Quindi comincia la "scalata" lungo un percorso tortuoso, alleviato dalle centinaia di gradini che rappresentavano una scorciatoia. Ma la vista era decisamente il giusto premio per il dazio pagato e qui eviterò di proporvi scatti differenti per il medesimo soggetto.

Ci si riposa e ristora all'ombra, ai piedi delle cascate si può anche fare il bagno e l'acqua è meno fredda che non quella del mare lungo la costa. Purtroppo le altre gite lungo il fiume previste saltano causa troppe prenotazioni, in pratica dovremmo aspettare tutta la giornata e pagare onerosi traghetti, fortuna che siamo in auto, quindi torniamo indietro dopo qualche ora e utilizziamo la strada per arrivare ad altri punti interessanti.

Lungo il tragitto tagliamo un bivio che non lascia dubbi.

Poche sono le parole da spendere su questo monito, al di là dei monti so che mi aspettano resti ancor più impressionanti, Sarajevo non è poi così lontana, ma sembra sia l'unico con la voglia di un reportage, e allora devo rassegnarmi e il cuore viene dedicato solo a questo esempio...

Arriviamo in una strada cieca, ove si aspetterà la barca di più modiche pretese e relativo basso prezzo, per poter visitare un caratteristico isolotto, grosso poco più di un campo di calcetto, ove si erge un antico monastero francescano di amanuensi. Il tempo intanto, cambia continuamente...

L'isolotto eil relativo convento con tanto di piccolissimo museo incorporato sono veloci da visitare, il che ci fa gioire del cambio di programma perchè oltre ad aver risparmiato la metà del biglietto che avremmo dovuto pagare partendo con il tour del parco naturale, anche il tempo si è ridotto notevolmente e siamo liberi di girare come vogliamo.

La mia auto a sette posti viene confusa con un fuoristrada e dall'asfalto, ci buttiamo a capofitto in uno sterrato con pendenza 10%. Alla sinistra il vuoto del canyon lungo il quale scorre per 75km il fiume Krka, alla destra il fianco dei monti. Temo di rovinare l'auto prestatami da mio padre, ma tutto scorre liscio, fortunatamente.

Per chi non lo sapesse, il codice stradale "alpino" prevede che chi sale su una strada poco agibile, ha la precedenza, perchè a scendere basta anche mettere a folle, mentre per ripartire in salita, c'è rischio di slittare (sabbia, terriccio, buche, ghiaccio...) pensateci la prossima volta che vi troverete in situazioni simili.

Arriviamo ad un altro punto interessante del parco, anche se considerata l'ora, la distanza da casa, il tempo, io suggerisco in fondo alla valle ci sia solo un altro traghetto ad aspettarci per andare altrove e che quindi, si stia "perdendo" tempo... bastava consultare la mappa daltronde...

Superato uno stretto pedonale carrabile ma quasi pedonale, altri scenari di roccia si affiancano alle chete acque, e la tristezza è di nuovo in noi.

Non vi sono errori di valutazione, non si tratta di incuria e di maltempo...

Nel frattempo comincia anche a piovere, tanto per simpatizzare con il nostro stato d'animo, o almeno con il mio. Risaliamo il sentiero che costeggia il fiume, qui diviso in uno dei tanti torrentelli, ma ci imbatteremo in un vicolo cieco: un traghetto ci aspetta come io, Cassandra postmoderna, avevo mestamente predetto..non ci resta che far dietro front...

Vi lascio il tempo per interiorizzare questi scatti, prima di postare quelli del viaggio di ritorno, caratterizzato dai continui cambi di umore... del tempo si intende.

Dopo lo scroscione che ci ha forse salvati dal prendere un altro traghetto per fare un giro di due ore per vedere altri scorci, che abbiamo comunque potuto apprezzare tramite soste lungo la via, ci siamo "persi" nelle stradine e crocevie varie di una zona non meglio segnalata.

Fortuna che avevo comprato una buona mappa della Dalmazia centrale, così che anche se sembrava di procedere a tentoni, eravamo sempre sulla buona strada...

Il viaggio di ritorno si è notevolmente allungato vuoi perchè avendo fatto il giro del canyon della Krka ormai ci trovavamo sul versante opposto e non abbiamo ripreso l'autostrada, quella breve fettuccia a noi concessa, vuoi perchè le stradine erano così intricate che ad ogni bivio ci si chiedeva ove ci trovassimo... vuoi perchè guarda lì, no guarda qui...

Non credo che riuscirò mai ad abituarmi a quanto ci è stato donato. Non serve macinare chilometri per poter apprezzare la natura e quanto abbiamo in dono... ma ovunque ci si trovi, è pur sempre valido fermarsi e apprezzare.

