malina
Mar 30 2007, 02:54 PM
Se i vari Ordini fossero
Ordini, non
Corporazioni ma soprattutto non
Caste, le cose andrebbero sicuramente meglio... e questa realtà di Casta è tristemente italiana.
Tante persone hanno fatto della loro passione
anche una minuscola fonte di reddito, ma essendo stimati professionisti in altri campi di sicuro non si sognano di 'rubare il lavoro' a chi fa il fotografo di professione, né ne avrebbero il tempo. La remunerazione diventa più che altro una sorta di 'baratto monetario', e d'altra parte non hanno avuto nessuna agevolazione fiscale, ad es., nell'acquisto delle attrezzature. Questo vale per la fotografia, ma anche per la musica e per molte altre attività, se non 'artistiche', sicuramente 'artigianali'.
Chiunque poi ha un cognato/zio/cugino/trisavolo che chiaramente farebbe il nostro stesso lavoro ad una frazione del prezzo che chiediamo: quando mi viene mossa quest'obiezione, io rispondo con un "Prego, fatelo fare pure a lui/lei: sicuramente sarà un lavoro eccellente e professionale...". Di solito riesco ad essere convincente

, e quando non ci riesco mi sono levata di torno rogne poco remunerative.
studioraffaello
Mar 30 2007, 03:02 PM
QUOTE(malina @ Mar 30 2007, 03:54 PM)

Se i vari Ordini fossero
Ordini, non
Corporazioni ma soprattutto non
Caste, le cose andrebbero sicuramente meglio... e questa realtà di Casta è tristemente italiana.
Tante persone hanno fatto della loro passione
anche una minuscola fonte di reddito, ma essendo stimati professionisti in altri campi di sicuro non si sognano di 'rubare il lavoro' a chi fa il fotografo di professione, né ne avrebbero il tempo. La remunerazione diventa più che altro una sorta di 'baratto monetario', e d'altra parte non hanno avuto nessuna agevolazione fiscale, ad es., nell'acquisto delle attrezzature. Questo vale per la fotografia, ma anche per la musica e per molte altre attività, se non 'artistiche', sicuramente 'artigianali'.
Chiunque poi ha un cognato/zio/cugino/trisavolo che chiaramente farebbe il nostro stesso lavoro ad una frazione del prezzo che chiediamo: quando mi viene mossa quest'obiezione, io rispondo con un "Prego, fatelo fare pure a lui/lei: sicuramente sarà un lavoro eccellente e professionale...". Di solito riesco ad essere convincente

, e quando non ci riesco mi sono levata di torno rogne poco remunerative.
se fosse possibile ti manderei un appaluso..........
ripeto io mi sono dato un valore
se non riusciro' a sopravvivere piu' vorra' dire che mi ero dato un valore troppo alto
sulle corporazioni.....bhe ragazzi non scordiamoci che hanno firmato lo sviluppo di tutta l'europa dal '400 in poi.....non ne parliamo come fossero sette ,quello che vediamo oggi non e' frutto della logica della corporazione che era di ben alta natura ma della logica della rincorsa piu' sfrenata al potere economico -politico ( oddio che argomentaccio mi si rivolta la matriciana nello stomaco)
credo siano molto piu' deleteri i ...cartelli .... o no?
Federix
Mar 30 2007, 03:03 PM
QUOTE(malina @ Mar 30 2007, 03:54 PM)

Se i vari Ordini fossero
Ordini, non
Corporazioni ma soprattutto non
Caste, le cose andrebbero sicuramente meglio... e questa realtà di Casta è tristemente italiana.
Tante persone hanno fatto della loro passione
anche una minuscola fonte di reddito, ma essendo stimati professionisti in altri campi di sicuro non si sognano di 'rubare il lavoro' a chi fa il fotografo di professione, né ne avrebbero il tempo. La remunerazione diventa più che altro una sorta di 'baratto monetario', e d'altra parte non hanno avuto nessuna agevolazione fiscale, ad es., nell'acquisto delle attrezzature. Questo vale per la fotografia, ma anche per la musica e per molte altre attività, se non 'artistiche', sicuramente 'artigianali'.
Chiunque poi ha un cognato/zio/cugino/trisavolo che chiaramente farebbe il nostro stesso lavoro ad una frazione del prezzo che chiediamo: quando mi viene mossa quest'obiezione, io rispondo con un "Prego, fatelo fare pure a lui/lei: sicuramente sarà un lavoro eccellente e professionale...". Di solito riesco ad essere convincente

, e quando non ci riesco mi sono levata di torno rogne poco remunerative.
Però torniamo sempre al solito discorso dell'umiltà. Io, che faccio il web-master, ma potrei anche fare il meccanico o il medico, dovrei dire a chi mi chiede un reportage di matrimonio di andare da un professionista perché, è vero i soldi mi farebbero gola (a chi non ne fanno), il risultato sarebbe ciò che loro si aspetterebbero.
ludofox
Mar 30 2007, 03:24 PM
Replico ad alcune delle tue risposte...
QUOTE(ludofox @ Mar 30 2007, 03:28 PM)

