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Pagine: 1, 2
giannizadra
QUOTE(Luc@imola @ May 5 2008, 11:40 PM) *
Io avevo sempre pensato che il calcolo dei tempi di sicurezza sulla stessa focale avessero come unica variabile incidente la distanza dal soggetto pero' adesso mi avete incasinato la vita. hmmm.gif biggrin.gif


Già. C'è pure quella... hmmm.gif
Minore distanza, uguale maggiore ingrandimento (fisico). Lampadina.gif
Anche degli effetti del mosso ( smile.gif ).
Luc@imola
Sentite ma... sta staffa allora del 300 vibra o non vibra?
Giusto per tornare in topic... (Non si accettano paragoni di vibrazioni in + o in - fra DX e FX).
Pleas! cool.gif
maxter
QUOTE(Luc@imola @ May 5 2008, 11:57 PM) *
Sentite ma... sta staffa allora del 300 vibra o non vibra?
Giusto per tornare in topic... (Non si accettano paragoni di vibrazioni in + o in - fra DX e FX).
Pleas! cool.gif


Vibra, vibra, tutta la vita.
giannizadra
QUOTE(Luc@imola @ May 5 2008, 11:57 PM) *
Sentite ma... sta staffa allora del 300 vibra o non vibra?
Giusto per tornare in topic... (Non si accettano paragoni di vibrazioni in + o in - fra DX e FX).
Pleas! cool.gif


La staffa originale è elastica; è tutta una vibrazione.
Al tuo buon cuore non chiederci come vibra... rolleyes.gif

efdlim
Chiedo scusa se cerco di dare una risposta al quesito rimasto un pò in sospeso circa la necessità di ridurre il tempo di otturazione se uso lo stesso obiettivo sul formato Fx o DX.

A mio parere occorre tenerne conto, e adeguare il "tempo di sicurezza" perchè è necessario pensare al soggetto, alle sue dimensioni e alla distanza di ripresa.
Se penso al soggetto, per riempire il fotogramma, utilizzando un obiettivo di focale "n" , dovrò mettermi ad una certa distanza con il formato FX che sarà certamente maggiore se utilizzo il formato DX.
Ora se pensiamo all'asse e pensiamo di effettuare uno scatto con un micromosso di 1°, se il soggetto è a 1000 cm dal sensore, ho uno spostamento rispetto al punto iniziale di quasi 17 cm.

Spostadomi indietro e allontanandomi dal soggetto lo stesso movimento accidentale di prima causerà uno spostamento maggiore.
Alla distanza di 1500 cm. lo spostamento di 1° provocherà uno spostamento del punto iniziale di circa 52 cm.
Chiaramente 1° di spostamento non è certo MICRO, ma aiuta a semplificare i calcoli che sono comunque approssimativi perchè una maggiore precisione credo sia inutile.

Chiaro quindi che, se la distanza dal soggetto non varia e non varia la focale, NON varia nemmeno l'eventuale spostamento dovuto al micromosso al variare del formato del sensore sensore.
Fabio
nippokid (was here)
QUOTE(efdlim @ May 6 2008, 02:00 PM) *
...cut...
Chiaro quindi che, se la distanza dal soggetto non varia e non varia la focale, NON varia nemmeno l'eventuale spostamento dovuto al micromosso al variare del formato del sensore sensore.
Fabio

Ciao, quello che hai detto è vero, ma in riferimento alla sola fase di ripresa, in cui è appurato che è solo la distanza del soggetto che, non variando la lunghezza focale dell'obiettivo al cambiare del formato del sensore, influisce sull'insorgenza "meccanica" del micromosso.

C'è poi l'altro aspetto, di cui si sta discutendo, che è "indipendente" dalla fase di ripresa, o meglio, è un "fattore" anche a pari distanza di ripresa...

Questo aspetto riguarda la stampa o comunque il "supporto" finale di fruizione...supponendo la stessa distanza di ripresa, appunto, lo stesso soggetto occuperà il fotogramma DX e FX in modo diverso.
Producendo due stampe di pari dimensioni dai due formati, il soggetto nella stampa da DX sarà più grande e quindi evidenzierà maggiormente gli stessi microspostamenti ("meccanici") prodotti dal fotografo in ripresa.
In questo caso non cambia l'entità del "tremens", ma ne vengono solo amplificate le evidenze...

Quindi la necessità di compensare il tempo di posa c'è sia nei casi in cui la distanza camera-soggetto venga modificata al cambiar del sensore per ottenere la stessa "composizione" del fotogramma, sia a pari distanza di ripresa per la differente dimensione del soggetto in stampa.

"slegandoci" dai paragoni tra i due formati, in assoluto, distanza di ripresa, lunghezza focale e dimensione di stampa sono le variabili "meccaniche" o "amplificatrici" che influiscono sull'entità del micromosso complessivo.


hasta luego smile.gif


P.S. La staffa vibra...si si vibra proprio...

efdlim
Non mi pareva che fosse cosi appurato...

Del resto oggi c'è la tendenza a fotografare i balconi dei vicini, le tegole, i mattoni, farci degli ingrandimenti al 500% e poi urlare al mondo che l'attrezzo pagato con denaro corrente non funziona o c'è la fregatura e la conseguente delusione perchè c'è una vignettatura insopportabile e inaccettabile... blink.gif hmmm.gif
Se mi sono permesso di riportare al centro il soggetto, e in funzione di esso utilizzare l'attrezzatura più adatta alla bisogna, è perchè oggi se esiste un buco di focale tra 24 e 28 sembra che non si possa più fotografare blink.gif blink.gif salvo poi acquistare degli obbiettivi di plastica, con mega escursioni che arrivano fino alla chiusura nominale F6,3, e poi esprimere tutta la infinita delusione perchè le foglioline dell'alberello a 100 metri dal davanzale della più banale delle periferie non sono definite e "manca la nitidezza"...

...vabbè, scusate lo sfogo.....ma almeno in questa discussione è venuto fuori un argomento un pò più interessante.
nippokid (was here)
QUOTE(efdlim @ May 6 2008, 08:58 PM) *
Non mi pareva che fosse cosi appurato...

