Cominciamo col dire che fare un discorso su "cosa non ho sulla D40 che mi piacerebbe avere" non sono seghe mentali.
Considero molto più seghe mentali disquisizioni su quanto un sistema matrix 3d dovrebbe spostare di millesimi di EV in più od in meno per ottenere foto decenti. Oppure di enormi disquisizioni su 565.423 impostazioni di saturazione/modo colore/pixel incrociati su diagonali o disposti per rombo, per poi sgolarsi in "scattare in modalità grezza" e poter impostare il tutto dal SW di demosaicizzazione.
Io ho scattato per anni con una macchina con uno dei primi sistemi TTL (non matrix, ovviamente

). Secono me era anche un po' starata.
Imparato ad usarla, consocendola, sapevo come si comportava (pace all'anima sua

), sapevo come si comportavano le pellicole che utilizzavo e finita lì: facevo le foto che volevo (belle? brutte? who cares

).
Quindi spero bene che si possa dire quello che si vuole sui limiti della propria macchina (è mia, l'ho pagata e dico di lei quello che mi pare

) senza doversi sentire dei masturbatori mentali.
Per rispondere a geppoman, solo sulla parte finale (evitiamo polemiche sulle contraddizioni), direi bene che dipende a che ti serve la buca. Se devo piantare un albero, od un fiorellino, l'escavatrice direi bene che non è eccessiva, ma controproducente.
Ma veniamo ad un discorso costruttivo...
Verificare i limiti secondo me serve anche per capire cosa ti cercare dopo. Se mi rendo conto che le foto mi vengono bene anche senza controllare la DOF, so che nella prossima scelta non cercherò quella feature. Magari cercherò, che so, la possibilità di agire in fretta su una serie di settaggi che in genere uso insieme memorizzandoli e richiamandoli in meno passi di quelli attuali.
Oppure, che il bottone configurabile mi consenta di cambiare le modalità AF visto che spesso mi serve cambiarle più velocemente che di essere veloce nell'impostare la sensibilità od il modo di autoscatto.
Quindi, se non sai scavare una buca, impari meglio col badile che con l'escavatore.
Quindi il mio dubbio è che è vero l'opposto. Meno cose hai, e meglio impari.