Aiuto - Cerca - Utenti - Calendario - Salta a fondo pagina - Versione completa  
NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > OBIETTIVI Nikkor
Pagine: 1, 2, 3, 4
derma
QUOTE(CVCPhoto @ Oct 1 2011, 04:33 PM) *
...Io piuttosto di buttar via 3 ore per una foto, preferirei dedicarmi al gioco degli scacchi, almeno lì si tiene allenato il cervello. messicano.gif

...




A meno che qualcuno non sia anatomicamente differente, gli occhi che si adoperano per smurfiare ("modificare interpretando") una foto/immagine sono inevitabilmente collegati al cervello... quindi...!
CVCPhoto
QUOTE(Ripolini @ Oct 1 2011, 04:47 PM) *
Dunque, io sostengo una cosa leggermente diversa, ovvero che nessun software può tirar fuori informazione che non c'è. Ma il software ed il suo uso possono massimizzare la quantità di informazione registrata in uno scatto. Per questo, quando scansiono una dia, lavoro a 16 bit (e non a 8) o quando scatto in raw scatto a 14 bit ... se non ci sono altre priorità/esigenze.
Tornando agli obiettivi, mi sembra singolare affermare che uno zoom amatoriale e un fisso professionale (o di classe), in abbinamento al medesimo sensore, siano in grado di registrare la stessa quantità di informazione che è richiesta in una stampa di lato 100 cm e osservata pure a 20 cm ... blink.gif
Stampe di 1 metro di lato io le guardo da debita distanza, per vederle nella loro interezza e cogliere così la profondità, le sfumature, le tonalità in quello scatto, oltre che ad apprezzare "la foto" !
Non vorrei che si passasse dalla cultura dei crop 100 % al voyeurismo delle stampe osservate alla minima distanza di maf dell'occhio laugh.gif


La presbiopia aiuterà ad osservare meglio le stampe di grande formato... quindi non è mai troppo tardi per nessuno. messicano.gif

Carlo
derma
QUOTE(Ripolini @ Oct 1 2011, 04:35 PM) *
...

Ma allora, questi MTF, che ce li guardiamo a fa' ?

...



Nun se sa... come coloro che guardano tutti i dati tecnici e quelli riguardanti le prestazioni di un automobile... serve solo per stabilire chi "sulla carta" risulta migliore, al netto della prima "curva" !
Ripolini
QUOTE(derma @ Oct 1 2011, 04:51 PM) *
Nun se sa...

Forse si sa. L'MTF ci dice quanto tempo dobbiamo passare al PC per fotoritoccare i file ottenibili con un dato obiettivo ...
Ragazzi, questo Forum è il luogo più divertente del web !!!!
laugh.gif
CVCPhoto
QUOTE(derma @ Oct 1 2011, 04:51 PM) *
Nun se sa... come coloro che guardano tutti i dati tecnici e quelli riguardanti le prestazioni di un automobile... serve solo per stabilire chi "sulla carta" risulta migliore, al netto della prima "curva" !


Da 0-100 in 5 secondi netti, salvo schiantarsi contro un palo perché intenti a guardare il cronometro. messicano.gif

Carlo
francescotruono
QUOTE(lorenzobix @ Sep 30 2011, 10:41 AM) *
salve a tutti
non vorrei risultare provocatorio quindi metto in chiaro da subito che questa non è una polemica sui prezzi delle varie ottiche ma solo il dubbio di chi, come tanti, certi vetri potrà permetterseli solo usati tra qualche anno.
Mi spiego: Essendo ormai un po' più che novellino della post produzione (ringraziando anche molte gente qui sopra e i vari scott kelby e martin evening) è ormai un po' di tempo che mi chiedo se ha veramente senso dotarsi di ottiche costosissime. I reali vantaggi in fase di scatto sono innegabili, maggior luminosità (e quindi iso più contenuti), velocità autofocus...ma poi?
Dopo un lavoro di post "pesante" o comunque ben fatto, è veramente possibile determinare, ad esempio, se una foto ha una nitidezza, dei dettagli, da top o da flop? cioè, chiaro che un obiettivo migliore sarà anche più nitido, ma visti i numerosi "artifici informatici" ormai più o meno noti, veramente questa nitidezza maggiore non la si può raggiungere in pp? o quantomeno simularla?dei colori nemmeno parlo, visto che è la prima cosa che anche il mio vecchio fa ps (quando veramente non ha altro da fare) immagino che tutti almeno una "aggiustatina" ai colori la diano, se poi ci si spinge oltre...
vorrei sapere le varie opinioni in proposito visto che ormai non saprei più a chi altro chiedre.
un saluto e buone foto a tutti
Lorenzo


Il problema è che usi...la postproduzione.
Ma le foto le si devono prima vedere, poi realizzare e poi stampare.
Il resto non esiste, la postproduzione non esiste.
Non è cambiato, per me, niente.
E quindi un fotografo professionista che si trascina dietro quintali di attrezzatura a bordo di una pista di F1 o di un campo di calcio non avrebbe senso. Potrebbe andarci con un 18-200 e poi...giù di postproduzione, crop etc etc.
Non funziona così, purtroppo no.
francesco
derma
QUOTE(Ripolini @ Oct 1 2011, 04:55 PM) *
Forse si sa. L'MTF ci dice quanto tempo dobbiamo passare al PC per fotoritoccare i file ottenibili con un dato obiettivo ...