Del resto oggi c'è la tendenza a fotografare i balconi dei vicini, le tegole, i mattoni, farci degli ingrandimenti al 500% e poi urlare al mondo che l'attrezzo pagato con denaro corrente non funziona o c'è la fregatura e la conseguente delusione perchè c'è una vignettatura insopportabile e inaccettabile...
Se mi sono permesso di riportare al centro il soggetto, e in funzione di esso utilizzare l'attrezzatura più adatta alla bisogna, è perchè oggi se esiste un buco di focale tra 24 e 28 sembra che non si possa più fotografare salvo poi acquistare degli obbiettivi di plastica, con mega escursioni che arrivano fino alla chiusura nominale F6,3, e poi esprimere tutta la infinita delusione perchè le foglioline dell'alberello a 100 metri dal davanzale della più banale delle periferie non sono definite e "manca la nitidezza"...

...vabbè, scusate lo sfogo.....ma almeno in questa discussione è venuto fuori un argomento un pò più interessante.

Ciao...scusami...per "appurato" intendevo che nello svolgimento del 3D, quantomeno negli ultimi interventi, si era tentato di escludere la variabile distanza di ripresa ed "esplorare" le cause della necessità di "compensare" i tempi di posa "anti-mosso", considerando la sola differente "essenza" dei formati del sensore in riferimento alla "fruizione" finale...una stampa ad esempio...

Il tuo intervento, sebbene "limitato" ai soli "meccanismi" della fase di ripresa, è stato apprezzato ed è condivisibile in toto, mi ero solo dimenticato di esprimerlo... tongue.gif ...anche nel tentativo di tornare in topic...quindi grazie!!

Dopotutto la staffa del 300 f/4 è il "soggetto" della discussione... smile.gif ...ma si può continuare ad esplorare il micromosso in tutti gli aspetti...no? hmmm.gif

Resterebbe giusto da analizzare la questione "maggiore densità di pixel = maggiore sensibilità al micromosso??" wink.gif

bye.


P.S. Amarone anche per te...cin
giannizadra
QUOTE(nippokid @ May 6 2008, 09:47 PM) *
Resterebbe giusto da analizzare la questione "maggiore densità di pixel = maggiore sensibilità al micromosso??" wink.gif


In linea con la mia impostazione, escluderei del tutto questa variabile.
Nessuna correlazione tra le due cose.

Cin !



nippokid (was here)
QUOTE(giannizadra @ May 6 2008, 09:58 PM) *
In linea con la mia impostazione, escluderei del tutto questa variabile.
Nessuna correlazione tra le due cose.

Cin !

rolleyes.gif


...io l'avrei pensata così (..estemporaneamente..)...un micromovimento della camera che ad una data distanza corrisponda ad uno spostamento di 1 pixel e un "tot" su un sensore con densità X, su un sensore più denso, diciamo 1.5X, corrisponderà ad uno spostamento di 2 pixel...il "tot" che nel primo sensore risultava ininfluente, col sensore più popoloso occupa un intero pixel è verrà quindi registrato come informazione...e non "tralasciato"... hmmm.gif

Ho brindato troppo?? laugh.gif

smile.gif

giannizadra
QUOTE(nippokid @ May 6 2008, 10:15 PM) *
rolleyes.gif
...io l'avrei pensata così (..estemporaneamente..)...un micromovimento della camera che ad una data distanza corrisponda ad uno spostamento di 1 pixel e un "tot" su un sensore con densità X, su un sensore più denso, diciamo 1.5X, corrisponderà ad uno spostamento di 2 pixel...il "tot" che nel primo sensore risultava ininfluente, col sensore più popoloso occupa un intero pixel è verrà quindi registrato come informazione...e non "tralasciato"... hmmm.gif

Ho brindato troppo?? laugh.gif

smile.gif


Non hai brindato troppo, e sei sempre molto razionale.
Permettimi tuttavia un appunto amichevole.
Non è rivolto solo a te (anzi, è riferito a un atteggiamento diffuso), ma tu lo puoi comprendere meglio di altri.
Ti trovo (in generale) portato a trarre troppe implicazioni "cervellotiche" dal macro ( o micro ?)-cosmo del digitale.
La fisica e l'ottica sono sempre le stesse, e anche con i pixel l'obiettivo, l'otturatore e le vibrazioni producono gli stessi effetti che cagionano su pellicola.
I pixel li riproducono come li riprodurrebbero (mutatis mutandis) gli alogenuri d'argento.
Nessuno ha mai sostenuto che con una pellicola da 25 ISO (in virtù dei granuli più piccoli) il "mosso" venga reso in modo diverso che da una da 1600 ISO, a parità di distanza, tempo e focale.

Di questo passo, fra poco qualcuno sosterrà che anche la profondità di campo dipende da quanto sono fitti i pixel, e sinceramente preferirei evitare questo scempio ( smile.gif ).
nippokid (was here)
He he...appunto accettato, azzeccato e amichevolmente recepìto... smile.gif

Hai ragione.....sai cos'è.....lungi da me l'idea o la presunzione di non aver (più) nulla da imparare.....come si suol dire - ed è vero - non si finisce mai...mi capita però di cercare di "esplorare", anche cervelloticamente, l'infinitamente piccolo (o l'infinitamente grande)...per sfuggire all'infinitamente banale... wink.gif

...brutta bestia la curiosità...


Per quanto riguarda ulteriori "scempi", non posso garantire fin d'ora...ma cerchero di fare attenzione tongue.gif


wink.gif

giannizadra
QUOTE(nippokid @ May 6 2008, 11:06 PM) *
He he...appunto accettato, azzeccato e amichevolmente recepìto...

Hai ragione.....sai cos'è.....lungi da me l'idea o la presunzione di non aver (più) nulla da imparare.....come si suol dire - ed è vero - non si finisce mai...mi capita però di cercare di "esplorare", anche cervelloticamente, l'infinitamente piccolo (o l'infinitamente grande)...per sfuggire all'infinitamente banale...

