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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > NIKON DIGITAL REFLEX
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Giacomo.B
OT Ringrazio i partecipanti del thread che sono riusciti dopo alcuni scambi un po' "tirati" (e' tutto il giorno che vi seguo) a riuscire a portare avanti una discussione smorzando i toni e riuscendo ad avere un confronto sereno e costruttivo...
Ringrazio poi il mitico Stefano che ci ha rispiegato per l'ennesima volta le caratteristiche ed il funzionamento dei vari sensori.... grazie.gif

Saluti a tutti e Buon Anno

Giacomo
merk76
Sprofondo in un mare di mestizia.................. rolleyes.gif
[/quote]
mi sembri un po' triste tu ma apri gli occhi di differenza tra d3 e d300 c'e'
buzz
QUOTE(Cencio @ Dec 29 2007, 09:56 PM) *
Perdonami ma questi sono calcoli un po, come dire buttati li... Non tengono di conto della densità di stampa che si sa non è una grandezza ben precisa e definita ma variabile a seconda della macchina stampatrice.
Il discorso dell'ingrandimento dell'immagine non è vero, non c'entra. Il DX non ingrandisce un immagine ma possimao altresi dire che a parita di angolo di inquadratura, quindi a parità di obiettivo l'area di ripresa è inferiore. Inferiore, non ingrandita. L'ingrandmento è il risultato ottico del minor angolo di campo.
La risoluzione no subisce nessuna riduzione o ingrandimento semplicememte più pixel stipati in un area monire resituiscono maggior potere risolvente.
Vabbe...


Un momento:
I numeri "buttati" da Lambretta sono numeri quanto mai vicini alla realtà. Qualche decimale può essere tollerato, ma la matematica non sbaglia.
Si parla di risoluzione del sensore ed è su questo su questo che si calcola e si discute.
Il resto, ovvero la tipologia di obiettivo e la stampa finale sono altri parametri che hanno il loro valore ma non è quello di cui si è discusso.
Se vogliamo parlare di nitidezza apparente "visiva" allora facciamo rientrare anche la qualità del monitor, la maschera di contrasto, il fattore di ingrandimento per la stampa e il rumore indotto dalle alte sensibilità. Ma qui entriamo in ben altri parametri più difficili da calcolare.

Come diceva Alessandro, il sensore della D3 ha gli stessi pisellini della D2 ma spalmati su una superficie più ampia.
La stessa immagine fotografata con i due sensori, per occupare la stessa superficie, dovrebbe essere scattata con focali diverse, ma la risoluzione , ovvero il numero di linee x millimetro è superiore in valore assoluto sulla DX, e questo è stato dimostrato con i numeri.
Boscacci
Bjorn Rosslett ha messo on-line una bozza della sua esaustiva recensione della D3.

Non credo di fare alcun danno nel riportare qui una sua considerazione, riguardante appunto la "nitidezza" della D3 in paragone con il formato DX . L'estratto è in inglese, ma fate conto che sia la traduzione dall'italiano di quello che Lambretta scrive da settimane ;-) :

"In terms of sharpness, pixel density has to be factored into the equation. Thus, given that the D300 has the (approx.) equal number of pixels as the D3, but packed into the half area, it is obvious that D300 potentially can record finer detail.
Whether it does come out on top depends on the subject, though. I've seen examples of either camera delivering the "best" image under field testing although the tendency is ofr the D300 to have the upper hand.
But since theory supports the notion that DX potentially can be sharper than the (current models of) FX, I accept this as a fact for now. However, in order to realise the better sharpness potential, you need to be able to focus more accurately and this requirement is not entirely compliant with the finders on these systems."


E ancora:

"During the months I've spent with the D3 and shot it against my D2X and the D300, I've gotten far better insights in the strong and weak points of either format. What you can do with DX can largely also be done with FX. Sometimes the one, sometimes the other format will have the upper hand. Until Nikon comes up with a higher-resolving FX camera to team up as a companion to the D3, the DX system has the edge in sheer basic resolution. As always this has a flip side with it so while a D2X or D300 outresolves a D3, you either get more image graininess("noise"),..."


La frase che ho evidenziato in grassetto è quella su cui, più di ogni altra, ho avuto dei riscontri positivi in prima persona.

Saluti!
Alex
Franco_
QUOTE(studioraffaello @ Dec 29 2007, 07:01 PM) *
...
i fotografi veri sono altra cosa..... credimi
qui si cerca di essere artigiani nel senso rinascimentale della parola...


Hai detto niente... le botteghe artigiane del Rinascimento hanno dato un contributo enorme alla Storia dell'Arte...
meialex1
D’accordo i numeri sono numeri e la matematica non è un’opinione ed io forse non ho una mente scientifica ma c’è qualcosa che in tutto questo ragionamento non mi quadra per nulla vediamo se riesco a piegarvi il mio dubbio.

Pe iniziare riprendendo i calcoli di Stefano:

La D2X ha un sensore di 4288 pixel x 2848 su un formato di 23,7x15,7

Come giustamente rilevato da Stefano questo significa una risoluzione teorica al netto del filtro AA per la D2X pari a (4288/23,7= 180,92) che significa appunto di 90,46 linee per millimetro.

La D3 in modalità FX ha una sensore di 4256x2832 pixel su un formato di 36x24.

Anche in questo caso, come giustamente rilevato da Stefano, questo significa una risoluzione teorica al netto del filtro AA pari a (4256 /36=118,22) che significa appunto 59,11 linee per millimetro.

Fino a qui mi è tutto chiarissimo, quello che balza all’occhio è che secondo questi calcoli la D2X avrebbe una risoluzione maggiore della D3 di circa 1,5 volte (90,46/59,11=1,53) e già qui mi viene qualche perplessità ma forse sono io a non capire.

Ora proviamo a considerare di calcolare la risoluzione teorica della D3 usata però in modalità DX.

La D3 in modalità DX sfrutta un parte centrale del sensore di 2784x1848 pixel su un formato identico a quello della D2X 23,7x15,7.

In questo caso la risoluzione teorica sempre al netto del filtro AA dovrebbe essere pari a (2784/23,7=117,46) che significa appunto una risoluzione di 58,73 linee per millimetro.

Quello che a me salta subito all’occhio è che seguendo questo ragionamento si potrebbe affermare che la D3 usata in DX ha più o meno la stessa capacità risolutiva della D3 usata in FX, infatti abbiamo una risoluzione di 58,73 l/mm per il crop DX contro una di 59,11 l/mm per la modalità FX con una differenza davvero minima.
Anche volendo aggiungere il fattore dovuto alla presenza del filtro AA non credo che la situazione cambi di molto.

Quello che io non arrivo a capire, e me ne scuso, è come sia possibile conciliare una differenza così minima di capacità risolutiva calcolata con questo metodo a fronte di una differenza di risoluzione reale del sensore espressa in pixel di 5.000.000 del CROP DX contro i 12.000.000 del formato FX.

In poche parole a me sembra che il ragionamento delle linee/millimetro fili correttamente solo se si paragona la risoluzione della D2X a quella della D3 usata però in modalità crop DX cioè se si paragonano i due sensori considerandone una porzione di identiche dimensioni assolute ad esempio una superficie di 23,7mm X 15,7mm.

Ora per uno che fa foto natura tutto questo ha sicuramente un senso infatti volendo continuare ad utilizzare il proprio tele da 300 ovviamente è decisamente più conveniente avere molti pixel in poco spazio piuttosto che averne meno su un’area più grande quindi avrà tutta la convenienza ad utilizzare una D2X o una D300 rispetto alla D3.

Ma per tutti gli altri usi cioè quando con la D3 si usano focali corrispondenti per riportare l’angolo di campo a quello che usavamo in DX il sensore FX viene sfruttato in toto e la situazione non dovrebbe quindi essere diversa ?

Tutto questo naturalmente al netto di qualunque elaborazione o modifica software.

Se non ho capito vi chiedo di aiutarmi a capire.


PS

Giusto per chiarezza e a scanso di equivoci dico che sono un felice user di D2X e che per ora della D3 non se ne parla neppure quindi non devo difendere proprio nulla. smile.gif

Ciao....

Rugantino
QUOTE(Boscacci @ Dec 30 2007, 04:49 AM) *
Bjorn Rosslett ha messo on-line una bozza della sua esaustiva recensione della D3.

Non credo di fare alcun danno nel riportare qui una sua considerazione, riguardante appunto la "nitidezza" della D3 in paragone con il formato DX . L'estratto è in inglese, ma fate conto che sia la traduzione dall'italiano di quello che Lambretta scrive da settimane ;-) :

"In terms of sharpness, pixel density has to be factored into the equation. Thus, given that the D300 has the (approx.) equal number of pixels as the D3, but packed into the half area, it is obvious that D300 potentially can record finer detail.
Whether it does come out on top depends on the subject, though. I've seen examples of either camera delivering the "best" image under field testing although the tendency is ofr the D300 to have the upper hand.
But since theory supports the notion that DX potentially can be sharper than the (current models of) FX, I accept this as a fact for now. However, in order to realise the better sharpness potential, you need to be able to focus more accurately and this requirement is not entirely compliant with the finders on these systems."


E ancora:

"During the months I've spent with the D3 and shot it against my D2X and the D300, I've gotten far better insights in the strong and weak points of either format. What you can do with DX can largely also be done with FX. Sometimes the one, sometimes the other format will have the upper hand. Until Nikon comes up with a higher-resolving FX camera to team up as a companion to the D3, the DX system has the edge in sheer basic resolution. As always this has a flip side with it so while a D2X or D300 outresolves a D3, you either get more image graininess("noise"),..."
La frase che ho evidenziato in grassetto è quella su cui, più di ogni altra, ho avuto dei riscontri positivi in prima persona.

Saluti!
Alex

Chiedo scusa pe rl'ignoranza.
saresti così cortese di tradurre almeno nei tratti salienti?
Me ne vergogno ma... l'inglese proprio non lo capisco. grazie.gif
Boscacci
QUOTE(Rugantino @ Dec 30 2007, 01:52 PM) *
Chiedo scusa pe rl'ignoranza.
saresti così cortese di tradurre almeno nei tratti salienti?
Me ne vergogno ma... l'inglese proprio non lo capisco. grazie.gif


Ci provo:

“Per ciò che concerne la nitidezza, deve essere inserito nell’equazione anche il fattore “densità dei pixel”. Pertanto, dato che la D300 ha (approssimativamente) lo stesso numero di pixel della D3, ma condensati in metà della superficie, risulta ovvio che la D300 ha il potenziale per registrare dettagli più fini.
Tuttavia se ciò si verifichi davvero dipende soprattutto dal soggetto (fotografato). Ho visto esempi di scatto da prove sul campo di D3 e D300 in cui di volta in volta l’una o l’altra hanno prodotto il risultato migliore, sebbene la D300 tenda a farlo con più frequenza.
Siccome i dati teorici implicano che il DX può essere più nitido dell’attuale sensore FX, per il momento accetto questa constatazione come dato di fatto. Ad ogni modo, per poter sfruttare al meglio la potenziale nitidezza, si deve essere in grado di mettere a fuco in maniera più accurata, e ciò non è del tutto compatibile con i mirini presenti su queste due reflex (? Scusate, su questa affermazione non sono molto sicuro della traduzione).
Durante i mesi trascorsi con la D3 e nei raffronti con la D2x e la D300, ho avuto modo di conoscere molto meglio i punti di forza e i punti deboli di entrambi i formati. Ciò che è possibile fare col DX è in gran parte realizzabile anche con il formato FX. Talvolta è il DX a dare i risultati migliori, talvolta è l’FX. Fintantoché Nikon non metterà in commercio una reflex FX con maggiore potere risolvente da affiancare alla D3, il formato DX, per ciò che concerne la risoluzione nuda e cruda, è in vantaggio. Come sempre c’è il rovescio della medaglia, giacchè, sebbene la D2x o la D300 superino in potere risolvente la D3, esse producono immagini più granulose (“rumorose”)…."
buzz
QUOTE(meialex1 @ Dec 30 2007, 01:19 PM) *
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Pe iniziare riprendendo i calcoli di Stefano:

La D2X ha un sensore di 4288 pixel x 2848 su un formato di 23,7x15,7

Come giustamente rilevato da Stefano questo significa una risoluzione teorica al netto del filtro AA per la D2X pari a (4288/23,7= 180,92) che significa appunto di 90,46 linee per millimetro.

La D3 in modalità FX ha una sensore di 4256x2832 pixel su un formato di 36x24.

Anche in questo caso, come giustamente rilevato da Stefano, questo significa una risoluzione teorica al netto del filtro AA pari a (4256 /36=118,22) che significa appunto 59,11 linee per millimetro.

Fino a qui mi è tutto chiarissimo, quello che balza all’occhio è che secondo questi calcoli la D2X avrebbe una risoluzione maggiore della D3 di circa 1,5 volte (90,46/59,11=1,53) e già qui mi viene qualche perplessità ma forse sono io a non capire.

Ora proviamo a considerare di calcolare la risoluzione teorica della D3 usata però in modalità DX.

La D3 in modalità DX sfrutta un parte centrale del sensore di 2784x1848 pixel su un formato identico a quello della D2X 23,7x15,7.

In questo caso la risoluzione teorica sempre al netto del filtro AA dovrebbe essere pari a (2784/23,7=117,46) che significa appunto una risoluzione di 58,73 linee per millimetro.

Quello che a me salta subito all’occhio è che seguendo questo ragionamento si potrebbe affermare che la D3 usata in DX ha più o meno la stessa capacità risolutiva della D3 usata in FX, infatti abbiamo una risoluzione di 58,73 l/mm per il crop DX contro una di 59,11 l/mm per la modalità FX con una differenza davvero minima.
Anche volendo aggiungere il fattore dovuto alla presenza del filtro AA non credo che la situazione cambi di molto.

Quello che io non arrivo a capire, e me ne scuso, è come sia possibile conciliare una differenza così minima di capacità risolutiva calcolata con questo metodo a fronte di una differenza di risoluzione reale del sensore espressa in pixel di 5.000.000 del CROP DX contro i 12.000.000 del formato FX.