Quoto questo tuo passaggio, perché in teoria sono d'accordo.
Ti ringrazio!Ma come dimostri di saper insegnare la matematica? ...Non sulla pelle degli studenti spero!
O per tornare all'esempio di Diego: Come dimostri di saper affrontare un'operazione chirurgica? ...Non sulla pelle del paziente!
Tramite degli esami, e una prova sul campo, daltronde ti faccio la domanda contraria, credi che per il solo fatto di essere iscritto ad un ordine professionale è garantita l'eccelenza? o la correttezza ? o l'onestà intellettuale? E poi con quale garanzia l'ordine professionale garantisce nel tempo l'adeguatezza del tuo sapere.Una volta passato con successo l'esame, come puoi dimostrare di averlo fatto? ...Chi dovrebbe essere deputato a darti una qualifica? ...Come la si gira, si torna sempre al punto di partenza.
Chiamalo Ordine Professionale o chiamalo come vuoi, una Struttura Istituzionale di garanzia da qualche parte salterebbe fuori.Tutti sanno che esistono professionisti - in qualunque campo - del tutto incapaci, ma se non vi fossero gli Ordini Professionali, sarebbe una vera jungla non credi?
E' possibile, sopratutto in italia dove l'etica in genere non la fa da padrona
ma ciò non toglie che liberalizzare vuol dire dare più opportunità, agevolare la concorrenza e dare la possibilità ai giovani di avere un futuro migliorePoi, che gli Ordini Professionali (oggi in Italia) siano più simili a corporazioni, può anche essere ma ti assicuro che comunque mi sento un tantino più garantito così.
Gli ordini in italia servono a livellare i prezzi e la professionalità non a garantire l'eccellenza.Per i fotografi, non esiste nulla di tutto ciò. Nel mio campo, il risultato è che per lo stesso lavoro con gli stessi diritti d'uso, la forbice tra il prezzo più basso e quello più alto, va da poche decine di euro a svariate migliaia.
Qualunque cliente, non addetto ai lavori, rimarrebbe perplesso e disorientato.
Chi vuole un lavoro eccellente non si accontenta del primo venuto ma ricercherà il professionista che con i "fatti" potrà dimostrare di essere in grado di fare un lavoro eccellente aldilà del prezzo, e non perchè è iscritto all'ordine dello still life
L'eccellenza è rara, in qualunque campo la si ricerchi.
Se gli Ordini Professionali dovessero garantire l'eccellenza, vi si troverebbero si e no una decina di iscritti.
Un Ordine Professionale deve garantire un livello minimo di ...decenza professionale e qualitativa.Ma senti putacaso viene un cliente da te per un lavoro cosa gli faresti vedere per primo il tuo portfolio o la ricevuta del versamento all'ordine professionale?
Sicuramente il Portfolio. Ma l'ipotetico cliente saprebbe che si sta rivolgendo ad un professionista serio e non ad un improvvisato.Sono perfettamente d'accordo anche con malina.
Il punto però è che se funzionano male o hanno finalità non consone a quelle per cui sono stati creati, non è colpa degli Ordini Professionali intesi come Istituzione, ma delle persone che li compongono, li dirigono e che ne dettano le regole. Che ciò avvenga in Italia (o forse sarebbe meglio dire ...anche in Italia), non c'è il minimo dubbio.
QUOTE(studioraffaello @ Mar 30 2007, 03:53 PM)

ludofox se mi capita un cliente che vuole dello still ......gli faccio vedere le tue foto

cosi' impari a metterle in rete
...Ma avvertilo che io faccio parte di quelli da svariate migliaia di euro a foto....
malina
Mar 30 2007, 03:26 PM
Ti dirò, i soldi è chiaro che fanno gola (soprattutto se si fatica ad arrivare alla fine del mese), però la soddisfazione di un lavoro ben fatto non c'è denaro che la paghi, ed io preferisco continuare a cercare questo genere di soddisfazione, avendo da tempo capito che è impossibile diventare ricchi
onestamente. E qui poi torniamo al discorso fatto precedentemente, con cui sono assolutamente d'accordo, di

Ludofox e

Lorenzo CevaValla: la professionalità è non solo data da abilità e competenze tecniche/artistiche, ma dalla capacità di mantenere rendimento costante e di rispettare termini e consegne. Nel mio ambito (che è più o meno il tuo, Federix, con frequenti incursioni nell'editoria) so di essere in grado di mantenere questi standard: con la fotografia, nemmeno lontanamente -anche se mi piacerebbe
Banshee
Mar 30 2007, 03:29 PM
"...Ma avvertilo che io faccio parte di quelli da svariate migliaia di euro a foto...." (e non c'ho manco un'ordine !!)
Si scherza!
Ludofox sono daccordo e in generale siamo daccordo.
+ libertà - corporazioni = + concorrenza e qualitàQuesto sopratutto per i nostri figli e per gli altri che verranno.
malina
Mar 30 2007, 03:32 PM
QUOTE(Banshee @ Mar 30 2007, 04:29 PM)

