QUOTE(l.ceva@libero.it @ Oct 23 2006, 09:48 PM)

Perchè anzichè fare il misterioso non ci di dici che software bisogna usare, secondo te, per ottenere un risultato migliore di quello offerto da CAPTURE?
Io non difendo CAPTURE a priori tent'è che NX nemmeno lo uso, solo non sono riuscito a trovare un software che mi dia risultati superiori.
Se me ne indichi un altro sarò lieto di provarlo e se migliore lo utilizzerò senza alcun dubbio.
Questo discorso non ha niente a che vedere col discorso di prima che si riferiva solo all'uso di Capture per valutare la risposta della macchina.
Per me i programmi commerciali sono come gli obiettivi: ognuno ha i suoi impieghi, i suoi vantaggi e i suoi limiti.
Tutto dipende dal gusto e dalle esigenze, e i miei possono essere diversi da quelli di un altro. Un programma può essere molto tecnico e complicato per uno, ma facile per l'altro.
E poi io non faccio testo, dato che i programmi che mi servono molto spesso li faccio da me.
D'altra parte Capture non è altro che un convertitore + un editor. Molte funzioni dell'editor puoi trovarle su altri programmi, con prestazioni e controlli diversi, vedi diminuzione rumore, artefatti, controlli su curve, etc. etc. etc.
Con l'aumentare della cultura fotografica digitale, credo che sempre più gente userà di meno il programma che in automatico faccia le scelte per te, per poter agire sulle varie fasi dello sviluppo.
Anche una volta chi aveva un certo know how preferiva curare in proprio molte fasi che dalla pellicola portavano al risultato finale.
Questo non vuol dire un elogio della post-produzione, tutt'altro. Qui si tratta di controllare la produzione, seguendola passo-passo e operando le scelte opportune.
A meno che uno non voglia un JPG, i settaggi in macchina possono essere una perdita di tempo e si tratta di scelte fatte a priori senza tener conto del risultato finale.
Come si fa, ad esempio, a impostare la nitidezza: se la foto la guardi molto ridimensionata su monitor una maschera di contrasto eccessiva può dare aberrazioni tipo scalettature, se invece serve per andare in stampa allora il discorso cambia, anche per l'effetto sul rumore. Un discorso analogo si può fare sulle altre impostazioni.
Quello che serve per questi scopi è un programma che ti consenta di effettuare molte scelte anche prima di iniziare la conversione e che non faccia alcun passo senza che tu lo voglia. Ad esempio, un filtro antialiasing può essere indispensabile per una D2H ma può avere effetti collaterali indesiderati su una D2X o una D200.
Un buon convertitore ti deve poi aiutare a capire gli errori fatti in sede di ripresa, e sono tanti. Ad es. un errore sul WB va corretto al momento giusto e mai in post-produzione, molti non si rendono conto che consiste in un aumento degli ISO solo su un canale, da 100 puoi anche arrivare a 400.
Solo conoscendo nei dettagli quello che succede, si può intervenire con i mezzi opportuni... la strada è lunga.