Volevo portare anche io un contributo artistico cul-turale alla discussione postando un mio progetto "one shot".
Vi prego di non fare i caproni e di non fermarvi al primo volgare impatto visivo ma cercate di andare oltre (come fece Fontana, ma non il fotografo chè quello fa solo paesaggini).
Il titolo è "the new poor people". Mi permetto di scrivervi due cose per aiutarne la comprensione.
PREFAZIONE BIRRALa Birra è sempre stata, dai secoli e nei secoli, una bevanda presente sulle tavole di ogni ceto sociale, così come la salsiccia. La prima viene dai cereali (se hai 3 luppoli a disposizione però è meglio), è una bevanda antica e pregna dei mille misteri che avvolgono la storia dell'umanità sino ai giorni nostri.
Non si sa con esattezza dove sia nata la prima birra: c'è chi parla di Mesopotamia, chi di Egitto, chi di isole Orcadi, chi addirittura di Malta. Ma noi crediamo che ciò non sia importante, poiché è assai verosimile che il fenomeno della fermentazione sia stato scoperto casualmente in diverse parti del mondo più o meno nello stesso periodo. Differenti però sono stati i modi di sviluppare la bevanda. La Mesopotamia per esempio è stata la terra che per prima ha visto sorgere la professione del birraio, cosa che in altre società meno organizzate sarebbe stata impossibile. Il prodotto delle sue fatiche rappresentava una quota della retribuzione dei lavoratori, che dunque veniva corrisposta in birra. Ma, si badi bene, non un birra, ma svariate tipologie, poiché già in quel periodo si distinguevano birre scure, chiare, rosse, forti, dolci e aromatiche. Inoltre si usavano nomi diversi per indicare birre prodotte con cereali differenti: le sikaru erano d'orzo, le Kurunnu di spelta.
E' facile capire da qui il motivo per il quale il codice di Hammurabi (1728-1686 a.C.) condannasse a morte chi non rispettava i criteri di fabbricazione indicati (ad es. annacquava la birra) e chi apriva un locale di vendita senza autorizzazione. Oggi invece ci sono i Nas.
Ma non ha mai avuto vita facile la Birra: era una bevanda popolare, povera, derelitta. Era come Pina (cit.
http://www.youtube.com/watch?v=wfujvLUiFRg ), semplice e triste a cospetto del suo rivale nero e potente: il Vino.
Fu così che uno scontro fratricida portò alla divisione delle classi sociali tra chi beveva Birra e chi Vino. Specialmente nel MedioEvo l'umanità si divise come segue : l’aristocrazia terriera (di origine guerriera), i contadini (destinati alla produzione dei beni materiali), i ministeriales (svolgevano le funzioni amministrative, ad litteram, dal signore) e i servi (tra cui quelli della gleba). Era convinzione comune che questa suddivisione sociale riflettesse il disegno provvidenziale di Dio che, si sa, il cui figlio beveva il Vino (il primo miracolo,alle nozze di Cana, fu il tramutare l'acqua in Vino, non in Birra).
Numerose furono le guerre in merito, ricordiamo la la Guerra dei Cent'anni tra Francia (bollicine, Vino) e l'Inghilterra (Pub, Birra scura).
PREFAZIONE SALSICCIAAddirittura per questo alimento è discussa l'origine: chi la addebita al popolo Lucano (forte bevitore di Amaro, bevanda povera) piuttosto che alla regina longobarda Teodolinda, che inventò la salsiccia e che ne avrebbe poi regalato la ricetta agli abitanti di Monza (proprio in quanto resasi conto dell'immagine poco nobiliare che essa aveva nell'addentare i grossi pezzi di questo alimento). La salsiccia, sin dalla sua nascita, venne relegata al popolo povero, dei villaggi.
Si narra però che il suo particolare sapore fece sì che uomini e donne della borghesia e della nobiltà si recassero nei peggio quartieri, nottetempo, pur di gustarne almeno un pezzo. Nacquero i cartelli Colombiani ed un enorme giro di spaccio clandestino con ramificazioni internazionali.
La salsicca divise i popoli e la tentazione di essa perdurà sino ai giorni nostri.
OBIETTIVO DEL PROGETTOE' quello di cambiare le sorti di questi due elementi presentandoli in un contesto che possa mettere d'accordo tutte le classi sociali da ora in avanti per sempre amen.
Vi voglio far notare nell'immagine alcuni simboli illuministici che vi chiariranno la lettura del'opera:
la Birra in questione non è più prodotta in casa, in maniera povera con i barili di malto. E' una birra commerciale (notate l'etichetta). Inoltre è d'importazione, rispecchia quindi il concetto di globalizzazione: non bevo una bevanda da me autoprodotta cercando un risparmio ma assaporo il gusto di un altro continente: il primo concetto è quindi quello della
multietnicità, elemento forte che caratterizza i nostri tempi.
Il secondo è il piatto usato: è in plastica con motivi decorativi stampati (non dipinti a mano con divizia ma derivanti da un banale processo industriale). E' un piatto molto povero, orrendo nella sua presentazione, quasi mesopotamico. Il secondo concetto è la
povertà di oggi data dalla crisi internazionale.
Il terzo concetto è la salsiccia (qui tramutata anche nella versione americana chiamata Hamburgher): non è un prodotto da Discount ma da Macelleria. Nasce dalle mani sapienti di un artigiano così come nasceva secoli fa. Il terzo concetto è la
sapienza dell'uomo.
So che in questo momento l'illuminazione vi ha portati alla comprensione della mia opera, non più una semplice fotografia di una grigliatina tra amici ma un potente racconto che riassume la nostra era, fatta di povertà alla quale si potrà sfuggire solamente grazie alla sapienza dell'uomo, forte oggi delle infiltrazioni multietniche.Grazie.
fabio.