QUOTE(FOTOFETO @ Dec 21 2013, 06:10 PM)

Ciao , ti dico la mia... purtroppo le due immagini non sono sovrapponibili e neanche il punto di messa a fuoco mi pare uguale, per non parlare della luce... comunque tralasciando ciò non posso non notare maggiore quantità di dettaglio e nitidezza dell' Heliar proprio nelle zone incriminate: bordi estremi. Se guardi i mattoni della costruzione sulla destra nell'immagine del 14-24 i dettagli appaiono parecchio impastati e inesistenti direi... anche sullo sfondo nella zona sinistra, la riva che si intravede, il discorso è identico. Il voigtlander conserva sia i colori che i dettagli molto meglio del nikon. Nella foto dell'Heliar si vede un anatide verso il centro dell'immagine che con un po di sforzo si riesce a capire a che specie appartiene...
Anche sulla roccia sia guardando i muschi che la piccola pozzetta d'acqua si nota più ruvidità nella foto del 15mm... certo non si può fare un paragone perfetto poichè, come detto sopra, le foto non sono identiche... ma da quello che vedo, unito ad altri fattori ( quali la mancanza direi quasi assoluta di distorsione, la qualità costruttiva e dei materiali, il peso, l'ingombro, il fatto di poter usare filtri da 52mm almeno sulla seconda versione, il prezzo etc. etc....) mi viene da ridere pensando ai discorsi sui "difetti" dell' Heliar... forse è colpa di un' intossicazione da zoom...
Che da un punto di vista ottico l'Heliar sia molto meglio del 14-24 (o del Samyang che ho, che a casa mia vedo pure migliore dello zoom) non ci deve essere troppo dubbio. Ora i due obiettivi, 15 e 14-24 hanno però diversa curvatura di campo (CDC) e reagiscono differentemente a spessori/lenti interposte dietro la pupilla d'uscita. Purtroppo anche i raw processor reagiscono differentemente ai superwide. Quindi bisogna capire che cosa succede. Sgombro subito una questione: un filtro AA è fatto per sfocare ed è astigmatico (generatore di CDC e astigmatismo) per costruzione. Quindi, se ne possiamo fare a meno, è sempre meglio toglierlo dall'equazione. Questo significa A7r: anche il demosaicing è più facile e l'immagine finale ben processata è migliore. Non ha senso buttare la polvere sotto il tappeto filtrando. Meglio un artefatto ad alta frequenza che un'immagine lisciata.
Altra cosa: l'immagine finale è migliore se più secca, macrocontrastata e risolvente, prima al centro e in zona mediana, poi in periferia, così vuole l'occhio: questo significa che se c'è aliasing o il raw-processor sbaglia, avremo artefatti ruvidi, ma che danno maggior nitidezza.
Il 14-24 rispetto al centro ha una CDC che si avvicina rispetto al soggetto in zona mediana e poi si azzera circa al bordo (18 mm) per poi allontanarsi. Infatti fa sbagliare i sensori laterali AF della D800e (spero per il loro bene che la LTR sia intervenuta solo per un effetto placebo).
L'Heliar su film o sensore avanzato appare flettere lentamente davanti al soggetto verso il bordo, poi forse si allontana di pochissimo (non è chiaro, poca cosa). Se la MAF su soggetto all'infinito è un pelo sotto il fondo corsa l'immagine è ottimale. Quando ho un filtro AA spesso il percorso ottico si allunga verso il bordo (la CdC piega verso l'infinito), ma rifocheggiando, accorciando la MAF) l'immagine torna ad essere ultranitida. Di quanto devo rifocheggiare lo aspetto da voi o a quando metterò le mani su una A7r, avento tutto il resto che mi serve. Questa rifrazione può allargare la CA (da 0.03% naturale per il VG) in quanto sposta il punto di demosaicing: usate un raw processor a superrisoluzione capace di porla fuori dall'equazione (Silkypix, il Sony, Capture One Pro, Raw Therapee con certi settings sono OK). Altri effetti sono riflessioni entro il filtro AA, vignettatura (ma ci sono le microlenti sulla A7R), distorsione (1% in più circa) e IN ULTIMO le dominanti da ricalibrare.
Se prendo per buoni i dati della mia NEX-5n (meno adatta dell'A7R, ma APS..), i bordi del 15 VG dovrebbero andare in fuoco perfetto con l'Heliar a 2-3 m e a circa 10 m con il 14-24 a distanza. Avvicinandoci al soggetto, la CDC si spiana, a 2 m sembra quasi scomparire. Credo che questa distanza sulla A7r salirà a 5-10 m.
Quindi se faccio una buona foto al monumento a Garibaldi o al palazzo d'angolo o nella foresta, l'Heliar (assumendo A7r = NEX-5n) sarà ultranitido sugli alberi, il 14-24 perderà. Se il soggetto è piano, invece, un lieve accorciamento della MAF (20 m) con il 14-24 dovrebbe essere sufficiente, mentre il 15 VG dovrebbe essere posto a circa (6 m). quindi l'Heliar, a TA, sarà molto più nitido in zona mediana, perderà il vantaggio al centro e sarà un po' peggiore al bordo. Poi se correggo la distorsione del 14-24, la risolvenza si abbassa di botto dell'8%.
Quindi è inutile fare discorsi se non si ha chiara la foto che si sta scattando. In ogni caso fa bene un po' di sovraesposizione e bisogna evitare geometrie inadatte al sistema ottico, ma NESSUNA SOLUZIONE VA BENE SEMPRE e, essendo brutto lo sfocato degli ultrawide, bisogna DIAFRAMMARE a f/5.6-11 quasi sempre! Il manico fa sempre l'eccezione, basta che sappia come stanno le cose. Un'idea che mi sta girando per le medio-brevi distanze potrebbe eesere quella di una lente addizionale da +1 diottria, ma devo provare...
Un'ultima cosa: non usate maschere di contrasto, solo deblur, da Nitidezza Avanzata in su. Rimettetevi dall'intossicazione da zoom, omunque tutte le ottiche superwide vanno studiate, ma proprio TUTTE, guradando a come far riuscire meglio le foto.
A presto
Elio