QUOTE(gattomiro @ Apr 29 2011, 11:03 AM)

Sembra che non ci capiamo e non ne comprendo la vera ragione, tenendo comunque per buona la possibilità che io non mi spieghi in maniera sufficientemente chiara.
Ora, non vorrei risultare noioso, ma ti ho fatto presente il momento in cui si sono raccolte le firme per indire il referendum con il fine di mostrarti come la coscienza di molti italiani fosse già orientata contro il nucleare, a prescindere dall'emotività indotta da fatti come quello di Fukushima. Perché la richiesta di referendum venga accolta sono necessarie 500.000 firme, e solo per quello sul nucleare ne sono state raccolte oltre il doppio. Tralascio le adesioni per richiedere gli altri referendum, anch'esse raccolte in numero consistente, e non certo a causa di una accentuata emotività.
Spero che ti sia chiaro una volta per tutte cosa intendessi dire veramente.
E' qui il punto. Per te 1.000.000 di firme sono la coscienza di molti italiani, per me 1.000.000 su 25.000.000 di votanti sono una esigua minoranza (1/25 esimo, ergo il 4%) che poco indica la reale percezione della cosa. Tanto è vero che tu stesso, alcuni post fa, non eri certo del raggiungimento del quorum, indice che tutto sommato tutta questa partecipazione di massa, forse, non c'era. Casualmente dopo l'incidente di Fukushima le cose sono cambiante a tal punto che il governo, a valle di sondaggi, ove prima era ragionevolmente sicuro del fallimento del referendum, ora è sicuro del contrario, e lo ha insabbiato.
Io quello che dici l'ho capito, sei tu che non capisci quello che dico io. E te lo ri-semplifico: per me gli interessati attivi, prima dell'incidente in Giappone, non erano la stragrande maggioranza. Questa, a mio avviso, era rapprensentata dai menefreghisti attivi: "ma si andiamo al mare, che ce frega". Opinione mia.
QUOTE(gattomiro @ Apr 29 2011, 11:03 AM)

Prima dell'11 marzo gli italiani non erano sufficientemente informati relativamente alla tecnologia nucleare? Prima di questa data non erano a conoscenza dei costi-benefici? Dei tempi richiesti per la costruzione? Dell'obsolescenza intrinseca alla tecnologia in uso mentre una centrale viene costruita? Dei rischi che presenta il nucleare? Dei problemi irrisolti derivanti dallo stoccaggio delle scorie? Dei tumori e delle malattie genetiche indotte dalle radiazioni? Delle eventuali alternative o implementazioni a questa tecnologia? Degli interessi miliardari che girano attorno al nucleare? Del decreto-legge "buttato" alla chetichella dentro un disegno di legge più ampio per scavalcare l'esito di un precedente referendum? Di uno spot ingannevole e fraudolento?
Ma davvero pensi che gli italiani avessero bisogno dell'esperienza di Fukushima per farsi un'idea relativamente a tutti questi aspetti? Sinceramente pensi questo? Guarda solo il livello d'informazione presente su questo forum... per quanto eterogeneo è piuttosto elevato, ed è una microscopica porzione della popolazione italiana. Credi che il grado di conoscenze acquisite derivi da un mese e mezzo di emotività? Nonostante certi luoghi comuni, talvolta riscontrabili nella realtà, gli italiani non sono così sprovveduti come sembra.
Secondo te. Secondo me invece, la maggioranza è sprovveduta come sembra. Persone informate di quanto scrivi qui sopra ce ne sono, sono anche in buon numero, ma non sono la maggioranza. Insisto, se lo fossero, non vedo perchè si temesse il fallimento del referendum e non vedo perchè nessuno, dopo il decreto del 2008 da te (che evidentemente ti informi) citato, sia andato a montecitorio a protestare nè abbia fatto una manifestazione, nè abbia chiamato TG e organi di stampa per denunciare la cosa. Dormivano?
QUOTE(gattomiro @ Apr 29 2011, 11:03 AM)