In poche parole a me sembra che il ragionamento delle linee/millimetro fili correttamente solo se si paragona la risoluzione della D2X a quella della D3 usata però in modalità crop DX cioè se si paragonano i due sensori considerandone una porzione di identiche dimensioni assolute ad esempio una superficie di 23,7mm X 15,7mm.

Ora per uno che fa foto natura tutto questo ha sicuramente un senso infatti volendo continuare ad utilizzare il proprio tele da 300 ovviamente è decisamente più conveniente avere molti pixel in poco spazio piuttosto che averne meno su un’area più grande quindi avrà tutta la convenienza ad utilizzare una D2X o una D300 rispetto alla D3.

Ma per tutti gli altri usi cioè quando con la D3 si usano focali corrispondenti per riportare l’angolo di campo a quello che usavamo in DX il sensore FX viene sfruttato in toto e la situazione non dovrebbe quindi essere diversa ?

Tutto questo naturalmente al netto di qualunque elaborazione o modifica software.

Se non ho capito vi chiedo di aiutarmi a capire.


PS

Giusto per chiarezza e a scanso di equivoci dico che sono un felice user di D2X e che per ora della D3 non se ne parla neppure quindi non devo difendere proprio nulla. smile.gif

Ciao....



Alessandro, il sensore della D3 sia croppato che intero ha sempre la stessa risoluzione di linee per millimetro, in quanto le dimensioni di ogni singolo suo pixel sono9 sempre le stesse, sia che lo usi intero che parziale.

La risoluzione è infatti la capacità di distinguere delle linee nette chiare e scure per ogni millimetro lineare posto di traverso ad esse.
Se un sensore ha i pixel da 8 micron di lato, per fare un centimetro ne occorrono un numero finito, ovvero 125, e per distinguere le linee (altrimenti vedi un colore unforme) serve che una linea nera occupi una bella fila di pixel adiacenti, e l'altra fila sia occupata dalla lionea chiara e così via, quindi quando vai a contarle una si e una no, conti solo quella si, e dimezzi di fatto il numero ottenuto, e avrai la metà di 125 ovvero 62 linee.

Non me ne voglia Lambretta per il mio calcolo "alla femminina" (il suo è basato sui valori reali, mentre il mio su un ipotetico xxx da 8 micron "esatti".

Qui non stiamo difendento un sensore rispetto ad un altro, ma come dicevo prima, i numeri sono numeri.

buzz
Aggiungerei che la peculiarità del FUFFRAME consiste nel fare rivivere ai vecchi obiettivi (al di là dei possibili difetti) l'angolo di campo cui coloro che hanno usato la pellicola erano abituati.
In altre parole, se hai un bel 12 mm. su un DX vedrai solo la parte centrale dell'immagine mentre sul FF ne vedi "di più". Altrimenti dovresti montare un 8 mm. corretto (che credo ancora non esista) per farci entrare la stessa immagine.
Inoltre pare che un pixel più grosso abbia bisogno di minor amplificazione di uno piccolo per restituire un certo livello di luce, quindi minor rumore generale nell'immagine che ovviamente si noterà di più alle alte sensibilità.
Rugantino
QUOTE(Boscacci @ Dec 30 2007, 02:32 PM) *
Ci provo:

“Per ciò che concerne la nitidezza, deve essere inserito nell’equazione anche il fattore “densità dei pixel”. Pertanto, dato che la D300 ha (approssimativamente) lo stesso numero di pixel della D3, ma condensati in metà della superficie, risulta ovvio che la D300 ha il potenziale per registrare dettagli più fini.
Tuttavia se ciò si verifichi davvero dipende soprattutto dal soggetto (fotografato). Ho visto esempi di scatto da prove sul campo di D3 e D300 in cui di volta in volta l’una o l’altra hanno prodotto il risultato migliore, sebbene la D300 tenda a farlo con più frequenza.
Siccome i dati teorici implicano che il DX può essere più nitido dell’attuale sensore FX, per il momento accetto questa constatazione come dato di fatto. Ad ogni modo, per poter sfruttare al meglio la potenziale nitidezza, si deve essere in grado di mettere a fuco in maniera più accurata, e ciò non è del tutto compatibile con i mirini presenti su queste due reflex (? Scusate, su questa affermazione non sono molto sicuro della traduzione).
Durante i mesi trascorsi con la D3 e nei raffronti con la D2x e la D300, ho avuto modo di conoscere molto meglio i punti di forza e i punti deboli di entrambi i formati. Ciò che è possibile fare col DX è in gran parte realizzabile anche con il formato FX. Talvolta è il DX a dare i risultati migliori, talvolta è l’FX. Fintantoché Nikon non metterà in commercio una reflex FX con maggiore potere risolvente da affiancare alla D3, il formato DX, per ciò che concerne la risoluzione nuda e cruda, è in vantaggio. Come sempre c’è il rovescio della medaglia, giacchè, sebbene la D2x o la D300 superino in potere risolvente la D3, esse producono immagini più granulose (“rumorose”)…."

Grazie.
Veramente gentile e disponibile e di questi tempi non è poca cosa. grazie.gif
Boscacci
QUOTE(Rugantino @ Dec 30 2007, 03:06 PM) *
Grazie.
Veramente gentile e disponibile e di questi tempi non è poca cosa. grazie.gif


Figurati, è stato un piacere.

Piuttosto, se qualcuno nota dei grossolani errori nella traduzione o delle interpretazioni sbagliate dei concetti espressi da Rosslett, non esiti a correggerli!

grazie.gif

e Buon Anno!!

Alex
_Lucky_
QUOTE(laneripaolo @ Dec 29 2007, 09:37 PM) *
Voglio spiegarmi meglio: in un ' immagine su supporto cartaceo di dimensioni, diciamo 30x40, se io utilizzo una FF il rapporto tra la superficie del sensore e della stampa sarà di poco superiore all' 1 a 10. Nel Dx tale rapporto sarà all' incirca di 1 a 15 (arrotondo per semplicità). Nel Dx l' immagine risulterà più ingrandita.


Questo passaggio lo trovo interessante.
Premetto che non mi puo' interessare meno sapere se il sensore della D3 risolve 50 o 100 linee/mm ancorche' quello della D300, poiche' non me ne faccio un bel nulla della immagine nuda e cruda presente all'uscita del sensore, in quanto per poterne fruire devo comunque farla passare attraverso una lunga catena che comincia dal software utilizzato per lo "sviluppo" e termina sul supporto finale di visione, sia esso una stampa, un proiettore o un monitor....
Alla fin fine, giusto per rimanere nel caso di utilizzo piu' "comune" mi interessa capire se una stampa 30x40 di tutto il "fotogramma" risulta avere una migliore risoluzione in linee/mm se stampata a partire da un file di una D3 a 100 Iso o di una D300 agli stessi 100 ISO, ovviamente:
- a parita' di software di "sviluppo"
- a parita' angolo di campo inquadrato(e cioe' utilizzando lo stesso obiettivo ma allontanandomi dal soggetto inquadrato, oppure utilizzando alla stessa distanza di ripresa un ipotetico obiettivo di focale piu' corta ma del medesimo potere risolutivo)
- a parita' di macchina stampatrice e di dimensioni finali di stampa di tutto il "fotogramma"

in altre parole, non per polemica ma realmente per capire qualcosa "in più", vorrei chiedere a Stefano cosa "succede" alla risoluzione ottica del sensore sulla stampa finale nella ipotesi di cui sopra ?

Grazie anticipatamente e ciao

Luciano
gabrieledanesi
Dopo aver letto tutte e 3 le pagine di discussione... penso che forse siete andati leggermente OT... comunque vorrei fare anch'io qualche mia considerazione (da felice possessore D3).

Sono assolutamente convinto che sia utile leggere dati riguardo risoluzione e linee x mm... ma resto dell'opinione che qualunque differenza evidenziata in merito, abbia un'influenza del tutto impercepibile sulla nitidezza di una fotografia.

Provo a spiegarne i motivi:

Una risoluzione di 4256x2832 pixel permette di creare una stampa a 300 ppi di 36x24 cm. Se la D3 permette di risolvere circa 120 linee x mm allora cio' significa che in una stampa fotografica al 100% del suo formato possiamo teoricamente distinguere 60 righe bianche e 60 righe nere in un centimetro di foglio... ossia ben 6 righe bianche e 6 nere per ogni millimetro.
Ora... a patto che non abbia un impianto cibernatico che permetta ai miei occhi di operare alla stessa maniera di un microscopio ottico... direi che tale risoluzione va ben oltre qualunque test sulla nitidezza di una fotografia, anche perche' (come gia' detto in precedenza) la risolvenza di un certo num. di linee x mm dipende ma molti altri fattori: in primis dalla qualità degli obiettivi e dalla risoluzione della macchina di stampa.

Ho poi letto alcune risposte che affermano che siccome il sensore DX e' piu' piccolo di quello FX, allora scattando (a parita' di focale) in DX si ottiene piu' dettaglio !

Lasciatemi farvi riflettere su questa stupidata... Se uso un 50mm standard allora otterro' un'immagine a pieno formato se scatto in FX... mentre otterrò solo una sezione centrale dell'immagine proiettata dall'ottica usando il DX. Come tutti sappiamo, dunque, scattare con un 50mm standard su DX equivale (come angolo di campo) ad aver usato un 75mm formato DX.
Se allora voglio ottenere una fotografia che visualizzi realmente la scena visiva che un'ottica 50mm e' in grado di restituire, dovro' usare un 50mm standard per l'FX e un 50mm DX per il DX.

Ecco... se non mi sono troppo ingarbugliato con le parole.... ora mi dovete spiegare secondo voi quale cavolo di differenza dovrebbe esserci tra una D3 e una D300 (o D2x) che hanno pressappoco la stessa risoluzione di immagine (4256x2832 x la D3 contro 4288x2848 della D300).
Io dico con certezza che se uso un 28mm standard sulla mia D3 ed usassi un 28mm DX sulla D300 otterrei un'immagine con la stessa identica capacita' di risoluzione di linee x mm !!! ...e voi che ne dite ? rolleyes.gif

Dopo tutto questo... ritornerei infine IT... e siccome ho gia' spiegato il motivo per cui ha poco senso tirare in ballo la risoluzione di linee x mm direi che leggere test, come quelli che sono stati proposti nel link della prima pagina del topic, e' assolutamente fuorviante e lascia intendere come sia facile divulgare notizie inutili a cui la gente puo' erroneamente fare riferimento.

Partiamo dal presupposto che sarei curioso di vedere come sono state scattate quelle 2 fotografie proposte nel link... evidenzierei anche il fatto che questo simpatico signore sembra propendere verso la sua amata 5D. Non a caso, seppur scriva che la nikon mostra colori piu' vividi, nelle foto dei test inserisce foto assolutamente smorte per la D3 e la D300 e una bella foto vivda con 5D dicendo che tanto a lui interessa solo il confronto di nitidezza ! ...Ma se gli interessa solo la nitidezza... allora perche' esaltare cosi' tanto la foto della 5D ? e vabbe'...

Continuerei poi ad affermare che il suddetto simpatico signore soffra di qualche improvviso attacco di tremolio alle dita delle mani... elemento che, a mio parere, sarebbe determinante nel spiegare la differenza di nitidezza nelle fotografie proposte.

Potrei ancora aggiungere che (guardacaso) il suddetto simpatico signore ha usato uno zoom 24-70 per le nikon spingendolo a scattare alla massima focale, mentre ha usato (guardacaso) uno zoom 70-300 per la 5D scattando a focale minima. Penso che chiunque abbia fatto un minimo di pratica con gli zoom, o per lo meno si intenda un po' di obiettivi, capisca che spingere uno zoom alla sua massima focale significa compromettere (e nemmeno poco) la nitidezza sull'immagine.

Mi chiedo poi perche', se qualcuno fosse realmente interessato a fare test di nitidezza, non esegua una bella serie di scatti in studio... su un bel stativo robusto... scattando in raw a 14bit.... regolando ad hoc la messa a fuoco... ed utilizzando la funzione M-Up per eliminare il micromosso.

Internet offre la liberta' di parola, ma purtroppo nella maggior parte dei casi risulta essere un ottimo strumento per confondere le idee e per diffondere leggende metropolitane... usiamo la testa ogni tanto.
Rugantino
Mi sembrava di aver capito che si parlasse di potere risolvente del sensore ed in questo caso poco c'entrano le focali con le quali si scattano le foto. Se le linee che può ragionevolmente risolvere il sensore sono matematicamente quelle date... allora a nulla dovrebbero servire tutti gli altri discorsi.
Tra l'altro la matematica non è certo un'opinione mentre tutto il resto può diventarlo! dry.gif
archi71
Scusate, ma la questione non mi sembra ben posta.

1) Certamente il sensore della D2x ha una maggiore risolvenza, ha circa gli stessi piselli posti su una superficie piu grande.
2) Di uno stesso obiettivo un sensore Dx e uno Fx utilizzano un angolo di campo diverso.

Da questi 2 fatti facciamo un esempio:
supponiamo di avere 2 obiettivi, uno da 50mm e uno da 75 dotati della stessa apertura resa e risolvenza. Usiamo il 50 su Dx per fotografare una scena e poi usiamo il 75 su Fx per fotografare la stessa scena.

A questo punto se andremo ad esaminare la scena (sul piano a fuoco) dovremmo vedere lo stesso numero di dettagli in entrambe le foto e questo perchè se è pur vero che il sensore Fx ha una minor risolvenza, è anche vero che i suoi piselli sono disposti su di una superficie più grande.

Per dirla in termini pseudoscentifici, il Dx consente di registrare una densità di informazione superiore rispetto all'Fx. Se però si integrano i valori di densità per le superfici dei relativi sensori, si scopre che i sensori di D2x e D3 sono in grado di registrare la stessa quantità di informazione.

Ciao.
Auguri di buon anno.
MassiC
A me pare che grosso modi qui tutti siano dicendo la stessa cosa compreso il buon Bjorn Rosslett che non ha scoperto nulla di nuovo affermando che D300 e D2X benchè abbiano un potere risolvente maggiore hanno anche un pochettino più di grana......
Anche i muri ormai lo hanno capito.......
meialex1
QUOTE(archi71 @ Dec 30 2007, 03:34 PM) *
Per dirla in termini pseudoscentifici, il Dx consente di registrare una densità di informazione superiore rispetto all'Fx. Se però si integrano i valori di densità per le superfici dei relativi sensori, si scopre che i sensori di D2x e D3 sono in grado di registrare la stessa quantità di informazione.

