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NikonClub.it Community > NIKON PHOTO LAB > Conceptual e minimal
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Emergent
Due gli spunti di riflessione che mi hanno portato ad elaborare questo progetto.
Il primo è dato da una tra le più celebri, enigmatiche ed inquietanti scene della storia del cinema.
Nel film Shining (The Shining, Stanley Kubrick, 1980), un lento ed inesorabile carrello in avanti chiude una storia di follie e in maniera diabolica svela la nuova natura di Jack Torrance, custode dell’Overlook Hotel (luogo dello svolgimento dei fatti) e protagonista del film.
Il secondo spunto viene da Roland Barthes, critico francese, che nel suo famoso saggio La camera chiara, composto da riflessioni sull’arte fotografica, individua, tra gli altri, il soggetto immortalato dalla fotografia, il referente fotografico, e gli attribuisce il termine Spectrum.
Shining

Dal freeze frame alla fotografia: eterno in quanto riproduzione fotografica

Jack Torrance muore nel labirinto, rimane congelato e Kubrick consegna alla storia del cinema un’altra celebre immagine: il freeze frame di Jack.

Nell’utilizzo del freeze frame o frame stop la pellicola continua a scorrere, ma la lampada del proiettore illumina una serie di fotogrammi fra loro identici, annullando completamente l’illusione cinematografica e facendo regredire il cinema alla sua origine: la fotografia. In tutto il film compaiono diverse figure spettrali, vecchi abitatori dell’Overlook Hotel ormai morti, che non sono altro se non una serie di raccolte di fotografie contenute all’interno dell’albergo, album che raccoglie e genera queste immagini. Arrivati verso la fine del film, nel momento del celebre freeze frame, si potrebbe già intuire il destino di Jack Torrance. Il custode invernale è divenuto a tutti gli effetti una fotografia, presagendo la sua futura natura di spettro in quanto immagine/fotografia. La scena conclusiva, come già detto, è costituita da un carrello in avanti che conduce fino ad un’immagine datata 4 luglio 1921.

Quest’ultima presenta, in primo piano, il protagonista Jack Torrance entrato a far parte della dimensione atemporale dell’Overlook Hotel.
Potrà esistere per sempre in virtù del fatto di essere una fotografia.
Alle sue spalle ci sono tutte quelle persone che presumibilmente potrebbero far parte della dimensione spettrale dell’albergo.
Jack Torrance è stato accolto da una nuova famiglia, avendo così la possibilità di far ritorno all’interno dell’Overlook Hotel, dopo aver abbandonato le sue spoglie mortali al gelo dell’inverno.

Barthes, lo spectrum e la scena conclusiva di Shining

Roland Barthes, utilizzando il termine Spectrum della Fotografia, identifica il referente, il bersaglio dell’azione fotografica.
Per Barthes il termine Spectrum instaura un doppio rapporto con lo spettacolo e con quella cosa che è presente in ogni fotografia: il ritorno del morto.
Il teorico francese sosteneva che la Morte, nella società a lui contemporanea, avesse trovato collocazione nell’immagine: “Forse nell’immagine che produce la Morte volendo conservare la vita”. Jack, bersaglio dell’apparato Overlook, che funziona come una diabolica macchina fotografica, trova nella sua nuova dimensione spettrale la possibilità di consegnare all’eternità un’immagine di se stesso.
La macchina fotografica Overlook non conserva la vita ma permette, a quanti si lasciano abbandonare alla follia delle sue suggestioni, di tornare ad abitare l’albergo per sempre. Come detto in precedenza, Jack, abbandonate le sue spoglie mortali, può dirigersi, con un lento incedere in direzione della sua personalissima porta (la fotografia datata 4 luglio 1921), verso una nuova famiglia pronta ad accoglierlo: il ritorno del morto.

Il mio progetto fotografico

Il mio progetto vuole riflettere sulle possibilità che la fotografia ha nel restituire la suggestione della reincarnazione.
Fin da quando ero un bambino mi è sempre piaciuto, girando all’interno del cimitero al seguito di mia mamma, perdermi fra date di nascita e di morte che mi permettevano, con la fantasia, di viaggiare nel tempo.
Basta fare qualche passo e da una lapide di metà ‘900 ci si può trovare davanti ad una lapide della fine dell’800 e poi con un balzo in avanti ritornare nel ‘900 o andare un po’ più in là e ritrovarsi nel ventunesimo secolo.
Quello all’interno del cimitero è un viaggio temporalmente tortuoso, che permette di saltare avanti e indietro nel tempo con il solo sforzo di muovere un passo. Il cimitero è un luogo caotico, proprio perché le lapidi non sono disposte seguendo un criterio temporale e da qui la mia idea di restituire una parvenza di ordine. Mi piaceva l’intenzione di creare un percorso cronologicamente lineare, utilizzando la riproduzione fotografica delle lapidi. Questo percorso lineare diventa anche suggestione di reincarnazione. Possibilità, per alcuni defunti del cimitero, di percorrere insieme a me, un breve tragitto di foto in foto o di lapide in lapide, proprio perché fotografate e ordinate. Siamo dalle parti del ritorno del morto, come diceva Barthes.
Le lapidi ordinate in maniera temporalmente lineare, possono essere fruite in questo modo, senza soluzione di continuità, solo mediante la loro riproduzione fotografica e in questo modo, sempre senza soluzione di continuità, i defunti possono tornare di volta in volta ed abbandonare una lapide per trovare posto in quella successiva. La stessa cosa era capitata al protagonista del film Shining il quale, dopo essere rimasto congelato nel labirinto dell’Overlook Hotel, trasformandosi in immagine/fotografia, ha potuto proseguire la sua esistenza dirigendosi verso una nuova fotografia (4 luglio 1921) che è anche memoriale di quanti sono passati dall’albergo e nel peggiore dei casi ci hanno lasciato la vita.
Si passa da una fotografia all’altra, nello stesso modo in cui, col mio progetto fotografico, si passa da una lapide all’altra, senza conservare la vita, ma consegnando a quanti si lasciano abbandonare a questa suggestione un’eterna immagine di quei defunti che possono giungere fino a noi: il ritorno del morto.
buzz
Son contento per te che tu veda tante cose in una lapide, ma non è esattamente il tipo di conceptual che descrivi.
La fantasia deve girare anche negli occhi dello spettatore, e l'unica cosa, forse luogo comune, che può trasmettere una semplice lapide con data di nascita e morte, è che per chi resta vivo il ricordo non muore mai.

Tutto ciò che hai descritto nella didascalia successiva, è interessante, ma non trova riscontro nelle immagini, ma solo nella tua cultura cinematografica che hai concesso di condividere con noi.

A me una tomba, una lapide, una scritta, non mi faranno mai pensare ad una possibilità di reincarnazione, e non so a quanti, oltre te, il marmo impiegato susciti questo pensiero.

vedremo cosa pensano altri del messaggio del tuo progetto.
Emergent
QUOTE(buzz @ Apr 4 2013, 03:34 PM) *
Son contento per te che tu veda tante cose in una lapide, ma non è esattamente il tipo di conceptual che descrivi.
La fantasia deve girare anche negli occhi dello spettatore, e l'unica cosa, forse luogo comune, che può trasmettere una semplice lapide con data di nascita e morte, è che per chi resta vivo il ricordo non muore mai.

Tutto ciò che hai descritto nella didascalia successiva, è interessante, ma non trova riscontro nelle immagini, ma solo nella tua cultura cinematografica che hai concesso di condividere con noi.

A me una tomba, una lapide, una scritta, non mi faranno mai pensare ad una possibilità di reincarnazione, e non so a quanti, oltre te, il marmo impiegato susciti questo pensiero.

vedremo cosa pensano altri del messaggio del tuo progetto.


Non puoi valutare da una singola foto/lapide, ma dalla successione.
Al di la del riferimento cinematografico o da quello di Barthes penso che sia proprio la successione a far scaturire la sensazione di reincarnazione.
E' una suggestione, ma penso sia facile cogliere una volta accortisi di ciò che lega le varie lapidi.
La tua lettura è tanto banale quanto efficace e diffusa: il ricordo che non muore mai.
Ma rimane una lettura superficiale.
Io sono molto appassionato di cinema e ho fatto studi inerenti a questo ambito.
Tutti i film sono aperti a diverse letture: significati espliciti, impliciti e sintomatici.
Se ci si fermasse a quelli espliciti e si tentasse una minima lettura implicita molto film varrebbero meno di quanto valgano realmente.
Per molti certe letture potranno sembrare seghe mentali, ma rendono vera giustizia a film e lavori fotografici che altrimenti verrebbero liquidati con troppa semplicità.
L'arricchimento culturale va ben oltre una sensazione sentita nella pancia e suscitata da un primo sguardo e bene che sia così, perchè il vero valore di un lavoro il più delle volte bisogna cercarlo e per molti film una o due visioni non bastano.


Un pò come leggere nelle foto di Mapplethorpe semplici nudi e fotografie caratterizzatte da un puro valore formale.
I suoi sono lavori altamente concettuali, ma i più si fermano alla forma e ad un primo sguardo.
Certo si fermano a quello che immediatamente la foto restituisce, si fermano a qualcosa che prende o può non prendere la pancia, ma rimane una lettura povera che trascura tutta una serie di messaggi che rendono Mapplethorpe uno dei più grandi artisti concettuali della storia della fotografia, per quanto il suo valore formale sia altissimo.

Oppure come leggere Ombre Rosse di John Ford come un semplice film sul west con la classica diligenza attaccata dagli indiani.
Sembrerebbe un film anche piuttosto banale, se ci si ferma alla lettura dei significati espliciti, ma invece è un'opera importantissima che ha tantissimo da dire sulla società america dell'american dream, sulla storia e sul suo sfruttamento da parte dei vincitori per giustificare i suoi mezzi, non sempre così nobili, usati per raggiungere certi fini.
buzz
Apprezzo la tua difesa, e in parte ti do ragione.
Io mi sono fermato alla superficie perchè personalmente non vedo altro.
Non vedo ricerca sulla composizione, non vedo ricerca sul colore, non vedo uso di luci, e soprattutto non vedo attinenza tra i soggetti, dato che non devo vedere una sola foto ma il suo insieme, se facciamo eccezione per la ricercata coincidenza dei soli anni in sequenza.
Da sola non basta a farmi pensare ad una vita continua, ad una reincarnazione, così come il disegno di stelle in cielo non mi basta per pensare che esse appartengano da un unico "corpo".

