
E in questo modo, quello 0,01% dei votanti, che è lo 0,005% degli aventi diritto, decide per tutti...
Come minimo, chi è contrario al quesito referndario (che, ricordo, in Italia può essere soltanto abrogativo, altra cosa che reputo profondamente incivile ed iniqua) ha DUE voti al posto di uno: il "no" e il non votare. Chi invece è favorevole al quesito deve far conto su una sola scelta, oltretutto con la spada di Damocle dell'astensionismo dei non interessati...
Onestamente, non mi sembra equo proprio per niente. smile.gif
Anzi, ti dirò, mi sembra una roba antidemocratica al massimo.
"Democrazia" (che io, personalmente, considero una utopia, ma questo è un lunghissimo discorso) richiede "partecipazione". Se non si vuole partecipare, si esprime la propria volontà di adeguarsi alle decisioni prese da altri, e ci se ne dovrebbe assumere la responsabilità. Ma il quorum priva anche chi vota della possibilità di assumersi la propria responsabilità, mettendo il pallino in mano proprio a chi NON VUOLE decidere...

Diverso il discorso nel caso delle elezioni politiche/amministrative: lì, come è già stato detto, astenersi dal voto può essere un chiaro messaggio di "non mi sento rappresentato da questi nomi". E lì sì, che dovrebbe esserci il quorum: altrimenti davvero (e lo vediamo fin troppo bene) si rischia di essere governati da qualcuno che rappresenta il 25% degli aventi diritto... messicano.gif

Ciao,
Davide
porkchop
QUOTE(lhawy @ Jun 14 2011, 02:22 PM) *
l
è perché mi devi obbligare SE sono in grado di gestire BENE da solo (io Comune)?


per motivi oscuri? rolleyes.gif

il mio comune gestiva l'acqua, mai mancata, prezzi bassi
per migliorare il servizio (?????????) l'ha ceduta all'ACEA

prezzi aumentati e ogni tanto l'estate manca per diverse ore
porkchop
QUOTE(twinsouls @ Jun 14 2011, 02:56 PM) *
Diverso il discorso nel caso delle elezioni politiche/amministrative: lì, come è già stato detto, astenersi dal voto può essere un chiaro messaggio di "non mi sento rappresentato da questi nomi". E lì sì, che dovrebbe esserci il quorum: altrimenti davvero (e lo vediamo fin troppo bene) si rischia di essere governati da qualcuno che rappresenta il 25% degli aventi diritto...


per le politiche non so, ma per le amministrative in teoria c'è: si applica in caso si presenti un solo canditato a Sindaco/Presidente dell'amministrazione

penso che dipenda dal fatto che se non ti senti rappresentato ti puoi presentare

Guido
cuomonat
QUOTE(twinsouls @ Jun 14 2011, 02:56 PM) *
...
Diverso il discorso nel caso delle elezioni politiche/amministrative: lì, come è già stato detto, astenersi dal voto può essere un chiaro messaggio di "non mi sento rappresentato da questi nomi". E lì sì, che dovrebbe esserci il quorum: altrimenti davvero (e lo vediamo fin troppo bene) si rischia di essere governati da qualcuno che rappresenta il 25% degli aventi diritto... messicano.gif

Ciao,
Davide

Non solo... con il premio di maggioranza quel qualcuno acquisisce automaticamente 100 parlamentari in più e grazie allo scilipotismo vien meno anche la possibilità concreta di sfiduciare il governo. Praticamente non lo schiodi più fino al termine naturale della legislatura.
CVCPhoto
QUOTE(porkchop @ Jun 14 2011, 02:59 PM) *
per motivi oscuri? rolleyes.gif

il mio comune gestiva l'acqua, mai mancata, prezzi bassi
per migliorare il servizio (?????????) l'ha ceduta all'ACEA

prezzi aumentati e ogni tanto l'estate manca per diverse ore


Il mio comune gestiva l'acqua fino a qualche anno fa. D'estate veniva sempre razionata negli orari e nonostante ciò la pressione era sempre molto scarsa. Ora viene gestita da Acque Veronesi e non manca mai, la pressione è aumentata e la bolletta ha una cadenza regolare e soprattutto è più trasparente. I costi non sono aumentati. Dimenticavo: la qualità dell'acqua è aumentata, grazie al capitolato restrittivo che il comune ha imposto all'azienda.

