Francesco, temo proprio che ci siano dei limiti fisici (dimensioni del bocchettone , aggiunta dei contatti elettrici.. necessità di avere raggi abbastanza perpendicolari al sensore) per realizzare un f1,2. Altrimenti non si vede perché Nikon non lo avrebbe fatto, la capacità la ha sicuramente....
Riguardo al Noct, lungi da me passare come uno che sta bestemmiando, vorrei però fare una considerazione:
quanto c'è di mito, di culto, di oggetto da collezione e quanto di reale sulle sue qualità su un sensore digitale?
Siccome ci conosciamo e so che tu le ottiche le usi per farci delle bellissime fotografie volevo solo trasferiti questo mio dubbio, insomma io non darei per scontato proprio nulla.
Tanto per estremizzare e andare avanti con i miei dubbi....
qui sotto ci sono gli MTF ufficiali del 58mm e del 50mm f1,8 G, (ovviamente uno è a f1,4 e l'altro a f1,8).
Il 58mm si distingue per una resa uniforme centro bordi (ideale per foto notturna nei lontani),
ma il 50mm al centro è nettamente superiore il che vorrebbe dire che se ci faccio un ritratto (dove conta la zona centrale) viene più nitido che con il 58mm poi, ovviamente, ci sono altre cose a partire dal boken quindi questa è una considerazione parziale.
Il fatto però è che stiamo parlando di due obiettivi dove la differenza di prezzo è dell'ordine di 10 a 1 !!
Riguardo al Noct, lungi da me passare come uno che sta bestemmiando, vorrei però fare una considerazione:
quanto c'è di mito, di culto, di oggetto da collezione e quanto di reale sulle sue qualità su un sensore digitale?
Siccome ci conosciamo e so che tu le ottiche le usi per farci delle bellissime fotografie volevo solo trasferiti questo mio dubbio, insomma io non darei per scontato proprio nulla.
Tanto per estremizzare e andare avanti con i miei dubbi....
qui sotto ci sono gli MTF ufficiali del 58mm e del 50mm f1,8 G, (ovviamente uno è a f1,4 e l'altro a f1,8).
Il 58mm si distingue per una resa uniforme centro bordi (ideale per foto notturna nei lontani),
ma il 50mm al centro è nettamente superiore il che vorrebbe dire che se ci faccio un ritratto (dove conta la zona centrale) viene più nitido che con il 58mm poi, ovviamente, ci sono altre cose a partire dal boken quindi questa è una considerazione parziale.
Il fatto però è che stiamo parlando di due obiettivi dove la differenza di prezzo è dell'ordine di 10 a 1 !!
Qualche volta dovreste mettervi nei panni del progettista, stretto tra la fisica, il marketing e gli utenti, che troppo spesso non hanno le idee chiare su certi fatti.
Al contrario di quanto facciamo noi elettromagnetici con gli array, gli ottici hanno a disposizione un set di oggetti trasparenti, in numero basso (se no il flare se li sbrana) di cui possono cambiare solo vetro e curvature (e vetri fuori dell'ordinario e superfici asferiche o molto curvate costano, hanno grossi scarti e richiedono molta tecnologia per fare serie magari di soli 3.000-10.000 pezzi).
Da un punto di vista dell'utente, per la qualità finale della foto servono alta risolvenza dove serve (fine focalizzazione in tempo e spazio della massima parte dell'energia delle onde sul punto desiderato punto del piano focale), buon contrasto (errori di focalizzazione raggruppati in una piccola zona attorno al punto suddetto) e sufficiente correzione geometrica (distorsione, CA, vignettatura). L'immagine del punto è la somma delle immagini parziali dalle diverse zone dell'apertura.
E qui sta il rebus. Allargando l'apertura, i gradi di libertà da controllare crescono con il quadrato della stessa e quindi per mantenere una eccellente (la stessa possibile ai migliori normali a f/4-5.6) risolvenza dovrei aumentare i gradi di libertà delle lenti al quadrato, cioè oltre un certo punto il numero delle lenti dovrebbe crescere con il quadrato dell'apertura.
Allora si fa una scelta. Anticamente o si arrivava al punto in cui con poche lenti si poteva correggere con precisione una certa apertura, magari a una certa distanza (casi classici: 105/2.5 AI/AIS, Elmarit 90/2.8, Micro 55/2.8, Heliar 15/4.5, ZM 21/4.5, Componon, Rodagon, Micro 70-180...) o restano due filosofie fondamentali di approssimazione.
Una è quella di "distribuire" l'approssimazione della correzione su tutta l'apertura, con una resa sufficiente e pochi artefatti su bokeh, a scapito delle prestazioni di punta e a diaframmi inferiori, in quanto la focalizzazione non migliora in media con la chiusura (Summilux, Noctilux, Sigma 35/1.4, Otus stesso, Noct AFS, 85/1.4 AFS).
L'altra è quella di ottimizzare la parte centrale dell'apertura, che provoca coma flare e altro in periferia a TA, ma resa limpida al centro e prestazioni elevatissime chiudendo (Zeiss ZF 50/85 f/1.4, Sigma 50, Elmarit 19 II, 85/1.4 AFD, Noct-Nikkor 58/1.2).
Tutte le scelte progettuali per ottiche luminose si posizionano tra questi due estremi, tenendo presente che le tolleranze richieste diminuiscono spingendo il progetto e alla fine due disegni diversi quando costruiti danno circa le stesse prestazioni a tolleranza limitata, restando beninteso tra i buoni progetti.
E' chiaro che l'Otus, massiccio, rigido e MF (o il Noct 1.2), può avere limiti di focalizzazione superiori e sostanzialmente limitati dagli elementi, a patto che la macchina abbia precisione sufficiente. Ora, per favore, il mirino e il piano focale di una DSRL anche con Dk 17M, il KatzeyeOptics, 50 sensori a croce a f/5.6-8 non può mettere a fuoco un f/1.2 come una FE, magari con DG-2, e il LV di notte è RUMOROSO, fastidioso a mano libera e scalda pure il sensore.
Il Nikkor ha fatto una buona scelta e il meglio che poteva con le tolleranze da AF, puntando a richiamare qualche pregio del Noct con i vantaggi di avere ora più lenti per la copertura del frame. Ma se andate a guardare la MTF attorno a 40 lp/mm anche verso il bordo, è inferiore a quella dello ZF 50/1.4. La coperta è corta.
Nell'uso di notte, se vado a mano libera, voglio un certo contrasto e bassi artefatti. Otus e Noct, entro i loro limiti, vanno bene. Ma è assurdo scattare con questi a f/4-5.6 e treppiede per riprendere a distanza, un qualsiasi normale con meno lenti fa meno flare e quasi certamente risolve di più.
Sul bokeh, ho da dire che la Pdc per un ritratto a 50 mm si ottiene da f/2 in giù. Quindi è corretto prendere un 50/1.4 o, meglio, uno di questi ultraluminosi con basso focus shift, e chiuderlo a f/2: bokeh ormai ottimo, mentre a TA è sempre carente, risolvenza e contrasto adeguati, buona MAF automatica e manuale. Ma un 85/1.4 AFD a f/2.8 o peggio un 105/2.5 a f/3.5 (stessa ottimale PdC per ritratto) vi farebbero vedere i sorci verdi a confronto sulle foto. Lo stesso tra i wide: scatto con uno ZF 28/2 o un Summicron-M 28/2 a TA e questi vanno meglio dei 55-58 a f/1.4 a parita di vibrazioni a mano libera.
A presto

Elio