Sicuramente si tratta di un mio limite, e non so di chi altro, dato che a questa discussione non è ancora intervenuto nessun altro punto di vista.

Mi citi Mapplethorpe, quei "semplici" nudi hanno una posa, una ricerca di luci, un punto di vista. Si fosse trattato di foto tessera l'artista non avrebbe certo avuto lo stesso spessore. Ne convieni?

Ombre rosse ha una trama, un racconto nel racconto, una caratterizzazione dei personaggi, uniti ad una fotografia ineccepibile. Se fosse stato un articolo di cronaca da telegiornale non sarebbe diventato famoso.

Io vedo queste differenze, forse impercettibili, forse superficiali, ma ripeto, si tratta del mio punto di vista, limitato dalla mia passione per l'arte.
Andrea Meneghel
francamente trovo il tutto di pessimo gusto e privo di significato.

L'unico che ci vede qualcosa sei tu e questo dimostra che non trasmetti niente a nessuno se non spiegandolo con lunghi discorsi...a dimostrazione della mancanza di comunicazione.

Oltretutto se in cimitero trovassi qualcuno che fotografa la lapide di un mio familiare senza permesso si ritroverebbe a scattare radiografie in ospedale

Andrea
Emergent
QUOTE(bluesun77 @ Apr 4 2013, 06:59 PM) *
francamente trovo il tutto di pessimo gusto e privo di significato.

L'unico che ci vede qualcosa sei tu e questo dimostra che non trasmetti niente a nessuno se non spiegandolo con lunghi discorsi...a dimostrazione della mancanza di comunicazione.

Oltretutto se in cimitero trovassi qualcuno che fotografa la lapide di un mio familiare senza permesso si ritroverebbe a scattare radiografie in ospedale

Andrea


L'unico che ci vede qualcosa?
Quindi te ti consideri, insieme a Buzz, la totalità dei membri del forum?
Piuttosto modesto nel vedere nel tuo l'unico punto di vista...per fortuna che avevi detto che ero io quello che avrebbe fatto fatica a considerare altri punti di vista.
Cmq mi sembri anche piuttosto sbruffone nel fare certe minacce promettendo ricoveri ospedalieri via web.
Così oltre alla tua pochezza culturale ne dimostri anche da un punto di vista umano.
Ma c'è chi è molto bravo a fare il grosso sul web.
Se non la sai te lo dico io.
Il cimitero è un luogo pubblico ed è permesso fare foto, a lapidi e quant'altro senza limitazioni o richieste di permessi.
Quindi se trovi qualcuno che fa foto alle lapidi dei tuoi cari non ti scaldare troppo perché è permesso...poi vorrei tanto vedere se sei in grado di fare lo sbruffone di persona o se sei capace solo con una tastiera.
buzz
Emergent, evitiamo l'insulto diretto.
La critica all'idea ci può stare, ma insulti alla persona no.
Emergent
QUOTE(buzz @ Apr 4 2013, 10:53 PM) *
Emergent, evitiamo l'insulto diretto.
La critica all'idea ci può stare, ma insulti alla persona no.


Per pochezza umana?
Direi che è il minimo a chi fa lo sbruffone in rete minacciando giornate all'ospedale.
buzz
QUOTE(Emergent @ Apr 4 2013, 11:10 PM) *
Per pochezza umana?
Direi che è il minimo a chi fa lo sbruffone in rete minacciando giornate all'ospedale.



Evita le esagerazioni e non ti scaldare.
Lui ha soltanto espresso il suo modo di reagire davanti a chi osa profanare, anche se semplicemente con una foto, la tomba dei suoi cari.
non ha fatto minacce ad alcuno.
E non mi sembra abbia insultato anche nessuno.

Per la cronaca, ogni cimitero ha il suo regolamento comunale, ma in parecchi c'è esposto un cartello dove si fa espresso divieto di fotografare le tombe.
Ma non è questo il motivo del contendere.
Mauro Va
premesso che uno fotografa ciò che vuole, e come vuole......
poi, postando si espone al giudizio degli altri, e come ben sai in questa sezione si và oltre il giudizio ( personale)
sulla tecnica, ma si riflette sul fatto se,(sempre personalmente) ciò che è stato rappresentato arriva o no....
la tua idea c'era e forse ben consolidata nella tua mente, ma fotograficamente debole se non assente....
poi il tutto supportato da una 50ina di righe per spiegarla......ma facendo così (sempre personalmente) credo che il tutto perda di mordente..di immediatezza....il rimbalzo titolo-foto (realizzazione per cui tu vedi il motivo o apprezzi la modalità del trapasso dello spirito) diventa debole, si perde.......................

ri-personalmente penso ci sia altri modi..più immediati per rappresentare e per parlare (solo fotograficamente) della possibilità di reincarnazione.

saluti Mauro
Emergent
QUOTE(buzz @ Apr 5 2013, 01:51 AM) *
Evita le esagerazioni e non ti scaldare.
Lui ha soltanto espresso il suo modo di reagire davanti a chi osa profanare, anche se semplicemente con una foto, la tomba dei suoi cari.
non ha fatto minacce ad alcuno.
E non mi sembra abbia insultato anche nessuno.

Per la cronaca, ogni cimitero ha il suo regolamento comunale, ma in parecchi c'è esposto un cartello dove si fa espresso divieto di fotografare le tombe.
Ma non è questo il motivo del contendere.


Indipendentemente da ciò che si trova scritto il cimitero è luogo pubblico.
Al massimo non si possono fare foto senza autorizzazione, ma appena chiedi ti accorgi e si accorgono che non ci sono motivi per i quali non si può concedere l'autorizzazione...provare per credere.
astellando
Abbi pazienza ma anch'io mi associo agli altri, a me suscita ben poco oltre alla pura cronaca; vite vissute che restano nella mente e nei cuori dei loro cari, o la pena e lo strazio che può dare la perdita di un figlio grande o piccolo che sia ma è una mia elaborazione mentale e sentimentale, la stessa che farei se avessi avuto notizia di quelle vite "andate" da un giornale; inoltre le immagini, scusa la franchezza non sono nemmeno belle (intendiamoci questo è il mio modestissimo parere).

Io penso che nella fotografia e nelle arti figurative in genere l'impatto, lo spunto per la riflessione, il via incondizionato a mettersi in viaggio con la mente e con il cuore lo debba dare l'immagine che vedo; subito, immediatamente... poco o tanto che sia a secondo della mia sensibilità e della bravura dell'autore.

Se questo non avviene può darsi benissimo che manchi completamente io di sensibilità e mi interrogherò sul se ed eventualmente sul perchè, ma può anche darsi che abbia sbagliato qualcosa l'autore e sarà anche compito suo interrogarsi sul se e sul perchè; se lo faremo entrambici potrà anche essere un eventuale confronto costruttivo altrimenti no.

Per finire penso che se le emozioni arrivano perchè alle immagini sono allegate due pagine di spiegazione sul pensiero e sugli intenti dell'autore allora qualcosa è andato storto.

Ciao, buona giornata

Andrea
alessandro.sentieri
Non ho volutamente letto la lunghissima spiegazione che hai scritto al post #2 nè i commenti degli altri amici.
Mi chiedo (e ti chiedo, perchè magari non ci arrivo e così mi puoi illuminare) che senso abbiano le tuo foto, nell'accezione nuda e cruda del termine.
Ovvero, a mio modestissimo (ma veramente... più che modestissimo) parere, una fotografia dovrebbe trasmettere un'emozione o quanto meno generare una riflessione, un dubbio in chi la osserva, senza bisogno di tante spiegazioni sul perché e sul cosa, che, specialmente in un ambito come questo, dovrebbero eventualmente essere successive.
E, perdona la franchezza, a una mente semplice come la mia queste foto non generano nulla di ciò.
Le trovo visivamente brutte, insignificanti emotivamente, povere di contenuto.

Saluti
Ale
Emergent
QUOTE(alessandro.sentieri @ Apr 5 2013, 09:39 PM) *
Non ho volutamente letto la lunghissima spiegazione che hai scritto al post #2 nè i commenti degli altri amici.
Mi chiedo (e ti chiedo, perchè magari non ci arrivo e così mi puoi illuminare) che senso abbiano le tuo foto, nell'accezione nuda e cruda del termine.
Ovvero, a mio modestissimo (ma veramente... più che modestissimo) parere, una fotografia dovrebbe trasmettere un'emozione o quanto meno generare una riflessione, un dubbio in chi la osserva, senza bisogno di tante spiegazioni sul perché e sul cosa, che, specialmente in un ambito come questo, dovrebbero eventualmente essere successive.
E, perdona la franchezza, a una mente semplice come la mia queste foto non generano nulla di ciò.
Le trovo visivamente brutte, insignificanti emotivamente, povere di contenuto.