Scusa Fabco77, ma che diavolo c'entra? Poniamo che il voto del 1986 sia stato dettato dall'emotività (ma sarebbe da dimostrare, preferibilmente, prima di darlo per assodato). Comunque ammetterai, spero, che in 25 anni le persone raggiungano un più alto grado di informazione e di acculturazione. O pensi forse che siano stati venticinque anni di emotività contenuta con l'assunzione di ansiolitici da parte di tutta la popolazione? E che dire delle generazioni più giovani? Anche loro sarebbero i rappresentanti di un popolo-bue inconsapevole e disinformato, che voterebbe "de panza", come hai detto tu? Io credo proprio di no...
Io credo proprio di si, invece. Non vedo cambiamenti di civiltà in questo quarto di secolo. Cicciolina non è più in parlamento, però: abbiamo una annunciatrice e un ladro al parlamento europeo, almeno 2 dipendenti mediaset in parlamento (Zanicchi e Carlucci, che nomi, che spessore!), una ex velina ministro, una putt-ana in regione Lombardia e sorvolo sul resto. E non lo dico certo perchè sono donne o troppo giovani. Lo dico per il modo in cui sono arrivate dove sono. Non certo grazie a qualifiche e talento.
Ah, e un uomo che promette riforme da 20 anni, da 20 anni non le fa e continua ad avere maggioranze bulgare; una opposizione assente che litiga su tutto tranne che sul rifinanziamento ai partiti (e il referendum?? Dove è finito?) e sull'aumento di stipendio (maggioranza del 98%); Giovani che protestano sulla riforma Gelmini. Ok, giusto, esprimete la vostra opinione. Bene ho avuto modo di parlare con una trentina di universitari, tramite mia sorella, che protestavano. Di loro, solo
UNA ragazza aveva letto il testo di legge e argomentava la protesta punto su punto, spiegando cosa non le piaceva e perchè. Gli altri, gu-gu, erano li e manco sapevano su cosa protestavano. "eh il diritto allo studio..." "ma perchè cosa cambia, dove viene meno?" "eh, vabbè, però il governo....". E questi sarebbero i giovani informati. Auguri.
QUOTE(gattomiro @ Apr 29 2011, 11:03 AM)

Ti ho già detto che dal 2008 ad oggi il tempo per informare correttamente ed obiettivamente la popolazione c'era, Dove ha mancato il Governo hanno sopperito le associazioni ambientaliste, contro le quali potrai dire tutto quello che ti pare, ma non che siano meno informate, competenti e documentate di quanto lo siano i personaggi che, a vario titolo, hanno sostenuto la scelta arbitraria del Governo Berluskoni di reintrodurre la tecnologia nucleare. Come ieri ad Annozero il prof. Francesco Battaglia, che guarda caso è anche articolista de Il Giornale (che è diventato lo spudorato portavoce ed organo ufficiale di questo Governo), e che ieri ha fatto delle affermazioni francamente imbarazzanti per un docente universitario con un curriculum scientifico come il suo. Era addirittura più correttamente informato l'on. Maurizio Lupi che non ha una formazione scientifica (infatti è laureato in Scienze Politiche) e che, ragionevolmente, si è mostrato in TV con la dovuta competenza che dovrebbe avere un politico quando sostiene una tesi. E di questo, onestamente, devo dargliene atto con rispetto anche se la penso in maniera diametralmente opposta a lui.
Ma io mica dico che chi di dovere non ne sa nulla. Ci mancherebbe. Dico semplicemente che la maggioranza dei votanti, o per lo meno una fetta rilevante di essi, le associazioni ambientaliste non le ascolta, i dossier non li legge, i documentari non li guarda. Però guarda i TG, ogni tanto legge un giornale e le foto del disastro in Giappone colpiscono e restano in testa a tutti. Come questo possa non influenzare il voto sul nucleare, non lo so.
Quindi, riassumendo, chi era informato già prima per interesse personale o per senso civico (come te), aveva già una opinione in merito e tale incidente non fa che rafforzarla se contrario, o solleva dubbi se favorevole.
Chi invece non si era minimamente interessato alla cosa, secondo me una fetta consistente dei votanti, dopo tale incidente, senza considerare altro e pensando ad un possibile incidente qui, avrebbe detto "SI" (cioè, si abroghiamo). E di persone così, diciamo impressionabili (non è che sono scemi, è che se ne fregano finchè qualcosa di grosso non li impressiona) ce ne sono tante.
Nel 1986 è andata così. A determinare il voto sono state le centinaia di migliaia di persone che non avevano la più pallida idea delle conseguenze a medio-lungo termine del loro voto, ma erano state impressionate da Cernobyl. E hanno dato retta, senza riflettere, al pifferaio che li usava per essere rieletto.
Puoi non crederci, ma la tua idea non cambia lo stato dei fatti, verificabile in 25 anni di letteratura scientifica e sociologica in merito. Vai e leggi, non devi credere a me.