Due esperienze diverse, ma significative.

Carlo
lhawy
QUOTE(CVCPhoto @ Jun 14 2011, 03:09 PM) *
Due esperienze diverse, ma significative.

Carlo

che dimostrano appunto quanto assurdo era l'obbligo della privatizzazione parziale per tutti.

se in Italia si punisse chi lavora male, sarebbe certamente un paese più piacevole da vivere.
marluc64
QUOTE(twinsouls @ Jun 14 2011, 02:56 PM) *
......E il 50% esatto NON è sufficiente a fare quorum. Manca UNA persona.
E in questo modo, quello 0,01% dei votanti, che è lo 0,005% degli aventi diritto, decide per tutti...
... messicano.gif

Ciao,
Davide


Qui sta l'inghippo (o l'errore). Perché scatti il quorum serve che vada a votare il 50% + 1 degli elettori (o dei votanti). Se va solo il 50%, il referendum non è valido. Quindi ha poco senso guardare le percentuali di come si siano, eventualmente, espressi. E soprattutto, così stando le cose, lo 0,01% dei votanti non decide proprio nulla!

ciao, Luca
davidebaroni
QUOTE(marluc64 @ Jun 14 2011, 03:37 PM) *
Qui sta l'inghippo (o l'errore). Perché scatti il quorum serve che vada a votare il 50% + 1 degli elettori (o dei votanti). Se va solo il 50%, il referendum non è valido. Quindi ha poco senso guardare le percentuali di come si siano, eventualmente, espressi. E soprattutto, così stando le cose, lo 0,01% dei votanti non decide proprio nulla!

ciao, Luca

Stai scherzando, vero? smile.gif
Lo 0.01% dei votanti finisce per prevalere sul 99.99%. Ovvero, UNO dice la sua opinione, e finisce per prevalere su 9.999 che esprimono opinione contraria. smile.gif
E questo succede proprio in forza del meccanismo del quorum...
Se il quorum non ci fosse, il 99.99% dei votanti prevarrebbe, il che sarebbe giusto e democratico, visto che chi non si è presentato alle urne ha ESPLICITAMENTE dichiarato di voler far decidere qualcun altro... semplicemente non esprimendo la propria opinione (chissà, forse non ce l'ha nemmeno). texano.gif
Marco (Kintaro70)
QUOTE(twinsouls @ Jun 14 2011, 03:50 PM) *
Stai scherzando, vero? smile.gif
Lo 0.01% dei votanti finisce per prevalere sul 99.99%. Ovvero, UNO dice la sua opinione, e finisce per prevalere su 9.999 che esprimono opinione contraria. smile.gif
E questo succede proprio in forza del meccanismo del quorum...
Se il quorum non ci fosse, il 99.99% dei votanti prevarrebbe, il che sarebbe giusto e democratico, visto che chi non si è presentato alle urne ha ESPLICITAMENTE dichiarato di voler far decidere qualcun altro... semplicemente non esprimendo la propria opinione (chissà, forse non ce l'ha nemmeno). texano.gif


In realtà lo 0,01 del NO prevarica il 50% dei SI, e fronte di un 49,99 di indifferenti che accettano quello che viene.

Formalmente comunque è sempre una minoranza il NO (che si avvantaggia degli indifferenti per prorpi scopi, rispetto al SI.

Per par condicio si potrebbe dividere equamente la percentuale degli indifferenti laugh.gif
Negativodigitale
QUOTE(twinsouls @ Jun 14 2011, 02:56 PM) *
...
Un esempio.
...


Davide, pur nel massimo rispetto di quanto dici, mi trovo in disaccordo.