Saluti
Ale


Sinceramente penso possano dire più di quanto possano dire le tue.
A parte la realizzazione (non so se conosci Vaccari e tutta la corrente narrative, conceptual e boby dai '70 dove la resa formale era spesso e volentieri trascurata volontariamente), dove le tue sono molto belle visivamente cosa dicono?
Sono foto che tutti potrebbero fare, non hanno un messaggio, sono "cartoline" viste e riviste...L'ho scritto anche in un altro post: la veduta ormai non dice più nulla, ma non dice più nulla dai primi del '900 dopo che gli Alinari avevano saturato il mondo delle immagini con vedute mondiali.
Ovvio che se a uno interessa portarsi a casa il ricordino della gita o della bella esperienza allora sono le foto giuste, ma aggiungono qualcosa al già visto?
Ovvio che anche le mie sono foto che potrebbe fare chiunque, ma al di la del messaggio che arriva o meno (e ne conosco di persone a cui arriva, persone che sono abituate a confrontarsi con una certa realtà fotografica e quindi colgono qualcosa, seppur un pò forzato o acerbo) quantomeno c'è un tentativo.
Poi non a tutti interessa fare foto di questo tipo o cercare di lavorare fotograficamente in questo modo.
Non penso che i grandi autori (lungi da me paragonarmi a loro o profetizzare una certa carriera) siano partiti con progetti epocali e alcuni agli inizi facevano semplici e timidi tentativi, a volte goffi.
Però ci provo, sono all'inizio e quando ho delle idee provo a realizzarle e va bene sbagliare, perchè se dall'idea non si passa al fare non si può progredire.
Ma una volta che hai fatto mille foto di vedute o di still life, dove ciò che emerge è solo tecnica (acquisibile da chiunque che abbia mezzi e tempo per apprendere) cosa rimane, cosa hai detto che non hanno detto in migliaia in giro per il mondo.
Poi sul discorso della foto che deve emozionare e puramente soggettivo.
La fotografia non deve essere solo questo, perchè spesso la foto che ti prende la pancia lo farà una, due volte e poi è facile che si vada a mescolare in un mondo di immagini simili che dicono più o meno la stessa cosa e spesso la dicono nella stesso modo.
Vedi il reportage.
A me piacciono molto certi reportagisti, ma oggi, al di la della cronaca, cosa hanno da dire?
Ancora li a voler emozionare con foto che mostrano la miseria umana?
E allora?
Lo sappiamo, lo abbiamo visto da tantissimi fotografi.
Oggi a me rimane la cronaca e forse neanche quella dato che esistono molti altri modi più immediati e l'emozione fatica ad arrivare perchè se ne sono viste troppe.
Poi c'è chi è interessato alla fotografia artistica e chi al solo reportage/street, ma allora sono mondi che chiedono approcci diversi.
Magari a te di una certa fotografia te ne freghi, ma io ci provo, nel mio piccolissimo.
Prenditi lavori di Vaccari, Boltanski, Wall, Duane Michael...richiedono spesso uno sforzo per essere compresi e di certo non sono lavori che stupiscono o emozionano al primo sguardo.
Eppure sono lavori carichi di significato e una portata culturale che miliardi di foto di vedute, street, reportage, neanche lontanamente si immaginano e questi autori sono grandissimi, ma poco conosciuti da chi pensa che la fotografia possa essere solo un bel paesaggio classico o con un'inquadratura particolare.
Certo che la fotografia (e lo scrivevo in un altro post) può anche essere vista come terapeutica per chi la pratica: scatto perchè provo piacere e mi fa star bene portarmi a casa il ricordo di qualcosa che ha colpito il mio sguardo.
Ottima cosa, ma la fotografia è anche comunicare e quella fotografia non comunica.
Certo magari stupisce, lascia un'emozione, ma quanto è inflazionata questa emozione, trasmessa da migliaia di foto identiche?
Non avrò trasmesso nulla col mio lavoro, non ci sarò riuscito, magari ci riuscirò al prossimo, ma almeno ci provo.
Sono due modi di vedere la fotografia.
C'è chi prova a trovare una sua strada (poi la conclusioni ha senso farle più avanti perchè sono pochi gli autori che hanno fatto centro alla prima) e chi si limita a seguire quella praticata da chissà quante persone che sfornano ogni giorno migliaia di foto che sono identiche tra loro.
Per me la fotografia è un atto creativo e dare vita ad un paesaggio o veduta di città che può tranquillamente essere stata vista in giro per il web, proveniente da qualunque angolo del mondo, è tutt'altro che un atto originale o artistico.
Diciamo che se le mie non generano nulla quantomeno ci provano e un messaggio dietro c'è, anche se può non arrivare a tutti.
Nelle tue, ad esempio, lo sforzo non è neanche da farsi, perchè non possono dire nulla.
E non parlo di un'emozione, parlo di riflessioni.
Non tutto il cinema emoziona, ma ci sono autori fotografici e cinematografici tanto freddi e poco diretti quanto geniali e comunicativi (dopo che si è passato del tempo a capirli).
Da una parte c'è un'emozione immediata con la foto ad effetto, ma ti sfido io a tenere memoria di un'emozione che due secondi dopo è surclassata da un'altra e poi un'altra ancora.
Dall'altra rimane vivo il pensiero di un autore, magari che ti porta a riflettere su cose importanti e un certo pensiero ti rimane e ti ricordi bene che te lo ha trasmesso.
Non prendere me come esempio di chi dovrebbe fare questo, ma penso che ci sia una portata decisamente diversa tra questi due modi di fare fotografia.
Pensiero personale, ma se dovessi fare foto solamente agli scorci mi sarei già triturato i maroni.

astellando
QUOTE(Emergent @ Apr 6 2013, 09:28 AM) *
Sinceramente penso possano dire più di quanto possano dire le tue.
...............
Pensiero personale, ma se dovessi fare foto solamente agli scorci mi sarei già triturato i maroni.



Ma perchè si postano foto se poi non si accettano critiche e confronti costruttivi? cosa centra dire a tizio o a caio " allora belle le tue"; se posti delle foto e chiedi un giudizio devi accettare le critiche e il confronto costruttivo, come costruttivi mi sembrano gli interventi degli altri utenti intervenuti, altrimenti le fai vedere ad altri...

Non me ne volere, capisco il trasporto che si legge nei tuoi commenti, l'idea è anche bella ma solo perchè l'hai spiegata, perchè dalle foto (secondo me) non traspare niente di tutto quello che hai scritto e dal momento che si parla do fotografia e non di letteratura...

Buon Week ciao

Andrea
Emergent
QUOTE(astellando @ Apr 6 2013, 09:47 AM) *
Ma perchè si postano foto se poi non si accettano critiche e confronti costruttivi? cosa centra dire a tizio o a caio " allora belle le tue"; se posti delle foto e chiedi un giudizio devi accettare le critiche e il confronto costruttivo, come costruttivi mi sembrano gli interventi degli altri utenti intervenuti, altrimenti le fai vedere ad altri...

Non me ne volere, capisco il trasporto che si legge nei tuoi commenti, l'idea è anche bella ma solo perchè l'hai spiegata, perchè dalle foto (secondo me) non traspare niente di tutto quello che hai scritto e dal momento che si parla do fotografia e non di letteratura...

Buon Week ciao

Andrea


Accetto le critiche, ma voglio far presente che forse si concepisce la fotografia in modo diverso.
Il risultato non sarà quello mio sperato, ma c'è un tentativo.
Per me vale più di mille paesaggi da sogno che fai tu, faccio io e se si impegna lo fa anche il mio vicino di 12 anni, perchè non siamo capre e basta imparare a usare la macchina e un pò di PP.
Ma forse sono l'unico che si interessa di fotografia artistica e ha una cultura un pò più vasta e quindi un'idea so come possa essere concepita la fotografia.
Non voglio tirarmela con questa affermazione, ma è così e c'è tanta gente che non sa nemmeno chi siano Ghirri e Vaccari (due dei più grandi artisti mondiali, ma quasi sconosciuti in Italia) e tanti altri che usano o hanno usato il mezzo fotografico come strumento per fare arte.
Non fotografi puri (per quanto Ghirri abbia fatto molti lavori da fotografo puro), ma artisti che usano la fotografia.
Però se ci si limita ai soliti noti: Bresson, Capa, McCurry...si rimane piuttosto ignoranti in materia di cultura fotografica.
Se poi si vuole rimanere, da un punto di vista realizzativo, dei fotografi anonimi e impersonali, quantomeno bisogna esserne consapevoli e tutto ciò non è un male, ma un dato oggettivo.
Forse lo sarò sempre anche io, ma il bello è provarci.
Mauro Va
secondo me caro Emergent accettare le critiche è una cosa, confrontarsi, anche con chi Tu giudichi ignorante
in materia di cultura fotografica,( parole tue) è un altra....

attento (per modo di dire, guardiamo se la prendi come una minaccia!!) che le tue dissertazioni non sono confronto
ma solo pizzichi di retorica per condire una pietanza sciapa
perdona la brevità...ma a buon intenditore poche parole

ciao
Emergent
QUOTE(Mauro Va @ Apr 6 2013, 10:51 AM) *
secondo me caro Emergent accettare le critiche è una cosa, confrontarsi, anche con chi Tu giudichi ignorante
in materia di cultura fotografica,( parole tue) è un altra....

attento (per modo di dire, guardiamo se la prendi come una minaccia!!) che le tue dissertazioni non sono confronto
ma solo pizzichi di retorica per condire una pietanza sciapa
perdona la brevità...ma a buon intenditore poche parole

ciao


Io ho semplicemente scritto che c'è molta ignoranza in materia, ma trova le parole con cui do a qualcuno in particolare dell'ignorante...non penso d'aver offeso nessuno.
Perché la tua dovrebbe essere una minaccia?
Non sei molto brava a fare dell'ironia.
Li anche se non diretto si faceva gli sbruffoni dicendo che certa gente si ritroverebbe a vedere radiografie in ospedale.
Mi sembra una bella pochezza umana quella che porta a scrivere certe cose dalla tastiera di un computer, ma c'è chi probabilmente certe cose le sa dire solo così.
Limite suo...
La mia retorica non sarebbe confronto?
Io ho ben argomentato le mie idee, e mi sembra un ottimo modo di fare un confronto.
Non capisco chi tu sia per dire che la mia è solo bella retorica, ma forse il tuo confronto fotografico si limita a: mi piace, bella composizione, bella PP, ottima PDC.
Non lo so in verità quale sia il tuo livello, ma non capisco come poter veder male chi cerca di esporre in maniera ampia il proprio pensiero, ma forse è proprio il sistema dei forum che limita le possibilità discorsive.
Il problema non me lo pongo, se poi pensi che sia solo retorica sterile e non provi a controbattere ciò che dico, a metterla in discussione a cercarne significati...allora sei te che ti tiri indietro da un confronto.
buzz
Caro Emergent, forse non usi il forum come dovrebbe.

Funziona così: uno posta una foto e altri ne fanno dei commenti.
Puoi dare spiegazioni, giustificare le tue scelte ma MAI dovresti rispondere ad una critica denigrando le foto degli altri, o la persona stessa. trovo molto infantile la frase "saranno belle le tue".
Ognuno di noi ha il suo modo di vedere e di pensare. Se non vuoi avere critiche non sottoporre le tue foto a queste.
giudichi "pochezza umana" il fatto che le tue foto non piacciano?
Ma una sana autocritica non la fai?
a quello che scrivi, sembra che chiunque non pratichi il genere di foto da te descritto, citando i vari autori tra cui vaccari, boltanski, wall, sia un fotografo banale.
Ebbene, potrei citarti centinaia di artisti che con le loro "banalità" hanno conquistato i gusti e le critiche di tutto il mondo.
Hai le tue idee in merito?
Nessun problema, Ognuno di noi ha i suoi limiti: qualcuno non comprende un genere d foto, qualcun altro non comprende tutti gli altri.

Emergent
.
Emergent
QUOTE(buzz @ Apr 6 2013, 11:29 AM) *
Caro Emergent, forse non usi il forum come dovrebbe.

