Voglio ora togliervi tutti i dubbi ingenerati da un "test" apparso su questo forum e ripreso da molti altri con gran frastuono.
A mio avviso la sua attendibilità è
nulla, e lo dimostrerò.
Mi sevono tre immagini di quel "test", non di più.
Chunque voglia testare la resa ai bordi di un obiettivo, cerca un soggetto piano che occupi tutto il fotogramma, e si pone di fronte a esso con un treppiede.
L'autore che ha postato quel test, invece no.
Sceglie due edifici ad angolo, e si posiziona più vicino al primo con la D3. Poi focheggia.
Questo il fotogramma originale del "test" (17-35 a f/2,8 ma il discorso vale anche per gli altri).:

Risultato:
questo il crop della zona a fuoco del bordo sinistro, del tutto buono (minimo degrado ai bordi a TA com'è giusto che sia):

Questo invece il bordo destro, spappolato:
Va da sè che nessun sensore (e nessun obiettivo) può rendere bene un bordo e distruggere l'altro.
Il "test" proposto con le immagini sopra non può ritenersi attendibile.Invece è stato postato, qui e altrove, con grande enfasi.
E ha spaventato un sacco di gente, è stato linkato più volte per "dimostrare" (si fa per dire) la scarsa qualità delle vecchie ottiche sulla D3.
Cosa è accaduto ? Questa l'ipotesi più probabile.
Il crop sinistro è a fuoco. E' entro la profondità di campo a 17mm f/2,8.
Il crop destro è fuori fuoco. E' oltre il limite della profondità di campo.
L'autore del "test" ha scambiato il normale sfuocato per spappolamento da sensore.
E ne ha dedotto che l'obiettivo è utilizzabile solo da f/8.
Quando cioè la profondità di campo si estende alla chiesa e agli alberi in fondo.
Test sbagliato, conclusioni sballate.
Chi cerca la qualità, si ricordi del diaframma e della profondità di campo.
E adesso, per favore, non parlatemi più di favole ed orchi.
Usate tranquilli gli obiettivi 24x36 sulla D3, senza timore.
Molti andranno benissimo (meglio che su pellicola), altri forse (pochi) soffriranno un pochino.
Ma buttate alle spalle i timori da FX.
La D3 non mangia i bambini.
E non si scompone per così poco.