Ciao.
Auguri di buon anno.



Alla luce di queste parole mi pare allora che nonostante la mia mente poco matematica avevo capito bene!

Le misure della solvenza espresse in linee/millimetro correttamente danno sicuramente un vantaggio alla D2X/D300 sulla D3.

All’atto pratico però questo tipo di misura non dice molto della capacità risolutiva delle due macchine nell’uso di tutti i giorni perché non tiene assolutamente in conto la differente dimensione dei sensori che appunto mi paiono grosso modo di risoluzione equivalente e questo al di la di qualunque questione software.

I numeri sono numeri, è vero ma è anche vero che con i numeri seppure usati correttamente si può dire quello che si vuole compreso che la D3 risolve 1,5 volte meno della D2X il che da un certo punto di vista è assolutamente verissimo ma non lo è assolutamente nell’uso pratico che poi come fotografo è quello che mi interessa realmente.

Questa storia mi ricorda quella volta mi è capitato di lavorare con dei grafici che mi hanno richiesto esplicitamente dei file a 300DPI senza però specificare la dimensione finale (capita più spesso di quanto si possa credere).
Per ridere io gli ho mandato due file uno a 300 DPI sul formato 20cm X 25cm e l’altro anche lui 300DPI però su un formato 5x7… si sono un po’ arrabbiati quando gli ho fatto notare che la loro richiesta parlava solo di DPI senza alcuna specifica sulle dimensioni finali
Credo che da allora non siano mai più dimenticati di specificare sempre oltre ai 300DPI anche il formato finale!

Auguri a Tutti
_Lambretta_
QUOTE(meialex1 @ Dec 30 2007, 06:48 PM) *
Alla luce di queste parole mi pare allora che nonostante la mia mente poco matematica avevo capito bene!

Le misure della solvenza espresse in linee/millimetro correttamente danno sicuramente un vantaggio alla D2X/D300 sulla D3.

All’atto pratico però questo tipo di misura non dice molto della capacità risolutiva delle due macchine nell’uso di tutti i giorni perché non tiene assolutamente in conto la differente dimensione dei sensori che appunto mi paiono grosso modo di risoluzione equivalente e questo al di la di qualunque questione software.


Alla luce di queste parole nonostante la sua mente poco matematica a non aver capito bene siete in due... anzi molti di più perché da alcune risposte si evince chiaramente che c'è parecchia gente che non ha ancora capito non solo che cos'è la risoluzione ma proprio come funziona una fotocamera digitale...

Infatti c'è qualcuno che vuole ancora "ingrandire" il supporto fotosensibile il sensore non si toglie dalla fotocamera a meno che non la si vuole scassare, quindi non si ingrandisce ne 10 ne 15 volte nulla... il formato del sensore non conta "nulla" ai fini della stampa ma solo ai fini dell'angolo di campo coperto dall'obiettivo che ci viene montato davanti... ai fini della "grandezza" della stampa conta la risoluzione del sensore non il suo formato... ormai lo hanno capito anche i sassi che un 50 mm montato su DX equivale a un 75 mm montato su FX e basta le "equivalenze" si fermano qua... e che un 50 non diventa e non diventerà mai un 75 anche perché se no diminuirebbe la luminosità dell'obiettivo... che invece resta invariata...

I millimetri sono sempre millimetri sia se montiamo un obiettivo su una fotocamera DX che su una FX non è che sulla FX i millimetri sono più radi sempre a un millimetro uno dall'altro stanno... quindi le "stupidate" sono quelle che scrive qualcuno che si da arie da professore e invece farebbe meglio a riflettere su quello che scrive.

Meialex ha confermato che non ha capito che cosa vuol dire risoluzione e ormai dispero di riuscire a farmi capire... nonostante l'ottimo Buzz che abbia provato anche lui a farsi capire resta ostinatamente sulle sue posizioni, inizio a capire Don Chisciotte quando se la doveva vedere con i mulini a vento... tant'è che da una parte scrive che la D3 ha il crop DX a 5 megapixel e dall'altra non riesce a capire perché la D2x nello stesso "crop" (formato) invece ha 12 megapixel, complimenti vivissimi a questo punto non solo non capisce quello che scrivo io e gli altri ma neanche quello che scrive lui...

Io non sto difendendo il sensore della D2x sto difendendo, ma è indifendibile a questo punto una realtà oggetiva che è quella appunto che nella D2x per millimetro ci sono più linee di pixel che nella D3 e basta, non ho scritto che la D2x è meglio della D3... anche se molte D3 sono capitate in mano a chi non le "capisce" restano sempre delle ottime macchine... vuol dire che saranno sfruttate meno, pazienza... a questo punto i famosi muri fotograti da Gianni Zadra avranno sicuramente capito, però sono certo che qualche altro dirà si va be ma se io fotografo con il 28... se fotografi con il 28 cambia l'angolo di campo e basta le linee per mm che l'obiettivo trasmette sono sempre le stesse... la D2x ne raccoglie di più della D3 perché ha maggior risoluzione, anche se la matematica su questo Forum è un'opinione!!! Potete fare e disfare come vi pare, ma la realtà non cambia e più vi ostinate a negarla e più rimane così...
_Lambretta_
QUOTE(archi71 @ Dec 30 2007, 03:34 PM) *
Per dirla in termini pseudoscentifici, il Dx consente di registrare una densità di informazione superiore rispetto all'Fx. Se però si integrano i valori di densità per le superfici dei relativi sensori, si scopre che i sensori di D2x e D3 sono in grado di registrare la stessa quantità di informazione.


Senta lasci perdere la scienza e la pseudo scienza e rilegga quello che ha scritto, è una palese contraddizione da una parte scrive una cosa giusta e dall'altra scrive che si dovrebbe "integrare" mi faccia capire che cosa vuole integrare Lei e in base a quale legge fisica... forse quella dei millimetri "stiracchiati" che su FX non valgono più un millimetro... proviamo a elaborare un "algoritmo di integrazione" al fattore di integrazione quale valore di "fantasia" vogliamo adoperare... aspetti mi faccia indovinare visto che il 50 diventa 75 anche i millimetri da 1 diventano 1,5 mm... mi prendono i crampi alla mano a scrivere queste "eresie" però visto l'andazzo ormai siamo in ballo e ci tocca ballare...

Ovviamente visto che sia la D2x che la D3 sono delle 12 megapixel "dichiarate" è evidente che se stampiamo i file che producono alla stessa "risoluzione" di stampa otterremo una stampa di dimensioni "quasi" uguali e quindi avremo registrato una quantità "analoga" non la stessa di informazione, in quanto sulla qualità ci sarebbe qualche "distinguo" da operare...
_Lambretta_
QUOTE(meialex1 @ Dec 30 2007, 06:48 PM) *
Questa storia mi ricorda quella volta mi è capitato di lavorare con dei grafici che mi hanno richiesto esplicitamente dei file a 300DPI senza però specificare la dimensione finale (capita più spesso di quanto si possa credere).
Per ridere io gli ho mandato due file uno a 300 DPI sul formato 20cm X 25cm e l’altro anche lui 300DPI però su un formato 5x7… si sono un po’ arrabbiati quando gli ho fatto notare che la loro richiesta parlava solo di DPI senza alcuna specifica sulle dimensioni finali
Credo che da allora non siano mai più dimenticati di specificare sempre oltre ai 300DPI anche il formato finale!


In effetti è una storia proprio da raccontare e per di più farsene anche vanto... texano.gif

Mi pare che da allora di passi in avanti sul concetto di risoluzione non è che ne abbiamo fatti tanti... unsure.gif
giodic
Ci provo anch'io (a farmi capire):
(pensiamo ad una figura resa su un mosaico)
i due sensori (D3 e D2x) hanno in pratica le stesse dimensioni, e su entrambi c'entrano 12 milioni di tesserine (pixel);
dato per assodato questo, significa che le tesserine della D3 sono per forza più grandi di quelle della D2x;
questo a sua volta comporta che, per unità di misura (mm, cm, m, ..... km), riusciremo a farci entrare più tesserine piccole che grandi (ovviamente);
da questo deriva che, l'informazione contenuta nell'unità di misura, è maggiormente suddivisa (più "risoluta") se uso (+) tesserine piccole piuttosto che (-) tessere grandi .........
e tutto questo, è vero a prescindere dal formato del ....... mosaico smile.gif

Se ripensiamo, poi, a quello che succedeva con le vecchie pellicole dovrebbe essere ancora più chiaro.
A parità di altri fattori, che cosa determinava la visibilità dei dettagli più fini di un'immagine sul negativo (o positivo)? ........ la grana della pellicola, cioè la grana più fine permetteva la riproduzione di dettagli più fini ......... allo stesso modo dei pixel più piccoli della D2x (grana fine), rispetto ai pixel più grossi della D3 (grana grossa).

Auguri a tutti.
_Lambretta_
QUOTE(giodic @ Dec 31 2007, 12:48 AM) *
Ci provo anch'io (a farmi capire):
(pensiamo ad una figura resa su un mosaico)
i due sensori (D3 e D2x) hanno in pratica le stesse dimensioni, e su entrambi c'entrano 12 milioni di tesserine (pixel);
dato per assodato questo, significa che le tesserine della D3 sono per forza più grandi di quelle della D2x;
questo a sua volta comporta che, per unità di misura (mm, cm, m, ..... km), riusciremo a farci entrare più tesserine piccole che grandi (ovviamente);
da questo deriva che, l'informazione contenuta nell'unità di misura, è maggiormente suddivisa (più "risoluta") se uso (+) tesserine piccole piuttosto che (-) tessere grandi .........
e tutto questo, è vero a prescindere dal formato del ....... mosaico smile.gif

Se ripensiamo, poi, a quello che succedeva con le vecchie pellicole dovrebbe essere ancora più chiaro.
A parità di altri fattori, che cosa determinava la visibilità dei dettagli più fini di un'immagine sul negativo (o positivo)? ........ la grana della pellicola, cioè la grana più fine permetteva la riproduzione di dettagli più fini ......... allo stesso modo dei pixel più piccoli della D2x (grana fine), rispetto ai pixel più grossi della D3 (grana grossa).

Auguri a tutti.


Guardi la ringrazio, però io non lo avrei fatto e infatti non l'ho fatto volutamente, l'esempio della grana della pellicola proprio per dare un taglio netto tra tradizionale e digitale, comunque il senso è giusto tant'è che qualcuno ai primordi della fotografia digitale aveva associato "artigianalmente" alla Velvia una risoluzione di circa 20/22 milioni di pixel... dico artigianalmente perché nella pellicola i grani sono liberi di aggregarsi sul sensore restano invece fissi e per quanto densi possano essere tra fotosito e fotosito c'é una porzione di spazio che deve essere "approssimata" con l'interpolazione dei valori di luminanza secondo la maschera di Bayer, in sostanza quella che viene anche detta demosaicizzazione, comunque ai fini pratici della "creazione" dell'immagine i valori di "risoluzione" attualmente in gioco sono più che sufficenti per un'immagine di qualità e le "notevoli" per pulizia e dettaglio, sebbene leggermente "plasticose" (sempre meno plasticose in verità) stampe che si ottengono ne sono la conferma... grazie.gif almeno qualcuno mi ha capito... wink.gif
Franco_
QUOTE(_Lambretta_ @ Dec 31 2007, 12:16 AM) *
...
Infatti c'è qualcuno che vuole ancora "ingrandire" il supporto fotosensibile il sensore non si toglie dalla fotocamera a meno che non la si vuole scassare, quindi non si ingrandisce ne 10 ne 15 volte nulla... il formato del sensore non conta "nulla" ai fini della stampa ma solo ai fini dell'angolo di campo coperto dall'obiettivo che ci viene montato davanti... ai fini della "grandezza" della stampa conta la risoluzione del sensore non il suo formato... ormai lo hanno capito anche i sassi che un 50 mm montato su DX equivale a un 75 mm montato su FX e basta le "equivalenze" si fermano qua... e che un 50 non diventa e non diventerà mai un 75 anche perché se no diminuirebbe la luminosità dell'obiettivo... che invece resta invariata...


Metterei questa frase di Lambretta in evidenza: è impossibile essere più chiari di così... Ragazzi il sensore non è una pellicola !!!
gabrieledanesi
Premesso il fatto che questo sara' l'ultimo post che faccio su sto forum...

E' lodevole il fervore che lei, signor Lambretta, usa nell'esposizione dei suoi aurei fatti. Se qualcuno, come afferma lei, usa toni da professore, lei forse si è virtualmente impersonato nel Schroedinger del nuovo secolo ! ...mi scusi se glielo chiedo, ma lei è per caso un ingegnere nanoelettronico progettista della Nikon ?

QUOTE("Lambretta")
ai fini della "grandezza" della stampa conta la risoluzione del sensore non il suo formato... ormai lo hanno capito anche i sassi che un 50 mm montato su DX equivale a un 75 mm montato su FX e basta le "equivalenze" si fermano qua... e che un 50 non diventa e non diventerà mai un 75 anche perché se no diminuirebbe la luminosità dell'obiettivo...


Iniziamo a dire che fatti che ormai dovrebbero sapere anche i sassi di cemento armato forse sfuggono ancora alla sua illuminata mente... quando scrive lei detta assiomi assoluti di pura verità... bene... da quale mente cosi' suprema puo' esser detto che un 50 su DX equivale a un 75 FX e che le equivalenze si fermano qui perchè altrimenti diminuirebbe la luminosità dell'obiettivo ?
Le ricordo che un 50 mm ha una resa prospettica completamente differente da un 75 mm... dunque su 50 su FX e' un 50 anche su DX... l'unica differenza è che nel secondo caso viene eseguito un crop, punto e basta. Cosa c'entra la luminosità ? Se uso un 75, sia che scatti in DX che in FX, otterrò uno schiacciamento prospettico che è sempre lo stesso indipendentemente dal formato del sensore.

