QUOTE(cesman88 @ Sep 21 2014, 03:19 PM)

a me questi test non è che dicano molto, che il 24-70 sia così superiore al 50/1.4 è tutto da dimostrare (nel test la differenza di nitidezza secondo me è minima, in compenso il 24-70 ha una CA parecchio superiore.
Poi quanti sanno esattamente cosa rappresenti un grafico MTF50? secondo me quasi nessuno qui sul forum (io fra quelli

), l'unica cosa che so è che di solito i test classici di MTF sono minimo 2, a bassa e ad alta frequenza per valutare micro e macro contrasto.
Il confronto poi con il 35/1.4 sfiora il ridicolo, semplicemente il 35 è già oltre il diaframma ottimale! a f4 è nettamente migliore il 35 dell'altro a F5.6! Allora facciamo un bel confronto di obiettivi a f8 e vedremo che vanno tutti bene uguale, a partire da 18-55!
I grafici di IQ, MTF50/DxO e altri non dicono nulla sulla effettiva nitidezza dell'ottica in uno scenario ad alta risoluzione, possono dire solo qualcosa sul peso generale (incisione) dell'immagine, perché non possono analizzare bene le ALTE frequenze in NESSUN modo affidabile. L'incisione non è la nitidezza, purtroppo, anzi. E' molto meglio osservare i dettagli al variare della MAF (risolvenza...). Si fa vedere subito: se a 30 lp/mm o anche 40 ho una differenza del 10% di MTF l'occhio appena se ne accorge e il rapporto SNR locale (informazione) quasi non si modifica. Dire poi che uno è meglio dell'altro...
A 80 lp/mm, dove però le DSRL 5400 dpi ancora non arrivano accettabilmente (Fuji X e D810 incluse), se io vedo un dettaglio con una lente e l'altra so subito chi trasferisce più informazione e quindi è migliore.
Ora dal 1985 in poi, come si evince dalle prove di Reflex e altre riviste, gli zoom hanno sempre avuto MTF superiore a bassa frequenze e i fissi più dettagli ad alta (quindi preferibili). Oggi abbiamo smaltito da tempo quei zoom mentre usiamo benissimo molti di quei fissi.
Il fatto è che RISOLVENZA e PIATTEZZA della curva MTF (contraddittorie tecnicamente con l'incisione) sono le doti che contano, perché l'occhio vuole vedere una diminuzione PROGRESSIVA del contrasto dei dettagli, ma vuole vederli, a maggior ragione oggi con le tecniche di deblur che una Sony a7r o 5n fa in macchina e che troppi nikonisti dei forum rifiutano attaccandosi alle stupide maschere di contrasto di LR & C. (NX e NX-D fanno un certo deblur, però...): queste tecniche NON funzionano bene su ottiche incise, ma poco risolventi!!! Quindi, l'ingrandimento a confronto fa schifo.
Solo con 12-16 Mp FX si ha un vantaggio teorico di resa usando obiettivi con MTF piatta addirittura fino a 40 lp/mm (si fa...) e con un crollo ripido dopo, come gli zoom Nikkor pro migliori. Da qui nascono tutti gli equivoci. Un 50/1.4 G, seppur abbastanza ciofeca ripetto a tutti i concorrenti, a 80 lp/mm ancora risponde decentemente, ma è più vuoto sotto, mentre un 24-70 AFS (ottimo zoom ,pesando i termini...) è inciso a bassa frequenza, ma poi stramazza attorno a quel limite. Tanto è vero che nei test dei corpi di TF usano il 50 G o il 35 AFD, non lo zoom! Nessuno se lo sognerebbe!
La risolvenza si vede a volo da un buon scatto come secchezza e pulizia dei dettagli, prima dell'aliasing almeno. L'immagine è "tagliente", pulita, ma "magra" (la scimitarra del Saladino di acciaio di Damasco contro il rozzo spadone di Riccardo I, chi ha vinto?). Quindi mettetetevi il cuore in pace: ogni fisso nel negozio di oggi (e molti vecchi) battono gli zoom pro fino ai diaframmi medi, se si hanno macchine e tecniche adeguate. Non è neppure vero che a f/8 siano uguali su un sensore risoluto. I vantaggi degli zoom pro sono versatilità, VR,(se c'è), inerzia meccanica, eliminazione di archibugi strani (slitte micrometriche, duplicatori...), a volte persino la CA longitudinale. Anche i trattamenti sono critici e dal 1980 ad oggi (dopo il MC) non è che si sia fatto molto, certo non raddoppiando il numero di lenti. Lì anche i nanetti sono pannicelli caldi per una meningite fulminante.
A presto
Elio