Funziona così: uno posta una foto e altri ne fanno dei commenti.
Puoi dare spiegazioni, giustificare le tue scelte ma MAI dovresti rispondere ad una critica denigrando le foto degli altri, o la persona stessa. trovo molto infantile la frase "saranno belle le tue".
Ognuno di noi ha il suo modo di vedere e di pensare. Se non vuoi avere critiche non sottoporre le tue foto a queste.
giudichi "pochezza umana" il fatto che le tue foto non piacciano?
Ma una sana autocritica non la fai?
a quello che scrivi, sembra che chiunque non pratichi il genere di foto da te descritto, citando i vari autori tra cui vaccari, boltanski, wall, sia un fotografo banale.
Ebbene, potrei citarti centinaia di artisti che con le loro "banalità" hanno conquistato i gusti e le critiche di tutto il mondo.
Hai le tue idee in merito?
Nessun problema, Ognuno di noi ha i suoi limiti: qualcuno non comprende un genere d foto, qualcun altro non comprende tutti gli altri.


Ma come?
Possono dire che le mie foto non dicono nulla e io non posso criticare le altre?
Se lo faccio è perchè sono andato a vederle e alcune le ho anche commentate.
Non mi sembra d'aver fatto nulla di diverso da altri.
La pochezza umana è data da fare certi commenti su radiografie e ospedali.
Facile dire certe cose e fare i grossi sul web.
Vaccari e altri erano banali nella realizzazione.
Boltanski pure, ma non certo nel messaggio.
E' cosa ben diversa!
Io le accetto le critiche e alcune le condivido.
L'ho detto...sono all'inizio e non mi ero mai cimentato con un certo modo di fare fotografia.
Non capisco perchè non posso criticare le foto di altri.
Lo farò tra i commenti delle foto stesse.
E poi non vedo nulla di sbagliato nel denigrare le foto altrui.
Se denigro o critico lo faccio argomentando, ed è quello che sto facendo in alcune foto che non mi piacciono.
Di certo non lo faccio col solo gusto di criticare a caso.
Se dico ...saranno belle le tue...è perchè non è che posso stare a commentare una ad una le varie vedute.
Proprio perchè la penso in un certo modo per me una vale (poco o nulla) l'altra.
Penso sia un pensiero da rispettare e di conseguenza anche la critica, se ben argomentata...non pensi?

Mauro Va
QUOTE(Emergent @ Apr 6 2013, 11:10 AM) *
Non sei molto brava a fare dell'ironia. bravo Emergent bravo

Non capisco chi tu sia per dire che la mia è solo bella retorica, ma forse il tuo confronto fotografico si limita a: mi piace, bella composizione, bella PP, ottima PDC ......ecco vedi qual'è il tuo problema caro Emergent?
prima affondare e poi vedere cosa hai colpito
...allora sei te che ti tiri indietro da un confronto....dalla mia scarsa cultura fotografica ti ho chiesto alcuni post fà: ma non c'era un altro modo per mostrare fotograficamente la reincarnazione? Te ne sei guardato bene dal rispondere e sono anche convinto ( figurati) che fosse un buon modo di andare oltre il bella, i mi piace, ecc...ecc..... ma evidentemente sei il tipo di utente che preferisce i bella, mi piace, altrimenti giuro che non capisco cosa è che vuoi?

stammi bene

Maur(o)
Emergent
QUOTE(Mauro Va @ Apr 6 2013, 12:04 PM) *
stammi bene[/b]
Maur(o)


Io l'ho vista così.
Cmq mi sembri un pò infantile a sottolineare certe cose.
E' stata una svista quella a al posto della o.
Ma forse, sei buono a rispondere solamente per mettere i puntini sulle i.
Se il tuo modo di confrontarti è questo allora posso anche fare a meno di badare a quello che scrivi.
Quando ero alle elementari si litigava perchè ci si dava delle femminucce, ma forse c'è chi, una volta cresciuto, ancora si irrita o se la prende o sa dar conto a queste cose.
Mi dispiace, per la svista, ma stare a sottolinearlo e rimarcarlo in firma mi da l'impressione che a volte la coda è di paglia e si infuochi per niente.
Starò più attento se devo far finta di confrontarmi con un bambino che pesa anche quello andrebbe tranquillamente messo da parte.
Mauro Va
ho capito Emergent che "pesce" sei......per quanto mi riguarda ti faccio "sguazzare" nella tua acqua......
resta il fatto ( inconfutabile) che non hai risposto (chiamasi confronto) al post 11...ma và bene lo stesso....

saluti
Emergent
QUOTE(Mauro Va @ Apr 6 2013, 12:26 PM) *
ho capito Emergent che "pesce" sei......per quanto mi riguarda ti faccio "sguazzare" nella tua acqua......
resta il fatto ( inconfutabile) che non hai risposto (chiamasi confronto) al post 11...ma và bene lo stesso....

saluti


Quello se c'era altro modo?
Può essere, ma in fondo quanti modi ci sono per dire le cose?
Uno poi sceglie il suo.
A me interessava quello e altri anche pensandoci non mi interesserebbero.
Ma se ti sta tanto a cuore dimmelo te.
Se questo proprio non ti piace e insisti tanto.
Già prima cmq l'ho scritto.
A me interessa questo e di certo non sono tenuto a cercarne altri se questo non piace.
Non sei mica il mio committente.
Poi il perchè ho scelto questo lo lego a quello che ho scritto, quindi cmq nella mia testa ha un perchè e non per forza deve però essere fuzionale a trasmettere un messaggio.
Cmq non mi sembra un tema così importante di confronto perchè il lavoro è questo.
Non mi sembra che la critica, nel valutare un lavoro, si interroghi più di tanto su cosa potrebbe essere stato fatto.
Quindi non mi sembra d'essermi tirato indietro da un confronto.
Mi sembra qualcosa di abbastanza futile, ma sempre meglio che stare a questionare su a e o...in fondo anche te non è che ne hai troppa per portare avanti una discussione.
Cosa vuoi che ti dica sulla realizzazione.
Mi interessavano le lapidi e quindi al massimo si può discutere sulla mera realizzazione, ma a me quella interessa poco.
Per questo lavoro l'ultima preoccupazione è il formalismo.
Cmq devo rielaborare il tutto e per rendere la sequenza più omogenea voglio lapidi solamente riprese in verticale.
In modo che nel quadro ci sia la sola lapide, senza riprendere ciò che sta all'esterno.
Dato che non è facile trovarle tutte così, nel fare la serie, riempirò dei buchi realizzando io le lapidi.
Con piastrelle di marmo che ho aggratis e utilizzando lettere cimiteriali per le composizioni o facendo incidere le piastrelle (il costo è irrisorio).
Qui si potrebbe discutere sul fatto che allora con lapidi finte il tutto ha ancora meno senso, ma quello che voglio suggerire è una suggestione.
Non sto facendo cronaca o reportage o catalogazione.
In fondo il cinema è finzione e nessuno si lamenta se la casa dei protagonisti in verità è ricostruita in studio.
Ma qui ci sono grandi nomi che hanno sdoganato una certa fotografia: James Casebere Thomas Demand su tutti.
Mauro Va
qui siamo in un binario che porta ad un avvicinamento intellettivo e questo è una buona cosa.....
su alcuni punti hai ragione e te l'ho anche premesse del tipo... uno fotografa ciò che vuole, e come vuole......
oppure...la tua idea c'era e forse ben consolidata nella tua mente....

su questo secondo me vale la pena addrentarsi per parlare ............di foto, messaggi, come e perchè

buona giornata





buzz
QUOTE(Emergent @ Apr 6 2013, 12:02 PM) *
Ma come?
Possono dire che le mie foto non dicono nulla e io non posso criticare le altre?



l forum è fatto di diversi thread per questo:
Puoi commentare e demolire le foto altrui ma nel loro spazio.
Questo spazio è tuo. qui sei stato tu a mettere delle foto, e gli altri le criticano.
Vuoi vendicarti? padronissimo di farlo (anche se è questa quella che io ritengo pochezza intellettuale o piccineria) ma fallo nell'argomento inerente.
Vai alle mie foto e criticale pure, ma non giustificherà mai il mio giudizio.
Io posso benissimo dire che un cantante non mi piace pur non sapendo cantare, e lui non può giustificarsi dicendo "canto meglio di te", perché chi critica le tue foto, non necessariamente deve essere in gradi di farne di migliori.
alessandro.sentieri
Vedi Emergent, quando si postano fotografie su un forum fotografico si dovrebbe essere consapevoli di esporsi a critiche e suggerimenti che dovrebbero contribuire al processo (infinito) di crescita personale.
Non capisco quindi la tua risposta al mio post precedente, visto che nella stessa ti preoccupi innanzitutto di parlare delle mie fotografie e non delle critica di base che ho (a questo punto dovrei dire, visto il tuo atteggiamento, osato) mosso alle tue.
Personalmente non ho nessun pregiudizio nei confronti di questo genere fotografico, anzi, pur non praticandolo, mi interessa molto perchè lo trovo stimolante dal punto di vista intellettuale, anche se, molto sinceramente, spesso, come è accaduto stavolta, non arrivo a comprendere a fondo il messaggio.
Invece trovo nelle tue parole un deciso ostracismo nei confronti di praticamente tutti gli altri generi che francamente capisco poco.
Ti consiglierei di rilassarti con qualche buon libro fotografico di autori come John Shaw, Marc Adamus, Steve Mc Curry e altri, ma so già che ti annoieresti e che sarebbero tempo e denari sprecati.
Quindi ti lascio alle tue lapidi wink.gif, per quanto mi riguarda continuerò a seguirti, di certo in silenzio, caso mai imparassi qualcosa dalla tua arte.

Ale
Emergent
QUOTE(alessandro.sentieri @ Apr 6 2013, 03:12 PM) *
Vedi Emergent, quando si postano fotografie su un forum fotografico si dovrebbe essere consapevoli di esporsi a critiche e suggerimenti che dovrebbero contribuire al processo (infinito) di crescita personale.
Non capisco quindi la tua risposta al mio post precedente, visto che nella stessa ti preoccupi innanzitutto di parlare delle mie fotografie e non delle critica di base che ho (a questo punto dovrei dire, visto il tuo atteggiamento, osato) mosso alle tue.
Personalmente non ho nessun pregiudizio nei confronti di questo genere fotografico, anzi, pur non praticandolo, mi interessa molto perchè lo trovo stimolante dal punto di vista intellettuale, anche se, molto sinceramente, spesso, come è accaduto stavolta, non arrivo a comprendere a fondo il messaggio.
Invece trovo nelle tue parole un deciso ostracismo nei confronti di praticamente tutti gli altri generi che francamente capisco poco.
Ti consiglierei di rilassarti con qualche buon libro fotografico di autori come John Shaw, Marc Adamus, Steve Mc Curry e altri, ma so già che ti annoieresti e che sarebbero tempo e denari sprecati.
Quindi ti lascio alle tue lapidi wink.gif, per quanto mi riguarda continuerò a seguirti, di certo in silenzio, caso mai imparassi qualcosa dalla tua arte.