QUOTE("Lambretta")
I millimetri sono sempre millimetri sia se montiamo un obiettivo su una fotocamera DX che su una FX non è che sulla FX i millimetri sono più radi sempre a un millimetro uno dall'altro stanno... quindi le "stupidate" sono quelle che scrive qualcuno che si da arie da professore e invece farebbe meglio a riflettere su quello che scrive.


Bravo... ha scoperto l'acqua calda ! Non trova che sia piuttosto elementare intuire che se andiamo ad analizzare la superficie fisica del sensore allora il DX avra' più pixel per cm quadro rispetto al sensore FX ?
L'esempio da me riportato aveva il solo intento di far capire che per ottenere una fotografia con stesso schiacchiamento prospettico e stesso angolo di campo sia in formato DX che in formato FX è necessario usare (per esempio) un 28mm DX nel primo caso e un 28mm FX nel secondo caso... Alla luce di questo fatto si otterrebbe una fotografia con stessa risoluzione (dato che sia D3 che D300 hanno risoluzione circa uguale) e, all'atto pratico di stampa al 100% a 300 dpi (o di visualizzazione al 100% su monitor), il dettaglio dovrebbe risultare esattamente lo stesso (previa soluzioni hardware che possano migliorare o peggiorare la resa finale dell'immagine).

Siccome l'intento iniziale del post era quello di discutere sulla nitidezza, ho cercato di scrivere cose che avessero a che fare appunto con la nitidezza di uno scatto, piuttosto che impuntarmi come un mulo per spiegare al popolo che se prendo un righello a micrometri, smonto la macchina fotografica e vado a misurare il sensore scopro che uno è più denso di cellule fotosensibili rispetto l'altro.

QUOTE("Lambretta")
Guardi la ringrazio, però io non lo avrei fatto e infatti non l'ho fatto volutamente, l'esempio della grana della pellicola proprio per dare un taglio netto tra tradizionale e digitale, comunque il senso è giusto


In questo caso aveva iniziato bene il discorso... è necessario dare un taglio netto tra tradizionale e digitale ! Sono due tecnologie assolutamente differenti. La grana non è paragonabile nè alla risoluzione nè al rumore. Non ha senso tirare in ballo fatti della fotografia tradizionale per spiegare fatti della fotografia digitale. Sarebbe invece bene aprire la mente a nuovi aspetti e lasciare la pellicola, con tutto il suo immenso e splendido bagaglio culturale, chiusa in un cassetto a parte.
Se si prende come riferimento la fotografia su pellicola allora saltano tutti i bellissimi discorsi fatti riguardo sensore DX e FX, sulla risoluzione e su tutto ciò che riguarda il sistema di raccolta informazione digitale.
Il digitale è il digitale... e spesso per comprendere aspetti che funzionano in questo mondo è necessario compiere studi specialistici, perchè cambiano le basi su cui è necessario ragionare ed il senso comune viene spesso travisato. Sarebbe un po' come voler cercare di spiegare un principio quantistico usando postulati di fisica classica !


Detto ciò non mi dilungo oltre e auguro a tutti un buon proseguimento su un forum che sicuramente appare, ai nuovi lettori, come un loculo di discussione tra maniaci del sapertutto e dottori specialistici in ogni campo tecnico-scientifico che, non si capisce come mai, anzichè essere a lavorare alla nasa, stanno a perdere tempo davanti ad un monitor del pc.
Questo forum mi rammenta tanto episodi di puro nonnismo da caserma militare.
E pensare che siamo sul sito ufficiale della Nikon italiana... ed anzichè discutere su pro e contro dei nuovi prodotti usando la necessaria competenza non si fa altro che leggere risposte degne di un vero fotamatore che una mattina si sveglia storto, fa una foto in bianco nero contenente 2 linee geometriche e si identifica nè più nè meno in H.C. Bresson.


_Lambretta_
QUOTE(eQbit @ Dec 31 2007, 02:40 PM) *
Premesso il fatto che questo sara' l'ultimo post che faccio su sto forum...

E' lodevole il fervore che lei, signor Lambretta, usa nell'esposizione dei suoi aurei fatti. Se qualcuno, come afferma lei, usa toni da professore, lei forse si è virtualmente impersonato nel Schroedinger del nuovo secolo ! ...mi scusi se glielo chiedo, ma lei è per caso un ingegnere nanoelettronico progettista della Nikon ?
Iniziamo a dire che fatti che ormai dovrebbero sapere anche i sassi di cemento armato forse sfuggono ancora alla sua illuminata mente... quando scrive lei detta assiomi assoluti di pura verità... bene... da quale mente cosi' suprema puo' esser detto che un 50 su DX equivale a un 75 FX e che le equivalenze si fermano qui perchè altrimenti diminuirebbe la luminosità dell'obiettivo ?
Le ricordo che un 50 mm ha una resa prospettica completamente differente da un 75 mm... dunque su 50 su FX e' un 50 anche su DX... l'unica differenza è che nel secondo caso viene eseguito un crop, punto e basta. Cosa c'entra la luminosità ? Se uso un 75, sia che scatti in DX che in FX, otterrò uno schiacciamento prospettico che è sempre lo stesso indipendentemente dal formato del sensore.
Bravo... ha scoperto l'acqua calda ! Non trova che sia piuttosto elementare intuire che se andiamo ad analizzare la superficie fisica del sensore allora il DX avra' più pixel per cm quadro rispetto al sensore FX ?
L'esempio da me riportato aveva il solo intento di far capire che per ottenere una fotografia con stesso schiacchiamento prospettico e stesso angolo di campo sia in formato DX che in formato FX è necessario usare (per esempio) un 28mm DX nel primo caso e un 28mm FX nel secondo caso... Alla luce di questo fatto si otterrebbe una fotografia con stessa risoluzione (dato che sia D3 che D300 hanno risoluzione circa uguale) e, all'atto pratico di stampa al 100% a 300 dpi (o di visualizzazione al 100% su monitor), il dettaglio dovrebbe risultare esattamente lo stesso (previa soluzioni hardware che possano migliorare o peggiorare la resa finale dell'immagine).

Siccome l'intento iniziale del post era quello di discutere sulla nitidezza, ho cercato di scrivere cose che avessero a che fare appunto con la nitidezza di uno scatto, piuttosto che impuntarmi come un mulo per spiegare al popolo che se prendo un righello a micrometri, smonto la macchina fotografica e vado a misurare il sensore scopro che uno è più denso di cellule fotosensibili rispetto l'altro.
In questo caso aveva iniziato bene il discorso... è necessario dare un taglio netto tra tradizionale e digitale ! Sono due tecnologie assolutamente differenti. La grana non è paragonabile nè alla risoluzione nè al rumore. Non ha senso tirare in ballo fatti della fotografia tradizionale per spiegare fatti della fotografia digitale. Sarebbe invece bene aprire la mente a nuovi aspetti e lasciare la pellicola, con tutto il suo immenso e splendido bagaglio culturale, chiusa in un cassetto a parte.
Se si prende come riferimento la fotografia su pellicola allora saltano tutti i bellissimi discorsi fatti riguardo sensore DX e FX, sulla risoluzione e su tutto ciò che riguarda il sistema di raccolta informazione digitale.
Il digitale è il digitale... e spesso per comprendere aspetti che funzionano in questo mondo è necessario compiere studi specialistici, perchè cambiano le basi su cui è necessario ragionare ed il senso comune viene spesso travisato. Sarebbe un po' come voler cercare di spiegare un principio quantistico usando postulati di fisica classica !
Detto ciò non mi dilungo oltre e auguro a tutti un buon proseguimento su un forum che sicuramente appare, ai nuovi lettori, come un loculo di discussione tra maniaci del sapertutto e dottori specialistici in ogni campo tecnico-scientifico che, non si capisce come mai, anzichè essere a lavorare alla nasa, stanno a perdere tempo davanti ad un monitor del pc.
Questo forum mi rammenta tanto episodi di puro nonnismo da caserma militare.
E pensare che siamo sul sito ufficiale della Nikon italiana... ed anzichè discutere su pro e contro dei nuovi prodotti usando la necessaria competenza non si fa altro che leggere risposte degne di un vero fotamatore che una mattina si sveglia storto, fa una foto in bianco nero contenente 2 linee geometriche e si identifica nè più nè meno in H.C. Bresson.


Dopo la premessa, mantenga la promessa, credo che nessuno almeno io non si dispiacerà che Lei non scriva più su questo Forum c'è quello di Canon Club Italia dove può andare a trovare degna compagnia, fra "scienziati" vi intenderete sicuramente...

Secondo me Lei di fotografia ci capisce poco o nulla... l'unico schiacciamento nella prospettiva è quello che ha nel suo cervello... la prospettiva nella fotografia vera e non in quella chiacchierata che fa Lei varia solo variando la distanza di ripresa... alla Nasa ci dovrebbe lavorare Lei così risparmierebbero il carburante degli Shuttle bastano due panzane delle sue e gli fa fare tre volte l'orbita intorno alla Luna... un po' di sano nonnismo non guasterebbe almeno ci sarebbero risparmiate lezioni di vita dal primo arrivato... se non altro prima di dare dello stupido a qualcuno sarebbe opportuno conoscerlo di persona, ma a Lei evidentemente manca questa sensibilità... può darsi anche che abbia ragione ma scrivendo che gli altri scrivono "stupidate" si qualifica per quello che è... le vorrei dire "sinceramente" cosa penso di Lei ma in questo caso dovrei diventare maleducato e Lei non vale la pena che io lo diventi... mi stia bene e a Lei non auguro Buon Anno perché non sarei sincero...
buzz
QUOTE(eQbit @ Dec 31 2007, 02:40 PM) *
[cut]

1) Le ricordo che un 50 mm ha una resa prospettica completamente differente da un 75 mm... dunque su 50 su FX e' un 50 anche su DX... l'unica differenza è che nel secondo caso viene eseguito un crop, punto e basta. Cosa c'entra la luminosità ? Se uso un 75, sia che scatti in DX che in FX, otterrò uno schiacciamento prospettico che è sempre lo stesso indipendentemente dal formato del sensore.
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2) Bravo... ha scoperto l'acqua calda ! Non trova che sia piuttosto elementare intuire che se andiamo ad analizzare la superficie fisica del sensore allora il DX avra' più pixel per cm quadro rispetto al sensore FX ?

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3) L'esempio da me riportato aveva il solo intento di far capire che per ottenere una fotografia con stesso schiacchiamento prospettico e stesso angolo di campo sia in formato DX che in formato FX è necessario usare (per esempio) un 28mm DX nel primo caso e un 28mm FX nel secondo caso... Alla luce di questo fatto si otterrebbe una fotografia con stessa risoluzione (dato che sia D3 che D300 hanno risoluzione circa uguale) e, all'atto pratico di stampa al 100% a 300 dpi (o di visualizzazione al 100% su monitor), il dettaglio dovrebbe risultare esattamente lo stesso (previa soluzioni hardware che possano migliorare o peggiorare la resa finale dell'immagine).

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4) Siccome l'intento iniziale del post era quello di discutere sulla nitidezza, ho cercato di scrivere cose che avessero a che fare appunto con la nitidezza di uno scatto, piuttosto che impuntarmi come un mulo per spiegare al popolo che se prendo un righello a micrometri, smonto la macchina fotografica e vado a misurare il sensore scopro che uno è più denso di cellule fotosensibili rispetto l'altro.

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5) In questo caso aveva iniziato bene il discorso... è necessario dare un taglio netto tra tradizionale e digitale ! Sono due tecnologie assolutamente differenti. La grana non è paragonabile nè alla risoluzione nè al rumore. Non ha senso tirare in ballo fatti della fotografia tradizionale per spiegare fatti della fotografia digitale. Sarebbe invece bene aprire la mente a nuovi aspetti e lasciare la pellicola, con tutto il suo immenso e splendido bagaglio culturale, chiusa in un cassetto a parte.
Se si prende come riferimento la fotografia su pellicola allora saltano tutti i bellissimi discorsi fatti riguardo sensore DX e FX, sulla risoluzione e su tutto ciò che riguarda il sistema di raccolta informazione digitale.
Il digitale è il digitale... e spesso per comprendere aspetti che funzionano in questo mondo è necessario compiere studi specialistici, perchè cambiano le basi su cui è necessario ragionare ed il senso comune viene spesso travisato. Sarebbe un po' come voler cercare di spiegare un principio quantistico usando postulati di fisica classica !


6) Detto ciò non mi dilungo oltre e auguro a tutti un buon proseguimento su un forum che sicuramente appare, ai nuovi lettori, come un loculo di discussione tra maniaci del sapertutto e dottori specialistici in ogni campo tecnico-scientifico che, non si capisce come mai, anzichè essere a lavorare alla nasa, stanno a perdere tempo davanti ad un monitor del pc.
Questo forum mi rammenta tanto episodi di puro nonnismo da caserma militare.
E pensare che siamo sul sito ufficiale della Nikon italiana... ed anzichè discutere su pro e contro dei nuovi prodotti usando la necessaria competenza non si fa altro che leggere risposte degne di un vero fotamatore che una mattina si sveglia storto, fa una foto in bianco nero contenente 2 linee geometriche e si identifica nè più nè meno in H.C. Bresson.


Alcune piccole precisazioni di carattere tecnico lasciatemele dire:
1) La resa prospettica non è dovuta all'obiettivo ma al punto di ripresa.
E' facilmente dimostrabile ( e qualcuno lo ha fatto su questo forum) che anche cambiando l'ottica montata sulla fotocamera la resa prospettica non cambia affatto, Quello che cambia è l'ampiezza del campo inquadrato e quindi riportato sulle due dimensioni del sensore.

2) E' facilissimo intuirlo, ma evidentemente qualcuno non lo ha intuito affatto per cui non ritengo inutile andarglielo a dire.

3) Non esiste differenza tra un 28 FX e un 28 DX, l'unica differenza è che il DX non copre l'intero fotogramma, ma le due ottiche sono uguali (e se no non saenbbero 28 mm!!!)