Il meccanismo del Referendum è un meccanismo per sua natura extraparlamentare,
perchè svolge tutto il suo iter in un alveo che non è quello del Parlamento, e del relativo esercizio della Rappresentanza (parlo del Referendum ad iniziativa popolare).
I costituenti hanno preso atto di ciò ed hanno previsto, a parziale bilanciamento di questo vulnus, un surrogato, che è quello del quorum. Fu detto: ok, prevediamo che una norma possa essere abrogata senza (ed a prescindere ) dal Parlamento, però stabiliamo che per rendere valido il voto ci voglia comunque una quota di votanti significativa, cioè il 50% + 1 voto. In sostanza, il concetto di rappresentanza è traslato nel quorum il quale chiede che, appunto, almeno metà + 1 dei cittadini sia "interessata" al quesito referendario.
Da applausi! smile.gif .

Il quorum evita che una lobby relativamente piccola di "proponenti" si faccia il suo Referendum e se lo voti alla chetichella, stante l'attuale sfavore (eufemismo) dei media verso questo tipo di meccanismo elettorale.

Aggiungo solo (e non lo dico a te in particolare, per carità smile.gif ) che l'insofferenza verso il quorum è tipica di chi ha a cuore le questioni da decidere e da votare e teme che gli "ignavi" (o presunti tali) mandino in vacca il referendum e tutto il resto.

L'esperienza di questi ultimi 40 anni dimostra peraltro che quando la questione era "importante" sul serio, cioè verteva su questioni su cui "il Popolo" aveva capacità ed interessa a decidere, il quorum è stato raggiunto alla grande. L'ultimo esempio è eclatante.

Ciao! Paolo

p.s.: lasciam perdere il sistema elettorale delle Politiche, quella è roba fatta da ...dilettanti. dry.gif
Mauro1258
QUOTE(Negativodigitale @ Jun 14 2011, 04:11 PM) *
Davide, pur nel massimo rispetto di quanto dici, mi trovo in disaccordo.

Il meccanismo del Referendum è un meccanismo per sua natura extraparlamentare,
perchè svolge tutto il suo iter in un alveo che non è quello del Parlamento, e del relativo esercizio della Rappresentanza (parlo del Referendum ad iniziativa popolare).
I costituenti hanno preso atto di ciò ed hanno previsto, a parziale bilanciamento di questo vulnus, un surrogato, che è quello del quorum. Fu detto: ok, prevediamo che una norma possa essere abrogata senza (ed a prescindere ) dal Parlamento, però stabiliamo che per rendere valido il voto ci voglia comunque una quota di votanti significativa, cioè il 50% + 1 voto. In sostanza, il concetto di rappresentanza è traslato nel quorum il quale chiede che, appunto, almeno metà + 1 dei cittadini sia "interessata" al quesito referendario.
Da applausi! smile.gif .

Il quorum evita che una lobby relativamente piccola di "proponenti" si faccia il suo Referendum e se lo voti alla chetichella, stante l'attuale sfavore (eufemismo) dei media verso questo tipo di meccanismo elettorale.

Aggiungo solo (e non lo dico a te in particolare, per carità smile.gif ) che l'insofferenza verso il quorum è tipica di chi ha a cuore le questioni da decidere e da votare e teme che gli "ignavi" (o presunti tali) mandino in vacca il referendum e tutto il resto.

L'esperienza di questi ultimi 40 anni dimostra peraltro che quando la questione era "importante" sul serio, cioè verteva su questioni su cui "il Popolo" aveva capacità ed interessa a decidere, il quorum è stato raggiunto alla grande. L'ultimo esempio è eclatante.

Ciao! Paolo

p.s.: lasciam perdere il sistema elettorale delle Politiche, quella è roba fatta da ...dilettanti. dry.gif


In teoria il tuo ragionamento non fa una grinza, tuttavia bisogna considerare che l'astensionismo in Italia è particolarmente alto, e ritengo sia ingiusto far contare nelle decisioni quei cittadini che se ne infischiano e non trovano mezz'ora per votare.
Troppo comodo poter contare nelle decisioni civiche standosene comodamente a casa ... texano.gif

Il peggior esempio l'hanno poi dato quei politici che hanno palesemente manifestato l'intenzione di non votare, e non hanno votato.

davidebaroni
QUOTE(Negativodigitale @ Jun 14 2011, 04:11 PM) *
Davide, pur nel massimo rispetto di quanto dici, mi trovo in disaccordo.