Ale


Se leggi bene parlo anche della tua critica.
Non provo nessun ostracismo e credimi McCurry mi piace molto.
Ho addirittura un suo libro autografato e martedì andrò a vederlo a Milano.
Penso però che certi generi, oggi, non abbiano più nulla da dire.
Questo è ben diverso.
Penso che praticare certi generi non porti un contributo al discorso fotografico, perchè alla fine si va sempre a parare su cose già viste, già fatte.
Intanto non capisco perchè mi diciate che bisogna esporsi a critiche.
E' quello che ho fatto, semplicemente ribatto con altre critiche.
Non ho detto che chi fa paesaggistica è un idiota, anzi ho detto che se farlo porta piacere allora ben venga...credo nella fototerapia e in tutti gli hobby che portano piacere, ma ciò non toglie che possa nutrire un certo pensiero critico nei confronti di quella fotografia.
Sembra paradossale, ma il succo è questo: bene se ti fa piacere ma a me non interessa e dopo un pò certe foto mi tediano.
In fondo è stato detto che non dicono nulla le mie foto e io ho detto che non mi dicono nulla i paesaggi o altro.
E' stato detto che posso continuare a fotografare lapidi e ho detto ben venga se uno sta bene quando fotografa il paesaggio.
Sostanzialmente non abbiamo detto cose molto diverse.
Te andresti ancora al cinema se tutti i registi facessero sempre film come li facevano nei '40 negli USA?
Bellissimi e li amo tantissimo, ma dopo un pò basta...per fortuna che il discorso si è evoluto.
Non solo stilisticamente, ma anche dal punto di vista dei contenuti.
In fotografia invece il paesaggio è ancora un evergreen (al punto che all'estero i fotografi italiani sono conosciuti come paesaggisti, ma sono ricordati quelli degli anni'80, spesso già morti), mentre, a differenza di paesi come USA e Germania, il, livello culturale (basta girare un pò di musei) rimane basso e piuttosto indietro.
Non ho mai scritto che la vostra lettura del mio lavoro è sbagliata, ma ho solo fatto considerazioni su come, secondo me, è vista e praticata la fotografia, dandogli, spesso, un peso che a mio parere non merita.



QUOTE(buzz @ Apr 6 2013, 03:11 PM) *
l forum è fatto di diversi thread per questo:
Puoi commentare e demolire le foto altrui ma nel loro spazio.
Questo spazio è tuo. qui sei stato tu a mettere delle foto, e gli altri le criticano.
Vuoi vendicarti? padronissimo di farlo (anche se è questa quella che io ritengo pochezza intellettuale o piccineria) ma fallo nell'argomento inerente.
Vai alle mie foto e criticale pure, ma non giustificherà mai il mio giudizio.
Io posso benissimo dire che un cantante non mi piace pur non sapendo cantare, e lui non può giustificarsi dicendo "canto meglio di te", perché chi critica le tue foto, non necessariamente deve essere in gradi di farne di migliori.


Se critico è perchè penso ci possano essere motivi validi per farlo.
Ma se dovessi criticare tutti i paesaggi o foto di street che non dicono nulla allora dovrei passare giorni a farlo, dato che il mio gusto non è quello ma il forum ne è affollato.
Non criticavo per "vendetta".
Mi sembri un pò limitato se salti a queste conclusioni, ma se leggi bene le critiche le ho mosse, dopo aver visto cosa pubblicano certi utenti, per dire che il mio gusto magari fa fatica a coincidere con chi si diletta solo con paesaggi.
Emergent
QUOTE(alessandro.sentieri @ Apr 6 2013, 03:12 PM) *
Quindi ti lascio alle tue lapidi wink.gif, per quanto mi riguarda continuerò a seguirti, di certo in silenzio, caso mai imparassi qualcosa dalla tua arte.

Ale


La mia arte?
Vedi che neanche ironia sai fare.
Mai ho detto che la mia è arte è di certo non è con qualche timido tentativo che una persona possa pensare di fare arte.
E non ho interesse che tu impari qualcosa da me, dato che ci sono fior fior di artisti da cui imparare.
Io pure qualche sguardo lo darò alle tue foto, nel caso riuscirai a maturare (culturalmente e sempre che possa essere di tuo interesse) e staccarti dal paesaggio che, per me, è fin troppo banale, semplicistico e privo di qualunque portata culturale.
Mal che vada ti perderai nella miriade di paesaggisti anonimi e impersonali.
alessandro.sentieri
QUOTE(Emergent @ Apr 6 2013, 04:04 PM) *
La mia arte?
Vedi che neanche ironia sai fare.
Mai ho detto che la mia è arte è di certo non è con qualche timido tentativo che una persona possa pensare di fare arte.
E non ho interesse che tu impari qualcosa da me, dato che ci sono fior fior di artisti da cui imparare.
Io pure qualche sguardo lo darò alle tue foto, nel caso riuscirai a maturare (culturalmente e sempre che possa essere di tuo interesse) e staccarti dal paesaggio che, per me, è fin troppo banale, semplicistico e privo di qualunque portata culturale.
Mal che vada ti perderai nella miriade di paesaggisti anonimi e impersonali.


Ma io non volevo essere ironico, amo seguire tutto e tutti, nella convinzione che ci sia sempre qualcosa da imparare da chiunque.
Non ho nè le capacità nè la presunzione di andare a verificare la maturazione culturale di chicchessia, preferisco, con la macchina fotografica, divertirmi e passare ore serene immerso nella banalità dei miei paesaggi e nel miliardo di altri paesaggi uguali ai miei.
Ma, come detto, continuerò comunque a seguirti, chissà, magari la mia cultura, così semplice, così banale, potrà elevarsi a più alti livelli.
Io, almeno, ci provo....

Ale
buzz
QUOTE(Emergent @ Apr 6 2013, 03:56 PM) *
-----------
Intanto non capisco perchè mi diciate che bisogna esporsi a critiche.
E' quello che ho fatto, semplicemente ribatto con altre critiche.



Ed è esattamente quello che NON SI DEVE fare!
se vai al ristorante e ti servono una pasta scotta, tu lo fai notare, che te ne pare se il cuoco esce dalla cucina e invece di scusarsi ti dice "ah, è venuta male? e lei non sa cucinare il pesce".



QUOTE(Emergent @ Apr 6 2013, 03:56 PM) *
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Mi sembri un pò limitato se salti a queste conclusioni, ma se leggi bene le critiche le ho mosse, dopo aver visto cosa pubblicano certi utenti, per dire che il mio gusto magari fa fatica a coincidere con chi si diletta solo con paesaggi.



Qui ad essere limitato sembri essere tu.
Perchè o fingi o non vuoi proprio capire come ci si comporta.
Io più che spiegartelo, e portarti esempi pertinenti non posso fare.
Se proprio non ti entra in testa, non ho che farci.

Posso solo darti un consiglio: non sottoporre più le tue opere alla pubblica gogna, se ritieni la gente incompetente per poter giudicare cotanta arte.
Emergent
QUOTE(buzz @ Apr 6 2013, 05:38 PM) *
Ed è esattamente quello che NON SI DEVE fare!
se vai al ristorante e ti servono una pasta scotta, tu lo fai notare, che te ne pare se il cuoco esce dalla cucina e invece di scusarsi ti dice "ah, è venuta male? e lei non sa cucinare il pesce".
Qui ad essere limitato sembri essere tu.
Perchè o fingi o non vuoi proprio capire come ci si comporta.
Io più che spiegartelo, e portarti esempi pertinenti non posso fare.
Se proprio non ti entra in testa, non ho che farci.

Posso solo darti un consiglio: non sottoporre più le tue opere alla pubblica gogna, se ritieni la gente incompetente per poter giudicare cotanta arte.


Non hai capito...mi si critica una certo modo di lavorare.
Io rispondo esponendo le mie idee, ma nell'esporle critico un certo modo di pensare, che probabilmente è diverso dal mio.
La critica può essere costruttiva e se dico che per me la foto di paesaggio, a differenza dell'arte fatta con la fotografia (non i miei lavori, non mi riferisco a quelli, ma parlo in generale) è povera e pensare solo a quella limita il pensiero.
Ho appena fatto una critica, ma funzionale ad esporre il mio pensiero.
Non ci trovo nulla di male.
E ancora col discorso arte.
Ho mai detto che la mia è arte?
A me sembra che lo fai apposta, perchè sono parole tue e vuoi fare ironia.
Ma fai pure...più che ripeterlo (l'avevo già scritto) non so cosa fare.
astellando
Certo che ne hai di tempo da perdere...ma te pensi che siano tutti superbi pieni di se e convinti di essere dalle parte dela ragione? come qualcuno quà sul forum; guarda che ti sbagli , almeno io conosco benissimo i miei limiti so benissimo che le mie foto sono piene di difetti, forse anche banali e tutte quelle cose che hai scritto e forse anche altre che non ti sono venute in mente tant'è che non mi sono mai sognato di partecipare a concorsi fotografici le ho messe quà più per me che per farle vedere.
Questo è un forum di "nikonisti" è un po' una comunità di persone unite da una passione e da una passione per un marchio, ci bazzico da più di un anno e sento di farne parte, tanti mettono qualcosa in comune esperienza, consigli, chiacchere, umorismo, battute e anche foto; io ho messo le mie così come sono senza pretese e ho avuto la malaugurata idea di esprimere il mio (ripeto modesto parere) sulle tue foto proprio per partecipare alla vita del forum... non volevo offendere nessuno... e meno male che sei uno che accetta le critiche perchè se non le accettavi...

Mi spiace ma penso che tu sia stato oltre che scortese anche un po' infantile, comunque se hai ancora tempo da perdere puoi commentare anche le altre foto della mia gallery a me fa piacere ricevere notifiche e quando ne ho viste 10 ero tutto contento... e lo sono tutt'ora, non mi cambiano la vita le critiche se non in meglio quando riesco a farne tesoro.

Non interverrò più in questo trehad (e forse nemmeno in altri) penso che certe volte non ne valga proprio la pena.