"...Ma avvertilo che io faccio parte di quelli da svariate migliaia di euro a foto...." (e non c'ho manco un'ordine !!)
Si scherza!
Ludofox sono daccordo e in generale siamo daccordo.
+ libertà - corporazioni = + concorrenza e qualitàQuesto sopratutto per i nostri figli e per gli altri che verranno.
Ti consiglio "Il mito della mano invisibile" di A. Roncaglia, Laterza...
studioraffaello
Mar 30 2007, 03:36 PM
ludofox tranquillo
mi accaparro il lavoro spacciando le tue foto per mie poi mi arrangio ( seeeee buonanotte)
e le rivendo a molti molti euronzoli........tanto sai l'importante e' chiacchierare....come dice ( bhe lasciamo perdere i politici che mi ribannano)
Banshee
Mar 30 2007, 03:37 PM
"però la soddisfazione di un lavoro ben fatto non c'è denaro che la paghi, ed io preferisco continuare a cercare questo genere di soddisfazione, avendo da tempo capito che è impossibile diventare ricchi onestamente."
E' vero, per esempio i soldi non sono la discriminante assoluta (vado anche per simpatia) niente ti ripaga come un lavoro che ti dà soddisfazione e nel mio caso qualche volta dico anche "no non lo faccio" se questo comporta limitazioni alla mia libertà o non rispetta la mia etica.
I soldi li vedo come un riconoscimento a quello che faccio e non li prendo mai come riferimento assoluto.
Nei miei pensieri dico sempre che posso sempre andare a lavare i vetri delle macchine piuttosto che violentare il mio essere.
Onestamente non si và lontano nel conto in banca.
Malina Grazie per il riferimento editoriale.
Anch'io sardo
studioraffaello
Mar 30 2007, 03:38 PM
QUOTE(malina @ Mar 30 2007, 04:32 PM)

Ti consiglio "Il mito della mano invisibile" di A. Roncaglia, Laterza...
malina....vista l'aria che tira .ti consiglio......la superaccolta di paperino.....cosi' salvaguardi il fegato
malina
Mar 30 2007, 03:46 PM
QUOTE(studioraffaello @ Mar 30 2007, 04:38 PM)

malina....vista l'aria che tira .ti consiglio......la superaccolta di paperino.....cosi' salvaguardi il fegato


quella ce l'ho già!!
Magari una gita a Chianciano sarebbe più efficace
Felix B.
Mar 30 2007, 03:51 PM
QUOTE(malina @ Mar 30 2007, 03:54 PM)

... e questa realtà di Casta è tristemente italiana.
Quoto tutto il tuo discorso...ma sottolineo questo passo perche' in effetti e' quello che volevo dire nel precedente messaggio. Mi dispiace ammetterlo ma e' cosi.
QUOTE(ludofox @ Mar 30 2007, 04:24 PM)

Il punto però è che se funzionano male o hanno finalità non consone a quelle per cui sono stati creati, non è colpa degli Ordini Professionali intesi come Istituzione, ma delle persone che li compongono, li dirigono e che ne dettano le regole. Che ciò avvenga in Italia (o forse sarebbe meglio dire ...anche in Italia), non c'è il minimo dubbio.
E' proprio questo il punto.....e che si fa?...si va a vivere in un altro paese?
Banshee
Mar 30 2007, 03:53 PM
Chianciano = Fegato sano
ludofox
Mar 30 2007, 03:56 PM
Milano =

...Vabbè, lasciamo perdere...
Banshee
Mar 30 2007, 04:03 PM
QUOTE(ludofox @ Mar 30 2007, 04:56 PM)

Milano =

...Vabbè, lasciamo perdere...

Non oso pensare quelo che hai pensato
gobi
Mar 30 2007, 04:13 PM
Ciao a tutti,
mi inserisco nella discussione anche se sono uno che fa foto per sè stesso,non farebbe mai un matrimonio perchè non se la sente e perchè non gli piace..insomma, uno che non si improvvisa fotografo a pagamento, anche perchè non sono abbastanza capace.
Mi vengono in mente però alcune cose leggendo i post,le riassumo in ordine sparso, così c'è il contributo di uno che vede il mondo professionale della fotografia dall'esterno.
1- Vedo in effetti sempre foto più brutte sui giornali, più sui settimanali a livello provinciale o anche più piccolo rispetto a quelli con tiratura più grande.Per cui è vero che molti si arrangiano con qualche amico che fa le foto e poi le mandano al giornale.Però penso che molte di queste cose vengano fuori da eventi un po' fatti in casa, per cui molti non cercherebbero il fotografo professionista per fare la foto da mandare al giornale.
2- Il digitale permette a molti di improvvisarsi perchè ha abbattuto i costi e così un po' di gente si è improvvisata,ma è anche vero che ad esempio molti sono passati al digitale perchè certe cose i laboratori di sviluppo o gli stessi fotografi non le fanno più (io personalmente perchè non avevo più voglia di vedere i provini dei rullini in b/n fatti da scansione di negativo e stampati su carta per colore tutti con una dominante verdina o rosa, discorso simile per l'impossibilità di stampare Cibachrome e via discorrendo..) quindi mi sembra un cane che si morde la coda.
personalmente credo che sia un discorso culturale,non di mezzo tecnico.Nel senso che il digitale o la pellicola sono la stessa cosa sotto questo punto di vista.Mi sembra che siano scese le aspettative della gente nei confronti delle foto (seguendo un trend "televisivo" piuttosto che "cinematografico") e contestualmente anche il livello delle foto fatte dai fotografi per professione (discorso generale senza riferimenti particolari perchè invece ogni tanto davanti a qualche vetrina si vedono proprio delle belle cose).Cioè io cliente mi aspetterei di più da un professionista.
Per quel che riguarda gli ordini professionali credo che siano uno strumento utile per la salvaguardia della professionalità se gestiti bene.
Io sono iscritto ad un ordine professionale di tipo tecnico, per cui mi riferisco al mio campo,ma credo che valga in generale.
Non tutti gli iscritti all'ordine lavorano bene, però l'ordine garantisce un livello minimo di preparazione che tutela i clienti prima di tutto.Poi il professionista firma e si assume le responsabilità davanti alla legge, in ogni caso.Non tutela invece i redditi dei profesionisti perchè la mia è una categoria con molta concorrenza, in cui a volte lo stesso lavoro può costare da x a 6 volte tanto (vi lascio immaginare chi ha concordato x come fa a fare bene il lavoro visto che a me farlo costa di più..dov'è il guadagno).
La morale è per me che lavorare bene alla fine paga sempre, merita farlo anche se sembra di lottare contro i mulini avento (ma non diventi ricco e ti fai un sedere immenso).
Sono ovviamente tutte opinioni personali,ma le ho scritte per dare un contributo visto dalla parte del cliente appassionato di fotografia.
Saluti cari a tutti e buone foto.
Francesco
lucaoms
Mar 30 2007, 04:13 PM
QUOTE(ludofox @ Mar 30 2007, 04:56 PM)

