QUOTE(Andrea_Telleschi @ Apr 5 2023, 12:07 PM)

Il VR secondo me va tenuto spento perché stai muovendo volontariamente la fotocamera per seguire le stelle; prova magari con un oggetto "facile", tipo la galassia sombrero, metti tipo ISO 800 per cominciare e un paio di minuti di esposizione vediamo cosa viene fuori... Mi piacerebbe anche a me fare qualche foto, ma pensavo di cominciare con un grandangolo, gestire un 750mm con astroinseguitore e autoguida mi sa che bisogna essere parecchio bravi
Ma io sono costretto ad iniziare direttamente con il telescopio, montatura equatoriale goto e con inseguimento e in più l'autoguida perché è una strumentazione che già possedevo ancor prima di acquistare la Nikon Z5 visto che ho avuto sempre in programma di voler fare fotografia astronomica.
Ora che faccio vado a spendere soldi su un piccolo astro inseguitore per fotocamere? Non se ne parla proprio ... devo usare quello che già ho e non è poco, imparerò (sono uno molto testardo, quando vuole una cosa la deve avere e basta e ti assicuro che ho sempre ottenuto quello che volevo). Oltretutto a me serve solo esperienza e pratica, non sono un astrofisico o un astronomo o più semplicemente un astrofilo, ma la mia cultura universitaria è comunque tecnico-scientifica ed è tale che almeno tecnicamente non è che non ci capisco nulla, ovviamente la pratica è altra cosa ...
L'esperienza sulla strumentazione che ho già la posseggo limitatamente alla sola osservazione, so fare lo stazionamento del telescopio mettendolo in bolla e allineare l'asse di ascensione retta della montatura all'asse di rotazione terrestre collimando il cercatore polare alla stella polare, so eseguire l'allineamento a tre stelle della montatura equatoriale con goto e inseguimento (procedura necessaria ogni volta che si inizia una sezione di l'osservazione e o di riprese fotografiche) ecc. ecc. ... Non credo proprio che agganciarci una fotocamera rende le cose terribilmente più complicate.
Il mio punto interrogativo è appunto determinare i tempi di esposizione necessari per i corpi celesti che man mano andrei ad osservare e fotografare che saranno certamente lunghi ma non è che più sono lunghi e meglio è ..., ho una focale fissa 750 mm, un'apertura fissa ad f/5 = focale 750 mm / diametro obiettivo parabolico 150 mm (che per i telescopi è considerata particolarmenteo luminosa al contrario delle ottiche per le fotocamere), a mio avviso è meglio tenersi basso con gli ISO, (quindi ISO 100 fissi per la Z5 e dunque per una corretta esposizione cosa manca? ovvio il tempo di esposizione, o no? ...
Va be tocca riscrivermi in portali di astrofili loro sapranno darmi risposte in merito , perché non credo che agganciare una fotocamera complichi le cose rispetto alla semplice osservazione.
Comunque non mi sono collegato nel forum per riparlare di questi argomenti fuori tema ...
Dunque diverso tempo fa postai uno scatto macro utilizzando la lente close-up di NiSi apocromatica da circa 4 diottrie, si tratta di un topazio grezzo del Madagascar ...
Ora però ho voluto sperimentare la funzionalità "focus stacking" automatico (utilizzando sempre la lente Nisi Close-up apocromatica) disponibile in tutte le fotocamere della famiglia Z e quindi anche nella Z5, il soggetto è sempre il topazio grezzo ....
ecco cosa ho ottenuto ...
Clicca per vedere gli allegatidomanda, come mai non mi è venuto tutto a fuoco e nitido come mi aspettavo (ho accorpato i singoli scatti in Photoshop)? ho provato e riprovato ma nulla da fare il risultato è sempre lo stesso ed è evidente che è peggiore dell'unico scatto macro chiudendo ad f/36 il diaframma che pubblicai diverso tempo fa e che ho ripostato qui per un confronto più agevole