QUOTE(sergiobutta @ May 25 2007, 10:31 PM)

Ho una certa età, e ricordo abbastanza per rintracciare le foto. In caso contrario dovrei passare intere giornate a catalogare gli scatti e, in verità, preferisco scattare o lavorare anzicchè stare a completare i dati foto per foto. ...
...Ma in questo caso intervengono gli storage e le unità di backup che, però sono rinnovati automaticamente alla nascita di nuovi supporti e/0 sistemi operativi, avendo una ciclicità di utilizzo veloce.
...ogni quanto tempo scarichi i tuoi Hd sui DVD ? Con quale tecnologia ? Rinnovando tutti i dati o in forma incrementale? Perchè solo se scarichi continuamente i tuoi dati e scambi i supporti, puoi avere la certezza di leggerli ancora tra cinque anni.
Quelli che non sono riuscito a leggere, erano di ottima marca ed arano conservati in maniera adeguata.
Ciao
Vediamo un discorso utile a tutti gli utenti:
Certamente bilanciare il tempo a disposizione tra scatto e catalogazione è uno dei dilemmi che si presenta passando alla fotografia digitale (quella su pellicola aveva problematiche simili ma risolte con archiviazioni testuali a schede ed inoltre il numero di scatti era forse minore anche perchè raramente venivano selezionati tutti i negativi ma il primo filtro era già sui provini a contatto). Nella fotografia digitale la reperibilità delle immagini ha aspetti diversi, sia per la quantità e sia per la "virtualità" dell'immagine stessa che prescinde quindi da una collocazione fisica del negativo.
In generale la migliore politica è suddividere le immagini sia su supporti magnetici ridondanti (dischi multipli e sistemi RAID) che su supporti ottici a singola scrittura DVD e riscrivibili (RW) per ulteriori copie di sicurezza durante le fasi di lavorazione.
Diciamo che la ridondanza su disco fisso (due o più interni alle macchine, con o senza RAID) e almeno uno esterno Firewire o USB è già una buona politica. Ovviamente un server Disk Array professionale è ottimale (unità esterna di rete comprendente più dischi a duplicazione automatica) ma va oltre le normali necessità del singolo professionista (per le agenzie è un altro discorso). Le prime copie su dischi ridondanti vanno eseguite (e verificate, sia in scrittura con scansione di superifice sia in visione delle immagini) prima della formattazione delle card. Salvataggi su DVD RW possono essere eseguiti durante le lavorazioni (sempre aggiunti alle duplice e tripla ridondanza su disco fisso) per maggiore garanzia.
I supporti ottici di archivio (CD/DVD, ecc) conterrano le copie originali e i derivati, e andranno riverificati e riduplicati se necessario a scadenze che possono andare dai 6 mesi (parliamo sempre di duplici o triplici copie su supporti di qualità) a 1 anno. In caso di cambio di tecnologie i supporti (es. Blue Ray) vanno ovviamente riduplicati e ricatalogati. Appena la quantità di dati online raggiunge la dimensione del supporto è opportuno un salvataggio su DVD. Ovviamente al termine di ciascuna scrittura i supporti vanno verificati in lettura e visivamente (anche a campione) e conservati a temperature e condizioni adeguate.
Il salvataggio incrementale è valido, con appositi software, per le informazioni su dischi on-line (velocizzando quindi la duplicazione in tempo reale) ma per i supporti ottici è più conveniente la creazione di nuove copie complete e la ricatalogazione aggiornata con i soliti software di asset management.
Ricordiamo che parliamo sempre per moli di dati elevate ed inoltre si deve considerare che solo alcuni tipi di utenza ha necessità di recuperare immagini in modo praticamente istantaneo e su grandi archivi.
Per l'utente singolo, l'amatore, l'appassionato e il professionista la scalabilità del sistema (oltre ai costi ed i tempi accettabili) è ovviamente diversa.
Saluti