...brutta bestia la curiosità...
Per quanto riguarda ulteriori "scempi", non posso garantire fin d'ora...ma cerchero di fare attenzione
wink.gif


Sapevo che l'avresti recepita nel modo "giusto". Pollice.gif

Io mi sono convinto, dopo decenni di pellicola e un lustro di digitale a mezzadria, che le analogie sono molte più delle differenze; che la tecnica fotografica, l'aritmetica, la geometria, l'ottica e la cinematica non sono diverse da "prima"; nonché che la spiegazione più semplice e storicamente fondata di un fenomeno si rivela in pratica quasi sempre quella esatta.

Mi sono imposto di conoscere, del digitale, solo ciò che mi serve per capire ciò che vedo e per riuscire a vedere (più o meno) ciò che voglio nei file.
Mi sono accorto che questo mi evita molte cantonate... o quantomeno mi aiuta a sopravvivere meglio. smile.gif
rolubich
QUOTE(giannizadra @ May 6 2008, 09:58 PM) *
In linea con la mia impostazione, escluderei del tutto questa variabile.
Nessuna correlazione tra le due cose.


Anch'io mi sentirei di escludere l'influenza della densità di pixel sul micromosso: un micromosso verticale di due pixel su un sensore da 2000 pixel di altezza apparirà uguale ad uno di quattro pixel su un sensore di 4000 pixel di altezza se si visualizzano le due immagini (a video od in stampa) alla stessa dimensione.

Resto sempre più convinto che l'unico parametro che influisce sul micromosso sia l'angolo di campo coperto dal sistema obiettivo-sensore.


Gemma D70S
QUOTE(giannizadra @ May 6 2008, 10:42 PM) *
Di questo passo, fra poco qualcuno sosterrà che anche la profondità di campo dipende da quanto sono fitti i pixel, e sinceramente preferirei evitare questo scempio ( smile.gif ).


Le analogie con il "tradizionale" sono l'eccezione che conferma la "regola" per es. anche la "diffrazione" era un "problema" all'epoca della pellicola... però nell'era vegetale il "problema" assume "contorni" diversi... infatti più i piselli sono piccoli e quindi "densi" e prima insorge la "diffrazione" chiudendo il diaframma... prova con la tua D200 a chiudere più di f/13 diaframma limite o con la D300 e la D2x a più di f/11 e te ne rendi conto... tra l'altro con la D200 prova a chiudere più di f/13 e "controlla" se aumenta la P.D.C.

Ribadisco il concetto il circolo di confusione è una "questione" legata alla stampa e all'ingrandimento fisico... ovvero in funzione della distanza di visualizzazione quanto potrò ingrandire fisicamente un negativo? Pedestremente si sa che il negativo più grande ha un circolo di confusione tale che consente ingrandimenti maggiori che presuppongono però una maggiore distanza di visione... la "consuetudine" vuole dalle due alle tre volte la diagonale di stampa...

In vegetale si parla di "distribuzione" non di ingrandimento quindi un sensore da 6 megapiselli potrà dare meno piselli da distribuire di un sensore da 12 megapiselli... con annessi e sconnessi... le leggi fisico ottiche che "valevano" per il tradizionale in "vegetale" alcune volte devono essere riviste in funzione del diverso "supporto" fotosensibile... la pellicola per es. era meno sensibile ai riflessi in quanto opaca non li rifletteva di "suo" come il sensore, che quindi ne "amplifica di fatto gli effetti "nefasti", tant'è che gli obiettivi "moderni" sono stati "riscritti" tenendo conto di ciò, fino al vegetale nessuno si era mai sognato di "sprecare" tempo e "vernice" per dotare di trattamento antiriflessi, anche la lente posteriore cioè la prima rivolta verso il sensore... ma tant'è...

Comunque se uno non vuole fare ragionamenti "cervellotici" può anche evitare di entrare in certe discussioni... banalizzare i concetti perché tanto prima era già così lascia il tempo che trova... la pellicola era la pellicola il sensore è il sensore... la pellicola si estraeva dalla fotocamera, si sviluppava si stampava/proiettava... il sensore non si estrae dalla digicamera il frame non si sviluppa, si elabora e il frame derivato non si ingrandisce per stamparlo/proiettarlo lo si distribuisce su carta, oppure ancora meglio lo si "spappola" con ingrandimenti esagerati a monitor... ergo appare "evidente" ai più che qualche differenza alla fine ci sta...

SOStiene Lambretta...
nippokid (was here)
QUOTE(Gemma D70S @ May 7 2008, 09:24 AM) *
Le analogie con il "tradizionale" sono l'eccezione che conferma la "regola"...cut... ergo appare "evidente" ai più che qualche differenza alla fine ci sta...

SOStiene Lambretta...

Ciao Lambretta, vedi, anch'io sono portato per "indole" ad andare ad analizzare e ricercare differenze, analogie e particolarità della fotografia "digitale" rispetto alla fotografia "tradizionale" (nel caso specifico...ma un pò in tutto..), andando a "sconfinare" in valutazioni di aspetti anche "microscopici"...

Mi "accanisco" spesso, in modo anche "cervellotico", per voler capire e quindi riuscire/cercare di controllare anche le minime "sfumature", che in alcuni casi possono anche fare la differenza.

A maggior ragione perchè la fotografia è il mio "mestiere", oltre che la mia passione più grande...

Ma non mi sento di definire "banalizzazione dei concetti" una differente "prospettiva" ed un differente "approccio" alle questioni, come quello di GianniZadra...alla fine un'immagine pur digitale diventa fotografia per gli stessi "motivi" di "una volta"...per comunicare...per documentare...come manifestazione di creatività...per emozionare...

Trovo che una maggiore "distanza di visione" da certi "tecnicismi", come fossero una bella stampa, possa dare una comprensione più complessiva ed equilibrata, permettendo di arrivare allo stesso "risultato" in modo più "sereno" e compiendo una strada meno "faticosa"...

Ogni tanto, ci provo anch'io... smile.gif ...per il resto, condivido, le differenze ci sono e mi trovi d'accordo con quanto scrivi...sono molte anche le analogie...però converrai con me, penso, che una bella fotografia non è "nè più uguale nè più diversa"...da prima...

