QUOTE(Gian Carlo F @ Jan 10 2013, 11:16 AM)

certo, è corretto, se delle immagini che vedi brutte nel web (in ProPhotoRGB) te le ricatichi sul tuo PC poi le vedi bene con i colori corretti, è solo attraverso il web che sono pessime.
Non è esattamente così.
Non è detto che una foto in ProphotoRGB si veda male sul web, e non è detto che si veda bene scaricandola sul proprio PC.
Dipende dai programmi utilizzati.
Se uso un browser Color Managed (ovvero, che gestisce i profili, tipo Firefox, Safari e altri) posso vedere ragionevolmente bene qualsiasi immagine indipendentemente dal profilo incorporato, quindi anche prophoto.
Se sul proprio PC uno guarda le foto con un visualizzatore che non gestisce i profili (tipo quello incorporato di Windows XP, ma anche altri) le vedrò male. Non è "il web" a non far passare i colori giusti, ma solo il software usato.
Però qui va fatta una precisazione che a molti ancora sfugge:
la GALLERY del Forum ELIMINA i profili quando ridimensiona l'immagine.Quindi sul Gallery NESSUNA foto si vede correttamente, qualsiasi profilo si utilizzi, compreso sRGB., a meno che non si scarichi la foto ad alta risoluzione (quando disponibile).
E allora perchè si insiste a dire di usare sRGB? Semplicemente perchè:
1) la maggior parte dei monitor ha un gamut che è molto simile a sRGB, e siccome in assenza di una Gestione Colore la visione dipende dal monitor, se il monitor è
molto simile a sRGB le foto si vedranno...
molto simili.
2) non esiste solo questo forum nel web (!)
QUOTE(Max Lucotti @ Jan 9 2013, 03:10 PM)

concettualmente sbagliato. Come dice sempre
Il vecchio maxiclimb 
meglio mettere tutto in un cassetto più grande e dopo ridurlo piuttosto che castrare l'immagine dall'inizio.
Maxi....dove seiiiiiiiiiii

Eccomi!
Come ben spiegato con una metafora da uno più competente di me, usare da subito sRGB significa "spararsi nei piedi" alla partenza.
E' certamente vero che ProphotoRGB per un principiante o comunque per chi non ha un minimo di idee chiare sulla Gestione Colore e sul flusso di lavoro, può essere "rischioso".
Più che altro perchè che spesso la tendenza a
pompare la saturazione in modo esagerato, e non è così difficile generare dei fuori gamut non visibili a monitor ma che in stampa possono creare problemi.
Tuttavia i vantaggi, se ben sfruttati, sono molto importanti e sarebbe un peccato rinunciarvi.
Non è solo una questione di colori in più, ma anche di recupero delle luci, e in generale tutti gli algoritmi lavorano meglio.
Dipende anche molto dal tipo di immagini e da come/dove/se si stampa. (la stampa inkjet di qualità permette di stampare tinte non riproducibili con stampa chimica, e non visibili sul monitor)
Un buona regola per "pararsi il didietro" è quella di applicare la saturazione come passaggio conclusivo dopo aver convertito nel profilo di output: in questo modo siamo certi di non poter raggiungere saturazioni non riproducibili.
Comunque stiamo ripetendo per la centomillesima volta concetti già spiegati ampiamente qui sul forum.
Alcune discussioni sono già state linkate, consiglio di leggerle a fondo perche sono molto utili.