Ritoccare una foto può rivelarsi "piacevole" (...ed "interessante" !) tanto quanto scattarla.



QUOTE(Ripolini @ Oct 1 2011, 04:55 PM) *
Ragazzi, questo Forum è il luogo più divertente del web !!!!
laugh.gif



Vero è.
edate7
QUOTE(derma @ Oct 1 2011, 04:29 PM) *
Da palermitano a palermitano, ti dico "mutu cu sape 'u jocu".


Vero... ma venendo da 35 anni di diapositive, un pò di occhio ce l'ho, e riesco a distinguere ad un miglio di distanza una immagine ritoccata da quelle che non lo sono affatto o lo sono pochissimo. I vari interventi succeduti fin qui sono esemplificativi del fatto che la PP, da sola, non può migliorare una immagine carente in partenza, e quindi non può sostituirsi nè ad una buona reflex, nè ad una eccellente ottica (soprattutto).
Ciao!
derma
QUOTE(edate7 @ Oct 1 2011, 07:36 PM) *
...la PP, da sola, non può migliorare una immagine carente in partenza, e quindi non può sostituirsi nè ad una buona reflex, nè ad una eccellente ottica (soprattutto).




Quoto.
Paolo66
QUOTE(robermaga @ Oct 1 2011, 04:31 PM) *
Detto che questa è una discussione vera e interessantissima, detto che questo è un classico caso dove la verità sta nel mezzo, da intendersi assolutamente senza cerchiobottismi..... mi sapete dire dove trovate un 80-200 2,8 AF a 300 e un 180 AF ED 2,8 a 350? Perché pur essendo probabilmente un pollo, anche io ritengo importante (primariamente) la qualità, ma non ho queste fortune.

Ciao
Roberto


Girando, tanta paziena, un po' di fattore C.!

Io gli obiettivi, specie se usati, non li compro in internet, ed il 180/2.8 l'ho pagai poco più di 300 con tanto di scatola e tessera nital in negozio, in ottimo stato.
bergat@tiscali.it
QUOTE(lorenzobix @ Sep 30 2011, 10:41 AM) *
salve a tutti
non vorrei risultare provocatorio quindi metto in chiaro da subito che questa non è una polemica sui prezzi delle varie ottiche ma solo il dubbio di chi, come tanti, certi vetri potrà permetterseli solo usati tra qualche anno.
Mi spiego: Essendo ormai un po' più che novellino della post produzione (ringraziando anche molte gente qui sopra e i vari scott kelby e martin evening) è ormai un po' di tempo che mi chiedo se ha veramente senso dotarsi di ottiche costosissime. I reali vantaggi in fase di scatto sono innegabili, maggior luminosità (e quindi iso più contenuti), velocità autofocus...ma poi?
Dopo un lavoro di post "pesante" o comunque ben fatto, è veramente possibile determinare, ad esempio, se una foto ha una nitidezza, dei dettagli, da top o da flop? cioè, chiaro che un obiettivo migliore sarà anche più nitido, ma visti i numerosi "artifici informatici" ormai più o meno noti, veramente questa nitidezza maggiore non la si può raggiungere in pp? o quantomeno simularla?dei colori nemmeno parlo, visto che è la prima cosa che anche il mio vecchio fa ps (quando veramente non ha altro da fare) immagino che tutti almeno una "aggiustatina" ai colori la diano, se poi ci si spinge oltre...
vorrei sapere le varie opinioni in proposito visto che ormai non saprei più a chi altro chiedre.
un saluto e buone foto a tutti
Lorenzo
Se per ottica d'elite intendi ottiche costruite molto bene, la risposta è affermativa. Ma qui non c'entra necessariamente la luminosità, nè il fatto se siamo o meno autofocus.

Ottiche d'elite sono certamente il 105 micro 2,8 AFS VR, o il 70-200 2,8 afs e quasi tutte le ottiche AI-s, come anche le leitz , molte zeiss.

La postproduzione serve sempre per dare il giusto risalto alle foto scattate. Come 40 anni fa si usavano tecniche di sovrasviluppo, o di aumento acutanza, oggi si fa uso del giusto sviluppo e postproduzione.
bergat@tiscali.it
QUOTE
Detto che questa è una discussione vera e interessantissima, detto che
questo è un classico caso dove la verità sta nel mezzo, da intendersi
assolutamente senza cerchiobottismi..... mi sapete dire dove trovate un
80-200 2,8 AF a 300 e un 180 AF ED 2,8 a 350? Perché pur essendo
probabilmente un pollo, anche io ritengo importante (primariamente) la
[b]qualità
, ma non ho queste fortune.
Ma perchè salti subito all'acquisto di tutti gli obiettivi necessari?
puoi benissimo far uso del normale Af 50mm1,8, splendido obiettivo e quando uno ha il denaro necessario e sufficiente , comprerà nuovoanche un 180 af d 2,8, e se gli servirà nel giro di 10 anni potrà comparer anche un 600 AFS F4.