(cosa ho scritto???!! blink.gif hmmm.gif boh, mi è venuto così...)

bye. wink.gif



Gemma D70S
QUOTE(nippokid @ May 7 2008, 10:58 PM) *
Ma non mi sento di definire "banalizzazione dei concetti" una differente "prospettiva" ed un differente "approccio" alle questioni, come quello di GianniZadra...alla fine un'immagine pur digitale diventa fotografia per gli stessi "motivi" di "una volta"...per comunicare...per documentare...come manifestazione di creatività...per emozionare...


Io però non mi riferivo "esclusivamente" a GZ del quale ho il massimo "rispetto" e di cui ammiro la cultura fotografica e di cui sono anche amico e se certe volte mi "permetto" è perché ho "mangiato" insieme a Lui più di una volta... ergo c'è quel grado di confidenza tale che mi consente di intervenire anche in "contrapposizione" a suoi punti di vista basati non su "sogni"... "fantasie" o "letture amene" di riviste e forum, bensì su una "esperienza" fotografica pluridecennale... della serie se proprio devo discutere di qualcosa con qualcuno preferisco farlo, con chi sa di cosa si sta parlando... da buon intenditor poche parole...

Per il resto e per es. riguardo al micromosso e alla consuetudine del reciproco della focale... Le ho riconosciuto che il formato e quindi l'angolo di campo c'entrano in misura diversa... se la fotocamera è "fulcrata" o sul supporto dell'obiettivo o tramite la presa filettata sul fondello appare evidente che l'angolo di campo la distanza e quindi il "formato" influiscono sulla percezione del mosso... ma se il movimento riguarda una traslazione parallela al piano focale, cosa che è più facile che accada con la fotocamera tenuta in mano, l'angolo di campo, la distanza e quindi il formato "incidono" in maniera diversa sul mosso... ergo sarebbe più "corretto" rispettare la "consuetudine" del reciproco quando la fotocamera è "fulcrata" e non quando è tenuta "semplicemente" in mano... perché alla fine la questione diventa "soggettiva" e quindi poco "regolare" come applicazione...

Pertanto alla luce di quanto sopra bene fa chi si preoccupa della stabilità "permessa" dal supporto per il cavalletto "originale" del 300 mm AF S f/4,0... per stare "tranquilli" quando la foto/digicamera è assicurata al tripode è "opportuno" usarne uno più "sicuro" e meno "vibroso"...

Anche a me piace la fotografia intesa come "stampa" e presumo che ogni fotografo dilttante o pro la pensi così... all'epoca del "solo" tradizionale scattavo per lo più in diapositivo, salvo stampare gli esemplari che mi riuscivano meglio... in effetti stampavo poco perché non è che sono molto bravo a fotografare... qualcuno "sostiene" che me la cavicchio, ma sono troppo buoni, io sono molto più critico nei miei confronti...

Per quanto mi concerne mi piace come si esprime Lei fotograficamente parlando è ovvio, sa di cosa parla e di questi tempi è una virtù non indifferente, continui così che va molto bene... al piacere di rileggerLa...

SOStiene Lambretta...

rolubich
QUOTE(Gemma D70S @ May 8 2008, 08:44 AM) *
Per il resto e per es. riguardo al micromosso e alla consuetudine del reciproco della focale... Le ho riconosciuto che il formato e quindi l'angolo di campo c'entrano in misura diversa... se la fotocamera è "fulcrata" o sul supporto dell'obiettivo o tramite la presa filettata sul fondello appare evidente che l'angolo di campo la distanza e quindi il "formato" influiscono sulla percezione del mosso... ma se il movimento riguarda una traslazione parallela al piano focale, cosa che è più facile che accada con la fotocamera tenuta in mano, l'angolo di campo, la distanza e quindi il formato "incidono" in maniera diversa sul mosso... ergo sarebbe più "corretto" rispettare la "consuetudine" del reciproco quando la fotocamera è "fulcrata" e non quando è tenuta "semplicemente" in mano... perché alla fine la questione diventa "soggettiva" e quindi poco "regolare" come applicazione...


Se effettivamente nell'uso a mano libera il movimento che influisce di più sul mosso (od anche in egual misura rispetto alla rotazione) fosse la traslazione parallela al piano focale perchè il sistema VR funziona (e bene) con sensori che rilevano solamente la velocità angolare e non quella di traslazione? A conferma di ciò allego uno schema del sistema VR tratto dal sito Nikon.

Se fotografo in verticale una montagna alta 4288m con una D300 (che ha 4288 pixel sul lato lungo) ogni pixel rileverà 1 metro della montagna, quindi se durante il tempo di scatto traslassi la fotocamera di 1 metro in verticale avrei un mosso di 1 pixel, praticamente niente.

Se invece fotografo un oggetto di 42.88mm allora 100pixel rilevano 1mm dell'inquadratura e quindi se durante il tempo di scatto traslo di 1mm avrò un mosso di 100pixel, foto da buttare.

Il movimento di traslazione si fa sentire solamente per distanze molto ravvicinate (da macro) ed è per questo che per la macrofotografia il sistema VR è meno efficace, perchè non corregge le traslazioni.
Gemma D70S
QUOTE(rolubich @ May 8 2008, 09:41 AM) *
Se effettivamente nell'uso a mano libera il movimento che influisce di più sul mosso (od anche in egual misura rispetto alla rotazione) fosse la traslazione parallela al piano focale perchè il sistema VR funziona (e bene) con sensori che rilevano solamente la velocità angolare e non quella di traslazione? A conferma di ciò allego uno schema del sistema VR tratto dal sito Nikon.

Se fotografo in verticale una montagna alta 4288m con una D300 (che ha 4288 pixel sul lato lungo) ogni pixel rileverà 1 metro della montagna, quindi se durante il tempo di scatto traslassi la fotocamera di 1 metro in verticale avrei un mosso di 1 pixel, praticamente niente.

Se invece fotografo un oggetto di 42.88mm allora 100pixel rilevano 1mm dell'inquadratura e quindi se durante il tempo di scatto traslo di 1mm avrò un mosso di 100pixel, foto da buttare.

Il movimento di traslazione si fa sentire solamente per distanze molto ravvicinate (da macro) ed è per questo che per la macrofotografia il sistema VR è meno efficace, perchè non corregge le traslazioni.


