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Randi
QUOTE(Luix90 @ May 25 2007, 05:40 PM) *

ho comperato ACDSee Pro diverso tempo fà e ottimo per la catalogazione ma i nef me li fa vedere una schifezza ho provato diversi profili ma niente da fare sembra ci sia un sacco di rumore i i colori sono ipersaturi se apro gli stessi nef su bridge è tutta un'altra storia.

Adesso e uscito ACDSee Pro 2 Beta (scaricabile) la versione precedente risale credo al 1999 . Personalmente uso Lightroom,col quale mi trovo benissimo, e uso ACD See solo per la catalogazione,li ho provati ormai tutti ma per questo scopo mi sembra il migliore.(uso anche Ps CS2)
ciao
Luix90
QUOTE(Randi @ May 25 2007, 06:11 PM) *

Adesso e uscito ACDSee Pro 2 Beta (scaricabile) la versione precedente risale credo al 1999 . Personalmente uso Lightroom,col quale mi trovo benissimo, e uso ACD See solo per la catalogazione,li ho provati ormai tutti ma per questo scopo mi sembra il migliore.(uso anche Ps CS2)
ciao


Anche io uso Lightroom , prima usavo ACDsee solo per selezionare le foto
ma adesso con il nuovo bridge......
sergiobutta
QUOTE(manovi @ May 25 2007, 04:19 PM) *

Ciao

Appunto. Il presupposto è una buona (buonissima) memoria e soprattutto il ricordare tutti i riferimenti al singolo scatto (un ritratto può essere catalogato anche per il nome del personaggio, il luogo, l'evento, ecc). A memoria non è semplice ricordare che quello scatto che interessa è stato fatto nel 2004 a Parigi, davanti al Notre Dame con Roberto.

Il problema è ricordare tra tutte le foto con "chiese" quelle di stile "gotico" e riprese in "interno". Con 500 scatti al mese si ha una media di 6000 scatti all'anno. Dopo due anno 12000 scatti. Difficile ricordare tutti i soggetti e i luoghi a meno che non siano in ambiti piuttosto ristretti e facilmente definibili.
A volte scatti insignificanti nel complesso diventano utili e distanza di tempo (specie nelle agenzie) in quanto il soggetto è divenuto importante o un particolare dell'immagine è utile per un certo servizio fotografico. In quei casi avere la possibilità di identificare gli scatti e cercare per parole chiave è assolutamente necessario. Naturalmente parliamo di utilizzi professionali di agenzia.
I "fault" dei supporti a scrittura laser sono dipendenti dalla qualità e dallo stato di conservazione del supporto stesso. Inoltre il costo del supporto consente l'esecuzione di diverse copie da conservare in luoghi diversi. Supporti di qualità elevata e la verifica periodica di leggibilità garantiscono una sicurezza molto elevata.

Utilizzare unità magnetiche a disco è ottimo per la velocità di accesso online ma è maggiormente prone a fault di tipo elettronico e meccanico oltre alla quantità di informazioni perse in caso di danneggiamento. Naturalmente si possono conservare i dischi magnetici in luoghi diversi in modo da non avere danni irrecuperabili in caso di calamità (es. incendio) o furto.

Saluti


Ho una certa età, e ricordo abbastanza per rintracciare le foto. In caso contrario dovrei passare intere giornate a catalogare gli scatti e, in verità, preferisco scattare o lavorare anzicchè stare a completare i dati foto per foto. Conosco la problematica della sicurezza dei dati, essendomene interessato per motivi di lavoro in una grande banca, ed oggi come Amministratore di una società di software dove operiamo esattamente come suggerisci tu. Ma in questo caso intervengono gli storage e le unità di backup che, però sono rinnovati automaticamente alla nascita di nuovi supporti e/0 sistemi operativi, avendo una ciclicità di utilizzo veloce. Ma tu, dimmi, ogni quanto tempo scarichi i tuoi Hd sui DVD ? Con quale tecnologia ? Rinnovando tutti i dati o in forma incrementale? Perchè solo se scarichi continuamente i tuoi dati e scambi i supporti, puoi avere la certezza di leggerli ancora tra cinque anni.
Quelli che non sono riuscito a leggere, erano di ottima marca ed arano conservati in maniera adeguata.
VitoB
Ma ACDSEE, a parte la gestione non ottimale dei NEF, assolve molto bene alla funzione di catalogatore di foto.