Milano =

...Vabbè, lasciamo perdere...

ot...
qualcuno mi diceva sempre....
se ami la tua citta'......bacia milano!!
Luca
buzz
Mar 30 2007, 04:23 PM
QUOTE(Renzo74 @ Mar 30 2007, 03:37 PM)

solo per precisione è morto il 25 maggio 1954 nei pressi del fiume rosso in Vietnam,
se cerchi in rete troverai conferma

Mi sono fatto confondere dalla data!
Sapevo del 54 e sapevo che era andato in Giappone, quindi ero convinto che fosse morto in corea, invece è poi partito per hanoi per fotografare la guerra in indocina dei francesi.
studioraffaello
Mar 30 2007, 04:23 PM
QUOTE(malina @ Mar 30 2007, 04:46 PM)


quella ce l'ho già!!
Magari una gita a Chianciano sarebbe più efficace

ecco
cosi'
prima vai a trovare il martini....sul monte.....poi sulle rive del lago piu'bello d'italia vieni a trovare me......
e ci si scambia i fumetti......
ps mi permetto di citare maritni viste le sue doti di ospitalita'.......
malina
Mar 30 2007, 04:28 PM
QUOTE(studioraffaello @ Mar 30 2007, 05:23 PM)

ecco
cosi'
prima vai a trovare il martini....sul monte.....poi sulle rive del lago piu'bello d'italia vieni a trovare me......
e ci si scambia i fumetti......
ps mi permetto di citare maritni viste le sue doti di ospitalita'.......
Occhio che vi prendo in parola...poi son cavoli vostri!!
studioraffaello
Mar 30 2007, 04:43 PM
tra brunello e sagrantino ti faremo fare tutta la strada del vino.......
Felix B.
Mar 30 2007, 06:08 PM
QUOTE(Banshee @ Mar 30 2007, 04:53 PM)

Chianciano = Fegato sano

QUOTE(ludofox @ Mar 30 2007, 04:56 PM)

Milano =

...Vabbè, lasciamo perdere...


..ma questi posti dov'e' che si trovano...in Italia???
mimmo1973
Mar 30 2007, 07:33 PM
salve a tutti mi permetto di dire la mia: io sono uno dei giovani fotografi ho aperto il mio studio da 7 anni,veniamo al dunque il digitale a me a portato benefici che ho potuto sfruttare solo perche' provengo dalla vecchia scuola,non so se avete presente il classico ragazzo di bottega assistente tutto fare partito prima a portare le borse,poi promosso a cavalletto porta flash

e via dicendo fino ad impugnare le hasselblad solo dopo che sapevo perfettamente tutti i tempi giusti e la tecnica necessaria per fare un matrimonio autonomamente.Di fotografi coetani appena nati col dig. ne conosco parecchi fanno dei prezzacci,pero' noto con soddisfazine che la mia clientela aumenta anche facendo prezzi superiori,penso che un piccolo motivo ci sara'. Dimenticavo

a tutti voi del forum che dal 2003 anno del mio accesso al dig. con la d100 con la votra presenza avete anche aumentato la mia conoscenza tecnica in questo settore.Nikon forever
Federix
Mar 31 2007, 12:10 PM
QUOTE(mimmo1973 @ Mar 30 2007, 08:33 PM)

salve a tutti mi permetto di dire la mia: io sono uno dei giovani fotografi ho aperto il mio studio da 7 anni,veniamo al dunque il digitale a me a portato benefici che ho potuto sfruttare solo perche' provengo dalla vecchia scuola,non so se avete presente il classico ragazzo di bottega assistente tutto fare partito prima a portare le borse,poi promosso a cavalletto porta flash