Il suo ragionamento mi sta molto bene, però sembra, se non è così mi scuso, che a Lei sembri che io ho "sostenuto" il contrario di quello che "sostiene" Lei... "effettivamente" io non ho "sostenuto" che la traslazione parallela al piano focale "influisce" di più... ho scritto che in quella "fulcrata" l'angolo di campo... lunghezza focale e quindi "distanza" di ripresa "influiscono" in maniera diversa tant'è che come "sostiene" Lei il VR funziona "con sensori che rilevano solamente la velocità angolare" appunto significa che la traslazione parallela non risente circa lunghezza focale, angolo di campo e distanza di ripresa... quindi sarebbe più "logico" rispettare la "consuetudine" del reciproco quando si lavora sul tripode per via appunto del movimento "angolare" coinvolto nella questione... viceversa a mano libera la consuetudine dovendosi "modulare" soggettivamente caso per caso non è più una regola "regolare" ma una base di partenza sui cui "improntare" la propria "esperienza" fotografica... ipotesi monto un 300 mm mi attengo alla consuetudine ancorché moltiplicata per un fattore x o meglio Dx arbitrario di sicurezza... ottengo nonostante ciò una foto mossa, devo "aumentare" il fattore di moltiplicazione arbitrario in modo da ottenere "finalmente" foto "non mosse" oppure ottengo foto sempre "non mosse" rispettando la consuetudine, allora posso provare a scattare con tempi più lunghi di quelli "prescritti" dalla consuetudine e vedere come va a finire...

Ritengo in quest'ottica il VR una mano santa... che però in caso di ripresa di un soggetto in "movimento" non ha la stessa utilità di una ripresa di un soggetto "statico"... in quel caso è meglio avere una luminosità relativa di partenza "adeguata" e la possibilità di sfruttare alti ISO senza o modesta perdita di qualità...

La macrofotografia aggiunge ulteriori aspetti da considerare, come appunto quello che il VR perde la sua "efficacia" ma su questo sono d'accordo, sottoscrivo e ribadisco che non ho mai "sostenuto" il contrario... anzi...

SOStiene Lambretta...
rolubich
QUOTE(Gemma D70S @ May 8 2008, 10:18 AM) *
"effettivamente" io non ho "sostenuto" che la traslazione parallela al piano focale "influisce" di più...


Ha ragione, mi dispice di aver frainteso.

Quindi mi sembra che sostanzialmente siamo daccordo che la regola dell'inverso della focale (che consideri il fattore 1.5 con l'uso di sensori DX) sia, con tutti i suoi limiti, una buona indicazione di base per rapporti di magnificazione non elevati e che debba essere rivista (accorciando i tempi) per rapporti di magnificazione molto elevati in quanto subentra appunto l'influenza della traslazione che non è considerata dalla regola dell'inverso della focale.

Per la macro inoltre l'efficacia ridotta del sistema VR è dovuta anche ai movimenti di avvicinamento-allontanamento che provoca errori di fuoco notevoli.



Gemma D70S
QUOTE(rolubich @ May 8 2008, 11:05 AM) *
Quindi mi sembra che sostanzialmente siamo daccordo che la regola dell'inverso della focale (che consideri il fattore 1.5 con l'uso di sensori DX) sia, con tutti i suoi limiti, una buona indicazione di base per rapporti di magnificazione non elevati e che debba essere rivista (accorciando i tempi) per rapporti di magnificazione molto elevati in quanto subentra appunto l'influenza della traslazione che non è considerata dalla regola dell'inverso della focale.


Si!!! wink.gif

SOStiene Lambretta...
alcarbo
Up ! Null'altro sull'argomento interessante ?
Galeno
QUOTE(nippokid @ May 5 2008, 01:36 AM) *
Ciao mascian, d'accordissimo... wink.gif

Quindi cadrebbe (uso ancora il condizionale..non si sa mai...) il motivo di compensazione dei tempi di posa dovuta al maggior ingrandimento in stampa e relativa amplificazione/aumentata percezione del micromosso...

Resterebbe il discorso angolo di ripresa, eventualmente...ma per quanto mi sforzi non riesco ad intuire in che modo la stessa lunghezza focale, la stessa distanza di ripresa e la stessa "mano" possano cambiare la possibile insorgenza del micromosso tanto da dover diminuire il cosiddetto tempo di sicurezza di 1.5 volte...

Fermo restando che, come ho detto, io stesso ho l'abitudine di "compensare" la ripresa in DX e ho sempre avuto la "sensazione" di una maggior sensibilità del "digitale" al mosso/micromosso...ma a questo punto mi domando se possa essere una caratteristica "intrinseca" del digitale, erroneamente attribuita al DX, quando ancora "si pensava" che moltiplicasse le lunghezze focali... cerotto.gif ...e rimasta...nell'aria...

hmmm.gif hmmm.gif
smile.gif
P.S. ...che sia la maggiore densità dei pixel a rendere il DX più "suscettibile"...?


Ciao a tutti,

Propongo un esempio "ideale" a sostegno della tesi, a mio parere corretta, dell' opportunità di ridurre il tempo di scatto quando si utilizza una determinata ottica sul formato DX, rispetto al tempo di scatto normalmente scelto sul FF dove è generalmente ritenuto sufficiente, ai fini del "micromosso", adottare il reciproco della focale utilizzata.

L' esempio lo riferisco all' utilizzo di un fotogramma su pellicola, e successiva stampa dello stesso.

Supponiamo di volere una stampa 30 x 40 cm dal suddetto fotogramma.

Inserisco il fotogramma nell' ingranditore, regolo l' altezza della testa fino a raggiungere, sul piano, le dimensioni di stampa volute (abbiamo ipotizzato 30 x 40 cm).
Sul foglio stampato noterò, supponiamo, un micromosso di un dettaglio valutabile in circa 0,5 mm (misura in lineare).

Adesso, "maschero" il fotogramma con un riquadro delle dimensioni pari al formato DX (circa 16 x 24 mm) e mi propongo di ottenere, anche da questo "crop", una stampa 30 x 40 cm.