Il meccanismo del Referendum è un meccanismo per sua natura extraparlamentare,
perchè svolge tutto il suo iter in un alveo che non è quello del Parlamento, e del relativo esercizio della Rappresentanza (parlo del Referendum ad iniziativa popolare).
I costituenti hanno preso atto di ciò ed hanno previsto, a parziale bilanciamento di questo vulnus, un surrogato, che è quello del quorum. Fu detto: ok, prevediamo che una norma possa essere abrogata senza (ed a prescindere ) dal Parlamento, però stabiliamo che per rendere valido il voto ci voglia comunque una quota di votanti significativa, cioè il 50% + 1 voto. In sostanza, il concetto di rappresentanza è traslato nel quorum il quale chiede che, appunto, almeno metà + 1 dei cittadini sia "interessata" al quesito referendario.
Da applausi! .

Sì... se lo scopo era rendere praticamente "non abrogabili" le leggi fatte ad hoc su temi che non riguardassero la GRANDE MAGGIORANZA dei cittadini, toccandoli nel portafogli qui e adesso...

Il quorum evita che una lobby relativamente piccola di "proponenti" si faccia il suo Referendum e se lo voti alla chetichella, stante l'attuale sfavore (eufemismo) dei media verso questo tipo di meccanismo elettorale.

Aggiungo solo (e non lo dico a te in particolare, per carità ) che l'insofferenza verso il quorum è tipica di chi ha a cuore le questioni da decidere e da votare e teme che gli "ignavi" (o presunti tali) mandino in vacca il referendum e tutto il resto.

L'esperienza di questi ultimi 40 anni dimostra peraltro che quando la questione era "importante" sul serio, cioè verteva su questioni su cui "il Popolo" aveva capacità ed interessa a decidere, il quorum è stato raggiunto alla grande. L'ultimo esempio è eclatante.

Ciao! Paolo

p.s.: lasciam perdere il sistema elettorale delle Politiche, quella è roba fatta da ...dilettanti. dry.gif


Ciao Paolo. smile.gif
Scusa, ma non concordo affatto. Il che non significa certo che io abbia ragione e tu torto o viceversa... probabilmente, partiamo da presupposti diversi e abbiamo scale di priorità diverse (e, forse, gradi di fiducia diversi nelle persone e nelle Istituzioni...). E comunque abbiamo entrambi il diritto di avere opinioni personali...

In particolare, discordo dalla frase che ho evidenziato.

Come ho già accennato en passant, NESSUNO potrebbe "farsi il suo referendum alla chetichella". Intanto, perché per proporre un referendum occorre raccogliere un dato numero di firme valide (numero che si potrebbe tranquillamente elevare). E poi, anzi soprattutto, perché
per poter indire un referendum occorre:


1) ottenere la dichiarazione di ammissibilità del referendum presso la Corte di Cassazione;
2) raccogliere 500.000 firme valide di di cittadini-elettori, che devono essere validate da una Commissione Parlamentare;
3) Una volta superato tutto questo, la patata bollente passa alla Corte Costituzionale;
4) soltanto dopo aver ottenuto parere favorevole dalla CC il referendum verrà indetto.

A me non sembra un iter così semplice... soprattutto se si portano le firme necessarie a, che so, 5 milioni. messicano.gif

Quindi, hai voglia la "piccola lobby"... laugh.gif

Sarebbe più corretto che "il 50% più uno dei cittadini sia interessato dalla materia oggetto del quesito referendario". Il disinteresse dei cittadini, sul quale fino a ieri avrei giurato (e che anche oggi, tutto sommato, non mi entusiasma... avrei voluto vedere un'affluenza del 95%! Allora sì che avrei detto che "il quorum è stato raggiunto in maniera eclatante"...), è, mi pare, noto e dimostrato dalla Storia (e una rondine non fa primavera). Ma se a uno non interessa un cavolfiore della sua e dell'altrui vita, questo non rende il quesito referendario meno valido e/o importante.