e via dicendo fino ad impugnare le hasselblad solo dopo che sapevo perfettamente tutti i tempi giusti e la tecnica necessaria per fare un matrimonio autonomamente.Di fotografi coetani appena nati col dig. ne conosco parecchi fanno dei prezzacci,pero' noto con soddisfazine che la mia clientela aumenta anche facendo prezzi superiori,penso che un piccolo motivo ci sara'. Dimenticavo

a tutti voi del forum che dal 2003 anno del mio accesso al dig. con la d100 con la votra presenza avete anche aumentato la mia conoscenza tecnica in questo settore.Nikon forever
Beato te, io è un pò di tempo che cerco qualcuno a cui fare da assistente e non riesco a trovare nessuno che sia disponibile.....speriamo bene.
mimmo1973
Mar 31 2007, 06:50 PM
succede anche a me,per la nuova generazione anche passare un giornata al ristorante e diventato pesante e duro
mimmo1973
Mar 31 2007, 07:05 PM

scusa avevo frainteso pensavo cercassi un assistente.Molto dipende dagli anni che hai io ho iniziato che ne avevo 16, andavo a scuola e l'estate mentre i miei amici andavano al mare io ero a lavorare.anche se onestamente la cosa aveva anche i lati positivi perche oltre ad apprendere un mestiere mi divertivo e acchiappavo pure, a differenza dei miei amici
francescoitalia
Mar 31 2007, 10:23 PM
Mi inserisco nella discussione perchè credo di essere uno di quelli che col digitale ci ha guadagnato....in effetti la mia attività non professionale è antica..sviluppo..stampa..b/n etc..ma era stata messa da parte per i costi e la poca praticità nel '93..l'ho ripresa sempre con l'analogico nel 2003 e sono subito passato dopo avere realizzato un intero catalogo di 200 prodotti al digitale...così pratico e veloce, poco costoso se si considera l'immediata impaginazione senza i tempi e costi di scansione. Pensavo avrei passato il mio tempo di grafico pubblicitario a scattare foto di scatolette e cappellini..(sigh!) invece grazie al digitale mi sono avventurato nella fotografia di sport...una breve gavetta di 1 anno e mi sono ritrovato proiettato nelle regate internazionali più importanti della mia isola a competere con valenti professionisti. risultato? Vivo esclusivamente di questo e ho pure trovato moglie nell'ambiente velico...! Certo devo lamentare che il digitale è un'arma a doppio taglio..indiscutibilmente ha lanciato molte più persone nel settore..molti di loro svolgono il lavoro saltuariamente e sicuramente tolgono un pò di lavoro ai professionisti..ma chi si lamenta troppo evidentemente non è sicuro dei suoi mezzi!
xavier65
Apr 1 2007, 08:15 AM
Ho letto con attenzione tutta la discussione e mi permetto di dire qualcosa anche perchè, a mio avviso, si è creata un pò di confusione.
Partiamo dall'inizio l'avvento del digitale ha sicuramente semplificato la vita a tanti che prima avevano enormi difficoltà a recuperare immagini...mi spiego meglio negli anni a cavallo fra il 1988 e il 1991 ho lavorato per un quotidiano (contemporaneamente studiavo all'università) e allora la bella foto non era necessariamente la regola anzi. Già allora se qualcuno veniva con una immagine bruttarella ma significativa dal punto di vista giornalistico quella foto veniva pubblicata. Questo come vedi a mio avviso risponde in parte al tuo sfogo non è un problema di digitale ma come già è stato sottolineato e un prinicipio giornalistico che ha sempre avuto un suo valore. Il digitale aiuta quei giornalisti che spesso si trovano a dovere effettuare dei servizi senza che il giornale gli mandi un fotografo di supporto (questo avviene anche per risparmiare ma anche perchè non credo che neanche le testate dei quotidiani più blasonati abbiano un parco fotografi così ampio da garantire la copertura al 100% di tutte le notizie di una giornata....!!!!!).
Andiamo al discorso ordini professionali. Io sono un medico e mia moglie è una giornalista professionista entrambi siamo iscritti ad ordini professionali che hanno una loro importanza. Ad esempio non è giustamente pensabile liberalizzare la professione di medico, eppure secondo questa logica della max libertà si dovrebbe blire l'ordine professionale a cui ci si
deve iscrivere solo se si sono superati degli esami di abilitazione alla professione e dopo un period di tirocinio pratico. Non è cosa da poco io posso decidere di laurearmi in medicina e subito dopo non abilitarmi alla professione. Quando sostengo l'esame di laurea io, in una buona quantità di casi) non ho idea di cosa sia un paziente nè di come si faccia a prescrivere qualunque farmaco. Faccio un tirocinio e inizio ad avere una infarinatura di quella che sarà la professione medica, quantomeno faccio un minor numero di Cxxxte.