Riposizionato il fotogramma "croppato", regolo nuovamente, alzandola, la testa dell' ingranditore fino a riottenere, sul piano, le dimensioni 30 x 40 cm.

Tutte le parti della stampa risulteranno ingrandite, rispetto alla prima stampa, di 1,5 volte (sempre misura in lineare) e, naturalmente, risulterà ingrandito della stessa misura il dettaglio con micromosso di cui sopra, che adesso è valutabile in circa 0,75 mm (misura in lineare).

Ne deriva che, se voglio contenere il micromosso entro il mezzo millimetro (a quelle dimensioni di stampa), devo, in fase di ripresa, o tenere più ferma la fotocamera, o ridurre in proporzione il tempo di scatto.
Dato per scontato che, per ipotesi, non mi è possibile bloccare ulteriormente la fotocamera, non mi resta che "ridurre" il tempo di scatto, portandolo da, supponiamo, 1/100" a 1/150".

Va da sè che se l' ingrandimento del fotogramma croppato viene limitato a quello derivante mantenendo invariata l' altezza della testa dell' ingranditore, il micromosso resta anch' esso limitato ai supposti 0,5 mm ottenuti con la stampa del fotogramma completo.

Ma, in tal caso, la dimensione della stampa sarà soltanto di 20 x 26,6 cm!

A chi avesse ancora dei dubbi sull' analogia "analogico/digitale", ovvero "formato FX/formato DX", suggerisco l' attenta rilettura, oltre che delle chiare delucidazioni fornite da chi mi ha preceduto, da quanto esplicitato da Maio a pag.221 e segg. del suo manuale "Fotografia digitale reflex" e dalle numerose discussioni sul tema, reperibili qui sul Forum.

Ovviamente, l' esperimento "ideale" sopra mostrato esula da problematiche relative alla "grana" della pellicola, rispettivamente al numero di pixel dei sensori, alle dimensioni dei fotositi, alla "densità dei pixel", etc., che sono tutta un' altra storia.
Del resto, è un esperimento ideale dove, ai fini di quanto si è voluto dimostrare (influenza del tempo di scatto sul micromosso utilizzando il formato DX), si può ritenere la pellicola esente da grana e i sensori con un numero "infinito" di fotositi.

Infine, dall' esperimento ideale proposto è anche possibile evincere, con un piccolo sforzo di fantasia, che, restando invariate le proporzioni tra le diverse parti del fotogramma, completo o "croppato" (è lo stesso fotogramma), ciò che cambia, nei due casi, non è la focale (è lo stesso obiettivo), bensì l' angolo di campo che, a parità di altezza della testa dell' ingranditore, mostra, sul piano di ingrandimento, una parte maggiore della scena ripresa (fotogramma completo) rispetto a quanto visibile, sempre sul piano di ingrandimento, con il medesimo fotogramma, quando lo stesso è "croppato".

Spero di essere stato sufficientemente chiaro.
In caso contrario, o di inesattezze, strigliatemi pure.

Galeno.
giannizadra
QUOTE(Galeno @ Jun 4 2008, 05:47 PM) *
Adesso, "maschero" il fotogramma con un riquadro delle dimensioni pari al formato DX (circa 16 x 24 mm) e mi propongo di ottenere, anche da questo "crop", una stampa 30 x 40 cm.

Riposizionato il fotogramma "croppato", regolo nuovamente, alzandola, la testa dell' ingranditore fino a riottenere, sul piano, le dimensioni 30 x 40 cm.

Tutte le parti della stampa risulteranno ingrandite, rispetto alla prima stampa, di 1,5 volte (sempre misura in lineare) e, naturalmente, risulterà ingrandito della stessa misura il dettaglio con micromosso di cui sopra, che adesso è valutabile in circa 0,75 mm (misura in lineare).

Ne deriva che, se voglio contenere il micromosso entro il mezzo millimetro (a quelle dimensioni di stampa), devo, in fase di ripresa, o tenere più ferma la fotocamera, o ridurre in proporzione il tempo di scatto.
Dato per scontato che, per ipotesi, non mi è possibile bloccare ulteriormente la fotocamera, non mi resta che "ridurre" il tempo di scatto, portandolo da, supponiamo, 1/100" a 1/150".

Va da sè che se l' ingrandimento del fotogramma croppato viene limitato a quello derivante mantenendo invariata l' altezza della testa dell' ingranditore, il micromosso resta anch' esso limitato ai supposti 0,5 mm ottenuti con la stampa del fotogramma completo.

Ma, in tal caso, la dimensione della stampa sarà soltanto di 20 x 26,6 cm!

A chi avesse ancora dei dubbi sull' analogia "analogico/digitale", ovvero "formato FX/formato DX", suggerisco l' attenta rilettura, oltre che delle chiare delucidazioni fornite da chi mi ha preceduto, da quanto esplicitato da Maio a pag.221 e segg. del suo manuale "Fotografia digitale reflex" e dalle numerose discussioni sul tema, reperibili qui sul Forum.

Galeno.


Fin qui perfettamente d'accordo, Galeno.
Le nostre tesi coincidono.
C'è un esperimento ancora più semplice.
Quante volte nostri file, che alle dimensioni del monitor sembrano esenti da "mosso", ci appaiono mossi se ingranditi ulteriormente ?
Perché per controllare il "mosso", ingrandiamo al 100% la zona a fuoco ?
Evidentemente perché l'ingrandimento "fisico" rende più percepibili gli effetti del mosso, anche in digitale. Indipendentemente dal fatto che il numero dei pixel resti lo stesso.

L'angolo di campo c'entra solo indirettamente.
Nel senso che per arrivare alle stesse dimensioni di immagine finale, il fotogramma FX (che ha in origine le stesse dimensioni del soggetto, ma tanto più campo attorno) deve essere ingrandito 1,5 volte di meno di un fotogramma scattato con la stessa focale e distanza in formato DX.
Col risultato che alla fine (entrambi stampati in A4, ipotizziamo) il soggetto DX risulterà 1,5 volte più grande, e più evidente il micromosso.
A meno che, per cautelarci, non abbiamo usato un tempo 1,5 volte più breve.
nippokid (was here)
...l'unico "appunto" che devo fare riguarda la "quotata"... rolleyes.gif

..."quotandomi" a metà discussione hai "fermato" il mio pensiero (inesatto in alcuni aspetti..) in un momento intermedio della chiacchierata...nel giro di qualche post è cambiato...e nel resto della discussione sono state affrontate anche le "problematiche" relative all'"ingrandimento" necessario durante la "fruizione" dell'immagine...