Mi ricordo che un semplice operaio Fiat mettendo 20 anni di risparmi da parte, riusci ad acquistare il suo sogno, una ferrari nuova di fabbrica.
Mattia BKT
QUOTE(bergat@tiscali.it @ Oct 1 2011, 08:10 PM) *
Mi ricordo che un semplice operaio Fiat mettendo 20 anni di risparmi da parte, riusci ad acquistare il suo sogno, una ferrari nuova di fabbrica.


Poi che ha fatto? L'ha tenuta altri 20 anni in garage per mettere da parte quel che ci vuole a mantenerla? laugh.gif
cuomonat
QUOTE(edate7 @ Oct 1 2011, 07:36 PM) *
Vero... ma venendo da 35 anni di diapositive, un pò di occhio ce l'ho, e riesco a distinguere ad un miglio di distanza una immagine ritoccata da quelle che non lo sono affatto o lo sono pochissimo. I vari interventi succeduti fin qui sono esemplificativi del fatto che la PP, da sola, non può migliorare una immagine carente in partenza, e quindi non può sostituirsi nè ad una buona reflex, nè ad una eccellente ottica (soprattutto).
Ciao!

Perdonami, non si può tirare in ballo la diapositiva quando si parla di immagine digitale: equivale ad affermare che bisogna scattare solo in JPEG. La foto scattata in NEF prevede lo sviluppo cosa di cui la diapositiva non necessita e sul JPEG non conviene fare. Eppure, volendo, si fa ugualmente e anche bene.

Un NEF carente in partenza non esiste, se non per la maf e l'esposizione. Nessuno stamperebbe un NEF come esce dalla macchina, a meno che non applichi un PC e non è detto che in fase di conversione non lo cambi.
Un NEF quasi bruciato sulle alte luci è un'immagine carente in partenza: ma in fase di conversione puoi tirarci fuori praticamente di tutto, se lo sai fare. Perfino io che sono molto carente in PP preferisco un istogramma che sfiora il limite destro.

Non tralascerei che anche i migliori obiettivi si avvantaggiano delle correzioni possibili in PP o in fase di conversione, a cominciare dalla correzione delle deformazioni geometriche e prospettiche, della CLB, della CA ecc. fino all'applicazione di maschere di contrasto su luminanza e densità, correzioni sul colore, sulla tonalità, sul contrasto e saturazione.... insomma come si può negare l'evidenza?

derma
QUOTE(bergat@tiscali.it @ Oct 1 2011, 08:10 PM) *
...

Mi ricordo che un semplice operaio Fiat mettendo 20 anni di risparmi da parte, riusci ad acquistare il suo sogno, una ferrari nuova di fabbrica.




Montezemolo lo sa?
lorenzobix
QUOTE(francescotruono @ Oct 1 2011, 04:57 PM) *
Il problema è che usi...la postproduzione.
Ma le foto le si devono prima vedere, poi realizzare e poi stampare.
Il resto non esiste, la postproduzione non esiste.
Non è cambiato, per me, niente.
E quindi un fotografo professionista che si trascina dietro quintali di attrezzatura a bordo di una pista di F1 o di un campo di calcio non avrebbe senso. Potrebbe andarci con un 18-200 e poi...giù di postproduzione, crop etc etc.
Non funziona così, purtroppo no.
francesco

beh, non sono certo nemmeno io un fan sfegatato della post stravolgente (nel senso che stravolge un immagine) ma il tuo discorso mi sembra anacronistico e anche un po' talebano. come puoi dire che la post non esiste?
secondo me l'errore che come te molti fanno è pensare che ci siano in giro migliaia di smanettoni che scattano solo con la raffica fregandosene della luce, dei tempi, della pdc, della composizione e di "pre-vedere l'immagine", che pensano "vebbè, così così, la tengo tanto c'è photoshop.
al contrario, il mio discorso voleva restare sul piano della tecnica, non escludere tutte le belle e necessarie cose appena elencate. photoshop non sostituisce il "manico", noi "malati di post" non siamo tutti dilettanti allo sbaraglio appesi alla tastiera divina che tutto può e tutto correge.
bergat@tiscali.it
QUOTE(derma @ Oct 1 2011, 08:47 PM) *
Montezemolo lo sa?





Ma lui a quel tempo era ancora l'amichetto di agnelli.



In realtà non so se lo sappia ma penso di si
derma
QUOTE(bergat@tiscali.it @ Oct 1 2011, 10:13 PM) *
Ma lui a quel tempo era ancora l'amichetto di agnelli.
In realtà non so se lo sappia ma penso di si




Che Marchionne lo aiuti (...a spingere quando non avrà più i soldi per la benzina) !
robermaga
QUOTE(bergat@tiscali.it @ Oct 1 2011, 08:10 PM) *
Ma perchè salti subito all'acquisto di tutti gli obiettivi necessari?
puoi benissimo far uso del normale Af 50mm1,8, splendido obiettivo e quando uno ha il denaro necessario e sufficiente , comprerà nuovoanche un 180 af d 2,8, e se gli servirà nel giro di 10 anni potrà comparer anche un 600 AFS F4.
Mi ricordo che un semplice operaio Fiat mettendo 20 anni di risparmi da parte, riusci ad acquistare il suo sogno, una ferrari nuova di fabbrica.

