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Daniele R.
intanto in Photokina presentano dei dorsi per le R8 e R9 e poi la telemetro è prevista per il 2006
Claudio Rampini
La situazione della Leica è sempre stata critica dagli anni '70 in poi. Anche per questo fu deciso di decentrare la produzione in Canada e in Portogallo. Gli anni 80 e 90 hanno visto una certa ripresa, tanto che fu deciso di riportare la produzione a Wetzlar (Germania). Che una fabbrica di macchine fotografiche come la Leica sia in crisi nel mondo d'oggi non deve allarmare, anzi, dovrebbe stupire il contrario. Quella gente là, i signori Leitz&Co, sono davvero matti: si ostinano dal 1913 a costruire in proprio non solo i corpi macchina, usando materiali pregiati e leghe di ottima qualità, ma addirittura si fabbricano da soli le lenti per gli obiettivi! Le famose lenti Leitz sono il prodotto di una tecnologia proprietaria che consente di dare il meglio con l'uso di progetti e terre rare (per la fabbricazione del vetro ottico), esclusivamente originali. Per questo motivo il materiale Leica non ha mai potuto essere venduto a prezzi economici. Cmq la Leica può contare su un nutrito ed agguerrito stuolo di affezionatissimi clienti che non permetteranno facilmente la sua chiusura. A meno che a Wetzlar non abbiano fatto qualche grosso errore in materia di finanza.
Qui siamo in casa di mamma Nikon e forse sembra strano parlare di Leica. Per me non è strano perchè la fotografia non è solo una questione di marchio e sarebbe una cosa meravigliosa se la Nikon decidesse di produrre un corpo a telemetro, analogo a Leica o Contax (serie G). Il mercato in questo senso sarebbe elitario, ma non è detto che non sia proprio l'elite a fare la storia, anzichè la massa. Anzi, a me risulta il contrario smile.gif
Ciao.
Antonio C.
Non ci vedo niente di male a parlare ogni tanto del mondo fotografico in senso lato wink.gif
Solo un appunto al post dell'ottimo Claudio, non credo che si utilizzino ancora terre rare nella formulazione dei vetri ad alto indice di rifrazione, essenzialmente per motivi ambientali (come anche il piombo). Da quel punto di vista, credo che il massimo della radioattività (per quanto innocua) si sia avuta con certi Takumar negli anni 70-80.
Ciao!
Claudio Rampini
mi viene in mente una cosa curiosa:
la Germania ha sempre dato molto in fatto di ottica (Leica, Zeiss, ecc ecc)
il Giappone anche: Nikon, Canon, Pentax ecc ecc
l'Italia anche non ha scherzato: la Galileo ha prodotto e produce ancora lenti di altissma qualità.

Queste sono le forze dell'Asse (ottico).

ps
scusate, ma il caldo aiuta il consumo delle cassate.
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