Ciao

P.S. non preoccuparti se per caso finisci per commentare tutte le mie foto (scrivendo sciocchezze e banalità) perchè ne ho molte altre da inserire anche più brutte quindi VAI tranquillo
dnovanta

io provo a tornare al discorso iniziale, quello della reincarnazione.
premetto che anche a me piace fotografare nei cimiteri.
mi soffermo spesso sulle fotografie, sugli epitaffi incisi, e sugli ornamenti che descrivono le passioni di chi e' sepolto li'.
Mi piace anche la confusione temporale che tu descrivi, perche' mette a confronto le diverse epoche, e il modo diverso di rappresentare il ricordo.

Non ho la tua cultura foto/cinematografica, io in genere vado semplicemente di istinto in fotografia.
Il parallelo con la cinematografia ci puo' anche stare, ma il cinema ha un vantaggio ripetto alla sola fotografia, ha un percorso temporale diverso, e mentre in un film i personaggi parlano e si muovono, in fotografia tutto si condensa in una unica immagine. Esprimere un concetto con una sola foto e' molto piu' difficile, devicondensare tutto in un unico momento.
Questa e' la sezione concettuale, e qui si cerca di rappresentare un concetto.
Il concetto di reincarnazione a me sembra poco rappresentato, perche' io lo vedo come momento di passaggio da una vita ad un'altra. E parlando della tua spiegazione iniziale, ad esempio riferendoti a shining, trovo che manchino il prima e il dopo, che nel film sono ben presenti con una serie di flash backs e attraverso l'evolversi della follia di Jack Nicholson.
La serie che presenti qui invece a me pare rappresenti solo della morte.
Pur introducendo nella foto n. 2 e n.3, attraverso le scritte sulla lapide, un riferimento alla vita della persona, a me manca un indizio del passaggio successivo alla morte.
Se questo indizio sta nella successione temporale delle lapidi, per limite mio, non innesca la sensazione di un "tempo vivo" dopo la morte.

Bianca

Emergent
QUOTE(astellando @ Apr 7 2013, 01:27 AM) *
Certo che ne hai di tempo da perdere...ma te pensi che siano tutti superbi pieni di se e convinti di essere dalle parte dela ragione? come qualcuno quà sul forum; guarda che ti sbagli , almeno io conosco benissimo i miei limiti so benissimo che le mie foto sono piene di difetti, forse anche banali e tutte quelle cose che hai scritto e forse anche altre che non ti sono venute in mente tant'è che non mi sono mai sognato di partecipare a concorsi fotografici le ho messe quà più per me che per farle vedere.
Questo è un forum di "nikonisti" è un po' una comunità di persone unite da una passione e da una passione per un marchio, ci bazzico da più di un anno e sento di farne parte, tanti mettono qualcosa in comune esperienza, consigli, chiacchere, umorismo, battute e anche foto; io ho messo le mie così come sono senza pretese e ho avuto la malaugurata idea di esprimere il mio (ripeto modesto parere) sulle tue foto proprio per partecipare alla vita del forum... non volevo offendere nessuno... e meno male che sei uno che accetta le critiche perchè se non le accettavi...

Mi spiace ma penso che tu sia stato oltre che scortese anche un po' infantile, comunque se hai ancora tempo da perdere puoi commentare anche le altre foto della mia gallery a me fa piacere ricevere notifiche e quando ne ho viste 10 ero tutto contento... e lo sono tutt'ora, non mi cambiano la vita le critiche se non in meglio quando riesco a farne tesoro.

Non interverrò più in questo trehad (e forse nemmeno in altri) penso che certe volte non ne valga proprio la pena.

Ciao

P.S. non preoccuparti se per caso finisci per commentare tutte le mie foto (scrivendo sciocchezze e banalità) perchè ne ho molte altre da inserire anche più brutte quindi VAI tranquillo


Ho dato un'occhiata alle tue foto e ho commentato quello che ho visto.
Me lo avete scritto che se si postano foto bisogna esporsi a critiche e commenti, quindi non capisco il tuo intervento.
Se non ti va bene e non ti piace sentire certe cose puoi anche non postare le foto.
Puoi fare a meno di fare il moralista stupendoti del fatto che ho scritto che so accettare le critiche, dato che di certo non l'hai dimostrato con questo intervento.
Non penso ti sia elevato rispetto alla considerazione che hai di me.
Scusa ma, se hai commentato le mie foto non avrei potuto commentare le tue?
Non ho commentato tutte le foto perchè il tempo non c'è, ma ho dato attenzione a ciò che pensavo ne meritasse.
Se poi pensi che farei meglio a non commentare nulla allora qui ti sbagli te.
Infantile dove?
Pensi che se te avessi commentato bene le mie foto avrei fatto lo stesso?
Le tue foto le ho commentato in maniera ininfluente dai tuoi commenti.
Ciò che ho scritto sarebbe valso anche se te non avessi scritto nulla, quindi il mio rimane un giudizio assolutamente sincero.
Se non ti sta bene non so cosa farci.
Emergent
QUOTE(dnovanta @ Apr 7 2013, 10:46 AM) *
io provo a tornare al discorso iniziale, quello della reincarnazione.
premetto che anche a me piace fotografare nei cimiteri.
mi soffermo spesso sulle fotografie, sugli epitaffi incisi, e sugli ornamenti che descrivono le passioni di chi e' sepolto li'.
Mi piace anche la confusione temporale che tu descrivi, perche' mette a confronto le diverse epoche, e il modo diverso di rappresentare il ricordo.

Non ho la tua cultura foto/cinematografica, io in genere vado semplicemente di istinto in fotografia.
Il parallelo con la cinematografia ci puo' anche stare, ma il cinema ha un vantaggio ripetto alla sola fotografia, ha un percorso temporale diverso, e mentre in un film i personaggi parlano e si muovono, in fotografia tutto si condensa in una unica immagine. Esprimere un concetto con una sola foto e' molto piu' difficile, devicondensare tutto in un unico momento.
Questa e' la sezione concettuale, e qui si cerca di rappresentare un concetto.
Il concetto di reincarnazione a me sembra poco rappresentato, perche' io lo vedo come momento di passaggio da una vita ad un'altra. E parlando della tua spiegazione iniziale, ad esempio riferendoti a shining, trovo che manchino il prima e il dopo, che nel film sono ben presenti con una serie di flash backs e attraverso l'evolversi della follia di Jack Nicholson.
La serie che presenti qui invece a me pare rappresenti solo della morte.
Pur introducendo nella foto n. 2 e n.3, attraverso le scritte sulla lapide, un riferimento alla vita della persona, a me manca un indizio del passaggio successivo alla morte.
Se questo indizio sta nella successione temporale delle lapidi, per limite mio, non innesca la sensazione di un "tempo vivo" dopo la morte.

Bianca


Almeno qualcun'altro a cui piace la dimensione del cimitero.
Secondo me molto affascinante, mentre qualcuno ha fatto dell'ironia dicendomi di continuare a passare del tempo al cimitero mentre lui se ne va sui monti.
In Shining il tempo di certo si contorce, ma fondamentale è l'ultima immagine e quella subito precedente.
Jack Torrance, il protagonista, viene congelato in un freez frame.
E' morto e Kubrick lo congela (non solo col gelo dell'inverno, ma anche col frame stop. Il cinema regredisce alla sua origine: la fotografia. E come dice Barthes ciò che è fotografato è già morto).
Poi però c'è un lento carrello in avanti che ci conduce alla famosa foto dove vediamo Jack in primo piano.
La foto è molto retrodatata rispetto allo svolgersi degli eventi.
Questa foto indica la nuova natura di Jack: è diventato uno spettro/fotografia e in quanto fotografia può vivere per sempre nella sua nuova natura spettrale.
Io, almeno nella mia testa, collego le lapidi a quella foto e alle varie foto che affollano l'albergo, che può essere visto come un enorme album di fotografie.
L'albergo è così album e cimitero.
Le foto sono anche spettri e viceversa.
Allora io collego le lapidi per indicare un passaggio.
E la foto finale del film può essere vista come una sorta di lapide, con incisa ben in evidenzia una data di certo non casuale, il 4 luglio. Nel giorno dell'indipendenza Kubrick sancisce e celebra (è la foto di una festa quella che si vede) la morte del sogno americano e di tutto ciò che gli USA rappresentano.

dnovanta
QUOTE(Emergent @ Apr 7 2013, 11:54 PM) *
Almeno qualcun'altro a cui piace la dimensione del cimitero.
Secondo me molto affascinante, mentre qualcuno ha fatto dell'ironia dicendomi di continuare a passare del tempo al cimitero mentre lui se ne va sui monti.
In Shining il tempo di certo si contorce, ma fondamentale è l'ultima immagine e quella subito precedente.
Jack Torrance, il protagonista, viene congelato in un freez frame.
E' morto e Kubrick lo congela (non solo col gelo dell'inverno, ma anche col frame stop. Il cinema regredisce alla sua origine: la fotografia. E come dice Barthes ciò che è fotografato è già morto).
Poi però c'è un lento carrello in avanti che ci conduce alla famosa foto dove vediamo Jack in primo piano.
La foto è molto retrodatata rispetto allo svolgersi degli eventi.
Questa foto indica la nuova natura di Jack: è diventato uno spettro/fotografia e in quanto fotografia può vivere per sempre nella sua nuova natura spettrale.
Io, almeno nella mia testa, collego le lapidi a quella foto e alle varie foto che affollano l'albergo, che può essere visto come un enorme album di fotografie.
L'albergo è così album e cimitero.
Le foto sono anche spettri e viceversa.
Allora io collego le lapidi per indicare un passaggio.
E la foto finale del film può essere vista come una sorta di lapide, con incisa ben in evidenzia una data di certo non casuale, il 4 luglio. Nel giorno dell'indipendenza Kubrick sancisce e celebra (è la foto di una festa quella che si vede) la morte del sogno americano e di tutto ciò che gli USA rappresentano.


si...ma il tuo ragionamento si puo' applicare al film
pero' io qui in una sequenza temporale di date sulle lapidi non riesco proprio a coglierla...

l'impressione che resta a me e' che tutto il ragionamento fatto limiti l'emozione che da una fotografia, o da una serie di fotografie, dovrebbe trasparire senza bisogno di tanti ragionamenti.
Perdonami, ma mi manca l'immadiatezza della rappresentazione.