Non capisco il senso di questa tua affermazione....in me non c'è nessuna invidia, era solo una constatazione (e una battuta) su dati di fatto.
...e il 50 1,8 ce l'ho, così come ne ho altri. Ma non il 180 (per ora).

Buone foto
Roberto
edate7
QUOTE(cuomonat @ Oct 1 2011, 08:37 PM) *
Perdonami, non si può tirare in ballo la diapositiva quando si parla di immagine digitale: equivale ad affermare che bisogna scattare solo in JPEG. La foto scattata in NEF prevede lo sviluppo cosa di cui la diapositiva non necessita e sul JPEG non conviene fare. Eppure, volendo, si fa ugualmente e anche bene.

Un NEF carente in partenza non esiste, se non per la maf e l'esposizione. Nessuno stamperebbe un NEF come esce dalla macchina, a meno che non applichi un PC e non è detto che in fase di conversione non lo cambi.
Un NEF quasi bruciato sulle alte luci è un'immagine carente in partenza: ma in fase di conversione puoi tirarci fuori praticamente di tutto, se lo sai fare. Perfino io che sono molto carente in PP preferisco un istogramma che sfiora il limite destro.

Non tralascerei che anche i migliori obiettivi si avvantaggiano delle correzioni possibili in PP o in fase di conversione, a cominciare dalla correzione delle deformazioni geometriche e prospettiche, della CLB, della CA ecc. fino all'applicazione di maschere di contrasto su luminanza e densità, correzioni sul colore, sulla tonalità, sul contrasto e saturazione.... insomma come si può negare l'evidenza?


Natale, è verissimo quel che dici: infatti io non ho mai negato il valore di una (leggera, o, come si dice nelle ricette di cucina, q.b.) postproduzione. Contesto quelle PP che rendono una foto irriconoscibile, una baraccata, che però strappa sempre qualche "oooohhh" di consenso anche ad osservatori esperti. E poi, quando si sbagliava una diapositiva, la si buttava; perchè non fare lo stesso con un NEF? Aumenterebbe, e di molto, il nostro spirtio critico, innanzitutto rivolto verso noi stessi, e forse tutti impareremmo di più a fotografare meglio che non a postprodurre meglio. Ne guadagnerebbe, a mio parere, la crescita globale del linguaggio fotografico moderno. Ma forse sono troppo sognatore... anche se non sono un retrogrado, uso moltissimo gli strumenti moderni della tecnica, ne faccio anzi parte integrante perchè lavoro per una importante Azienda del settore. Accetto di buon grado la PP, ma quando è appena accennata, quando è consequenziale al messaggio fotografico, quando non si travalicano i limiti del buon gusto.
Ciao!
Edilio
CVCPhoto
QUOTE(edate7 @ Oct 2 2011, 12:10 AM) *
Natale, è verissimo quel che dici: infatti io non ho mai negato il valore di una (leggera, o, come si dice nelle ricette di cucina, q.b.) postproduzione. Contesto quelle PP che rendono una foto irriconoscibile, una baraccata, che però strappa sempre qualche "oooohhh" di consenso anche ad osservatori esperti. E poi, quando si sbagliava una diapositiva, la si buttava; perchè non fare lo stesso con un NEF? Aumenterebbe, e di molto, il nostro spirtio critico, innanzitutto rivolto verso noi stessi, e forse tutti impareremmo di più a fotografare meglio che non a postprodurre meglio. Ne guadagnerebbe, a mio parere, la crescita globale del linguaggio fotografico moderno. Ma forse sono troppo sognatore... anche se non sono un retrogrado, uso moltissimo gli strumenti moderni della tecnica, ne faccio anzi parte integrante perchè lavoro per una importante Azienda del settore. Accetto di buon grado la PP, ma quando è appena accennata, quando è consequenziale al messaggio fotografico, quando non si travalicano i limiti del buon gusto.
Ciao!
Edilio


Edilio, la tua è una vera chicca di buonsenso da conservare gelosamente e rileggere ogni tanto, quando si rischia di andare fuori dai binari del vero spirito della fotografia. Diversamente si potrebbe parlare di Arti Grafiche, ma non di Fotografia.

Scrivere con la luce è cosa ben diversa dallo scrivere con il computer.

Carlo
edate7
Grazie per le belle parole, Carlo. Oggi, spesso si tende a confondere il progresso della tecnica (software, in questo caso) con quello che io vedo come un regresso nella scienza della progettazione ottica; oggi accettiamo di buon grado zoom costosissimi e bui (f3,5-5,6) purchè abbiano il VR (!!!), quando prima, con i fissi, già si storceva il naso se non avevano almeno f2,8 di luminosità. E' vero, oggi basta alzare gli ISO, ma... non è la stessa cosa.
Ciao!
derma
QUOTE(edate7 @ Oct 2 2011, 12:10 AM) *
...

Aumenterebbe, e di molto, il nostro spirtio critico, innanzitutto rivolto verso noi stessi, e forse tutti impareremmo di più a fotografare meglio che non a postprodurre meglio. Ne guadagnerebbe, a mio parere, la crescita globale del linguaggio fotografico moderno...




