...
Basta avere una FF per fare foto con un effetto più tridimensionale...
oppure con una adeguata luce, una ottica luminosa e/o una giusta prospettiva possiamo ottenere gli stessi effetti anche con una aps-c secondo voi?
Basta avere una FF per fare foto con un effetto più tridimensionale...
oppure con una adeguata luce, una ottica luminosa e/o una giusta prospettiva possiamo ottenere gli stessi effetti anche con una aps-c secondo voi?
Le foto che ho postato io sono fatte con una D200, un 24mm ad f/5,6 ed in sRGB, con buonapace di FX, diaframmi apertissimi ed ampi gamut...
Parlando di sensazioni è sempre difficile quantificare scientificamente ed in modo univoco l'origine della sensazione, essendo sensazione è variabile da persona a persona, gli scatti che ha postato Fabrizio, ad esempio, a me sembrano tutto tranne che offrire sensazione di tridimensionalità.
In linea generale pero' gli elementi che solitamente con piu' facilità generano la sensazione di tridimensionalità sono sicuramente:
- un soggetto o un elemento del soggetto che, da un piano posteriore, viene diagonalmente verso l'osservatore e si pone su un piano piu' avanzato (composizione, prospettiva, scelta del punto di scatto quindi...)
- il soggetto deve essere bene a fuoco, ricco di dettagli e con un buono, se non ottimo, microcontrasto.
- il soggetto deve essere molto ben staccato dallo sfondo, tramite sfocatura, differenza cromatica, illuminazione, comunque con dei contorni molto netti e definiti.
Questi elementi determinanti si ottengono in primissimo luogo con la scelta dell'inquadratura e con la luce, una luce radente piu' facilmente evidenzierà il dettaglio del soggetto, una luce dura e ben direzionata ci permetterà di staccare nettamente le luci dalle ombre, viceversa una luce morbida non ci aiuterà. Naturalmente è possibile ottenere l'effetto anche con una luce morbida, dovremo pero' giocare sugli altri elementi, puntando alla sfocatura, alla composizione, allo stacco cromatico. Quanti piu' elementi avremo contemporaneamente nel nostro scatto e quanto piu' saranno ben gestiti, tanto piu' l'effetto sarà marcato.
Spessissimo l'effetto tridimensionale è dato, nel ritratto, da una schiarita con il lampo flash, questo perché l'aggiunta del lampo alla luce presente ottiene proprio questo effetto di "separazione" dal contesto e permette di avere una serie di elementi ricchi di microcontrasto.
Quanto conta il sensore alla luce di quanto sopra? Conta, sicuramente, tutti gli elementi contribuiscono a "costruire" uno scatto, tuttavia conta solo nella misura in cui aiuta ad esaltare, accentuare, gli elementi chiave già presenti, altrimenti da solo non fa nulla, quanti scatti piatti abbiamo visto in FX... Conta come contano le ottiche, un'ottica che ci offre molto dettaglio (non contrasto, dettaglio) permette in post produzione di esaltare proprio il microcontrasto con una serie di azioni mirate, cosi' come un'ottica che ci consente un'elevata apertura permette sia di separare bene i piani del soggetto ma soprattutto di sfocare significativamente lo sfondo. Tuttavia tutti questi elementi tecnici possono essere facilmente vanificati da una ripresa con la luce sbagliata ed una prospettiva non efficace, ed in questo caso non ci sono FX ed ottiche che tengano e che sopperiscano alle mancanze in ripresa. Analogamente una ripresa curata da questi punti di vista risulterà efficace anche con una macchina DX ed ottiche non particolarmente luminose.
Che molti notino differenze nel passaggio da DX ad FX è indubbio, probabilmente avendo uno "stile" di scatto che tende ad esaltare proprio la tridimensionalità, il passaggio di formato altro non ha fatto che accentuare gli elementi chiave per ottenere tale sensazione, ma a monte c'è proprio il tipo di scatti che si è abituati a fare, cosi' il passaggio da un'ottica ad un'altra, il passaggio in se non sarebbe determinante, lo diventa solo nel momento in cui diventa funzionale ad accentuare gli elementi importanti ad ottenere quella particolare sensazione.
Ciao
A.