Bianca
banzai85
Azz...vedo che vi siete dato tanti bacini finora... laugh.gif
Scherzi a parte...io ho letto parte della spiegazione (che è molto interessante) e ho guardato le foto cercando più di leggere il messaggio che volevi trasmettere che di guardare al lato estetico (che converrai con me essere abbastanza bruttino, ma ho capito benissimo che non ti interessava, quindi lo hai trascurato)... a me l'idea ed il progetto piacciono (magari non è il tema più allegro dell'anno ma comunque sia c'è un senso)...trovo però che tu abbia fatto, nel filo logico della serie, un grosso errore...ogni lapide ha l'anno di nascita coincidente con quello di morte della lapide prima...e da qui l'idea del titolo, "possibilità di reincarnazione", a indicare una continua ruota che gira, che si rinnova...il grosso errore sta nell'ultima...metti una lapide con scritto 2012 dato che la persona prima era deceduta proprio nel 2012...quindi, per te, la data dell'ultima sta ad indicare quasi un puntino di sospensione...dal 2012 in poi come proseguirà il viaggio? L'errore sta proprio qui: non esistono lapidi di nascita...quindi la data 2012 che si legge in realtà non è un inizio, ma una fine...a guardar bene è esattamente la stessa cosa di quella prima: due persone decedute entrambe nel 2012...secondo me l'aver trascurato questo piccolo dettaglio ti ha penalizzato molto il lavoro...
Riguardo a tutte le altre diatribe di contorno, invece, che poco c'entrano con la foto, ti inviterei ad allargare un po' i tuoi orizzonti...è inutile, per me, che ti dilunghi a rimarcare e mettere in evidenza di conoscer i lavori di tizio, caio e sempronio, se poi scadi banalmente nel dire "le foto di paesaggio non dicono nulla", piuttosto che le macro o le naturalistiche...perchè facendo così, secondo me, dimostri che tutta quella bella cultura che snoccioli rischia di essere solo una facciata (io sono figo perchè ho letto l'opera x, ho visto la mostra y e quella z)...se si ha cultura fotografica, si apprezza la fotografia a 360°, o quantomeno se ne comprendono i valori...non si distingue fra serie A e serie B...per me solo l'ignoranza produce le certezze...la cultura, casomai, genera dubbi e riflessioni...Io, per esempio, fotografo solo alberini e spiaggette, perchè quello mi appaga, mi dà soddisfazione...però se vedo 5 foto di lapidi o di una cassa da morto, come vedi, non mi metto a dire "bei cessi di foto a 5 morti stecchiti", ma cerco comunque di capirne il perchè e di vederne il valore...poi magari non ci riesco, magari trovo una critica da fare, ma di sicuro non mi metto a battibeccare come facevo da bambino "Ah il tuo disegno è brutto" "Pensa per il tuo guarda come fa schifo"...
logan7
QUOTE(Emergent @ Apr 4 2013, 02:18 PM) *
Due gli spunti di riflessione che mi hanno portato ad elaborare questo progetto. [...]


Sei soddisfatto del risultato che hai ottenuto?
Emergent
QUOTE(dnovanta @ Apr 8 2013, 10:43 AM) *
si...ma il tuo ragionamento si puo' applicare al film
pero' io qui in una sequenza temporale di date sulle lapidi non riesco proprio a coglierla...

l'impressione che resta a me e' che tutto il ragionamento fatto limiti l'emozione che da una fotografia, o da una serie di fotografie, dovrebbe trasparire senza bisogno di tanti ragionamenti.
Perdonami, ma mi manca l'immadiatezza della rappresentazione.

Bianca


Per me la fotografia non deve essere per forza un'emozione che scaturisce all'improvviso.
E tanta fotografia non funziona così.
Hai detto che in un film certe cose possono essere colte più facilmente perchè non si tratta di dover condensare tutto in una serie di immagini statiche, ma certe riflessioni su Shining o in generale su molti film densi di significato non le cogli dopo una visione e a volte neanche dopo diverse visioni.
Bisogna vedere e rivedere i film e rifletterci sopra e tante cose che emergono sono ben più profonde di un'emozione che scaturisce all'improvviso.
Molti lavori fotografici chiedono riflessioni e non lasciano, spesso, trasparire al primo sguardo un'emozione improvvisa.
Però certo è un diverso modo di concepire la fotografia e molta fotografia artistica, dai '60 ad oggi si muove in questa direzione.
buzz
QUOTE(banzai85 @ Apr 8 2013, 11:23 AM) *
...trovo però che tu abbia fatto, nel filo logico della serie, un grosso errore...ogni lapide ha l'anno di nascita coincidente con quello di morte della lapide prima...e da qui l'idea del titolo, "possibilità di reincarnazione", a indicare una continua ruota che gira, che si rinnova...il grosso errore sta nell'ultima...metti una lapide con scritto 2012 dato che la persona prima era deceduta proprio nel 2012...quindi, per te, la data dell'ultima sta ad indicare quasi un puntino di sospensione...dal 2012 in poi come proseguirà il viaggio? L'errore sta proprio qui: non esistono lapidi di nascita...quindi la data 2012 che si legge in realtà non è un inizio, ma una fine...a guardar bene è esattamente la stessa cosa di quella prima: due persone decedute entrambe nel 2012...secondo me l'aver trascurato questo piccolo dettaglio ti ha penalizzato molto il lavoro...



Non è detto.
Molti comprano lo spazio ancora in vita, ed è anche obbligatorio assegnarne il nome in quanto posto non cedibile.
Da qui l'abitudine di molti di metterci il nome e la data di nascita, anche un po' come scaramanzia.

Quello che secondo me non "funziona" nella mia chiave di lettura è il fatto che questa coincidenza di date non ha un filo logico, al di fuori di essa.
Le lapidi non hanno null'altro in comune, che possa fare intuire una certa continuità.
Sarebbe stato un ottimo lavoro trovare ad esempio lo stesso nome con la coincidenza di date, o lo stesso volto (molto somigliante almeno) sempre con questa coincidenza tra morte e nascita successiva.
Così invece si forza un pensiero difficile da trasmettere con una semplice serie di immagini.
Prima di capire il nesso ci ho impiegato un bel po', come fosse un rompicapo da "settimana enigmistica"
Oltretutto la prima immagine contiene diversi nomi, ma forse serviva a rendere il quiz più difficile?
Emergent
QUOTE(banzai85 @ Apr 8 2013, 11:23 AM) *
Azz...vedo che vi siete dato tanti bacini finora... laugh.gif
Scherzi a parte...io ho letto parte della spiegazione (che è molto interessante) e ho guardato le foto cercando più di leggere il messaggio che volevi trasmettere che di guardare al lato estetico (che converrai con me essere abbastanza bruttino, ma ho capito benissimo che non ti interessava, quindi lo hai trascurato)... a me l'idea ed il progetto piacciono (magari non è il tema più allegro dell'anno ma comunque sia c'è un senso)...trovo però che tu abbia fatto, nel filo logico della serie, un grosso errore...ogni lapide ha l'anno di nascita coincidente con quello di morte della lapide prima...e da qui l'idea del titolo, "possibilità di reincarnazione", a indicare una continua ruota che gira, che si rinnova...il grosso errore sta nell'ultima...metti una lapide con scritto 2012 dato che la persona prima era deceduta proprio nel 2012...quindi, per te, la data dell'ultima sta ad indicare quasi un puntino di sospensione...dal 2012 in poi come proseguirà il viaggio? L'errore sta proprio qui: non esistono lapidi di nascita...quindi la data 2012 che si legge in realtà non è un inizio, ma una fine...a guardar bene è esattamente la stessa cosa di quella prima: due persone decedute entrambe nel 2012...secondo me l'aver trascurato questo piccolo dettaglio ti ha penalizzato molto il lavoro...
Riguardo a tutte le altre diatribe di contorno, invece, che poco c'entrano con la foto, ti inviterei ad allargare un po' i tuoi orizzonti...è inutile, per me, che ti dilunghi a rimarcare e mettere in evidenza di conoscer i lavori di tizio, caio e sempronio, se poi scadi banalmente nel dire "le foto di paesaggio non dicono nulla", piuttosto che le macro o le naturalistiche...perchè facendo così, secondo me, dimostri che tutta quella bella cultura che snoccioli rischia di essere solo una facciata (io sono figo perchè ho letto l'opera x, ho visto la mostra y e quella z)...se si ha cultura fotografica, si apprezza la fotografia a 360°, o quantomeno se ne comprendono i valori...non si distingue fra serie A e serie B...per me solo l'ignoranza produce le certezze...la cultura, casomai, genera dubbi e riflessioni...Io, per esempio, fotografo solo alberini e spiaggette, perchè quello mi appaga, mi dà soddisfazione...però se vedo 5 foto di lapidi o di una cassa da morto, come vedi, non mi metto a dire "bei cessi di foto a 5 morti stecchiti", ma cerco comunque di capirne il perchè e di vederne il valore...poi magari non ci riesco, magari trovo una critica da fare, ma di sicuro non mi metto a battibeccare come facevo da bambino "Ah il tuo disegno è brutto" "Pensa per il tuo guarda come fa schifo"...


Intanto dico e ribadisco che un cosa è rispettare un certo modo di lavorare: ho sempre scritto che rispetto il solo atto di fare certe foto se portano appagamento a che le fa.
Ma questo non mi vieta di dare poi un giudizio personalissimo sulle fotografie in questione.
Te dici di avere una visione a 360 gradi, ma questo non significa dover per forza apprezzare tutto quello che ci sta intorno.
Mi sembrerebbe un atto semplicistico e buonistico.
Difficile che possa piacerci di tutto.
Te hai trovato un seppur minimo interesse nel mio lavoro e altri per niente e non leggono niente nel mio lavoro.
Io non trovo nulla di interessante e non leggo nulla nelle foto di paesaggio che si confondono con mille altre foto di paesaggio.
Quindi il mio giudizio su certi lavori non è diverso da quello manifestato da alcuni utenti nei confronti del mio lavoro.
Non capisco quindi questo tuo appunto nei mie confronti.
Non possiamo farci piacere tutto e un giudizio negativo non può essere fonte di limitazione da parte di chi l'ha fatto.