Non sono d'accordo con questa tua "osservazione"; io non sono, né lo sarò mai, un "fotografo", sia nel senso da te appena ricordato sia in qualsivoglia altro senso; io disegno, dipingo, la foto è per me una naturale deviazione; ma non reputo affatto che una immagine derivante da uno scatto debba essere per il 95% già "buona" al momento in cui viene catturata dallo strumento adoperato; e ciò lo penso sia per quanto riguarda i "tempi passati", da taluni ritenuti "gloriosi", sia a maggior ragione per quanto riguarda il tempo presente in cui tra ciò che l'osservatore-fotografo vede e la immagine/foto risultante vi stanno tante "cose" di cui non si è minimamente a conoscenza, non solo perché non si ha la competenza per comprenderle ma soprattutto perché le specifiche riguardanti la elettronica-software del "mezzo" non sono di dominio pubblico; la fotocamera già è una piccola "camera di post-produzione"; ritenerla, considerarla come se fosse ancora quella di tanti anni fa è fuorviante, e crea dei "disguidi", tra sé e i risultati che si ottengono, e tra sé e gli altri quando appunto si discute di argomenti di questo tipo.
CVCPhoto
QUOTE(edate7 @ Oct 2 2011, 12:21 AM) *
Grazie per le belle parole, Carlo. Oggi, spesso si tende a confondere il progresso della tecnica (software, in questo caso) con quello che io vedo come un regresso nella scienza della progettazione ottica; oggi accettiamo di buon grado zoom costosissimi e bui (f3,5-5,6) purchè abbiano il VR (!!!), quando prima, con i fissi, già si storceva il naso se non avevano almeno f2,8 di luminosità. E' vero, oggi basta alzare gli ISO, ma... non è la stessa cosa.
Ciao!


Purtroppo è così... sembra che l'unica cosa importante siano i tempi di scatto senza micromosso, che poi PS sistema tutto... distorsioni, aberrazioni o altro... l'unica cosa che non manca mai è la nitidezza, anche su ottiche moderne da 100 euro.

E' una reltà che quando scatto con il 24-70 piuttosto che con il 70-200 mi basta la conversione con NX ed eventulmente un 'pelo' di contrasto aggiunto, con un minuto di lavoro per file, mentre quando impiego il 18-200 su D300s piuttosto che il 24-120 VR su D700 il tempo necessario a tirar su lo scatto aumenta e non sarà mai confrontabile.

Carlo
CVCPhoto
QUOTE(derma @ Oct 2 2011, 12:31 AM) *
Non sono d'accordo con questa tua "osservazione"; io non sono, né lo sarò mai, un "fotografo", sia nel senso da te appena ricordato sia in qualsivoglia altro senso; io disegno, dipingo, la foto è per me una naturale deviazione; ma non reputo affatto che una immagine derivante da uno scatto debba essere per il 95% già "buona" al momento in cui viene catturata dallo strumento adoperato; e ciò lo penso sia per quanto riguarda i "tempi passati", da taluni ritenuti "gloriosi", sia a maggior ragione per quanto riguarda il tempo presente in cui tra ciò che l'osservatore-fotografo vede e la immagine/foto risultante vi stanno tante "cose" di cui non si è minimamente a conoscenza, non solo perché non si ha la competenza per comprenderle ma soprattutto perché le specifiche riguardanti la elettronica-software del "mezzo" non sono di dominio pubblico; la fotocamera già è una piccola "camera di post-produzione"; ritenerla, considerarla come se fosse ancora quella di tanti anni fa è fuorviante, e crea dei "disguidi", tra sé e i risultati che si ottengono, e tra sé e gli altri quando appunto si discute di argomenti di questo tipo.


Permettimi se dissento dal tuo pensiero. Ti porto un esempio abbastanza calzante.

Anni fa non esistevano automobili con ABS ed ESP e il controllo dell'automezzo era più difficile in situazioni critiche. La tecnica di guida per chi sfruttava i già potenti motori dell'epoca doveva essere molto affinata, altrimenti il rischio era quello di 'piegare' il mezzo in un campo.

Oggigiorno, con tutti i controlli elettronici presenti sulle nostre auto, anche un principiante sarebbe in grado di portarle al 70% del loro limite.

Quando però sbagli clamorosamente l'entrata in curva e superi le leggi della fisica, nemmeno il più sofisticato impianto di controllo della stabilità riuscirà a portarti fuori dal punto di corda, che sarai già contro il guard-rail.

Che senso ha quindi, lasciare da parte la tecnica, sia di guida che fotografica, pensando che la tecnologia possa venire in soccorso?

Tanto vale prendere una compatta, nel nostro caso, se mettiamo come presupposto che lo scatto non debba essere già buono fin dall'inizio. Anzi, forse è sempre meglio una reflex che può scattare 9 pose in bkt per ogni scena.

Questo tuttavia, non lo ritengo fotografare, bensì un'attività orientata a produrre files.

Scusami per la determinazione, ma le mie convinzioni maturate nel tempo, difficilmente si possono dissolvere in un minuto... ho bisogno di tempo.

Carlo
danielg45
QUOTE(CVCPhoto @ Oct 2 2011, 12:32 AM) *
Purtroppo è così... sembra che l'unica cosa importante siano i tempi di scatto senza micromosso, che poi PS sistema tutto... distorsioni, aberrazioni o altro... l'unica cosa che non manca mai è la nitidezza, anche su ottiche moderne da 100 euro.