E mentre scattavo queste foto, con l amacchina in sosta lungo la strada deserta, mi sono fermato per un attimo, poi mi sono avvicinato all'auto e ho spento 4 frecce e motore, abbassando i finestrini di tutti e 4 i passeggeri invitandoli ad ascoltare. Da principio non capivano, poi si sono resi conto come me, che su quel costone di roccia, spersi chissà dove per la nostra conoscenza almeno, il mondo non si curava di noi, lasciandoci godere della pace eterna... poi il latrare di un cane ci ha strappato una risata.

Volevo ringraziarvi della pazienza nel seguire questo racconto, a modo mio, vi ho risparmiato ulteriormente perchè ho ridotto oltremodo, anche se la mia premessa prometteva il contrario, quanto ero intenzionato a mostrare. Non credo il racconto di oggi ne abbia risentito, quindi meglio mantenere ove possibile una tensione più scorrevole. Il resto, d'altronde, potrete vederlo ad opera ultimata sul sito, senza tagli e "censure" di sorta...

A domani, si andrà a Sibenik...

Per andare a Sibenik solita storia: sveglia presto, colazione in fretta, traffico mattutino all'interno di Trogir e svolta a sinistra in direzione opposta a Dubrovnik o Split. Questa volta si va leggermente più tranquilli ch ela strada la conosciamo, ma una sosta sui tornanti è d'obbligo.

Giunti sul posto, ribadiamo il concetto che le due settimane a cavallo di ferragosto, sono le meno indicate per visitare la Croazia, traffico a non finire per strade che non lo reggerebbero normalmente. La fortuna però ci assiste un poco e riusciamo a trovare una sorta di scorciatoia all'interno del centro del paese, facciamo un paio di giri con l'auto e decidiamo di parcheggiare nei pressi del porto, da lì si risale lungo le strade di un vecchio borgo, alla faccia degli incolonnamenti lunghissimi e ci dirigiamo al castello. L'ingresso? Le solite 10 Kune, ma oltre al biglietto, che per usanza locale non viene mai separato dalla matrice tanto che il giorno precedente siamo riusciti a rivenderne quattro al prezzo di due , abbiamo anche un foglietto con la storia dl luogo. E io leggo...

Dall'alto della fortezza, una delle tante, Sibenik sembra ne sia cosparsa, si gode un bel panorama e si riesce ad avere un buon colpo d'occchio di quello che è accaduto in questi luoghi. Senza piano regolatore, immagino , a ridosso di vecchie strutture fortificate, con il tempo il popolo ha costruito ammassando abitazioni una all'altra. Il centro storico qui è davvero fatto di vicoli e cunicoli... e tutti tetti rossi che infiammano la vista.

Sotto le mura anche un cimitero, e finalmente posso visitarne uno per vedere la sua struttura.

Iniziamo quindi a scendere sequendo un percorso mentale più che visivo, si va ad intuito e asenso di orientamento, diretti verso la basilica per lunghi vicoli, scale e arcate. Ma l'ospitalità qui, sembra aver lasciato il passo ad altro...

Le chiese che riusciamo a trovare sul nostro cammino sono piuttosto simili per archiettettura, all'interno tutte piuttosto deludenti: l'incuria le ha segnate per sempre, spoglie di valore artistico per come siamo abituati a vedere queste costruzioni, prive anche di un solo affresco, con l'intonaco che cade scrostandosi dalle pareti, la maggior parte, almeno quelle segnalate sulle varie guide, chiuse a qualsiasi ora del giorno.

E gli abitanti si adeguano...

Poi subiamo una sorte di effetto San Pietro, che sbucando da una qualsiasi entrata, ci si trova in uno spazzio ampio e dominante su cui sovrasta la Basilica. Qui però la piazza non è così imponente, è solo sviluppata in lunghezza, lasciando qualche metro di rispetto alla curia, tagliata sul lato opposto, dal precipizio sul molo e quindi sul mare.

Ma gli scorci sono sempre caratteristici e richiamano altre mete.

La torre campanaria ha una sola lancetta che fa comunque il suo dovere. Sovrasta dall'alto sempre l'asta con la bandiera, a voler ricordare più ai locali che non ai turisti, i colori della propria terra...

Per tornare in auto cqambiamo strada e facciamo un apasseggiata sul lungo mare, andando a naso, e utilizzando anche un'altra parte del nostro corpo, riesco ad argomentare che risparmieremo tempo... e così è!

Un dettaglio per finire e poi casa, a pianificare l'uscita del giorno dopo, che ci porterà sull'isola di Brac.

Ottimo e abbondante direi il life

In un LIFE cosi' lungo e struttato vedo un po' troppe immagini simili e troppi particolari stretti ( porte, finestre,capanne ) che potrebbero essere stati scattati ovunque.