4) Le spiegazioni date da ciascun partecipante non sono verità assolutre, e non possono essere di totale completezza. Un contributo pè stato quello di spiegare il potere risolvente di un sensore rispetto all'altro. Ciò non elimina la possibilità di qualcun altro di aggiungere informazioni su altri fattori che concorrano alla nitidezza. Una cosa non esclude l'altra ma si completano.
Certo è che contrapporre a chi discute di ceci un discorso sulle fave non facilita la soluzione ad una eventuale controversia.

5) Fare una distinzione tra digitale e chimico è importante, ma non possiamo dimenticare che le leggi dell'ottica prescindono dal supporto. Almeno fino a che non inventeranno anche le lenti digitali, e allora il discorso sarà ben diverso.


6) Nessun nonnismo. Qui si discute sui pro e contro di tutto, usando la propria competenza, che come ho detto all'inizio, non è assoluta.
Le affermazioni altrui possono benissimo essere confutate, ma con argomenti altrettanto validi, e con la dovuta cortesia che si confà ad un dialogo civile ed educato.

Detto questo ultimo punto, meno tecnico e più formale, invito tutti ad uno svolgimento del thread più disteso. Del resto non si vince nulla e non ci si rimette altrettanto.

Dato che non ho nulla id personale ocn nessuno, approfitto per augurare a TUTTI un sereno fine anno.
meialex1
Gentilissimo Lambretta innanzitutto come "moderatore Ti invito ad usare Toni più pacati........ in generale a tutti gli utenti..... siamo in questo Forum per confrontarci non per azzuffarci.....


Per quanto riguarda la questione di prima Ti rispondo subito, pur sapendo che non riuscirò a convincerti delle mie ragioni. Delle quali a questo punto sono fermemente convinto.... smile.gif

Il fatto che quando si stampa da un file digitale non si ingrandisca il sensore mi pare abbastanza lapalissiano ma hai fatto bene a ricordarlo!

Il fatto che usando sensori di differente formato al fine di ottenere la stessa inquadratura si usino focali diverse invece centra moltissimo in tutto il ragionamento anzi direi che in questo caso ne è la base.

Tu non ci crederai ma ti assicuro che capisco benissimo perché nel CROP DX della D3 ci sono 5 MP ed in quello della D2 ce ne sono 12 (ammetto che non è troppo difficile visto che non c’è nemmeno molto da capire ma solo da leggere i dati tecnici) ed infatti questo dubbio non so proprio dove tui lo ha visto nel mio scritto, prova a rileggere e vedrai che il paragone era appunto tra la D3 in formato FX e la stessa D3 (quindi non la D2X) in formato CROP DX.

Ho detto che secondo il tuo calcolo, per altro concettualmente e matematicamente corretto, la D3 usata in CROP DX avrebbe la stesa risoluzione della stessa D3 usata in FX proprio perché la densità dei pixel rimane la stessa, e questo ci fa capire al volo che il tuo calcolo è giusto ma non ha alcuna attinenza con la realtà di utilizzo di tutti i giorni visto che parliamo dello stesso sensore ma usato in due differenti dimensioni; una in formato FX da 12 MP ed una in formato CROP DX da 5MP.

L’esempio l’ho fatto semplicemente per dimostrare che la misura da te correttamente rilevata esprime il dato di risoluzione totalmente slegato da quello della dimensione del sensore.
Dire che presa una certa superficie di sensore ad esempio 1 cmq, questa avrà una risolvenza di 10 per la D2X e di 7 per la D3 (sono numeri a caso) è sicuramente un’affermazione esatta, ma se questa informazione la integriamo con i dati dimensionali effettivi dei due sensori ci accorgiamo che di questi cmq nella D2X ce ne sono circa 4 mentre nella D3 ce ne sono ben 8 e questo checche se ne dica cambia le cose e di molto!

L’esempio da me fatto sulle stampe è molto più attinente al ragionamento di quanto tu non possa pensare, infatti in quel caso il metodo usato dai grafici in questione è lo stesso identico utilizzato da te.
In quel caso il grafico si è limitato a dare a me una misura di “densità” (300DPI) ; Questo dato da solo, se non è legato anche ad una dimensione espressa in cm, non dice nulla sulla effettiva risoluzione dell’immagine. Ci sarà una certa differenza tra un file 300 DP di 1 cm x 2 cm ed uno della stessa risoluzione di 300DPI però da 1 m X 2 m? Eppure la densità di risoluzione è la stessa!

Questa differenza è la stessa che passa tra il sensore della D3 usato in FX e lo stesso sensore della stessa D3 usato in DX; in tutti e due i casi abbiamo la stessa risoluzione intesa come densità di pixel o l/mm ma sicuramente le due modalità hanno due risoluzioni effettive diverse e questo proprio perché sfruttano aree del sensore di dimensioni diverse con conseguente numero totale di pixel diverso.

Se io dovessi scegliere una fotocamera in base alla risoluzione e usassi solo il tuo metodo per determinarla dovrei dedurre che la D3 ha una risoluzione solo un filo superiore a quello della D2Hs…(visto che i due sensori hanno una densità di pixel simile) ma per fortuna io una “contatine” al numero effettivo di pixel ed al formato del sensore ancora la do e quindi capisco che la D3 ha una risoluzione di molto maggiore a quella della D2hS.

Questo per dire ancora una volta che il tuo calcolo è giustissimo ma incompleto nel senso che analizza solo un aspetto della questione. Nell’uso pratico il fatto che un sensore abbia una certa densità di pixel (quindi una risoluzione di tot l/mm) non ci dice molto sulla effettiva risoluzione che potrà produrre se non conosco anche la dimensione dello stesso quindi in definitiva il numero totale di pixel.
Allo stesso modo se di un file conosco solo la densità di pixel (300Dpi) ma non la dimensione linerae non potrò mai sapere fino a che dimensione lo potrò stampare.

L’esempio della pellicola fatto da GIODIC è perfetto ma in realtà non fa altro che avvalorare la mia tesi infatti l’autore in testa al suo ragionamento mette una piccola premessa che è però fondamentale: “a parità di altri fattori” .
Nel nostro caso però tale parità non esiste dato che i due sensori hanno: numero di pixel equivalenti e formati diversi con densità di pixel differente, nel caso del paragone tra la D3 e la D2X (quindi è come se usassimo due pellicole differenti su differenti formati)
Nel caso del paragone tra la D3 usata in CROP DX e la stessa D3 usata in FX abbiamo a parità di densità di pixel differenti dimensioni e quindi logicamente differenti quantità di pixel totali (cioè è come se usassimo la stessa pellicola però su formati diversi).

Questo naturalmente a patto che disponendo una reflex ff io decida di usarla come tale quindi se con la D2X un ritratto lo faccio con un 70 con la D3 lo farò con un 105 questo per riportare l’angolo di campo a quello che utilizzo normalmente (lo so che la focale di un dato obiettivo tra DX e FF non cambia). Se vice versa per qualche strano motivo io continuasi ad usare il mio 70 mm “croppando” poi tutto l’eccesso, beh allora il tuo ragionamento tornerebbe alla perfezione!
Io comunque se l’avessi la D3 la userei con il 105 sfruttando tutto il sensore!


Ipotizziamo una reflex digitale di nuova generazione con un sensore grande la metà del DX (11,8 x 7,85) ma con la stessa densità di pixel della D3. Un po’ a spanne questa nuova reflex avrebbe una numero totale di pixel pari a circa 1,2 MP contro i 12 MP della D3.
Bene, secondo il tuo ragionamento queste nuova reflex avrebbe la stessa risoluzione della D3 il che se osserviamo la questione solo dal punto di vista della densità di pixel è senza dubbio vero, in realtà però credo che quegli 11MP in più una certa differenza nel risultato finale la diano.

Se prendiamo le due macchine (la D2X e la D3) , le piazziamo su cavalletto e dalla stessa distanza e con lo stesso obiettivo (di pari focale) inquadriamo una mira ottica di una data dimensione certamente la mira riprodotta sulla D2X sarà più risoluta visto che la sua immagine, proiettata con la stessa dimensione sui sensori delle due macchine, sulla d2x lo sarà su una quantità di pixel superiore rispetto alla D3.
Ora lasciando ferma la D2X con la sua ottica e usiamo la D3 dallo stesso punto ma con un’ottica corrispondente per angolo di campo (quindi di focale più lunga) , in modo che la proiezione della mira sul sensore sia 1,5 volte più grande di prima allora la sua immagine sarà proiettata su un numero di pixel equivalente a quello della D2X.

In questo caso la definizione della mira riprodotta sul file della D3 sarebbe del tutto equivalente a quello della D2X o no?

In ogni caso può anche darsi che la D300 o la D2X diano immagini più nitide della D3, non lo nego e la cosa non mi preoccupa ma comunque questo avviene non certo in base a questi calcoli secondo quali lo ripeto la D3 dovrebbe avere una risoluzione inferiore alla D2X di ben 1,5 volte . Ora io non possiedo la D3 ma qualche file con la nuova fotocamera l’ho fatto anche io e paragonandoli a quelli fatti con la D2X posso dire che le cose non stanno così nemmeno lontanamente!
E lo ripeto non certo per questioni di software.

In conclusione possiamo dire che la D3 scuramente risolve un minor numero di linee/millimetro della D2X e che però questo fatto, se uno usa il FF con le ottiche corrispondenti come angolo di campo a quelle che usava sulla D2X, non si risolve nella maniera più assoluta in una minore risoluzione dei file prodotti dalla D3 rispetto a quelli prodotti da una D2X.

A meno che tu convintamene voglia sostenere che i 159.000 pixel in più presenti sul sensore della D2X siano determinanti ai fini della sua supposta maggior risoluzione… non credo!

Una piccola precisazione per Eqbit:

Quello che lei dice a proposito della focale e della resa prospettica è assolutamente sbagliato; la prospettiva dipende solo dalla distanza di ripresa e non dalla focale.
Quindi se le vuole ottenere sul DX la stessa inquadratura che otteneva con il 50 sul 24x36 deve per forza usare su DX un ottica di focale 1,5 volte inferiore (50/1,5=33,333) cioè diciamo un 35.
Se lo farà lei otterrà su DX un fotografia identica a quella che aveva realizzato con la 24x36 con il 50 con la sola differenza che quella in DX avrà un po’ più di PDC.
Se lei invece davvero volesse usare lo stesso 50 su DX allora per avere la stessa inquadratura dovrebbe allontanarsi dal soggetto e in questo caso si che la prospettiva cambierebbe!
Quindi cambiando formato e volendo mantenere la stessa prospettiva, quindi non cambiando punto di ripresa, occorre cambiare focale e su questo non ci piove!

Ciao e auguri a tutti.
_Lucky_
QUOTE(_Lambretta_ @ Dec 31 2007, 12:16 AM) *
..... Infatti c'è qualcuno che vuole ancora "ingrandire" il supporto fotosensibile il sensore non si toglie dalla fotocamera a meno che non la si vuole scassare, quindi non si ingrandisce ne 10 ne 15 volte nulla... il formato del sensore non conta "nulla" ai fini della stampa ma solo ai fini dell'angolo di campo coperto dall'obiettivo che ci viene montato davanti... ai fini della "grandezza" della stampa conta la risoluzione del sensore non il suo formato...


Scusa Stefano, mai per polemica ma solo perche' mi piace capire le cose, soprattutto quelle a cui fatico ad arrivare, e premettendo che alcuni meccanismi mi sono ancora oscuri, quindi non posso che avanzare congetture.... ma:
se su un sensore che misura 24x15mm ho 12milioni di pixel ognuno dei quali misura 6 micron (faccio cifre tonde....) per stampare una foto formato 24x15cm, poiche' i pixel sempre 12 milioni sono, io devo comunque "spanderli" su una superfice 10 volte piu' grande.... ed a questo punto o "ingrandisco" le dimensioni di ogni pixel da 6 micron a 60 micron..... oppure "allontano" di 10 volte un pixel dall'altro lasciando uno spazio vuoto tra l'uno e l'altro.... rolleyes.gif che la macchina di stampa provvedera' a riempire creando degli altri pixel fittizi calcolandoli per interpolazione.....
comunque sia, non mi pare poi troppo scorretto parlare di "ingrandimento" soprattutto nel primo dei due casi.....
purtroppo a questo punto perdo il filo e non riesco piu' a capire cosa succede alle 90 linee per mm registrate sul sensore.....



QUOTE(_Lambretta_ @ Dec 31 2007, 12:26 AM) *
Ovviamente visto che sia la D2x che la D3 sono delle 12 megapixel "dichiarate" è evidente che se stampiamo i file che producono alla stessa "risoluzione" di stampa otterremo una stampa di dimensioni "quasi" uguali e quindi avremo registrato una quantità "analoga" non la stessa di informazione, in quanto sulla qualità ci sarebbe qualche "distinguo" da operare...


ecco... questo vorrei capirlo meglio.....

ciao, Luciano

P.S. comunque sia, ti ringrazio per aver speso tante volte, e senza alcun "ritorno", il tuo tempo e le tue energie per cercare di condividere le tue conoscenze, per cui capisco perfettamente che le mie domande ti possano apparire come una seccatura.....
buzz
Lambretta e Meialex: state discutendo su due cose differenti, ecco perchè non c'è punto di incontro (a proposito dei ceci e delle fave).

La domanda iniziale era perchè i files della D2 sono apparentemente più nitidi di quelli della D3, e la risposta era "la risoluzione del sensore", abbondantemente spiegata.

Il resto, sono cose che concorrono alla formazione dell'immagine e quindi alla sua qualità, ma sono altri argomenti, che pur concomitanti, non porescindono dalla verità di basel ovvero ch eil sensore DX da 12 pisellini, risolve più linee/mm di quello della D3 con sempre 12 pisellini ma meno densi.

Pertendo da una immagine raccolta dalle due fotocamere, ogni stampa ottenuta, a parità di dimensioni, avrà la stessa risoluzione (densità) di pixel,ma quella della D2 avrà ricevuto le informazioni più dettagliate, Questo assumendo che le due immagini siano il risultato di due inquadrature uguali, quindi ottenute una da un 50 e l'altra da un 75mm.