Per la visualizzazione devente dei NEF i programmi sono ben altri.

... o no?
Massimo.Novi
QUOTE(sergiobutta @ May 25 2007, 10:31 PM) *

Ho una certa età, e ricordo abbastanza per rintracciare le foto. In caso contrario dovrei passare intere giornate a catalogare gli scatti e, in verità, preferisco scattare o lavorare anzicchè stare a completare i dati foto per foto. ...

...Ma in questo caso intervengono gli storage e le unità di backup che, però sono rinnovati automaticamente alla nascita di nuovi supporti e/0 sistemi operativi, avendo una ciclicità di utilizzo veloce.

...ogni quanto tempo scarichi i tuoi Hd sui DVD ? Con quale tecnologia ? Rinnovando tutti i dati o in forma incrementale? Perchè solo se scarichi continuamente i tuoi dati e scambi i supporti, puoi avere la certezza di leggerli ancora tra cinque anni.
Quelli che non sono riuscito a leggere, erano di ottima marca ed arano conservati in maniera adeguata.


Ciao

Vediamo un discorso utile a tutti gli utenti:

Certamente bilanciare il tempo a disposizione tra scatto e catalogazione è uno dei dilemmi che si presenta passando alla fotografia digitale (quella su pellicola aveva problematiche simili ma risolte con archiviazioni testuali a schede ed inoltre il numero di scatti era forse minore anche perchè raramente venivano selezionati tutti i negativi ma il primo filtro era già sui provini a contatto). Nella fotografia digitale la reperibilità delle immagini ha aspetti diversi, sia per la quantità e sia per la "virtualità" dell'immagine stessa che prescinde quindi da una collocazione fisica del negativo.

In generale la migliore politica è suddividere le immagini sia su supporti magnetici ridondanti (dischi multipli e sistemi RAID) che su supporti ottici a singola scrittura DVD e riscrivibili (RW) per ulteriori copie di sicurezza durante le fasi di lavorazione.

Diciamo che la ridondanza su disco fisso (due o più interni alle macchine, con o senza RAID) e almeno uno esterno Firewire o USB è già una buona politica. Ovviamente un server Disk Array professionale è ottimale (unità esterna di rete comprendente più dischi a duplicazione automatica) ma va oltre le normali necessità del singolo professionista (per le agenzie è un altro discorso). Le prime copie su dischi ridondanti vanno eseguite (e verificate, sia in scrittura con scansione di superifice sia in visione delle immagini) prima della formattazione delle card. Salvataggi su DVD RW possono essere eseguiti durante le lavorazioni (sempre aggiunti alle duplice e tripla ridondanza su disco fisso) per maggiore garanzia.

I supporti ottici di archivio (CD/DVD, ecc) conterrano le copie originali e i derivati, e andranno riverificati e riduplicati se necessario a scadenze che possono andare dai 6 mesi (parliamo sempre di duplici o triplici copie su supporti di qualità) a 1 anno. In caso di cambio di tecnologie i supporti (es. Blue Ray) vanno ovviamente riduplicati e ricatalogati. Appena la quantità di dati online raggiunge la dimensione del supporto è opportuno un salvataggio su DVD. Ovviamente al termine di ciascuna scrittura i supporti vanno verificati in lettura e visivamente (anche a campione) e conservati a temperature e condizioni adeguate.

Il salvataggio incrementale è valido, con appositi software, per le informazioni su dischi on-line (velocizzando quindi la duplicazione in tempo reale) ma per i supporti ottici è più conveniente la creazione di nuove copie complete e la ricatalogazione aggiornata con i soliti software di asset management.

Ricordiamo che parliamo sempre per moli di dati elevate ed inoltre si deve considerare che solo alcuni tipi di utenza ha necessità di recuperare immagini in modo praticamente istantaneo e su grandi archivi.

Per l'utente singolo, l'amatore, l'appassionato e il professionista la scalabilità del sistema (oltre ai costi ed i tempi accettabili) è ovviamente diversa.

Saluti
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