Io avrei dato piu' respiro a paesaggi, a inquadrature piu' ampie per comprendere meglio i luoghi. Una su tutte delle mie preferite farti capire cosa intendo e' la foto di Trogir, ma in generale mi sono piaciute tutte le foto paesaggistiche, un po' meno le altre che restano comunque tecnicamente ineccepibili.

Un plauso per l'impegno e la ricchezza di informazioni!

Le foto sono tutte ottime... con alcune decisamente sopra la media.
Però secondo me avresti dovuto farne due di Life...

Croazia - Paesaggi
Croazia - Particolari

Sicuramente avrebbe giovato al tutto.
Per dirti la foto che mi piace di più per il momento è l'ultima... corroso2

Ringrazio fabio che lascia sempre il suo commento ad ogni nuova aggiunta, i consigli di brusa e Daniele li terrò a mente per la prossima "campagna" fotografica. Nel proseguio..non è mica finita qui ma manca poco ormai tranquilli, ridurrò i dettagli cercando di dare più spazio alla Croazia vera e propria.

Avevo pensato male all'inizio, quando ho impostato il tutto, che preferivo concentrare tutti gli scatti in un solo LIFE, per non appesantire troppo la sezione con nuovi 3D.

Francesco

...e io aspetto impaziente l'epilogo....

Caro Francesco, ho saltato il pranzo molto volentieri per godermi il tuo atteso LIFE ed il digiuno è stato più che abbondantemente ripagato dal testo e dalle foto!!!! GRANDISSIMO.

A presto,
roberto

Ciao Roberto, mortificato per la dieta forzata... attendo il prossimo incontro, organizziamo uno scherzetto a Daniele e soffiamogli via il uovo arrivato.. ops scherzavo

Saluti alla metà

Francesco

mai scherzetto sarebbe più gradito (ovviamente a noi ).
saluti trasmessi.
A presto (ho parlato con Dan di una gita naturalistica fuori porta...)
ciao,
roberto

p.s.: con LIFE simili, ne salterei volentieri di pranzi, il che mi farebbe anche bene
r

Aho nun giocate voi due che ve spezzo le ossa!!

Francesco, come te la cavi nella corsa veloce?

Ho fatto atletica e prima andavo forte..ora che ho le caviglie bioniche non dovrebbe prendermi nessuno

Vabbè, io ti precedo con la "robba" e tu poi mi raggiungi...

Il 18 decidiamo di andare sull'isola di Brac, partendo con il traghetto da Split e la saggia mossa è quella di non portare seco noi (Dante prendi e porta a casa) l'auto, sicchè gli spostamenti saranno tramite mezzi locali, leggasi bus, e ci sarà da divertirsi.

Però prima di tutto, dopo la traversata passaggio ponte godendo del vento in faccia e del sole mite, il bisogno era tanto e si doveva provvedere...

Arrivati a Supetar ci dirigiamo a piedi verso il Mausoleo. So che non è una grande meta, ma i colori erano invitanti e per rispetto di altri utenti in questo forum, eviterò di postare scatti che evochino tristezza...

La foto del mio avatar è stata "carpita" proprio qui, mentre mi dedicavo ad un evoluzione particolare. Un particolare del mausoleo, memore dei trascorsi celtici e di quanto mi è rimasto dall'Irlanda...

Scusate... ma mentre postavo si è bloccato il tutto.

Da Supetar ci si sposta tramite autobus lungo stradine strette, tornanti e saliscendi a Bol, lingua di spiaggia come a noi è meglio nota. Non sassi, ciottoli e scogli ma spiaggia. Ovviamente è affollatissima e anche un bel pò distante da dove si scende, poi considerando che ci si arriva all'ora di pranzo, da lontano si nota la ressa di folla che si accalca lungo le coste mai uguali a sè, in continuo mutare per via della marea.

Da lì ci imbarcheremo per Jelsa, sull'isola di Hvar, dove decideremo di passare la notte.

Stiamo ancora aspettando la tanto sospirata scorpacciata di pesce a due soldi, ma il fatto è, secondo il mio modesto parere, che finchè ci recheremo in localini bordo molo di mete più o meno turistiche, oltre al salasso niente altro ci aspetta.

Così la "peggior" serata di tutte: venti minuti seduti bordo molo in un locale pittoresco, solo per aspettare il menù, dopo altri quindici finalmente passano per prendere le ordinazioni, solo dopo la bellezza di un'ora e mezza arrivano i piatti...

Nel frattempo ci siamo vendicati allertando una decina di persone che giungeva a tarda ora e si metteva a sedere, messi in allarme del tempo trascorso, ringraziandoci affamati tutti si alzavano dirigendosi altrove.

