QUOTE(capannelle @ Apr 3 2009, 09:16 AM)

Non sono assolutamente daccordo.
Se la scena ha una luminosità EV pari a 13, a 100 ISO per avere una corretta esposizione avremo a disposizione diverse coppie tempo/diaframma da utilizzare:
Ad esempio
1/1000 f 2,8
1/500 f 4
1/250 f 5.6
1/125 f 8
1/60 f 11
Useremo una di queste coppie in base alla profondità di campo che vorremo ottenere, al controllo del mosso, alla focale e all'obiettivo che stiamo utilizzando.
Per selezionarle una di queste coppie tempo/diaframma potremo agire indifferentemente in modalità 'S', in modalità 'A' o in modalità 'P', oltre che in modalità 'M'.
Ovviamente per farlo con facilità dovremo avere un po' di dimestichezza con tempi e diaframmi e sapere che f:11 è un diaframma più chiuso di f:4, che 1/500 è un tempo più rapido di 1/125 e che se uso un tempo più rapido, l'automatismo della macchina aprirà di conseguenza il diaframma.
Personalmente uso sempre la funzione 'S', e in questo modo oltre che i tempi controllo anche i diaframmi

Certo che la coppia tempo/diaframmi e' sempre la stessa, nella stessa scena con la stessa iluminazione, spero' che almeno questo i lettori di questo forum lo sappiano...
Avere una lettura esposimetrica (la stessa) che ti porta ad avere certi valori con priorita di tempi o di diaframmi questa e' la differenza (lasciamo perdere il manuale perche' hai tu il pieno controllo dei tempi e dei diaframmi e della relativa coppia) ovviamente da questo discorso tralasciamo gli scatti still life in studio dove gia' anticipatamente hai piena conoscenza e controllo del soggetto (immobile) e delle luci quindi lavoreresti in manuale per controllare secondo le tue esigenze entrambe i parametri.
Per gli altri casi, secondo le tue deduzioni, qualsiasi automatismo useresti avresti gli stessi risultati... e li che casca l'asino.
(generalizzo volutamente per un uso normale dell'esposizione visto che poi ognuno potrebbe voler cercare effetti diversi con priorita' diverse)
in una corsa podistica (in una posizione ovviamente non frontale rispetto al corridore) userai preferibilmente una priorita' dei tempi che ti scongiura il mosso a discapito della profondita' di campo (se poi ti occorre anche un'ampia profondita' di campo regoli il tempo in modo che puoi sfuttare anche quella tanto e' inutile scattare a 1/1000 a F 2.8 per fermare il movimento di un podista quindi imposterai il tempo a 1/250 e avrai un diaframma piu' chiuso a 5,6 che ti permettera' di avere maggiore profondita' di campo.... se invece vorrai avere uno sfondo sfuocato imposterai i tempi a 1/1000 e diaframma 2,8)
Se usassi la priorita' di diaframmi potresti trovarti, pensando di usare un diaframma piu' chiuso tipo F 11 o F 16, con un tempo di scatto pari a 1/60 o addirittura meno ritrovandoti una foto ben esposta ma sicuramente mossa.
Mentre in altri casi dove il movimento non e' cosi' accentuato preferirai la priorita' di diaframmi (esempio) hai un 50 F1,4 montato sei ad un concerto acustico in prossimita' del palco, illuminazione buona, monopiede e vuoi avere il pieno controllo della profondita' di campo per sfocare lo sfondo.
il P o l'impostazione scene per quanto mi riguarda sono quasi inutili, in specialmente la "scene" introdotta sulle reflex esclusivamente come scelta commerciale per favorire il passaggio dell'utente dalle compatte alle reflex.
Non e' mia intenzione pontificare e ognuno puo' scattare come vuole...pero' sono dell'avviso che prima bisogna imparare a fotografare seguendo le regole classiche della fotografia, una volta acquisite queste si puo' sperimentare come si vuole... ma solo una volta acquisite.
Un po' come il thread che esce ciclicamente che dice: il matrix della nikon non funziona. Baggianata galattica il matrix espone bene ha un solo problema non e' colegato con il cervello del fotografo quindi espone secondo medie di luce e composizione "normale" dando priorita' di esposizione a settori usati prevalentemente a contenere luci e ombre in una fotografia normale se c'e' il sole in primo piano o se c'e' un controluce dove vogliamo favorire la figura a discapito dello sfondo.... si trovera' con un dubbio amletico e decidera' lui al posto del fotografo e non sempre si avranno i risultati cercati giustamente...
C'e' molta confusione... quindo inizia a guidare prima si fa la scuola guida, poi una volta presa la patente si guida seguendo gli insegnamenti dell'istruttore poi man mano che si prende pratica si sperimenta se quella curva si puo' fare in terza oppure in seconda come ci hanno insegnato... e si inizia ad avere un proprio stile di guida... La fotografia e' lo stesso ci sono delle regole di base... per uscire dai canoni bisogna prima conoscerli e saperli usare bene.
Era tempo che leggevo senza scrivere ho colto l'occasione per farlo... torno nella mia lettura silenziosa...