E' una reltà che quando scatto con il 24-70 piuttosto che con il 70-200 mi basta la conversione con NX ed eventulmente un 'pelo' di contrasto aggiunto, con un minuto di lavoro per file, mentre quando impiego il 18-200 su D300s piuttosto che il 24-120 VR su D700 il tempo necessario a tirar su lo scatto aumenta e non sarà mai confrontabile.

Carlo

Io che sono principiante da 4 mesi su d90 e 50 f1.8 tamron 17-50 nikon 18-105 sigma 70-300 ho capito usando la macchina tutta in manuale che per un amatore inizializzato come me l'importanza dell'ottica sia imprescindibile dall'esito finale. Io voglio immagini nitide dalla messa a fuoco perfetta(che non sempre in af riesce per vari motivi- maf in manuale non la uso). Non è facile. A volte in automatico riescono meglio. Sempre iso bassissimi , o almeno il più possibile, diciamo mai sopra i 1000. Quasi mai flash. PP con Ps cs5 solo per correggere luminosità, togliere qualche errore grossolano da ignorante(es foto con tonalità blu causa polarizzatore su foto con flash). Per me sono sempre per buona la prima. Con speranza
Un saluto a voi tutti maestri
derma
QUOTE(CVCPhoto @ Oct 2 2011, 12:46 AM) *
Permettimi se dissento dal tuo pensiero. Ti porto un esempio abbastanza calzante.

Anni fa non esistevano automobili con ABS ed ESP e il controllo dell'automezzo era più difficile in situazioni critiche. La tecnica di guida per chi sfruttava i già potenti motori dell'epoca doveva essere molto affinata, altrimenti il rischio era quello di 'piegare' il mezzo in un campo.

Oggigiorno, con tutti i controlli elettronici presenti sulle nostre auto, anche un principiante sarebbe in grado di portarle al 70% del loro limite.

Quando però sbagli clamorosamente l'entrata in curva e superi le leggi della fisica, nemmeno il più sofisticato impianto di controllo della stabilità riuscirà a portarti fuori dal punto di corda, che sarai già contro il guard-rail.

Che senso ha quindi, lasciare da parte la tecnica, sia di guida che fotografica, pensando che la tecnologia possa venire in soccorso?

Tanto vale prendere una compatta, nel nostro caso, se mettiamo come presupposto che lo scatto non debba essere già buono fin dall'inizio. Anzi, forse è sempre meglio una reflex che può scattare 9 pose in bkt per ogni scena.

Questo tuttavia, non lo ritengo fotografare, bensì un'attività orientata a produrre files.

Scusami per la determinazione, ma le mie convinzioni maturate nel tempo, difficilmente si possono dissolvere in un minuto... ho bisogno di tempo.

Carlo




Premessa: quanto scrissi non lo ritengo "vangelo", o meglio ritengo che una parte di ciò che scrissi sia da considerarsi soggettivo, ossia io considero la "produzione di immagini" nel modo in cui ho scritto, il resto è "obiettivo", ovvero è così non perché lo dico io.

Il tuo paragone con le automobili è valido; ma, secondo me e forse anche "obiettivamente", commetti un "errore": io non affermai, né tuttora lo faccio, che non sia possibile sbagliare, "cannare", una foto anche oggi che la tecnologia "assiste" l'utente, in un modo che alcuni magari potrebbero reputare "invadente" - per quanto la tecnologia è e sarà sempre "invadente", giacché è l'Uomo che vuole che sia tale per togliere "pensieri", preoccupazioni, fatica all'Uomo stesso; quello che intendevo e intendo fare intendere è che oggi chi guida una automobile non conosce il funzionamento del "mezzo" che conduce; che poi esso possa condurre sulla "cattiva strada", non è in discussione, ma altrettanto è indiscutibile che oggi, sia per quanto riguarda le automobili sia per quanto riguarda le fotocamere, sbagliare è assai difficile: i progettisti "prevedono" gli eventuali, e comuni, "errori" e creano strumenti che li correggano senza che l'utente se ne accorga o senza che possa sapere l'esatto procedimento/tecnica che porta a quella correzione.

Oggi, la fotografia non è più "chimica"; oggi, la fotografia è "elettronica"; e tra un po' scommetto che anche quel po' di "meccanica" che ancora solletica il nostro orecchio sarà un lontano, quasi sicuramente rimpianto - come oggi lo è la "fotografia analogica - ricordo.
CVCPhoto
QUOTE(danielg45 @ Oct 2 2011, 12:50 AM) *
Io che sono principiante da 4 mesi su d90 e 50 f1.8 tamron 17-50 nikon 18-105 sigma 70-300 ho capito usando la macchina tutta in manuale che per un amatore inizializzato come me l'importanza dell'ottica sia imprescindibile dall'esito finale. Io voglio immagini nitide dalla messa a fuoco perfetta(che non sempre in af riesce per vari motivi- maf in manuale non la uso). Non è facile. A volte in automatico riescono meglio. Sempre iso bassissimi , o almeno il più possibile, diciamo mai sopra i 1000. Quasi mai flash. PP con Ps cs5 solo per correggere luminosità, togliere qualche errore grossolano da ignorante(es foto con tonalità blu causa polarizzatore su foto con flash). Per me sono sempre per buona la prima. Con speranza
Un saluto a voi tutti maestri


Diciamo che da principiante partire subito con CS5 non la reputo una grande mossa in termini di crescita fotografica nell'ambito dello scatto. Se non sono indispensabili per lavoro, gli scatti sbagliati vanno buttati, non camuffati. Questo è ovviamente il mio pensiere.