My two cents, of course. smile.gif

Ciao,
Davide
bergat@tiscali.it
Comunque ragazzi qualcuno ha fatto notare la dichiarazione del presidente francese, il quale ha affermato che inaspettatamente il pil francese crescera' grazie agli italiani messicano.gif
Mauro1258
QUOTE(bergat@tiscali.it @ Jun 14 2011, 04:50 PM) *
Comunque ragazzi qualcuno ha fatto notare la dichiarazione del presidente francese, il quale ha affermato che inaspettatamente il pil francese crescera' grazie agli italiani messicano.gif


Si si, anche al Francese Dominique Strauss Kahn gli si è alzato il "PIL" qualche settimana fa, ma non ci ha fatto una bella figura di fronte al mondo...
Maury_75
QUOTE(bergat@tiscali.it @ Jun 14 2011, 04:50 PM) *
Comunque ragazzi qualcuno ha fatto notare la dichiarazione del presidente francese, il quale ha affermato che inaspettatamente il pil francese crescera' grazie agli italiani messicano.gif

Vedrai quando in Francia gli si alzeranno 2 pil invece di uno, con tutto quello che le centrali scaricano periodicamente nei fiumi e nell'aria, le prox generazioni avranno sicuramente 2 pil verdi fosforescenti e pulsanti! messicano.gif

QUOTE(Negativodigitale @ Jun 14 2011, 04:11 PM) *
Davide, pur nel massimo rispetto di quanto dici, mi trovo in disaccordo.

Il meccanismo del Referendum è un meccanismo per sua natura extraparlamentare,
perchè svolge tutto il suo iter in un alveo che non è quello del Parlamento, e del relativo esercizio della Rappresentanza (parlo del Referendum ad iniziativa popolare).
I costituenti hanno preso atto di ciò ed hanno previsto, a parziale bilanciamento di questo vulnus, un surrogato, che è quello del quorum. Fu detto: ok, prevediamo che una norma possa essere abrogata senza (ed a prescindere ) dal Parlamento, però stabiliamo che per rendere valido il voto ci voglia comunque una quota di votanti significativa, cioè il 50% + 1 voto. In sostanza, il concetto di rappresentanza è traslato nel quorum il quale chiede che, appunto, almeno metà + 1 dei cittadini sia "interessata" al quesito referendario.
Da applausi!

Il quorum evita che una lobby relativamente piccola di "proponenti" si faccia il suo Referendum e se lo voti alla chetichella, stante l'attuale sfavore (eufemismo) dei media verso questo tipo di meccanismo elettorale.

Aggiungo solo (e non lo dico a te in particolare, per carità smile.gif ) che l'insofferenza verso il quorum è tipica di chi ha a cuore le questioni da decidere e da votare e teme che gli "ignavi" (o presunti tali) mandino in vacca il referendum e tutto il resto.

L'esperienza di questi ultimi 40 anni dimostra peraltro che quando la questione era "importante" sul serio, cioè verteva su questioni su cui "il Popolo" aveva capacità ed interessa a decidere, il quorum è stato raggiunto alla grande. L'ultimo esempio è eclatante.

Ciao! Paolo

p.s.: lasciam perdere il sistema elettorale delle Politiche, quella è roba fatta da ...dilettanti.

Ti ho sempre stimato guru.gif , ogni volta che scrivi ti stimo sempre di +!
TI STIMO FRATELLO messicano.gif
enrico_79
QUOTE(twinsouls @ Jun 14 2011, 03:50 PM) *
Se il quorum non ci fosse[/i], il 99.99% dei votanti prevarrebbe, il che sarebbe giusto e democratico, visto che chi non si è presentato alle urne ha ESPLICITAMENTE dichiarato di voler far decidere qualcun altro... semplicemente non esprimendo la propria opinione (chissà, forse non ce l'ha nemmeno). texano.gif



sbagliato chi si astiene non è perchè non ha opinione ma solo per la legge terribile del quorum che comunque fortunatamente esiste.
Se una persona è contraria al referendum inquanto non vede motivo di abrogare delle leggi è inutile che si rechi alle urne per incrementare il Quorum dal momento che i SI sono in prevalenza!! è come dire che sul 50%+1, il 49,9% vota SI e 0.1% più un xxx vota NO.
Ricordiamo che il martellamento mediatico dei SI è stato impressionante, ho seguito trasmissioni televisive, dibattiti, status su facebook, notizie su giornali di schieramento diverso ed era evidente che i Si avrebbero fatto strage. Il 95% dei 50 milioni di aventi diritto al voto ha abrogato le 4 leggi... il 5% ha dato una mano al raggiungimento del quorum... tanto vale per chi è per il NO starsene a casa.