...perchè non leggere fino in fondo?? hmmm.gif

...senza polemiche eh, ci mancherebbe, ma così facendo hai estrapolato una mia "svista" momentanea, condita da altre considerazioni che avrei modificato poco dopo e che non condivido più, isolandola dal contesto e facendola sembrare come il "mio" attuale ed erroneo pensiero... mad.gif

bye. smile.gif

P.S. Il riferimento è al messaggio 73...
Galeno
QUOTE(nippokid @ Jun 4 2008, 06:56 PM) *
...l'unico "appunto" che devo fare riguarda la "quotata"... rolleyes.gif

..."quotandomi" a metà discussione hai "fermato" il mio pensiero (inesatto in alcuni aspetti..) in un momento intermedio della chiacchierata...nel giro di qualche post è cambiato...e nel resto della discussione sono state affrontate anche le "problematiche" relative all'"ingrandimento" necessario durante la "fruizione" dell'immagine...

...perchè non leggere fino in fondo?? hmmm.gif

...senza polemiche eh, ci mancherebbe, ma così facendo hai estrapolato una mia "svista" momentanea, condita da altre considerazioni che avrei modificato poco dopo e che non condivido più, isolandola dal contesto e facendola sembrare come il "mio" attuale ed erroneo pensiero... mad.gif

bye. smile.gif

P.S. Il riferimento è al messaggio 73...


Ciao, nippokid,

Mi spiace per aver dato la sensazione di contestare quanto avevi scritto!

In tutta franchezza, il mio intervento, volutamente scevro da tecnicismi, da riferimenti trigonometrici, dai basilari principi della fisica ottica, era di semplice supporto alla tesi per la quale è, per vari aspetti, opportuno adottare, per evitare (o, meglio, ridurre) il micromosso, tempi di scatto un pò più veloci di quelli richiesti dal FF (analogico o digitale che sia) quando si ha a che fare con formati ridotti (come il DX), ma, soprattutto, per chiarire (beninteso, con i miei limiti e con evidenti lacune) il concetto di fondo della faccenda a chi, pur non volendosi, o potendosi, addentrare in disquisizioni tanto sottili, quanto, a volte, un pò "barbose", e avendo legittimi dubbi in merito, volesse avere rapidamente un' idea del perchè certe tecniche pratiche possano essere utili nell' uso quotidiano di una fotocamera.

Null' altro.

Circa la "Quotata", ti confermo che ho quotato il tuo messaggio soltanto per prendere spunto per il mio intervento, senza alcun intento, nè polemico, nè implicante giudizi sulle tue argomentazioni.
Ci mancherebbe: qui si discute, si "discetta", con maggiore o minore competenza non importa, a volte si contraddice una tesi, ma sempre nello spirito di "crescere", sia se si chiede, sia se si risponde ad un quesito.

Cosa che, purtroppo, qualche volta sembra sfuggire a qualcuno (fortunatamente pochi) dei frequentatori del Forum.

Spero di averti chiarito il mio pensiero.

Cari saluti.

Galeno.

PS. Per il futuro, puoi citarmi direttamente, senza problemi (da parte mia), con il mio nick-name (o, se preferisci, con il mio nome, che è l' anagramma del nick).
nippokid (was here)
QUOTE(Galeno @ Jun 4 2008, 08:36 PM) *
Ciao, nippokid,

Mi spiace per aver dato la sensazione di contestare quanto avevi scritto!

..ciao Galeno, quell'intervento era assolutamente da contestare...è solo che nel proseguo della chiacchierata avevo modificato le mie posizioni...

QUOTE
In tutta franchezza, il mio intervento, volutamente scevro da tecnicismi, da riferimenti trigonometrici, dai basilari principi della fisica ottica, era di semplice supporto alla tesi per la quale è, per vari aspetti, opportuno adottare, per evitare (o, meglio, ridurre) il micromosso, tempi di scatto un pò più veloci di quelli richiesti dal FF (analogico o digitale che sia) quando si ha a che fare con formati ridotti (come il DX), ma, soprattutto, per chiarire (beninteso, con i miei limiti e con evidenti lacune) il concetto di fondo della faccenda a chi, pur non volendosi, o potendosi, addentrare in disquisizioni tanto sottili, quanto, a volte, un pò "barbose", e avendo legittimi dubbi in merito, volesse avere rapidamente un' idea del perchè certe tecniche pratiche possano essere utili nell' uso quotidiano di una fotocamera.

Null' altro.

Ottimo intervento, infatti!!

QUOTE
Circa la "Quotata", ti confermo che ho quotato il tuo messaggio soltanto per prendere spunto per il mio intervento, senza alcun intento, nè polemico, nè implicante giudizi sulle tue argomentazioni.
Ci mancherebbe: qui si discute, si "discetta", con maggiore o minore competenza non importa, a volte si contraddice una tesi, ma sempre nello spirito di "crescere", sia se si chiede, sia se si risponde ad un quesito.

Cosa che, purtroppo, qualche volta sembra sfuggire a qualcuno (fortunatamente pochi) dei frequentatori del Forum.

Spero di averti chiarito il mio pensiero.
Cari saluti.

Assolutamente si, e francamente non avevo dubbi sull'intento della "quotata", conoscendo (relativamente al forum..) la correttezza delle tue posizioni ed il modo sempre "consono" che ti contraddistingue...

Conoscendo il seguito della discussione, io so di non pensarla più in quel modo...volevo solo chiarire, a beneficio di future letture, magari parziali, che quello non era il "sunto" del mio pensiero sulla questione micromosso...anzi...

QUOTE
PS. Per il futuro, puoi citarmi direttamente, senza problemi (da parte mia), con il mio nick-name (o, se preferisci, con il mio nome, che è l' anagramma del nick).