Gli ordini professionali poi sono diventati delle sepcie di caste e questo sicuramente non è un dato positivo ma è anche vero che all'estero la situazione ritengo che in molti casi sia anche peggiore. Mi spiego meglio io medico che voglio esercitare la mia professione in Inghilterra devo iscrivermi obbligatoriamente all'ordine dei medici inglese se non non posso neanche mettere piede in un Ospedale (vale in Francia, Spagna, Grecia ...in Europa... ovunque) questo perchè un organismo attesti che io ho i titoli per potere esercitare una professione. In America forse è anche peggio perchè esistono ordini professionali addirittura per le specializzazioni (ordine dei chirurghi plastici, degli odonotoiatri, dei cardiologi ecc.ecc.) sempre perchè un organismo attesti che tu abbia i titoli per esercitare una professione, poi se sei un cane lo decide il mercato!!!!!!!!!
Questo ragionamento vale ovviamente per tutte quelle professioni ove sia indispensabile un codice deontologico e una preparazione di base fondamentale.
Il fotoreporter è una figura che unisce le caratteristiche del giornalista e el fotografo quindi è obbligato a rispettare un codice deontologico e quindi alla fine necessità di un suo ordine che vigili sulla sua correttezza professionale (non sulla sua preparazione) poi anche in queso caso ci sono i Capa e la massa anche qui il mercato decide. Credo che una foto di fotografi come quelle di McCurry siano giustamente pagate un botto di danari mentre quella ello sconosciuto reporter sarà pagata 20-30 €.
Diversa è la situazione per gli altri tipi di fotografi che, a mio avviso, non necessitano di un legame con un codice deontologico. Se devo fare foto di matrimoni devo solo dimostrare la mia professionalità e quindi il fotografo improvvisato venderà uno o due servizi e successivamente finirà al macero.
Scusate lo sproloquio ma è domenica mattina è ho un pò più di tempo....
Banshee
Apr 1 2007, 09:08 AM
In primis i medici dovrebbero rispettare il giuramento di ippocrate e basterebbe seguire alla lettera quel giuramento per essere dei medici "ordinati"
"di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica; "IppocratePer i giornalisti: l'ordine è un non senso.
"Siccome giornalista è chi manifesta "liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione" e siccome queste sono le parole usate dalla Costituzione per garantire a tutti la libertà di espressione, risulta evidente che cercare di delimitare il campo di chi può essere giornalista è come cercare di svuotare il mare con un secchiello bucato."Scusate se mi ripeto, ma credo siano valori importanti.
buzz
Apr 1 2007, 11:14 AM
A me sembra riduttiva la definizione di giornalista posta in questi termini. La libertà di manifestare il proprio pensiero è una sacrosanta regola sancita dalla nostra e da tante altre costituzioni, ed è alla base della democrazia e della libertà, e investe (dovrebbe) tutti i cittadini allo stesso modo.
La professione di girnalista ha qualcosa di diverso. Il tenere informati sui fatti, anche se non si ha una opinione in merito.
ecco che il giornalista si avvale del diritto di cui sopra per manifestare il proprio pensiero, ma non avrebbe il diritto di modificare i fatti a suo piacere, in nome di quel diritto.
Il fotografo non ha il diritto di manipolare una foto spacciandola per cronaca e quindi realà. (molti hanno perso il posto solo per un ritocco fotografico)
Quindi l'ordine per i giornalisti dovrebbe garantire il comportamento deontologicamente corretto dei suoi iscritti, così come lo fanno (dovrebbero) tutti gli ordini professioinali.
Ma qui non si parlava di fotografi giornalisti, ma di fotografi e basta.
Il fotografo non giornalista ha lo stesso diritto del cittadino a manifestare e fotografare. Altra cosa è pubblicare perchè si sa, il proprio diritoo finisce dove invade il diritto altrui, e da qui le regole su liberatorie ecc ecc.
Il fotografo commerciale invece sottostà alla disciplina del commercio. Forse non è necessaria più la licenza di polizia per esercitare, ma la vendita e/o il lucro vengono regolamentate dalle leggi fiscali.
Banshee
Apr 1 2007, 11:42 AM
Buzz, rispetto il tuo pensiero che in parte condivido.
Ma non è proprio da quel "giornalismo" "crismato" appunto con "l'ordine" che si notano le manipolazioni più eclatanti?
Basta nel piccolo osservare i tarocchi portati alla luce da striscia o dai vari servizi pubblicitari fatti passare come "informazione" oppure l'informazione che viene taciuta per molteplici fatti che non fanno comodo al potere politico o economico, in tutto ciò dove sono le regole etiche?
ludofox
Apr 1 2007, 11:56 AM
Comunicazioni di servizio:
Considerato l'interesse dell'argomento, credo sia opportuno spostare questo thread in "TEMI".
Considerata altresì l'ormai numerosa partecipazione, comunico che lo spostamento avverrà Lunedì intorno alle ore 12:00.
In modo tale che i partecipanti alla discussione, avvertiti per tempo, possano ritrovarla con facilità.
buzz
Apr 1 2007, 12:01 PM
Grazie ludo per la comunicazione.
Banshee, hai notato il "dovrebbe" tra parentesi?
Banshee
Apr 1 2007, 02:07 PM
Buzz, certo che l'ho notato, ed ecco perchè ho scrito che sono (in parte) daccordo, ma quel (dovrebbe) che tu hai cosi messo giustamente in evidenza mette in discussione tutto ciò che dovrebbe essere e non è quindi da riformare radicalmente e senza indugio.
xavier65
Apr 1 2007, 04:11 PM
QUOTE(Banshee @ Apr 1 2007, 10:08 AM)