Il fatto poi di affermare: "Per me sono sempre per buona la prima" è un altro presupposto per non crescere assolutamente nella tecnica fotografica e gettarsi sempre di più tra le braccia della postproduzione.

Intendiamoci, la pp è necessaria per sviluppare una foto e per migliorarla, ma non la vedo come la panacea per recuperare immagini sbagliate.

IMHO

Carlo
danielg45
QUOTE(CVCPhoto @ Oct 2 2011, 01:08 AM) *
Diciamo che da principiante partire subito con CS5 non la reputo una grande mossa in termini di crescita fotografica nell'ambito dello scatto. Se non sono indispensabili per lavoro, gli scatti sbagliati vanno buttati, non camuffati. Questo è ovviamente il mio pensiere.

Il fatto poi di affermare: "Per me sono sempre per buona la prima" è un altro presupposto per non crescere assolutamente nella tecnica fotografica e gettarsi sempre di più tra le braccia della postproduzione.

Intendiamoci, la pp è necessaria per sviluppare una foto e per migliorarla, ma non la vedo come la panacea per recuperare immagini sbagliate.

IMHO

Carlo

INtendevo per buona la prima il fatto che cerco di fare il massimo al primo scatto ed essendo e sto diventando ora appassionato di fotografia, capisco che certi scatti a volte sono irripetibili e solo con l'esperienza e l'impegno si riesce a colpire nel segno. per quanto riguarda Ps io ho cs5 ma lo uso perchè ce l'ho installato e per le cose semplici che devo fare ha la stessa valenza di altro software.
CVCPhoto
QUOTE(derma @ Oct 2 2011, 01:04 AM) *
Premessa: quanto scrissi non lo ritengo "vangelo", o meglio ritengo che una parte di ciò che scrissi sia da considerarsi soggettivo, ossia io considero la "produzione di immagini" nel modo in cui ho scritto, il resto è "obiettivo", ovvero è così non perché lo dico io.

Il tuo paragone con le automobili è valido; ma, secondo me e forse anche "obiettivamente", commetti un "errore": io non affermai, né tuttora lo faccio, che non sia possibile sbagliare, "cannare", una foto anche oggi che la tecnologia "assiste" l'utente, in un modo che alcuni magari potrebbero reputare "invadente" - per quanto la tecnologia è e sarà sempre "invadente", giacché è l'Uomo che vuole che sia tale per togliere "pensieri", preoccupazioni, fatica all'Uomo stesso; quello che intendevo e intendo fare intendere è che oggi chi guida una automobile non conosce il funzionamento del "mezzo" che conduce; che poi esso possa condurre sulla "cattiva strada", non è in discussione, ma altrettanto è indiscutibile che oggi, sia per quanto riguarda le automobili sia per quanto riguarda le fotocamere, sbagliare è assai difficile: i progettisti "prevedono" gli eventuali, e comuni, "errori" e creano strumenti che li correggano senza che l'utente se ne accorga o senza che possa sapere l'esatto procedimento/tecnica che porta a quella correzione.

Oggi, la fotografia non è più "chimica"; oggi, la fotografia è "elettronica"; e tra un po' scommetto che anche quel po' di "meccanica" che ancora solletica il nostro orecchio sarà un lontano, quasi sicuramente rimpianto - come oggi lo è la "fotografia analogica - ricordo.


Non voglio contraddirti in modo sterile, dal momento che hai fatto un ottimo ragionamento e quindi preferisco discutere in mniera costruttiva.

L'errore più grave che uno possa commettere è quello di approfondire la conoscenza del mezzo che utilizza, che sia un'automobile, una fotocamera o piuttosto una motosega. Non conoscere il funzionamento del mezzo significa non essere in grado di sfruttarlo al meglio.

Guidi un'automobile sul ghiaccio e non dai nemmeno se ha la trazione anteriore piuttosto che posteriore? Guidi in montagna e non sai nemmeno a che regime di gire il tuo motore raggiunge la coppia massima? Solo per fare gli esempi più macroscopici, ma se non conosci le caratteristiche principali del mezzo che guidi, il modo di erogazione della potenza del tuo motore, come farai a sfruttarne al massimo le prestazioni? Certo, tanta esperienza e sensibilità aiutano, ma certi aspetti devono essere noti.

Le nostre fotocamere sbagliano eccome, come le automobili mal guidate. Quanti si lamentano perché la loro fotocamera sovraespone o sottoespone... peccato però che esponga in modo corretto, rispettando i parametri di progettazione che si riferiscono al grigio medio 18%. Se uno non sa questo, esporrà sul nero trovandoselo grigio ed esporrà sul bianco ritrovandoselo ancora grigio. Ecco che la macchina è da mandare in LTR, anche se perfetta.

