QUOTE(F.Giuffra @ Nov 29 2008, 10:01 AM)

Passati i 12 bit la differenza non � enorme, per esempio la D90 ne ha 12 e la D300 14 ma la superiorit�, se c'�, chi la vede?
La rivoluzione della D3 (e della D700) � che ha dei fotositi pi� grandi del formato dx a parit� di Mpix e questo ha permesso di avere una latitudine di posa, una gamma dinamica differente, a parit� di quantit� di pix aumenta la qualit� (e diminuisce l'effetto della diffrazione, si pu� chiudere il diaframma di pi�).
La d3x torner� ad avere la stessa densit� di una macchina dx, come la D300, ma a differenza di questa partir� a 100 iso, cio� con uno stop di svantaggio, la sua enorme definizione render� pi� evidente il micromosso, la diffrazione, lo sfuocato, e quindi per avere immagini nitide bisogner� avere tempi di sicurezza maggiori, diaframmi pi� chiusi per evitare che il maggior ingrandimento possibile evidenzi zone sfuocate, ma non troppi chiusi perch� se no appare la diffrazione come nei formati pi� piccoli (nei grandi formati il fenomeno � minore, a parit� di pix) ma contemporaneamente bisogner� avere iso pi� alti.
In pratica andr� bene in sala posa o sul cavalletto, ma non nei palazzetti sportivi o nei contro luce dei tramonti.
Comunque deve ancora uscire, magari Nikon sapr� ancora sorprenderci.
Beh Fabrizio, pero' la D3x non � un'evoluzione della D3 per cui ci si aspetta qualcosa in piu', � una macchina diversa fatta per un uso diverso dalla quale ci si aspetta cose diverse. Se vuoi fotografare nei palazzetti e compri una D3x hai sbagliato, se vuoi fotografare sfilate di moda e compri una D3x hai sbagliato, la D3x � una macchina da usare in studio, con flash elettronici, per fare still life, moda, pubblicit�, certo non per gli scatti d'azione o in condizioni critiche. Andr� benissimo per il paesaggista o per chi fa architettura: cavalletto e tempi lunghi a bassi ISO. Del resto il fiorire di ottiche PC-E chiamava proprio una macchina come la D3x.
La qualit� dei 16 bit � percepibile e da molti, in ogni caso non � solo la qualit� percepibile immediata che interessa, ma la disponibilit� di una quantit� di dati notevolmente superiore; proprio in virtu' dell'uso specifico, gli scatti della D3x sono destinati ad essere lavorati sensibilmente in post produzione, poter disporre di molti dati in partenza significa ottenere un file migliore al termine di tutto il lavoro.
Nel caso di una macchina da studio disporre di pixel particolarmente grandi non � molto interessante, le condizioni di scatto sono controllate, non mi trovero' mai in condizioni di forte contrasto, la luce la gestisco io, non mi trovero' mai in condizioni di controluce forte ed ingestibile, lo decido io. Molto piu' interessante � avere tanti pixel, sia per il dettaglio che posso raccogliere in fase di scatto, sia per la possibilit� di croppare lo scatto mantenendo una buona qualit�: croppare lo scatto significa poter rimpicciolire il soggetto nell'inquadratura, cio� abbassare il rapporto di riproduzione e quindi aumentare la profondit� di campo, nello still life � determinante.
Ciao
Attilio
P.S.: in tutto questo, una tracolla serigrafata a fiori mi piacerebbe