Il treppiede è stato improvvisato con il tavolino sbilenco del ristorantino, l'obiettivo poggiato su un portafogli in pelle per rimanere più o meno in asse, di meglio non sono riuscito a fare

La mattina ci dividiamo, Jessica ed io ci fermiamo lungo la strada a Starigrad, da dove prenderemo il traghetto nel pomeriggio per tornare a Split, canonista e consorte arrivano fino alla città di Hvar, sull'isola di Hvar (che fantasia eh?)

Incredibile ma verò, già accanto al traghetto l'acqua ha dell'invitante, ma resistiamo e procediamo per altri 5/600 metri prima di trovare una spiaggetta adatta a noi, al nostro relax e al bagno. L'unico giorno di tintarella in Croazia, ringraziando la clemenza del tempo.

Spero di aver messo in pratica i consigli di chi cercava di farmi alleggerire i resoconti croati e che le immagini scelte, riescano a soddisfare i più.

Fatevi coraggio, rimangono solo gli ultimi due giorni

Francesco

ancore due giorni!?!

scherzo..
..facendo un pò la cernita si apprezzano ancora meglio

anche queste son molto belle.... non te le commento una ad una perchè ho la piadina sullo stomaco... complimenti!

Per quanto mi riguarda, SI .
Mettendo le immagini migliori si riesce di piu' a seguire il filo del tuo racconto.
Ovviamente il mio e' un parere personale, il LIFE e' tuo e impostalo quindi come meglio preferisci ...

ciao

Ti ringrazio per la costante presenza



Oddio spero di non aver dato a quanto scritto un tono polemico, non volevo esserlo. Si lo so che il LIFE è il mio ma lo voglio condividere con voi. Qualora la lettura risultasse troppo pesante, sarebbe solo uno sforzo edonistico volto a sè e otterrei l'effetto contrario.

Considerando quindi la lunghezza di questo, i consigli sono ben accetti, dal momento poi che provo a metterli in pratica, vuol dire che ho anche prestato loro ascolto

Francesco

Francesco, assolutamente non avevo letto alcuna polemica!
La faccina alla fine del mio messaggio era proprio per farti capire che quanto ti dicevo era in vena scherzosa, ma si sa che a volte sarebbe meglio parlarsi che scriversi.


ciao!

Diciamo eccesso di scrupolo da parte mia

Ciao Roberto, trovo molto piacevoli ed interessanti le tue foto, con alcune veramente belle, ed il commento/diario scritto, al solito, in forma scorrevole e gradevole alla lettura.
Concordo con quanti mi hanno preceduto, però, su alcuni particolari da discutere. Innanzi tutto la lunghezza. Inoltre, in tutta la prima parte ti sei soffermato su particolari, che avrebbero potutro trovarsi in Croazia come in qualunque altra parte dell'Europa. Lo stesso vale per i tramonti. Nella seconda parte, invece, hai mostrato monumenti e luoghi ben identificabili come croati, quindi pienamente in tema.Qualche visione d'asseme non ci sarebbe stata male. Ultimo di fetto, sempre a mio avviso, è l'assoluta mancanza dell'uomo. In un reportage di viaggio, penso sia importante mostrare vita e costumi dei luoghi. Spero che tu non me ne voglia, ma trattandosi di aspetti riguardanti la scelta delle foto, le mie osservazioni diventano un consiglio per il prossimo Life.

P.S. Fossi tuo padre, mi preoccuperei un pò per le tue frequentazioni. Andare in viaggio con un cxxxista non è il massimo. Essere spossessato dell'Argosy è il minimo che ti potesse capitare. Fai un check up alla tua Nikon. Qualche virus ...

Sergio, grazie mille per avermi attribuito il LIFE di FRANCESCO, lo considero un onore (o forse solo un lapsus).
Roberto è quello che ha saltato il pranzo ieri per leggersi il LIFE...
un caro saluto,
roberto

No no ci sta tutta..i rimproveri li prendi tu, i consigli e i meriti io

per quanto riguarda la gente del posto...mi trovi pienamente d'accordo Sergio, ma il problema è, qual era la gente del posto? Oltre l'invasione turistica, di autoctoni non ne ho incontrato e bussare alle porte mi sembrava brutto. Quando sono partito avevo già in mente foto da reportage rubate ad artigiani o altri intenti al lavoro...sarà che i croati vanno in vacanza altrove cercando di evitare il caos che generiamo noi nella loro terra...

se fossi mio padre mi avresti già diseredato perchè la canon gliel'ho venduta io (ho approfittato di un 3x2, ero andato per comprare corpi nikon ma non ne avevano, quindi le tre eos prese l'ho vendute a buon prezzo agli amici)

Francesco

Chiedo scusa a Roberto, per la scambio di nome. A Francesco dico che non sono in grado di far rimproveri, ma solo di dare consigli. Per la caxon invece aggiungo altri meriti : sono proprio convinto che "errare humanum est ... " quindi se lui ha compreso subito l'errore ... complimenti !