...ma assolutamente nessun problema, mi ero solo accorto che la risposta di giannizadra aveva rotto il "continuum" della mia risposta senza "quote", quindi ho, in extremis, aggiunto il riferimento al messaggio n° x...per non essere frainteso...

Sarò sempre felice di chiamarti...vediamo...ah si, Alenog. laugh.gif laugh.gif

Ciao Galeno, al piacere di rileggerti...wink.gif

smile.gif

Galeno
QUOTE(giannizadra @ Jun 4 2008, 06:24 PM) *
L'angolo di campo c'entra solo indirettamente.
Nel senso che per arrivare alle stesse dimensioni di immagine finale, il fotogramma FX (che ha in origine le stesse dimensioni del soggetto, ma tanto più campo attorno) deve essere ingrandito 1,5 volte di meno di un fotogramma scattato con la stessa focale e distanza in formato DX.
Col risultato che alla fine (entrambi stampati in A4, ipotizziamo) il soggetto DX risulterà 1,5 volte più grande, e più evidente il micromosso.
A meno che, per cautelarci, non abbiamo usato un tempo 1,5 volte più breve.


Esattamente, Gianni.

E' quello che mi sono sforzato di sostenere, magari con poca fortuna, nel mio intervento "maccaronico".

Ciao.

Galeno.
Galeno
QUOTE(nippokid @ Jun 4 2008, 08:55 PM) *
....

Sarò sempre felice di chiamarti...vediamo...ah si, Alenog. laugh.gif laugh.gif

Ciao Galeno, al piacere di rileggerti...wink.gif

smile.gif


Ciao a te, nippokid.

( hmmm.gif nippo! + kid!... = ragazzo giapponese? non sembrerebbe proprio!...)

Galeno.
B@S
ragazzi salve, io possiedo una d200 e utilizzo moltissimo il 70-200 2.8vr con moltiplicatore 1,7, mi trovo benissimo ma volevo implementare un po lo zoom, ho letto tutti i vostri post sul 300/f4 e sono un po perplesso non so se procedere con l'acuisto del 300 o no
con il 70-200 abbinato al moltiplicatore la foto risulta leggermente sgranata, certo che se in quel momento avessi avuto un 300 con il 17 avrei preso lo stambecco + ravvicinato, la foto è stata scattata a una 20 di metri di distanza se non 30 con condizioni di tempo sole misto nuvolo, a mano libera
che mi consigliate?

nippokid (was here)
Beh, a questo punto, come da tradizione del thread...brinderei!! smile.gif

Prosecco di Valdobbiadene, come concordato con GianniZadra tempo fa...

Cin.


P.S. Nippo in effetti no...Kid in effetti nemmeno, ma mi piace pensare che sia ancora così! A 33 anni si può essere ancora un pò...kid. messicano.gif


P.P.S. Il riferimento era al messaggio 79...biggrin.gif

P.P.P.S. con 5MB di file, io sono "out" nel poter consigliare B@S...

giannizadra
QUOTE(B@S @ Jun 4 2008, 09:21 PM) *
ragazzi salve, io possiedo una d200 e utilizzo moltissimo il 70-200 2.8vr con moltiplicatore 1,7, mi trovo benissimo ma volevo implementare un po lo zoom, ho letto tutti i vostri post sul 300/f4 e sono un po perplesso non so se procedere con l'acuisto del 300 o no
con il 70-200 abbinato al moltiplicatore la foto risulta leggermente sgranata, certo che se in quel momento avessi avuto un 300 con il 17 avrei preso lo stambecco + ravvicinato, la foto è stata scattata a una 20 di metri di distanza se non 30 con condizioni di tempo sole misto nuvolo, a mano libera
che mi consigliate?


La "sgranatura" non è indotta dal converter (che semmai riduce nitidezza e microcontrasto).
La tua foto, a mio avviso, è semplicemente mossa; forse hai anche messo a fuoco un piano anteriore rispetto al soggetto, ma per esserne certo dovrei vedere una foto senza il mosso.

Ti faccio presente che hai usato 1/100 di secondo con una focale di 340mm sul DX, e che non sempre il VR può fare miracoli.


QUOTE(nippokid @ Jun 4 2008, 09:28 PM) *
Beh, a questo punto, come da tradizione del thread...brinderei!! smile.gif

Prosecco di Valdobbiadene, come concordato con GianniZadra tempo fa...

Vada per il prosecco ! Pollice.gif
Anche se sono astemio.
Con l'avvertenza che dopo il terzo calice richiede un congruo "abbreviamento" del tempo di sicurezza anti-mosso.
Sia in DX che in FX... smile.gif
Galeno
QUOTE(nippokid @ Jun 4 2008, 09:28 PM) *
......
P.S. Nippo in effetti no...Kid in effetti nemmeno, ma mi piace pensare che sia ancora così! A 33 anni si può essere ancora un pò...kid. messicano.gif


Cavolo se non sei...kid!!!

Fidati! Te lo dice uno che i 33...ma che sono? E chi se lo ricorda più...!

Galeno.
Galeno
QUOTE(giannizadra @ Jun 4 2008, 09:36 PM) *
.......
Vada per il prosecco ! Pollice.gif
Anche se sono astemio.
Con l'avvertenza che dopo il terzo calice richiede un congruo "abbreviamento" del tempo di sicurezza anti-mosso.
Sia in DX che in FX... smile.gif


Come fai a saperlo, Gianni, se sei astemio?

Ah! Capisco. Pura "intuizione" fotografica!

Ma non preoccuparti: sarò lieto di darti una mano!

Galeno.
gciraso
QUOTE(giannizadra @ Jun 4 2008, 09:36 PM) *
.......
Vada per il prosecco ! Pollice.gif
Anche se sono astemio.
......

E questo è un tuo grave difetto messicano.gif . Aggiungo che dopo il terzo calice le foto sono nitidissime, ultra nitide, proprio come dal vero Police.gif

Giovanni
giannizadra
QUOTE(gciraso @ Jun 4 2008, 09:50 PM) *
. Aggiungo che dopo il terzo calice le foto sono nitidissime, ultra nitide, proprio come dal vero Police.gif

Giovanni


E dopo il quarto, anche...stereoscopiche. smile.gif
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