In primis i medici dovrebbero rispettare il giuramento di ippocrate e basterebbe seguire alla lettera quel giuramento per essere dei medici "ordinati"
"di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica; "IppocrateIl giuramento di Ippocrate ha sicuramente un valore ma come sempre ci sono delle pecore nere che se ne fxxxno di questi giuramenti e il risultato e che se non c'è qualcuno che interviene possono fare diversi danni...Per i giornalisti: l'ordine è un non senso.
"Siccome giornalista è chi manifesta "liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione" e siccome queste sono le parole usate dalla Costituzione per garantire a tutti la libertà di espressione, risulta evidente che cercare di delimitare il campo di chi può essere giornalista è come cercare di svuotare il mare con un secchiello bucato."Scusate se mi ripeto, ma credo siano valori importanti.
Come ti ha detto anche Buzz se questo è il solo concetto di giornalista risulta anche a mio avviso riduttivo. Il principio da te citato è alla base del concetto della libertà di pensiero e di espressione e non ha nulla a che vedere con la deontologia professionale a cui un giornalista è tenuto. Prova semplicemente a pensare alle leggi che tutelano l'immagine dei minori...In definitiva io non credo che la libertà di pensiero abbia niente a che vedere con la deontologia professionale o con le regole di mercato così come queste ultime non dovrebbero diventare nella categoria dei medici il primus movens per operare.
Tu citi striscia ti ricordo che tra le truffe scoperte da Ricci e co recentemente c'è stata quella di un fisioterapista (non è un medico) che operava (in ambienti non idonei e senza la minima precauzione) in artroscopia vari ignari pazienti... pensa cosa diventerebbe il mercato se già così....
ludofox
Apr 2 2007, 11:07 AM
Come precedentemente comunicato, sposto il thread in "TEMI"
Zebra3
Jan 5 2008, 01:33 AM
Rispolvero questo topic, anche se non l'ho letto tutto. Non ce l'ho fatta.
Lascio il mio pensiero, per qullo che può servire.
Non credo che sia il digitale la rovina dei fotografi. Anzi, il digitale ha portato molti vantaggi. La rovina dei fotografi è un problema molto più complesso.
Innanzitutto l'assoluta mancanza di regole. Non solo contrattuali. Si pubblica di tutto, e solo per riempire. Un giornale, invece, dovrebbe avere il coraggio di rifiutare una foto schifosa. Lavoro in un giornale (ho lavorato in diversi giornali) e vi assicuro che capita sovente. La fotografia è una notizia e pertanto dovrebbe rispondere a dei criteri. Il giornale che non fa questo, vuol dire che ha rinunciato a se stesso. E qui non c'entra il digitale.
E' un cane che si morde la coda. Faccio un esempio estremizzando al massimo: il giornale (o qualsiasi mass media) pubblica, la gente allora è portata a credere che quello sia il canone da seguire e il livello si abbassa. Il livello si abbassa, allora al giornale non frega più nulla della qualità perché tanto riesce a piazzare un prodotto anche se scadente.
Secondo punto: c'è un evidente abbassamento del bello e della cura per il lavoro da svolgere. E la colpa di chi è, del digitale? A me sembra piuttosto un problema culturale che investe tutti, soprattutto me.
Ci sarebbero altro punti, ma ora è molto tardi.
Buona notte.
Luceformecolori
Jan 5 2008, 11:21 AM
Aggiungo un pensiero...
In questo "strana" situazione economica, dove chi potrebbe investire non lo fa, e la massa ormai di liquidi in mano non ne ha quasi più se non per l'essenziale e poco più, indebitandosi pure per le vacanze, si crea un vortice in cui le imprese risparmiano su tutto. Ne fanno le spese i fotoreporter che vengono sorpassati dagli sconosciuti allettati dalla possibilità di pubblicare gratis una propria foto magari pure brutta e fatta con mezzi di fortuna, ma utile in quanto pagata due centesimi o nulla del tutto. I fotografi di cerimonia ed altre attività "tradizionali" si trovano a fronteggiare il fenomeno dovuto ad un rivolgersi non più al professionista, ma gli agli amici e conoscenti ai quali si chiede di scattare "un po di foto", per risparmiare un po' di soldini, data la scarsa disponibilità rispetto al costo delle cerimonie.
Il digitale ? E' arrivato al momento "giusto", se non ci fosse questa corsa al risparmio in ogni parte della società (che per i privati è sopravvivenza, per molte imprese/agenzie/giornali è mera speculazione) digitale od analogico non importerebbe a nessuno, le cose fatte da professionisti sono sempre ben accette.
Mai come in questo scorcio di secolo tante cose belle sono sacrificate per far quadrare il lunario o per speculare.
cucciolo1234
Jun 26 2008, 07:56 AM
Anche se hai la D300 o la D400 .... e fai foto banali, non sarai mai un fotografo. Fotografi ci si nasce dentro.
Puoi avere una macchina da 2 soldi, e fare una foto meravigliosa. Lascia stare la qualità; il fotografo che si perde sul discorso della qualità, esce fuori dal concetto vero e proprio dal significato comunicativo della fotografia.
Fotografare veramente, è ben altro. Immagina tutti i fotografi di guerra della storia. Hanno fatto foto meravigliose, con semplici macchine meccaniche. Ciao
Hop-Frog
Jun 6 2009, 11:12 PM
Secondo me il problema è che ci siamo ormai abituati al brutto.
Il concetto di qualità per i più è superato... non conta, o comunque non conta abbastanza. Come anche le capacità. Quello che conta, purtroppo, sono i bilanci aziendali e le pubbliche relazioni... conta sapersi vendere. D'altra parte se la massa non è più in grado di avere un proprio gusto, di distinguere il buono e il cattivo, sarà difficile trovare filantropi e mecenati disposti a proporre un qualcosa di più bello ma più costoso.
Per quanto mi riguarda probabilmente se non ci fosse il digitale oggi il mio hobby sarebbe un altro, per questione di costi.
davidebaroni
Jun 7 2009, 06:54 AM
QUOTE(Hop-Frog @ Jun 7 2009, 12:12 AM)

