Il "blob" (terminologia slang e non rigorosa, la parola esatta sarebbe "point spread function", PSF, dispersione del punto immagine) è la macchia che crea un punto luminoso messo a fuoco al meglio. Nel caso del 58 AFS (e anche dell'85/1.4 AFD in qualche modo) il punto riprodotto ha un nocciolo centrale compatto (=alta risoluzione) circondato da un alone allargato (flare) che in questi casi è ben confinato (=basso coma/aberrazione sferica), ma abbassa la MTF a 10 lp/mm. Lo Zeiss ha un centro compatto anche a TA, ma il flare è molto più allargato (alta risoluzione, basso contrasto) specie al bordo. Il 50 AFS-G ha invece un nocciolo largo e brillante (bassa risolvenza, basso flare, buon contrasto) nelle zone centrali, con flare che si allarga fuori asse (coma sagittale). L'85/1.4 AFS è simile, ma con coma molto più basso.
Per contro, 180 AFD e 105/2.5 AI/AIS, più facili, hanno noccioli di PSF compattissimi e brillanti (altissima risolvenza), alone compatto ma visibile attorno (basso coma/astigmatismo, lieve alleggerimento del microcontrasto).
I vari termini sono tra loro contrastanti nel progetto, almeno a TA.
L'85 1.4 AFD è per me superiore al nuovo 58 a TA, in quanto ha maggior microcontrasto/IQ, meno flare e maggior risolvenza al centro. La macchia però si allarga progressivamente verso il bordo secondo alcuni test per astigmatismo (ma non mi sembra a occhio, è una sfocatura piuttosto regolare..) perdendo risolvenza progressivamente e aumentando il flare, in maniera simile, ma migliore, del Noct Nikkor.
Il coma sagittale al bordo mi sembra però migliore sul 58 G. Per questi motivi, uno deve avere in testa che cosa fotografare e prepararsi. Di giorno a breve distanza prenderei il 50 AFS/G, sulla figura lo Zeiss ZF 50/1.4, di notte il 58/1.4, Otus e 85 AFD permettendo. Nei concerti/teatri queste cose sono importanti, in quanto il flare largo "spiana" i volti illuminati, buono per le ragazze, ma meno per i... rudi maschietti, pur migliorando il rapporto segnale-rumore e riducendo gli artefatti di sensori e pure di film. Per scatti a paesaggi cittadini di notte, dovrei avere alta risolvenza+basso coma sagittale al bordo, un casino: l'Otus o il Summilux-M potrebbero andare, ma è meglio un Micro su treppiede a f/5.6, nemmeno distorce...
A presto
Elio
Per contro, 180 AFD e 105/2.5 AI/AIS, più facili, hanno noccioli di PSF compattissimi e brillanti (altissima risolvenza), alone compatto ma visibile attorno (basso coma/astigmatismo, lieve alleggerimento del microcontrasto).
I vari termini sono tra loro contrastanti nel progetto, almeno a TA.
L'85 1.4 AFD è per me superiore al nuovo 58 a TA, in quanto ha maggior microcontrasto/IQ, meno flare e maggior risolvenza al centro. La macchia però si allarga progressivamente verso il bordo secondo alcuni test per astigmatismo (ma non mi sembra a occhio, è una sfocatura piuttosto regolare..) perdendo risolvenza progressivamente e aumentando il flare, in maniera simile, ma migliore, del Noct Nikkor.
Il coma sagittale al bordo mi sembra però migliore sul 58 G. Per questi motivi, uno deve avere in testa che cosa fotografare e prepararsi. Di giorno a breve distanza prenderei il 50 AFS/G, sulla figura lo Zeiss ZF 50/1.4, di notte il 58/1.4, Otus e 85 AFD permettendo. Nei concerti/teatri queste cose sono importanti, in quanto il flare largo "spiana" i volti illuminati, buono per le ragazze, ma meno per i... rudi maschietti, pur migliorando il rapporto segnale-rumore e riducendo gli artefatti di sensori e pure di film. Per scatti a paesaggi cittadini di notte, dovrei avere alta risolvenza+basso coma sagittale al bordo, un casino: l'Otus o il Summilux-M potrebbero andare, ma è meglio un Micro su treppiede a f/5.6, nemmeno distorce...
A presto

Elio
Se ho capito bene quindi un punto viene riprodotto con un nocciolo (che sarebbe il punto vero e proprio?) e un alone circostante. Mi domando perchè la maggiore superficie di questo alone sia indicatore di una maggior risoluzione, o meglio, perchè un basso contrasto equivalga ad una maggiore risoluzione. Se il mio intento è quello di rappresentare un punto, il risultato ottenuto non sarà tanto migliore quanto più mi avvicino alla rappresentazione di un punto vero e proprio? Il flare non sarebbe più che altro un disturbo? Grazie ancora
Nico