La scena è la stessa, gli oggetti riprodotti pure, solo che la stessa immagine su sensore D3 viene proiettata più grande, e su D2 più piccola.

ripeto che la risoluzione su sensore è un valore assoluto, mentre ad essere relativo è il dettaglio che verrà gli verrà proiettato dalle ottiche.
Ed ecco che qui rientra il potere risolvente, overo la qualità assoluta di queste ultime.

E il discorso continua.....
_Lambretta_
QUOTE(meialex1 @ Dec 31 2007, 03:35 PM) *
Gentilissimo Lambretta innanzitutto come "moderatore Ti invito ad usare Toni più pacati........ in generale a tutti gli utenti..... siamo in questo Forum per confrontarci non per azzuffarci.....


Gentilissimo moderatore che fa tira fuori i gradi... prima di tutto i toni pacati io li ho sempre usati poi qualcuno ha scritto che scrivo "stupidate" e senza la matematica "equivale" a dare dello stupido a chi le scrive... quindi occhio a chi ha iniziato a "trascendere" la pacatezza... io per mio costume non mi azzuffo con nessuno perché ritengo che non sia un atteggiamento civile... quindi visto che il pistolotto me lo ha fatto pubblicamente in tale modo Le rispondo... se vuole può continuare in privato come prevede il regolamento...

Non mi deve convincere di nulla, anche perché quando scrivo una cosa è perché ne sono convinto... in effetti ho scritto in altri post che per esempio la P5100 pardossalmente ha una risoluzione superiore alla D2x, in quanto il sensore è ancora più piccolo di quello della D2x e i pixel sono grossomodo gli stessi... ma non per questo ho scritto che la P5100 produce immagini più nitide della D2x... di nitidezza non ho mai parlato, ho parlato sempre ed esclusivamente di risoluzione... poi se qualcuno ha voluto per forza associare a questo concetto una maggiore nitidezza "presunta" della D2x nei confronti della D3 allora deve convincere loro e non me, mai detto che la D2x è meglio della D3... mi trovi dove l'ho scritto e lo correggo subito...

Il suo ragionamento è viziato dal fatto che si ostina a non voler considerare il fatto che gli obiettivi non mutano le loro caratteristiche fisiche in base al formato, quello che cambia è solo l'angolo di campo... se utilizza due obiettivi diversi a esempio un 30 su DX e un 45 su FX la risoluzione effettiva misurabile non è quella del sensore ma quella degli obiettivi utilizzati... la risoluzione effettiva degli obiettivi varia tra esemplare ed esemplare dello stesso obiettivo, figuriamoci tra due obiettivi diversi... l'unico dato certo e incontrovertibile è che la D3 sul crop DX ha cinque megapixel come ha fatto notare Lei poco più della D2h e poco meno della D100 o D70 questo è e questo sempre sarà... lo si può urlare o dire con garbo la sostanza delle cose non cambia... se poi qualcuno vuol dare interpretazioni di "fantasia" a questa "verità" non sarò certo io... la fantascienza (quella buona) mi piace leggerla, non scriverla...

Ora devo allontanarmi dal PC ma su questo punto gradirei come ho sempre fatto avere l'ultima parola, quindi vediamo chi si stufa prima...
meialex1
QUOTE(_Lambretta_ @ Dec 31 2007, 03:57 PM) *
Ora devo allontanarmi dal PC ma su questo punto gradirei come ho sempre fatto avere l'ultima parola, quindi vediamo chi si stufa prima...


Gentilissimo Lambretta io mi sono già stufato........

Buona Fine e buon inizio....


_Lambretta_
QUOTE(_Lucky_ @ Dec 31 2007, 03:44 PM) *
Scusa Stefano, mai per polemica ma solo perche' mi piace capire le cose, soprattutto quelle a cui fatico ad arrivare, e premettendo che alcuni meccanismi mi sono ancora oscuri, quindi non posso che avanzare congetture.... ma:
se su un sensore che misura 24x15mm ho 12milioni di pixel ognuno dei quali misura 6 micron (faccio cifre tonde....) per stampare una foto formato 24x15cm, poiche' i pixel sempre 12 milioni sono, io devo comunque "spanderli" su una superfice 10 volte piu' grande.... ed a questo punto o "ingrandisco" le dimensioni di ogni pixel da 6 micron a 60 micron..... oppure "allontano" di 10 volte un pixel dall'altro lasciando uno spazio vuoto tra l'uno e l'altro.... rolleyes.gif che la macchina di stampa provvedera' a riempire creando degli altri pixel fittizi calcolandoli per interpolazione.....
comunque sia, non mi pare poi troppo scorretto parlare di "ingrandimento" soprattutto nel primo dei due casi.....
purtroppo a questo punto perdo il filo e non riesco piu' a capire cosa succede alle 90 linee per mm registrate sul sensore.....
ecco... questo vorrei capirlo meglio.....

ciao, Luciano

P.S. comunque sia, ti ringrazio per aver speso tante volte, e senza alcun "ritorno", il tuo tempo e le tue energie per cercare di condividere le tue conoscenze, per cui capisco perfettamente che le mie domande ti possano apparire come una seccatura.....


Allora prendiamo per esempio il sensore della P5100... della D2x e della D3... sono tutti 12 mp circa anche se la P5100 è 12 megapixel sul formato 4/3 e le DSLR sul formato 3/2... quindi quella che ha il sensore più piccolo avrà i pixel più vicini, quindi in un millimetro ci sranno più linee di pixel... poiché la risoluzione si misura in linee per mm la Digicamera che ne ha di più per millimetro è più risoluta... ora fermiamoci qua senza fare voli pindarici sulla nitidezza, sulla qualità, sui passaggi tonali, sulla tridimensionalità e tutte le altre belle cose che vengo citate...

Il processo di interpolazione dei dati di luninanza avviene o in fase di scatto se memorizziamo in un file finito a es. jpeg o può avvenire anche in post produzione se salviamo in formato grezzo raw-nef... quando e se vorrai stampare alla stampa devi per forza mandare un file finito jpeg o tiff o encapsulated come si incapsula meglio... quindi a quel punto i giochi sono fatti non puoi ingrandire nulla anzi al contrario in digitale non si ingrandisce si riduce.... e si riduce di quanto della risoluzione di stampa per esempio se stampi a 300 dpi avrai una stampa più piccola di una stampata a 100 dpi... con la pellicola si ha un ingrandimento perché l'immagine sul negativo deve essere stampata invertendola e quindi trasfrormando il negativo in un positivo... o stampi il negativo per contatto e quindi la foto avrà la stessa dimensione del negativo... oppure inserisci il negativo in un "ingrandito" che fantasia a proposito nel trovare i nomi degli apparecchi... tiri su la testa dell'ingranditore agendo sull'apposita manopola fino a quando raggiungi sul piano dell'ingrandito la dimensione di stampa "voluta" in questo caso ottieni un ingrandimento... non corrego il post perché vado di fretta se c'è qualche errore o qualche virgola di meno leggetevelo così com'è... tanto alla fine se uno vuole capire, capisce anche senza le virgole...

QUOTE(meialex1 @ Dec 31 2007, 04:03 PM) *
Gentilissimo Lambretta io mi sono già stufato........

Buona Fine e buon inizio....


Non faccia così ora che mi stavo iniziando a scaldare... non si estranei dal thread può darsi che riesca a farmi capire meglio qualcosa... a discutere da solo è imbarazzante... c'è sempre bisogno di interlocutori validi...

Buon tutto anche a Lei glielo scrivo "sinceramente" perché mi sta molto simpatico... a mio modo di vedere quindi non lo prenda come giudizio assoluto anzi sicuramente sono io a sbagliarmi, qualche volta Lei si incarta da solo nei concetti... ma alla fine credo ci si possa intendere alla grande, perché tutto sommato la sostanza c'è...
_Lucky_
QUOTE(_Lambretta_ @ Dec 31 2007, 04:12 PM) *
Allora prendiamo per esempio il sensore della P5100... della D2x e della D3... sono tutti 12 mp circa anche se la P5100 è 12 megapixel sul formato 4/3 e le DSLR sul formato 3/2... quindi quella che ha il sensore più piccolo avrà i pixel più vicini, quindi in un millimetro ci sranno più linee di pixel... poiché la risoluzione si misura in linee per mm la Digicamera che ne ha di più per millimetro è più risoluta... ora fermiamoci qua senza fare voli pindarici sulla nitidezza, sulla qualità, sui passaggi tonali, sulla tridimensionalità e tutte le altre belle cose che vengo citate...


e fino e qua ci siamo...... e credo che nessun o sosterra' il fatto che il risultato finale alla vista, ottenuto da una P5100, sia superiore..... laugh.gif

QUOTE(_Lambretta_ @ Dec 31 2007, 04:12 PM) *
Il processo di interpolazione dei dati di luninanza avviene o in fase di scatto se memorizziamo in un file finito a es. jpeg o può avvenire anche in post produzione se salviamo in formato grezzo raw-nef... quando e se vorrai stampare alla stampa devi per forza mandare un file finito jpeg o tiff o encapsulated come si incapsula meglio... quindi a quel punto i giochi sono fatti non puoi ingrandire nulla anzi al contrario in digitale non si ingrandisce si riduce.... e si riduce di quanto della risoluzione di stampa per esempio se stampi a 300 dpi avrai una stampa più piccola di una stampata a 100 dpi...


cioe', tornando al mio post ed alle mie due "ipotesi", non "ingrandisco" le dimensioni dei pixel per "spalmarli" sulla stampa ma, nel momento in cui nel programma di postproduzione stabilisco la risoluzione di stampa (o ricampiono l'immagine), i pixel originali presenti sul sensore vengono distanziati tra di loro e vengono creati un certo quantitativo di pixel artificiali, interpolati da quelli adiacenti, che vanno a "coprire" gli spazi "vuoti" tra i pixel esistenti sulla stampa.... (perdonami se mi esprimo in modo cosi' poco tecnico...). Ovviamente, come hai giustamente sottolineato, questo processo avviene al momento della creazione del file, nel caso del jpg o del tiff che sono file con un numero di "elementi finiti" oppure puo' avvenire ogni volta che si mette mano ad un file in formato raw in cui il risultato finale deve essere ancora costruito e calcolato..... Giusto fin qui ?

a questo punto pero' mi domando cosa succede sulla stampa alle 56 linee di informazioni registrate in un mm del sensore della D3 rispetto alle 89 linee di informazioni registrate sul sensore della D300 ?

P.S. grazie sempre per la tua pazienza ......
Moulin
Io non capisco tutti questi problemi.
Mi sembra tutto così semplice.
A parità di tutte la altre variabili (SW, lenti, propsettiva, filtri ecc.) l'INFORMAZIONE raccolta dalla D3 è pressochè identica a quella raccolta dalla D2x, cioè circa 12 milioni di pixel.
Basta. E' così terribilmente semplice. Basta ragionare in termini di trasferimento dell'informazione.

Poi a vantaggio della D3 c'è il fatto che gli obiettivi possono lavorare su frequenze più basse. Se guardate i test MTF di Progresso Fotografico (fatti su banco ottico) vedrete che la risoluzione di uno stesso obiettivo su formato FF è sempre superiore a quello su formato ridotto, APS o Canon 1.6x. Quindi gli obiettivi "rendono" di più.

Però la D3 ha anche un filtro antialias che sembra tagliare un po' di più rispetto alla D2x (già tenendo conto delle differenti frequenze spaziali su cui lavorano.) L'informazione che va perduta nel filtro non viene più recuperata neanche con maschere di contrasto. Si "simula" un recupero, ma in termini di informazione spaziale "random" non c'è. Questo è un punto a favore della D2x.

In pratica le differenze sono minime. Leggendo i test fatti dagli utenti di dpreview, all'inizio sembravano dare un vantaggio D2x. Adesso, gli ultimi 2 o 3 sembrano a favore della D3.
In sostanza le variazioni degli altri fattori sembrano controllare il risultato finale.

Buon Anno a tutti.
_Lambretta_
QUOTE(_Lucky_ @ Dec 31 2007, 05:16 PM) *
a questo punto pero' mi domando cosa succede sulla stampa alle 56 linee di informazioni registrate in un mm del sensore della D3 rispetto alle 89 linee di informazioni registrate sul sensore della D300 ?


Andiamo a esplicitare... la risoluzione che ha riportato è quella massima teorica... allora per vedere qualche differenza è necessario che l'ottica usata su entrambe le digicamere risolva più di 56 linee per mm... perché se per ipotesi ne risolve "solamente" 55 in termini di risoluzione tra le due DSLR non cambia nulla... ammesso e non concesso che l'obiettivo risolva diciamo così 70 linee per mm e ammesso che nella scena inquadrata ci sia un trama con quella risoluzione... qualche differenza tra le due DSLR la potrà notare solo dove c'è una trama così fitta da raggiungere e/o superare la risoluzione dell'obiettivo... quindi se fotografa per esempio una scacchiera dove le tessere della scacchiera sono 3 cm quadrati non vedrà nessuna differenza in termini di risoluzione "pura"... se fotografa i capelli di una modella può darsi che qualcosa si noti... dico può darsi perché la risoluzione non è solo un problema di obiettivo e sensore ma anche un problema di acutezza visiva... potrebbero esserci persone che dettagli così fini non riescono a percepirli, oppure si guarda la foto da troppo vicino o da troppo lontano per apprezzare "eventuali" differenze... quindi la risoluzione del sensore... dell'obiettivo e del nostro occhio da sole non contano nulla ai fini della nitidezza apparente meno che meno ai fini della nitidezza assoluta, la risoluzione è una componente che concorre al pari del trasferimento del contrasto e al fatto che per fotografre bisogna levare il tappo davanti all'obiettivo alla nitidezza apparente...