Il referendum abrogativo è sbagliato, magari esistesse il referendum propositivo!

In ultimo questi 4 si faranno la fine dei si sul finanziamento ai partiti (passato col 70% dei favorevoli all'abrogazione della legge) che ha cambiato nome in rimborso spese... maggiorato di 4 volte!
Ricordate il referendum sulla responsabilità dei professionisti? medici, assicuratori, professionisti, MAGISTRATI? ... passò col 95% della partecipazione... ebbene i magistrati non hanno accettato di essere responsabili dei propri casini...

Si potrebbe continuare sul legittimo impedimento, ci fa inorridire e lo abbiamo abrogato... peccato che chi sventolava i si e porterà a casa 400 mila euro per aver fatto raccolta firme e raggiunto il quorum andò a proteggersi in europa grazie all'immunità parlamentare... vedi il buon Tonino...

E' l'iltalia delle banane è vero... il popolo sovrano, di sovrano ha solo la propria dignità.


davidebaroni
No, Enrico. smile.gif
Chi non va a votare a un referendum non necessariamente "esprime parere sfavorevole". Più specificamente, NON esprime alcuna opinione. E' per questo che dico che di fatto i "no" SOMMANO a se stessi i voti non espressi... e questo è "concorrenza sleale": è come se quelli a cui non importa (e che andrebbero quindi, eventualmente, equamente divisi, il che equivarrebbe a non calcolarli...) votassero "no" per defaut, invece di "Boh?". messicano.gif
Chi non vota non dovrebbe, secondo me, avere alcun peso né potere. smile.gif
I casi che hai citato, i referendum del passato che sono stati agilmente "sviati" dai partiti, dalla Magistratura e dai legislatori, sono uno dei motivi per cui oggi c'é la sfiducia che c'è nei confronti della classe politica e dello Stato in sè.

Quanto al "martellamento mediatico del SI'", mi chiedo dove tu lo abbia visto. Io, almeno sui giornali (e in quel po' di TV che ho seguito via internet), proprio non l'ho riscontrato, anzi: ho visto una campagna "a martello" per indurre a NON ANDARE A VOTARE. Comoprese informazioni tendenziose e "spinned"... rolleyes.gif

Ma non importa. Se ti piace pensare come hai detto, be my guest.

Ognuno ha le proprie opinioni, e il gioco non si chiama "aver ragione". laugh.gif

Ciao,
Davide
Negativodigitale
QUOTE(twinsouls @ Jun 14 2011, 04:45 PM) *
Ciao Paolo. smile.gif

...


Ciao Davide,
è sempre un piacere, ed io sono un tuo lettore assiduo, sebbene spesso silente. tongue.gif

Non condivido alcune cose, in particolare la frase in rosso:

"Sì... se lo scopo era rendere praticamente "non abrogabili" le leggi fatte ad hoc su temi che non riguardassero la GRANDE MAGGIORANZA dei cittadini, toccandoli nel portafogli qui e adesso..."

La Costituzione ha previsto il Referendum abrogativo senza curarsi (giustamente) di prevedere che in una determinata epoca ci fossero leggi ... bruttine (eufemismo). La Costituzione prevede principi ALTI e generali e nel caso specifico prevede la abrogabilità di qualsiasi norma (fatta salva tutta una serie specificamente elencata). E' ovvio quindi che anche se una legge "bruttina" non piace ... , le regole per abrogarla siano le stesse di sempre.

