QUOTE(enrico_79 @ Jun 8 2011, 04:46 PM)

Polemichetto mi pare... malafede? assolutamente no, mi attengo ai fatti e a ciò che leggo. Non ho mai avuto pregiudizi, se mai elaboro un giudizio per me obiettivo dopo aver raccolto dati ed informazioni.
Ciao Enrico!
Beh, un giudizio o è obiettivo, o è "secondo te (o me o chiunque altro)". Le due cose, insieme, sono incompatibili.
QUOTE(enrico_79 @ Jun 8 2011, 04:46 PM)

Essendo per l'energia nucleare e per la privatizzazione dell'acqua molti sedicenti ambientalisti puntualmente mi danno del pazzo per via della mafia che controlla ogni cosa, in particolar modo le scorie nucleari con cui farebbero affari d'oro... certo che affari d'oro con le energie pulite non le fanno, con la bio massa assoltamente no! figuriamoci, solo con il nucleare e con l'acqua

... e poi devo smetterla io ... è rinfrancante e alquanto divertente.
Ma tanto l'ho capito... la discussione è palesemente volta ad una politica contro il nucleare e purtroppo il confronto viene immediatamente troncato, quindi meglio non perdere il tempo prezioso in inultili vaneggiamenti.
Un sorriso
Ora ammazzano pure te... stai attendo, non lo hai capito che è il posto meno indicato per discutere di energia nucleare???

Devi essere per il no altrimenti non la pensi come la maggior parte di chi posta in questo thread!
Lasciando perdere il resto per non allungare il brodo:
1- se qualcuno smaltisce scorie radioattive nel bacino idrico cui fai parte con la tua famiglia, gli effetti non sono gli stessi di qualcuno che fa affari d'oro imbogliando sull'eolico o sul fotovoltaico. Nel secondo caso, al massimo hai perso soldi per qualcosa di inutile. Nel primo?
2- sull'acqua. Una azienda nasce con un unico scopo: fare soldi. Può farlo lecitamente, legalmente, moralmente. Oppure no. Prendiamo il primo caso (quindi persone oneste). Per fare soldi, occorre abbassare le spese al minimo e alzare i profitti. Risultato con l'acqua: non c'è un solo motivo per un privato che lo spinga ad investire nel miglioramento della rete idrica o nella gestione della captazione. Il sistema al momento funziona (male) e finchè si regge non è conveniente investirci. Conviene invece alzare le tariffe. Il cittadino alla fine ha lo stesso servizio di prima, ad un prezzo maggiore.
Esempi.
1- Privatizzazione delle Ferrovie, UK, anni '80. Tariffe cresciute di 20 volte, servizio immutato. Fallimento della società di gestione della London Underground. Risultato: lo stato ha dovuto riprendere la gestione del materiale rotabile. In soldoni, i cittadini, con le tasse, pagano la manutenzione e in più, si trovano ad avere un costo insostenibile per i trasporti.
2- Privatizzazione della sanità, UK, anni '80 e '90. I costi dei macchinari sono enormi. I prezzi di un intervento sono saliti decine e decine di volte, ma non la qualità, che è scesa. Questo perchè la necessità di tagliare i costi, per questioni di bilancio, fa si che ci siano materiali scadenti, pochissima o nulla innovazione, manutenzione al minimo. Tranne che nelle cliniche per ricchi, dove però la massa non ha accesso. Tutto verificabile, provare per credere. In Italia, sorpresa sorpresa, la sanità funziona molto meglio (dati verificabili a livello europeo e all' OMS).
3- National Insurance. UK. E' una sorta di INPS. Non esiste pensione, se non privata, non esiste malattia pagata, se non
GENTILMENTE concessa dall'azienda. Che non è obbligata a farlo, lo fa per
gentlemen's agreement. La NI, in caso, ti passa 70£ a settimana. Manco la spesa ci fai. Uno stipendio medio di un ingegnere con 10 o più anni di esperienza si aggira sulle 2000£ scarse al mese. Tolto tutto quanto sopra (ed è solo una piccola parte di quanto esce), fai una vita grama, credimi. Però è tutto privato....
Vogliamo correre il rischio anche qui da noi?