Il moiré è un'aberrazione introdotta quando sul sensore arriva una trama la cui risoluzione o meglio le sue linee per mm sono prossime alla frequenza di estinzione, ovvero la massima frequenza di linee per millimetro consentite dalla densità di pixel presenti per mm quadrato... in alcune digicamere per esempio la D1x la struttura dei pixel non era ad array quadrato bensì rettangolare, con un'apposita funzione software si poteva passare da 6 megapixel di targa a 10 megapixel con un procedimento molto simile ma più efficace perché "proprietario" all'interpolazione che si fa con i software di editing grafico, ritornando al moiré nel caso della D3 la frequenza di estinzione è circa 59 linee per mm, quindi il filtro antialiasing si incarica di ridurre la risoluzione massima diciamo di un paio di linee per mm... il filtro antialea in niobato di litio non è altro che un filtro "flou" tarato in funzione della risoluzione del sensore, al contrario di quello software è sempre in "funzione" e quindi limita la risoluzione della digicamera anche quando non servirebbe, per evitare appunto che la comparsa "sporadica" di qualche artefatto moiré "stranisca" come è successo l'utilizzatore "medio" di digicamere... quindi il filtro A.A. ai fini della nitidezza apparente percepita è un'altra componente "critica" dell'intero processo... ovviamente non ci sarebbe bisogno di specificarlo, ma poiché la D2x ha una frequenza di estinzione più alta il filtro A.A. può permettersi di operare a frequenze spaziali della luce più alte di quelle della D3... e questo in condizioni ottimali che comprendono il verificarsi di tutte le evenienze di cui sopra, porta sicuramente a una differenza tra quanto registrato dal sensore della D2x e da quanto registrato dalla D3... meglio o peggio non interessa, sicuramente i dati memorizzati saranno diversi...

Se non dovesse essere ancora sufficentemente chiaro può chiedere che vedrò di spiegarlo ancora meglio se possibile...
_Lambretta_
QUOTE(Moulin @ Dec 31 2007, 07:11 PM) *
Poi a vantaggio della D3 c'è il fatto che gli obiettivi possono lavorare su frequenze più basse. Se guardate i test MTF di Progresso Fotografico (fatti su banco ottico) vedrete che la risoluzione di uno stesso obiettivo su formato FF è sempre superiore a quello su formato ridotto, APS o Canon 1.6x. Quindi gli obiettivi "rendono" di più.


Diciamo quasi tutto bene... però riguardo al quotato... c'è un vizio di fondo sostanziale... ovvero i test non sono MTF ma test fattore qualità, cioè un signore rispettabilissimo, si è preso la briga di leggere i test MTF prodotti appunto dal famoso Centro Studi Progresso Fotografico e li ha esplicitati per renderli maggiormente fruibili ai più, in quei test di MTF non c'è nulla... non lo so se sempre lo stesso simpatico signore o un altro, hanno "pensato" che facendo un "crop" dei vecchi test fattore qualità, ovvero considerando i vecchi test solo per la parte di competenza del DX si potesse stabilire un qualche "ipotetico" comportamento relativo... va da se che già all'epoca della pellicola i test MTF mostravano il punto debole dovuto ala fatto che la MTF si misura in aria e non su supporto fotosensibile, quindi alcune "certezze" dei test fattore qualità non erano più tanto certe cambiando il tipo di pellicola, non lo so con quale grado di "scientificità" si possa attribuire al sensore una certezza che non era certa nemmeno con la pellicola... le prove pratiche ovvero l'uso su sensore di ottiche che gli "arronzati" test fattore qualità davano per spacciate, invece hanno dimostrato che quello che era spacciata era l'applicabilità di questo metodologia per valutare la resa "reale" degli obiettivi... ancorché forse per fare quattro chiacchiere al bar, ma di oggettivo ne vedo punto...

Quindi è tutto da dimostrare che gli obiettivi su FX rendano meglio a prescindere, anche perché recita una vecchia cantilena, che su DX viene usata "generalmente" quella che viene definita la parte migliore ovvero quella centrale dell'ottica... francamente mi sembra strano che usando la parte migliore la resa sia peggiore... direi che occorre fare un attimino pace con il cervello... secondo me per la parte di competenza in comune ovvero il "crop" DX a parte la diversa risoluzione, la resa ottica pura è grossomodo la medesima, certamente la parte eccedente che è competenza del solo FX sulla FX viene meglio di sicuro...
_Lambretta_
QUOTE(Moulin @ Dec 31 2007, 07:11 PM) *
In pratica le differenze sono minime. Leggendo i test fatti dagli utenti di dpreview, all'inizio sembravano dare un vantaggio D2x. Adesso, gli ultimi 2 o 3 sembrano a favore della D3.
In sostanza le variazioni degli altri fattori sembrano controllare il risultato finale.


Io me la immaginavo così già senza leggere gli utenti Dpreview che secondo me non hanno nulla da insegnarci, tra l'altro bisogna pure fare la fatica di tradurre dall'inglese, evidentemente è più naif atteggiarsi ad anglofoni, potrei scrivere anch'io in inglese magari avrei più consensi... boh... meno male che c'è Rockwell... Rorslett e compagnia cantando se no in Italia non eravamo capaci di fotografare senza che ci spiegassero come fare i santoni stranieri... mah... dry.gif
Rugantino
QUOTE(_Lambretta_ @ Dec 31 2007, 07:53 PM) *
Io me la immaginavo così già senza leggere gli utenti Dpreview che secondo me non hanno nulla da insegnarci, tra l'altro bisogna pure fare la fatica di tradurre dall'inglese, evidentemente è più naif atteggiarsi ad anglofoni, potrei scrivere anch'io in inglese magari avrei più consensi... boh... meno male che c'è Rockwell... Rorslett e compagnia cantando se no in Italia non eravamo capaci di fotografare senza che ci spiegassero come fare i santoni stranieri... mah... dry.gif

Straquotoooooo!
buzz
QUOTE
cioe', tornando al mio post ed alle mie due "ipotesi", non "ingrandisco" le dimensioni dei pixel per "spalmarli" sulla stampa ma, nel momento in cui nel programma di postproduzione stabilisco la risoluzione di stampa (o ricampiono l'immagine), i pixel originali presenti sul sensore vengono distanziati tra di loro e vengono creati un certo quantitativo di pixel artificiali, interpolati da quelli adiacenti, che vanno a "coprire" gli spazi "vuoti" tra i pixel esistenti sulla stampa....


Esattamente.
Attenzione a non usare il termine "spalmare" i pixel, in quanto ogni pixel è paragonabile per concetto a un bit, ovverio l'unità di misura delle informazioni digitali, al di sotto della quale non si può andare.
Il pixel è tale, e non esistono frazioni di esso, quindi tutto ciò che prevede un frazionamento o una moltiplicazione dioventa interpolazione, ovvero un risultato che viene influenzatodai valori dei pixel adiacenti, per raggiungere con un buion grado di approssimazione un valore accettbile neklla realtà.
_Lucky_
@ buzz : giusto! allora anzicche' "spalmare" forse e' piu' corretto dire "distribuire" i 12 Mpixel presenti sul sensore su di una superfice piu' ampia come quella della stampa finale, riempendo gli spazi vuoti tra i pixel con altri pixel creati per interpolazione.....

@ Lambretta: (Stefano, mi permetto di darti del Tu e non del Lei perche' normalmente quando ci incontriamo a Venafro questo e' il modo con cui reciprocamente ci appelliamo.....) tutto giusto quello che hai spiegato, il funzionamento del filtro antialiasing e il concetto del moire'... solo che riguardano altri aspetti della questione, non precisamente legati alla mia domanda..... Pollice.gif
Il mio dubbio era legato semplicemente a quello che succede ad una ipotetica trama, poniamo di 50 linee/mm registrata sul sensore, nel momento in cui la vado a stampare. Pensando e ripensando mi e' venuta una ipotesi, che potrebbe essere giusta o sbagliata, e questo magari me lo dirai tu, se ne hai voglia:
poniamo che fotografi una mira ottica composta da linee alternate bianche e nere, e che in funzione della densita' della mira, della focale e della distanza di ripresa, io riesca a registrare su un sensore, poniamo 50 linee per mm (nota che mi sono volutamente posto al disotto della frequenza di taglio del filtro antialiasing ed in questa ipotesi volutamente non prendo in considerazione altre possibili variabili, supponendo inoltre che la risoluzione ottica dell'obiettivo sia ampiamente superiore...).
Se io trasferisco l'immagine catturata dal sensore su una stampa in un rapporto 1 a 1, ed ammettendo che io possa disporre di una ipotetica macchina stampatrice capace di rendere sulla stampa una risoluzione comunque superiore a quella del mio sistema di ripresa, io potrei distribuire sulla stampa i pixel esattamente come sul sensore della macchina e quindi dovrei avere sulla stampa esattamente le stesse 50 linee per mm presenti sul sensore.....
se invece trasferissi l'immagine con un rapporto di 1 a 10 e quindi su una superficie 10 volte piu' grande, io dovro' distribuire i 12mpixel presenti sul sensore su una superficie piu' ampia, creando dei pixel "fittizi" ed interpolati per riempire lo spazio tra un pixel e l'altro. A causa di cio' le linee diventano piu' "larghe", ce ne entrano di meno in un millimetro, e in definitiva la risoluzione della stampa, in linee per mm, si riduce di un fattore pari a .....??? e comunque proporzionale al rapporto tra il numero di pixel del sensore ed il numero di pixel della stampa (e' giusto o sono completamente fuori strada ???)
Se quanto ho scritto e' giusto, la risoluzione ottica in linee/mm "ipotetica" (cioe' senza tener conto della distanza di osservazione, della capacita' del nostro occhio e di qualche altra variabile...) di una stampa, a parita' di numero di pixel del sensore della macchina di ripresa:
- diminuisce con l'aumentare delle dimensioni della stampa
- e' indipendente dalle dimensioni dei pixel del sensore di ripresa e dalle dimensioni stesse del sensore, in quanto e' data solamente dal prodotto del numero dei pixel costituenti l'immagine (in parte "originali" ed in parte creati per interpolazione al fine di raggiungere le dimensioni di stampa) moltiplicati per le dimensioni fisiche del "dot" della stampatrice (che in pratica per semplificare potremmo considerare l'equivalente del pixel del sensore di ripresa)

se ho sbagliato tutto, scusami, ed apprezza solamente il mio tentativo di impegnarmi su questi concetti, anche al fine di rendere gli stessi piu' chiari a tutti gli utenti del forum.

Grazie, Luciano
Gianluca_GE
e di questa che ne pensate:

http://www.kenrockwell.com/tech/full-frame-advantage.htm
estratto
Clicca per vedere gli allegati
Buon anno a tutti

Gianluca
_Lambretta_
QUOTE(_Lucky_ @ Jan 1 2008, 03:15 AM) *
Il mio dubbio era legato semplicemente a quello che succede ad una ipotetica trama, poniamo di 50 linee/mm registrata sul sensore, nel momento in cui la vado a stampare. Pensando e ripensando mi e' venuta una ipotesi, che potrebbe essere giusta o sbagliata, e questo magari me lo dirai tu, se ne hai voglia:
poniamo che fotografi una mira ottica composta da linee alternate bianche e nere, e che in funzione della densita' della mira, della focale e della distanza di ripresa, io riesca a registrare su un sensore, poniamo 50 linee per mm (nota che mi sono volutamente posto al disotto della frequenza di taglio del filtro antialiasing ed in questa ipotesi volutamente non prendo in considerazione altre possibili variabili, supponendo inoltre che la risoluzione ottica dell'obiettivo sia ampiamente superiore...).
Se io trasferisco l'immagine catturata dal sensore su una stampa in un rapporto 1 a 1, ed ammettendo che io possa disporre di una ipotetica macchina stampatrice capace di rendere sulla stampa una risoluzione comunque superiore a quella del mio sistema di ripresa, io potrei distribuire sulla stampa i pixel esattamente come sul sensore della macchina e quindi dovrei avere sulla stampa esattamente le stesse 50 linee per mm presenti sul sensore.....
se invece trasferissi l'immagine con un rapporto di 1 a 10 e quindi su una superficie 10 volte piu' grande, io dovro' distribuire i 12mpixel presenti sul sensore su una superficie piu' ampia, creando dei pixel "fittizi" ed interpolati per riempire lo spazio tra un pixel e l'altro. A causa di cio' le linee diventano piu' "larghe", ce ne entrano di meno in un millimetro, e in definitiva la risoluzione della stampa, in linee per mm, si riduce di un fattore pari a .....??? e comunque proporzionale al rapporto tra il numero di pixel del sensore ed il numero di pixel della stampa (e' giusto o sono completamente fuori strada ???)
Se quanto ho scritto e' giusto, la risoluzione ottica in linee/mm "ipotetica" (cioe' senza tener conto della distanza di osservazione, della capacita' del nostro occhio e di qualche altra variabile...) di una stampa, a parita' di numero di pixel del sensore della macchina di ripresa:
- diminuisce con l'aumentare delle dimensioni della stampa
- e' indipendente dalle dimensioni dei pixel del sensore di ripresa e dalle dimensioni stesse del sensore, in quanto e' data solamente dal prodotto del numero dei pixel costituenti l'immagine (in parte "originali" ed in parte creati per interpolazione al fine di raggiungere le dimensioni di stampa) moltiplicati per le dimensioni fisiche del "dot" della stampatrice (che in pratica per semplificare potremmo considerare l'equivalente del pixel del sensore di ripresa)


Premesso che la discussione è nata per "dibattere" la questione della nitidezza della D3 in funzione del filtro antialising e quindi credo ormai ampiamente sviscerata, chiedo scusa all'autore del thread se prendendo spunto dalla richiesta di Luca vado a cercare di "esplicitare" anche il concetto di risoluzione di stampa, che in effetti non è proprio una cosa così chiara come si crede...

Allora la risoluzione del sensore è legata all'immagine reale proiettata sulla sue superficie... dire che una trama sul sensore euivale a 50 linee per mm non significa che nella realtà sia effettivamente di 50 linee per millimetro... ipotesi una recinzione, oppure le tapparelle di una finestra poste a una distanza x di ripresa proiettate sul sensore hanno una trama di 50 linee per mm, ma questo non vuol dire che nella realtà queste linee siano a 1 mm una dall'altra potrebbero stare anche a 10 cm l'una dall'altra... ecco perché si parla di risoluzione della scena ripresa...risoluzione dell'obiettivo... risoluzione del supporto fotosensibile e risoluzione di stampa...