Secondo me il problema è che ci siamo ormai abituati al brutto.
Il concetto di qualità per i più è superato... non conta, o comunque non conta abbastanza. Come anche le capacità. Quello che conta, purtroppo, sono i bilanci aziendali e le pubbliche relazioni... conta sapersi vendere. D'altra parte se la massa non è più in grado di avere un proprio gusto, di distinguere il buono e il cattivo, sarà difficile trovare filantropi e mecenati disposti a proporre un qualcosa di più bello ma più costoso.
Per quanto mi riguarda probabilmente se non ci fosse il digitale oggi il mio hobby sarebbe un altro, per questione di costi.
Mi fai venire in mente una scena di un film di diversi anni fa, con Michael Douglas che fa il Presidente degli Stati Uniti, e a un certo punto uno dei suoi assistenti gli fa tutto un discorso usando una metafora: gli dice che la gente è assetata, e che se non trova l'acqua finisce per bere la sabbia, perché ha sete. E il Presidente risponde:
"La gente non beve la sabbia perché ha sete. Beve la sabbia perché non è in grado di capire la differenza!...", o qualcosa di molto simile.

Dal mio punto di vista, il fatto è che molti, quasi tutti, hanno una visione
"romantica" della fotografia, della comunicazione, dell'arte, di quasi tutto. Molto
naive. Ma, come diceva Patti Smith,
"Se all'arte togli il romanticismo, essa diventa scienza"...
Una "bella foto" è una questione di gusti: a te piace, a me no, o viceversa.
Ma una
buona foto è un'altra cosa, e se ne può analizzare la struttura, capire come fa ad essere "buona", scoprirne il linguaggio: parole, grammatica, sintassi e uso della voce e del linguaggio del corpo, per fare un'analogia con il linguaggio parlato.
Una grande
idea fotografica, non supportata da una altrettanto grande
tecnica comunicativa, rimane un
potenziale inespresso... o almeno
non compiutamente espresso, che non è poi così diverso.

La
qualità di una foto la fanno proprio queste cose. L'
idea, e la sua
realizzazione, che la rende
efficace. Altrimenti ci si trova a recitare l'Amleto con la voce di una centralinista seccata, e non è proprio la stessa cosa...
andreabardi
Sep 2 2009, 09:11 AM
ho riletto questo antico, lungo e coinvolgente post questa mattina. Personalmente la cosa che, a mente fredda, mi ha colpito è la frase:
"Gente che con una D200 si crede un fotografo matrimonialista o che, avendo i soldi per comprare una D2X, si improvvisa fotografo di gioielli portando via lavoro a chi si è applicato e ha studiato per anni"
Perchè se una persona possiede una D200 non può essere (o credersi) un fotogrfo matrimonialista, o ritrattista? Che cosa impedisce di fare fotografia di gioielli con una D2X?
Dobbiamo fare attenzione a non cadere nell'errore opposto: l'esperienza, la conoscenza del mezzo e dei " trucchi del mestiere" sono fondamentali più dell'attrezzatura che utilizziamo: e l'attrezzatura stessa è da valutare e ponderare non secondo leggi di mercato (la legge dei pixel) ma sulla base del risultato ottenibile in unione alle proprie competenze.
La comodità operativa è un altro discorso... legato anche qui allo specifico campo di utilizzo: un matrimonio o un ritratto lo posso condurre egregiamente sia con una H3DII-50, che con una D3X o con una 500-c del 1970.
A chiosa di quanto detto mi ricordo, e vorrei recuperare, un post con dei ritratti fatti da Sergio con una usa e getta Kodak e domandare:"Sergio ha smesso di essere un gran ritrattista nel momento in cui ha scattato con quella attrezzatura?"
daniele.arconti
Sep 15 2009, 08:20 AM
Per dare una risposta a questa discussione, basta guardare il numero dei post in questa sezione e quello delle sezione "tecniche"
L'ultima risposta di andreabardi risale a 2 settimane fa.....
Io stesso ho perso le ultime settimane parlando di obiettivi, quando avrei potuto sfruttarle parlando di cose ben più profonde ed utili.
Danieluke
Nov 30 2009, 03:06 PM
Diciamo che in generale sono d'accordo con Federix anche se devo dire una cosa, è vero che ci sono delle scuole per imparare ma non è obbligatorio frequentarle per diventare un fotografo professionista, e poi la colpa del fatto che basta avere una compatta per farsi comprare le foto è anche di chi le compra.