Per quanto riguarda l'ultima lapide e voluta e non certo casuale.
Poi può non piacere, può non essere condivisibile, ma la motivazione, almeno per me, è chiara.
Avrei potuto cercare altre lapidi, avrei potuto aspettare, poteva essere un lavoro infinito, un work in progress senza limiti, ma ho chiuso la serie con la lapide di un feto, perchè si tratta appunto della lapide di un feto.
Al di la delle discussioni sulla vita, gli embrioni, cos'è vita (ad un certo punto la morale personale ha molta importanza)...il feto è qualcosa che può essere considerato non vita.
Morto ancora prima di venire alla luce.
La vita negata in maniera assoluta.
Io parlo di suggestione, non di vera reincarnazione.
C'è chi ci crede e chi no, ma di certo è qualcosa di non verificabile.
La suggestione, la credenza, in un modo o in un altro si scontra con la realtà tangibile della carne che muore e di una lapide che ricorda la vita passata di una persona.
Nella mia idea il lavoro che vorrebbe trasmettere questa sensazione di reincarnazione trova, per me, una possibile soluzione nella lapide che nega questa "reincarnazione".
Al cimitero non troviamo lapidi con la sola data di nascita, senza la morte (la lapide di qualcuno ancora in vita, che potrebbe aver fatto posare in attesa della morte), ma l'unico elemento che nega una successione, un possibile passaggio è proprio la lapide di un feto.
Ci può essere morte senza vita?
Il feto è vita o morte?
Mi sembrava un modo efficace per dare una chiusura netta alla serie.
La suggestione si scontra, irrimediabilmente, con la realtà.
Tanto cinema gioca questa carta (metalinguistica).
Ciò che abbiamo vista era solo il sogno di un personaggio, era una sua allucinazione, ciò che abbiamo visto era solo il film mentale del protagonista...la realtà è ben altro!
Qui ho voluto tentare qualcosa di simile.
Ti sei fatto suggestionare?
La serie ti ha ispirato qualcosa?
La concatenazione di date può avere suggerito un passaggio da una lapide all'altra?
Bene...la realtà è altro, la realtà terrena e materica con cui dialoghiamo tutti i giorni ci dice ben altro.
Emergent
QUOTE(buzz @ Apr 8 2013, 12:12 PM) *
Non è detto.
Molti comprano lo spazio ancora in vita, ed è anche obbligatorio assegnarne il nome in quanto posto non cedibile.
Da qui l'abitudine di molti di metterci il nome e la data di nascita, anche un po' come scaramanzia.

Quello che secondo me non "funziona" nella mia chiave di lettura è il fatto che questa coincidenza di date non ha un filo logico, al di fuori di essa.
Le lapidi non hanno null'altro in comune, che possa fare intuire una certa continuità.
Sarebbe stato un ottimo lavoro trovare ad esempio lo stesso nome con la coincidenza di date, o lo stesso volto (molto somigliante almeno) sempre con questa coincidenza tra morte e nascita successiva.
Così invece si forza un pensiero difficile da trasmettere con una semplice serie di immagini.
Prima di capire il nesso ci ho impiegato un bel po', come fosse un rompicapo da "settimana enigmistica"
Oltretutto la prima immagine contiene diversi nomi, ma forse serviva a rendere il quiz più difficile?


Nel cimitero del mio comune si possono comprare gli spazi, ma non ci sono lapidi a "metà".
Ho chiesto spiegazioni ma lasciano solo uno spazio bianco, non più vendibile.
La reincarnazione è qualcosa di non tangibile e la si può immaginare in maniera molto libera.
Io la immagino come qualcosa di immediato, quasi senza soluzione di continuità.
Quindi vedrei molto bene anche coincidenza di giorno e mese.
Coincidenze sull'estetica della lapide sarebbe poco plausibile, dato che è normale che il gusto estetico di fine '800 sia diverso da quello di fine '900.
Per dare una visione più armoniosa voglio realizzare nuovamente la serie, e lo sto facendo, cercando lapidi e integrandone altre fatte da me (nulla di sbagliato, secondo me, dato che si parla di suggestione e non cronaca. Nessuno si lamenta se ciò che vediamo in un film non è la realtà, ma a volte sembra che la fotografia debba per forza catalogare e riportare la sola realtà senza distorsione. Posso capire nel reportage, ma qui il reportage o la cronaca non c'entra nulla) in modo che il quadro sia sempre verticale o orizzontale.
Altro discorso la somiglianza dei nomi e volti...se ci fossero tali analogie allora poi il lavoro sarebbe troppo didascalico, troppo smaccatamente finto o trasmetterebbe una certa finzione (anche al cinema, pur sapendo che non è la realtà, un lavoro smaccatamente finto e posticcio disturba e non convince, a meno che non sia proprio lo svelamento della finzione filmica il nucleo del film, come insegna Godard col suo lavoro).
Per me certi lavori possono anche apparire anonimi, ma basta un piccolo particolare a far scattare qualcosa e da li far viaggiare la fantasia.
Il papiro che ho messo dopo le foto non è parte integrante del lavoro, ma un'appendice che ho voluto mettere per chi fosse interessato a leggere.
buzz
QUOTE(Emergent @ Apr 8 2013, 12:33 PM) *
Te hai trovato un seppur minimo interesse nel mio lavoro e altri per niente e non leggono niente nel mio lavoro.
Io non trovo nulla di interessante e non leggo nulla nelle foto di paesaggio che si confondono con mille altre foto di paesaggio.
Quindi il mio giudizio su certi lavori non è diverso da quello manifestato da alcuni utenti nei confronti del mio lavoro.
Non capisco quindi questo tuo appunto nei mie confronti.
Non possiamo farci piacere tutto e un giudizio negativo non può essere fonte di limitazione da parte di chi l'ha fatto.



l'appunto nasce proprio da questo concetto, perchè è palese che si tratti di una azione di ripicca, che parte dal non apprezzamento delle stesse persone al lavoro da te presentato.
Sei andato a guardare volontariamente i lavoro di chi ti ha criticato, per poter rispondere piccatamente, ed è questo che non va bene, e da al tuo comportamento un'aria da asilo infantile.
Come mai non hai citato Fontana, paesaggista, o altri ritrattisti, visto che è il genere che non ti da nulla?
hai citato solo coloro che ti hanno criticato il lavoro. Questo sta sotto gli occhi di tutti.
Emergent
QUOTE(buzz @ Apr 8 2013, 12:12 PM) *
Non è detto.
Molti comprano lo spazio ancora in vita, ed è anche obbligatorio assegnarne il nome in quanto posto non cedibile.
Da qui l'abitudine di molti di metterci il nome e la data di nascita, anche un po' come scaramanzia.

Quello che secondo me non "funziona" nella mia chiave di lettura è il fatto che questa coincidenza di date non ha un filo logico, al di fuori di essa.
Le lapidi non hanno null'altro in comune, che possa fare intuire una certa continuità.
Sarebbe stato un ottimo lavoro trovare ad esempio lo stesso nome con la coincidenza di date, o lo stesso volto (molto somigliante almeno) sempre con questa coincidenza tra morte e nascita successiva.
Così invece si forza un pensiero difficile da trasmettere con una semplice serie di immagini.
Prima di capire il nesso ci ho impiegato un bel po', come fosse un rompicapo da "settimana enigmistica"
Oltretutto la prima immagine contiene diversi nomi, ma forse serviva a rendere il quiz più difficile?


Allora ti chiedo, sinceramente, senza il papiro che ho scritto, riflettendo un pò, anche un pò molto sulla serie, può la concatenazione di date, suggerire ciò che voglio trasmettere?
Se così fosse allora dico che sono soddisfatto, in parte perchè la realizzazione tecnica è assolutamente migliorabile.
Perchè per me una foto o una serie non deve essere per forza immediata al primo sguardo.
Può richiedere tempo per essere capita o per trasmettere anche solo una piccola riflessione o suggestione, che vada al di la di un puro apprezzamento estetico e per me ha fatto centro.
Nulla mi appaga di più di un lavoro che mi porta a riflettere e catalizza, seppur per poco, la mia attenzione e non il solo sguardo colpito dall'estetica di quel lavoro.
Emergent
QUOTE(buzz @ Apr 8 2013, 12:47 PM) *
l'appunto nasce proprio da questo concetto, perchè è palese che si tratti di una azione di ripicca, che parte dal non apprezzamento delle stesse persone al lavoro da te presentato.
Sei andato a guardare volontariamente i lavoro di chi ti ha criticato, per poter rispondere piccatamente, ed è questo che non va bene, e da al tuo comportamento un'aria da asilo infantile.
Come mai non hai citato Fontana, paesaggista, o altri ritrattisti, visto che è il genere che non ti da nulla?
hai citato solo coloro che ti hanno criticato il lavoro. Questo sta sotto gli occhi di tutti.


Perchè Fontana non mi dice nulla.
Bellissimi paesaggi, particolari, ma vedo solo estetica.
Molto diverso dal lavoro, molto più profondo, di un Ghirri, Barbieri, Jodice, che mostrano una sorte di paesaggio interiore.
Paesaggi meno appariscenti, ma che hanno un significato.
Nei paesaggi di fontana vedo solo un gusto estetico molto raffinato e originale, ma non vedo contenuto, non leggo un messaggio.
Certo che sono andato a vedere i loro lavori e non altri, ma non cambia il fatto che il mio sia un giudizio non viziato da ciò che erra successo prima.
Forse infantile ma di certo sincero.
ribaldo_51
QUOTE(Emergent @ Apr 4 2013, 10:32 PM) *
Il cimitero è un luogo pubblico ed è permesso fare foto, a lapidi e quant'altro senza limitazioni o richieste di permessi.


farle sicuramente sì, pubblicarle senza permesso avrei dei dubbi, bisognerebbe sentire un esperto nel campo.
Emergent
QUOTE(ribaldo_51 @ Apr 8 2013, 01:01 PM) *
farle sicuramente sì, pubblicarle senza permesso avrei dei dubbi, bisognerebbe sentire un esperto nel campo.


Fotografare al cimitero non è diverso dal fotografare al parco o in piazza.
Posso fotografare la facciata di una casa e pubblicarla.
Posso fotografare la tua auto e pubblicarla senza problemi e senza dover chiedere permessi.
La lapide è un pezzo di marmo, granito...che, indipendentemente dal valore affettivo gli si può attribuire, non è diverso dalla facciata di un edificio esposto alla visione pubblica.
Però può essere che ci siano leggi particolari.
Al cimitero della mia città mi han detto subito che forse non si può fotografare e allora ho chiesto se ci sono leggi particolari, particolari impedimenti e non hanno potuto rispondermi perchè non esiste nulla di scritto (almeno da loro) che vieti di fare foto.
Mi hanno detto avvisaci prima di fare foto, così se qualcuno dovesse fare lamentele o fermarti chiedendoti spiegazioni evitiamo disguidi.
Ma di certo non bisogna firmare liberatorie o altro.
Da me si sono solo preoccupati di essere informati per tempo.

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