In digitale il processo di interpolazione, positiva o negativa è relativo alla risoluzione nativa di un sensore o di qualsiasi altro marchingegno "atto" a raccogliere informazioni luminose... per esemplificare mettiamo di avere a disposizione un sensore quadrato di 1000x1000 pixel ovvero una risoluzione pari a 1.000.000 di pixel quindi la nostra immagine virtuale di una scena reale sarà costituita da un array di un milione di punti posti 1000 sull'asse vericale 1000 sull'asse orizzontale... per determinare le dimensioni dell'output dobbiamo decidere quanti di questi punti dobbiamo "assegnare" all'unità di misura di riferimento... gli italiani ragionano in cm gli inglesi in pollici... quidi dire voglio una stampa 4x6 pollici o dire voglio una stampa 10x15 equivale a dire grosso modo la stessa cosa... "strumentalmente" si può misurare l'acutezza visiva, chi non ha mai fatto una visita oculistica in vita sua, dalle informazioni ricavate in sede di studio è stato "sancito" che per ottenere risultati simili alla stampa tradizionale, in digitale bisogna assegnare al dispositivo di stampa "almeno" 300 punti per pollice oppure circa 120 punti per cm... quindi in risoluzione nativa stampando a 100 punti per cm dal nostro array di partenza otterremo una stampa di 10x10 cm a 200 punti per cm una stampa 5x5 cm a 300 punti per cm una stampa 3,33x3,33 cm... ipotesi a noi occorre una stampa 30x30 cm quindi con il nostro array avremo a disposizone due possibilità o abbassiamo la risoluzione di stampa a 33 punti per cm quindi la stampa sarà poco definita oppure interpoliamo "artificialmente" i pixel a disposizione con un procedimento chiamato ricampionamento ci sono vari algoritmi di ricampionamento... i più diffusi sono la dimensione ottimale, il ricampionamento lineare e quello bicubico, alcuni come lo s-spline sono proprietari e non sono integrati nei software di editing ma vengono "forniti " a parte in software stand-alone che generalmente sono anche utilizzabili come plug-in nei software di editing grafico... che sarebbero poi i file con estensione .8bf per intenderci... quindi ai fini della qualità la palla passa dalla risoluzione nativa del sensore, alla capacità elaborativa del computer legata alle performances efettive del software di fotoritocco... sono due fasi completamente avulse una è legata alla ripresa e più pixel specialmente di qualità ci sono e meglio è perché poi dopo per ottenere stampe di dimensioni maggiori che poi è lo scopo finale della ripresa, non è necessario intervenire aumentando "artificialmente" la risoluzione di stampa... tra l'altro il ricampionamento è vieppiù efficace quanto maggiore è la qualità del file da "ricampionare"... il ricampionamento è positivo quando aumentiamo la risoluzione ed è negativo quando la diminuiamo, per esempio per pubblicare a "bassa" risoluzione immagini sul web...

Se c'è ancora qualcosa di poco "chiaro" a esposizione...
_Lambretta_
QUOTE(Gianluca_GE @ Jan 1 2008, 12:03 PM) *
e di questa che ne pensate:

http://www.kenrockwell.com/tech/full-frame-advantage.htm
estratto
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Buon anno a tutti

Gianluca


A parte che si capisce poco dagli schizzi fatti a mano dall'"immarcescibile" Ken da cui si evince il perché è passato dal disegno alla fotografia, quello che emerge è che il grafico della risoluzione riporta paro, paro quello che già avevo scritto io e che "ulteriori" considerazioni sulla nitidezza vanno fatte anche in funzione della "diffrazione" anche in questo caso siamo leggermente fuori argomento (off topic per gli amantio dell'inglese) in quanto la "diffrazione" è una caratteristica legata alla chiusura del diaframma, il sensore "interviene" in gioco perché i sensori digitali sono a secondo della grandezza dei pixel capaci o meno di incassare meglio piccole chiusure di diaframma... in questa caratteristica la D3 avendo i pixel più grossi di quelli della D2x è in grado di "supportare" chiusure di diaframma superiori senza incorrere nei guasti dovuti alla diffrazione...

Adesso non è che escono fuori i paladini della D2x e dicono ma che stai a dire la D2x è più nitida, sarebbe opportuno prima di usare la tastiera di collegare anche il cervello alla porta usb in modo da fornire allo stesso la giusta "alimentazione", appare evidente che a molti il cervello funziona a tre cilindri e non sono obiettivi nel valutare le caratteristiche oggettive di una digicamera, per partito preso e per i paraocchi forniti dalla nascita, qualche fenomeno di turno se qualcuno dice che la P5100 è più leggera della D3 è capace di dire che se ci attacchi un palloncino "aerostatico" diventa più leggera, paradossalmente sono proprio i difensori a spada tratta di un oggetto che fanno più male alla sua immagine, infatti se dovessi seguire per gli acquisti i consigli "vuoto" a perdere dei molti estensori dilettanti di articoli forumistici, basati più su p***e mentali e fraintendimenti colposi, dovrei desumere che non esiste nessuna digicamera da comprare, perché alla fine magari dopo averla pagata 5000 euri ti pare che poi le fotografie le devo fare io... adesso il 2008 è arrivato finite le feste gabbato lo Santo... quindi sarò meno buono del solito quindi prima di scrivere panzane è meglio pensarci tre volte su, come sarebbe logico fare e poi se non si è sicuri di quello che si scrive è meglio evitare di scriverlo... le domande non sono mai stupide a esserlo sono certe risposte, ognuno è libero di domandare ma nessuno è obbligato a rispondere e sarebbe opportuno dare risposte utili e soprattutto tecnicamente esatte, ovviamente nei limiti delle proprie conoscenze, a volte anche poco può contribuire a far luce su un aspetto poco chiaro, certi atteggiamenti invece contribuiscono solo a far passare alla gente la voglia di leggere... con questi sentimenti di nuovo buon 2008 a tutti...
Gianluca_GE
QUOTE(_Lambretta_ @ Jan 1 2008, 02:14 PM) *
A parte che si capisce poco dagli schizzi fatti a mano dall'"immarcescibile" Ken da cui si evince il perché è passato dal disegno alla fotografia, quello che emerge è che il grafico della risoluzione riporta paro, paro quello che già avevo scritto io e che "ulteriori" considerazioni sulla nitidezza vanno fatte anche in funzione della "diffrazione" anche in questo caso siamo leggermente fuori argomento (off topic per gli amantio dell'inglese) in quanto la "diffrazione" è una caratteristica legata alla chiusura del diaframma, il sensore "interviene" in gioco perché i sensori digitali sono a secondo della grandezza dei pixel capaci o meno di incassare meglio piccole chiusure di diaframma... in questa caratteristica la D3 avendo i pixel più grossi di quelli della D2x è in grado di "supportare" chiusure di diaframma superiori senza incorrere nei guasti dovuti alla diffrazione...

Adesso non è che escono fuori i paladini della D2x e dicono ma che stai a dire la D2x è più nitida, sarebbe opportuno prima di usare la tastiera di collegare anche il cervello alla porta usb in modo da fornire allo stesso la giusta "alimentazione", appare evidente che a molti il cervello funziona a tre cilindri e non sono obiettivi nel valutare le caratteristiche oggettive di una digicamera, per partito preso e per i paraocchi forniti dalla nascita, qualche fenomeno di turno se qualcuno dice che la P5100 è più leggera della D3 è capace di dire che se ci attacchi un palloncino "aerostatico" diventa più leggera, paradossalmente sono proprio i difensori a spada tratta di un oggetto che fanno più male alla sua immagine, infatti se dovessi seguire per gli acquisti i consigli "vuoto" a perdere dei molti estensori dilettanti di articoli forumistici, basati più su p***e mentali e fraintendimenti colposi, dovrei desumere che non esiste nessuna digicamera da comprare, perché alla fine magari dopo averla pagata 5000 euri ti pare che poi le fotografie le devo fare io... adesso il 2008 è arrivato finite le feste gabbato lo Santo... quindi sarò meno buono del solito quindi prima di scrivere panzane è meglio pensarci tre volte su, come sarebbe logico fare e poi se non si è sicuri di quello che si scrive è meglio evitare di scriverlo... le domande non sono mai stupide a esserlo sono certe risposte, ognuno è libero di domandare ma nessuno è obbligato a rispondere e sarebbe opportuno dare risposte utili e soprattutto tecnicamente esatte, ovviamente nei limiti delle proprie conoscenze, a volte anche poco può contribuire a far luce su un aspetto poco chiaro, certi atteggiamenti invece contribuiscono solo a far passare alla gente la voglia di leggere... con questi sentimenti di nuovo buon 2008 a tutti...


Se non ho capito male, quindi, il diaframma gioca un ruolo non da poco e il sensore del formato più grande ne trae un vantaggio.

Ken usa come base di partenza un riferimento pari al diaframma f=8 per poi estremizzare il discorso a f=22....e mi sembra cha alla fine dei fatti il sensore del formato più grande sia sempre in grado di restituire un risultato migliore del sensore del formato più piccolo.....Mi sbaglio?

Ciao e grazie tutti per gli utili inteventi

Gianluca

efdlim
Dopo aver letto, e con un pò di impegno, tutta la discussione, mi è sorta una domanda?
....ma quanto è importante la nitidezza sulla "bellezza" di una foto?

Non è polemica, ma ho visto foto nitidissime che non trasmettevano nulla e foto meno nitide sia per del mosso sia per la presenza di tanto "sfocato" coinvolgenti e/o perlomeno definite capovalori da critici ed espeti....
Dal punto di vista tecnico è sicuramente interessante comprendere i meccanismi e le logiche di funzionamento di una DSRL.....ma alla fine mi viene da pensare che prossimamente con una 5100 si potranno fare foto che oggi si fanno con una D2x.....
Fabio
_Lambretta_
QUOTE(Gianluca_GE @ Jan 1 2008, 03:36 PM) *
Se non ho capito male, quindi, il diaframma gioca un ruolo non da poco e il sensore del formato più grande ne trae un vantaggio.

Ken usa come base di partenza un riferimento pari al diaframma f=8 per poi estremizzare il discorso a f=22....e mi sembra cha alla fine dei fatti il sensore del formato più grande sia sempre in grado di restituire un risultato migliore del sensore del formato più piccolo.....Mi sbaglio?

Ciao e grazie tutti per gli utili inteventi

Gianluca


Per quanto concerne i diaframmi "utilizzabili" se uno sa che con la d2x diaframmare più di f/11 non porta sostanziali vantaggi in termini di pdc e anzi causa guasti dovuti alla diffrazione allora non li adopera a meno di esserne costretto dalla troppa luce a disposizione, viceversa la PDC è minore nella D3 a parità di diaframma utilizzato allora se per ottenere la stessa PDC della d2x a f/11 bisogna usare f/16 lo si può fare tranquillamente perché il sensore della d3 soffre meno la "diffrazione" alla fine sono due caratteristiche che se conosciute conducono a un sostanziale pari e patta nelle prestazioni, se si eccedono i limiti non è colpa della digicamera ma di chi non la sa usare... se vuoi fare a 100 all'ora una curva che al massimo consente di essere percorsa a 60 all'ora è colpa dell'automobile se finisci all'ospedale? Quindi nessuno obbliga di usare diaframmi più chiusi di f/11 sulle DX se uno lo fa e peggiora la nitidezza dello scatto se la può prendere solo con la sua "ignoranza" non certo con la digicamera...
_Lambretta_
QUOTE(efdlim @ Jan 1 2008, 03:53 PM) *
Dopo aver letto, e con un pò di impegno, tutta la discussione, mi è sorta una domanda?
....ma quanto è importante la nitidezza sulla "bellezza" di una foto?

Non è polemica, ma ho visto foto nitidissime che non trasmettevano nulla e foto meno nitide sia per del mosso sia per la presenza di tanto "sfocato" coinvolgenti e/o perlomeno definite capovalori da critici ed espeti....
Dal punto di vista tecnico è sicuramente interessante comprendere i meccanismi e le logiche di funzionamento di una DSRL.....ma alla fine mi viene da pensare che prossimamente con una 5100 si potranno fare foto che oggi si fanno con una D2x.....
Fabio


La nitidezza è una componente della foto... a qualcuno interessa più della qualità artistica, quindi se ne preoccupa di più della composizione per esempio... in questa sezione si discutono le tematiche tecniche... chi vuole avere giudizi artistici sui suoi scatti utilizza la sezione word no word... io molto più pragmaticamente ritengo che la tecnica non può essere "ignorata" perché dietro a una bella foto c'è anche la conoscenza tecnica "idonea" a realizzarla... a volte per fortuna si fa un bello scatto, ma se poi non si è in grado di ripetersi perché non si sa come si è riusciti a ottenerlo, non vedo quale sia l'approccio ragionevole alla questione se non quello di imparare la tecnica...
Trigger
Innanzitutto voglio scusarmi per l'inserimento un po' brusco in questo interessante e dibattuto 3D.
Il fatto è che torno ora dall'Engadina dove ho testato pesantemente la D3 e la D300 anche a temperature piuttosto rigide e da questo punto di vista niente da dire. Pollice.gif

Riguardo alla nitidezza mi ridervo di fare prove più accurate ma questa discussione mi ha colpito molto anche perchè ero un utilizzatore di D2X prima di sacrificarla sull'altare della D3. tongue.gif

Al di la delle analisi tecniche molto competenti fatte in precedenza, e che mi ahnno fatto sentire piuttosto ignorante, vorrei solo postare una foto proprio di ieri convertita dal NEF con ViewNX senza alcun intervento di PP.

I dati di scatto li potete vedere ma li riassumo qui:
D3 + 300 2.8 VR @ F4 1/250 ISO 640
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Vi prego di ingrandire al 100% e notare la lingua del picchio oltre all'assenza pressochè assoluta di rumore.
La D2X mi ha regalato grosse soddisfazioni ed è una gran macchina e la D3 ce l'ho solo da pochi giornie ci ho fatto solo 4 o 5 mila foto per cui non la conosco ancora bene ma come si dice...
... un'immagine vale più di mille parole. laugh.gif

Un saluto
_Lucky_
QUOTE(_Lambretta_ @ Jan 1 2008, 01:56 PM) *
Se c'è ancora qualcosa di poco "chiaro" a esposizione...


Se ho capito bene... allora non mi ero sbagliato troppo messicano.gif

Grazie per la pazienza...

Luciano
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