Senza nessun riferimento a te in particolare, ci mancherebbe, in ogni epoca c'è qualcuno che (anche) in assoluta buona fede vuole tirare per la giacca la Costituzione e renderla un pochino più confacente alle proprie legittime (talvolta illegittime ...) aspirazioni, che vuole renderla un pochino più agile, un pochino più "sbrigativa". Ma la sua forza è proprio quella, di garantire tutti, ed in ogni epoca.

Riguardo al fatto che, se non ci fosse il Quorum, una ridotta lobby potrebbe farsi il suo referendum alla chetichella, ribadisco che per me sarebbe un rischio concreto.
Per questi motivi:
-- La Corte di Cassazione non fa un controllo di ammissibilità del Referendum, bensì fa un controllo formale sulla raccolta delle firme (nel caso di Referendum di iniziativa popolare).

-- Il giudizio della Corte Costituzionale sull'ammissibilità del Referendum non è un controllo di merito per stabilire se esso "vada bene" o "non vada bene" sotto il profilo "etico", bensì è un controllo volto a verificare la legittimità costituzionale del quesito referendario in relazione a quanto previsto dall'art. 75 della Costituzione, cioè che il quesito medesimo non verta su materie espressamente escluse (leggi tributarie, indulto, ratifica trattati internazionali ecc. ecc.).

-- Le 500.000 firme previste sono l'1% circa del Corpo Elettorale, abbiamo visto che non è enormemente difficile raccoglierle. Certo, se me le moltiplichi per dieci portandole a 5 milioni ... il discorso cambia del tutto. Personalmente ritengo assai più difficile far firmare (firmare!) così tanta gente che raggiungere un quorum.

Anche sul disinteresse della gente ... non sono tanto d'accordo.
E ribadisco che sulle questioni verso la materia delle quali hanno un interesse i cittadini si muovono eccome.
All'abrogazione di leggi minute (sebbene di notevole valore "etico") o bruttine , in mancanza di Quorum, ci deve pensare il Parlamento ... e non è detto che prima o poi non ci pensi. wink.gif

Ma qua entriamo in ginepraio e non ci voglio entrare! ohmy.gif

Un saluto!
Paolo
Franco_
QUOTE(twinsouls @ Jun 14 2011, 06:30 PM) *
No, Enrico. smile.gif
Chi non va a votare a un referendum non necessariamente "esprime parere sfavorevole". Più specificamente, NON esprime alcuna opinione. E' per questo che dico che di fatto i "no" SOMMANO a se stessi i voti non espressi... e questo è "concorrenza sleale": è come se quelli a cui non importa (e che andrebbero quindi, eventualmente, equamente divisi, il che equivarrebbe a non calcolarli...) votassero "no" per defaut, invece di "Boh?". messicano.gif
Chi non vota non dovrebbe, secondo me, avere alcun peso né potere. smile.gif
...


Sono d'accordo.

Secondo me bisognerebbe alzare il numero delle firme necessarie per avviare la pratica referendaria e al contempo eliminare il quorum. Sebbene possa comprendere le ragioni che hanno spinto i padri della Costituzione a prevederlo è anche vero che l'uso che se ne fa oggi è del tutto distorto.

Sono pronto a scommettere tutto il mio corredo fotografico che in questo caso i contrari al referendum non inviterebbero la gente ad andare al mare ma si darebbero da fare come matti per spingere la gente a votare no. Di certo ne guadagnerebbe il dibattito popolare e i politici sarebbero costretti ad ascoltare quello che pensa la gente, almeno per una volta wink.gif
PLaZMoN
QUOTE(bergat@tiscali.it @ Jun 14 2011, 04:50 PM) *
Comunque ragazzi qualcuno ha fatto notare la dichiarazione del presidente francese, il quale ha affermato che inaspettatamente il pil francese crescera' grazie agli italiani messicano.gif


Gli crescerà il PIL sempre che non gli scoppi il tappo sotto il sedere....
A quanto pare hanno qualche problemino a raffreddare le centrali...
http://observ.nucleaire.free.fr/DOSSIER-SE...RE-ETE-2011.pdf
Nel nostro paese l'informazione non circola....
Ciao.
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