QUOTE(albè @ Aug 10 2007, 04:22 PM)

Sarà bene che mi faccia una bella cultura digitale visto la mia insufficienza.
Continuerò comunque a fotografare visto che almeno lì mi difendo.
Spero sia ormai chiaro che il risultato e la sua interpretazione, nel digitale, dipende da molteplici e mutevoli fattori, tali che moltissimi confronti, a meno di procedure attente e precise, finiscono per essere come minimo fuorvianti.
Il Raw, come già detto, è un file grezzo il cui prodotto non è finito ma va costruito di volta in volta dal programma prescelto per il suo sviluppo.
Va da sé che in questa opera di costruzione, nessun programma diverso da quello originale (nel caso specifico Nikon Capture 4.4 o Nx) conosce meglio e sa dunque meglio interpretare le informazioni contenute nel “documento” fotografico.
L’analisi del file costruito, per una migliore valutazione qualitativa, andrebbe poi eseguita anzitutto su
monitor calibrati, visto e considerato che
nel complesso flusso di lavoro digitale il monitor è l’anello più debole e sicuramente il più fuorviante della catena: impostazioni di luminosità, contrasto e temperature colore non corrispondenti agli specifici spazi colore utilizzati dalla fotocamera e/o dalla stampante domestica e/o dal laboratorio di fiducia ma anche da software di visualizzazione che non prevedono la simulazione degli spazi colore in uso, danno origine a vere e proprie libere interpretazioni spesso anche molto lontane dal risultato effettivamente ottenuto in ripresa.
E per lo stesso motivo consiglio vivamente l’analisi del file su
stampe di medio formato come il 20x30 (un formato non troppo piccolo nè troppo grande da richiedere interpolazioni eccessive) eseguite da un laboratorio di fiducia che assicuri una riproduzione su carta senza l’applicazione arbitraria o automatica di maschere di contrasto, aumenti della saturazione o l’uso di curve preimpostate.
L’ingrandimento a monitor del 100% o 200% specie di 2 foto prodotte da sensori di differente densità come un 6 Mp e un 10 Mp (l’uno quasi la metà dell’altro) confrontati tra loro daranno sempre adito a false interpretazioni percettive, vuoi a causa della risoluzione e della forte retroilluminazione del monitor comunque insufficiente a riprodurre fedelmente il file più ricco di informazioni, vuoi per il diverso “fattore di ingrandimento” che un file con densità maggiore di quello più povero di pixel ha, a parità di visualizzazione, nel mostrare, nel rendere più evidente e facilmente percepibili “difetti” o dettagli informativi registrati.
Per lo stesso motivo, è sempre caldamente raccomandato confrontare 2 fotocamere su ottime stampe 20x30 che non a monitor.
Nei confronti è altresì raccomandata l’assoluta parità di condizioni di ripresa: stesso WB, stessa identica inquadratura, stessa luce, esposizioni equivalenti (per le quali è necessario l’esclusiva modalità manuale), stesso obiettivo e medesime focali e ovviamente identico programma di costruzione del Raw, possibilmente, per i motivi di cui sopra, quello specificamente sviluppato dalla stesso brand della fotocamera in uso.
Detto questo in maniera molto spicciola, io sul mio monitor tarato e utilizzando Nikon Capture 4.4 per entrambi i NEF postati, ho potuto facilmente notare come quello della D200 riproduca una grana più fine, monocromatica, con mantenimento dei dettagli fini decisamente superiore a quella della D50 e cosa non meno importante con una gamma dinamica nettamente maggiore della sorella più piccola.
La D50 infatti (la uso da oltre 1 anno) produce alti iso che se pur ottimi, tendono a impastare e spappolare i dettagli fini con grani variamente colorati e con una gamma dinamica così ristretta (specie in interni) da provocare false saturazioni e in generale un equilibrio cromatico poco probabile.