Convengo con te inoltre che la fotografia non è più chimica ma elettronica. Al momento dello scatto però è ancora prodotta da un solido parallelepipedo munito di lenti in cristallo e le leggi dell'ottica non sono cambiate nel frattempo.

Carlo

QUOTE(danielg45 @ Oct 2 2011, 01:17 AM) *
INtendevo per buona la prima il fatto che cerco di fare il massimo al primo scatto ed essendo e sto diventando ora appassionato di fotografia, capisco che certi scatti a volte sono irripetibili e solo con l'esperienza e l'impegno si riesce a colpire nel segno. per quanto riguarda Ps io ho cs5 ma lo uso perchè ce l'ho installato e per le cose semplici che devo fare ha la stessa valenza di altro software.


Capisco il discorso dello scatto imperdibile, dell'attimo fuggente tipico della fotografia sportiva o di cerimonia, ma avevo capito che per te lo scatto fosse uno ed il resto fosse CS5.

Carlo
derma
QUOTE(CVCPhoto @ Oct 2 2011, 01:28 AM) *
Non voglio contraddirti in modo sterile, dal momento che hai fatto un ottimo ragionamento e quindi preferisco discutere in mniera costruttiva.

L'errore più grave che uno possa commettere è quello di approfondire la conoscenza del mezzo che utilizza, che sia un'automobile, una fotocamera o piuttosto una motosega. Non conoscere il funzionamento del mezzo significa non essere in grado di sfruttarlo al meglio.

Guidi un'automobile sul ghiaccio e non dai nemmeno se ha la trazione anteriore piuttosto che posteriore? Guidi in montagna e non sai nemmeno a che regime di gire il tuo motore raggiunge la coppia massima? Solo per fare gli esempi più macroscopici, ma se non conosci le caratteristiche principali del mezzo che guidi, il modo di erogazione della potenza del tuo motore, come farai a sfruttarne al massimo le prestazioni? Certo, tanta esperienza e sensibilità aiutano, ma certi aspetti devono essere noti.

Le nostre fotocamere sbagliano eccome, come le automobili mal guidate. Quanti si lamentano perché la loro fotocamera sovraespone o sottoespone... peccato però che esponga in modo corretto, rispettando i parametri di progettazione che si riferiscono al grigio medio 18%. Se uno non sa questo, esporrà sul nero trovandoselo grigio ed esporrà sul bianco ritrovandoselo ancora grigio. Ecco che la macchina è da mandare in LTR, anche se perfetta.

Convengo con te inoltre che la fotografia non è più chimica ma elettronica. Al momento dello scatto però è ancora prodotta da un solido parallelepipedo munito di lenti in cristallo e le leggi dell'ottica non sono cambiate nel frattempo.

Carlo



Neanch'io vorrei tu considerassi il mio un contraddirti "per partito preso".

Il tuo ragionare, a prima vista, non fa una piega; la "piega" però si forma quando ci si accorge che tu osservi la "cosa" in maniera macroscopica; non è una questione di sapere o non sapere cosa sia o come riparare un carburatore; il "problema" è che proprio non esiste più il carburatore.
Tu, giustamente, poni l'accento sul fatto che ancora oggi lo strumento che dà il "senso" ad una fotocamera, per far sì che possa produrre immagini, è il "vetro", ossia qualcosa di "tangibile", e che inoltre tale "oggetto" segue le leggi dell'ottica, ma questo vale fino a un certo "punto": quando la luce che attraversò quell'insieme di "vetro", obbedendo alle leggi della fisica, incontra il sensore, ecco che qualcosa cambia rispetto al passato; e seppur ancora valgano le leggi della fisica, bisogna considerare che durante il processo che porterà i "dati"/vibrazioni raccolti attraverso un "oggetto fisico" - vetro forgiato - ad un contenitore che li raccoglierà, questi saranno elaborati da un qualcosa che non è fisico, o almeno non lo è nel senso che fino ad un po' di tempo fa era inteso.
Oggi viviamo un'era "di passaggio", un ibrido di fisicità e "virtuale"; continuare ad ignorare o a non considerare il peso del "programma" che elabora le vibrazioni/impulsi/dati raccolti, è anacronistico; il "virtuale" è ormai dominante, sia perché sta a valle del "processo" sia perché è storicamente dimostrato che la "mente" è sempre superiore al "corpo".




Michele
neomeso.lese
QUOTE(derma @ Oct 2 2011, 01:51 AM) *
sia perché è storicamente dimostrato che la "mente" è sempre superiore al "corpo".
Michele

Non c'entra nulla col 3d, e non voglio assolutamente fare polemica, ma oltre ad aggiornarti su fotografia, virtuale, digitale e nuove tecnologie dovresti farlo anche su psicologia e neuroscienze.
E' ormai opinione diffusa, e comprovata, tra gli studiosi più illuminati che la separazione Cartesiana "res cogitans, res extensa" non ha più motivo di esistere. La mente e il corpo sono indissolubili e dipendono l'una dall'altro, senza predominanza alcuna tra le due parti (a meno che uno non abbia come spirito guida Osho o similari), proprio perchè non ci sono due parti, ma un'unica entità indivisibile.

Dopo questo ot mi preme ricordare a tutti quelli che sostengono che la pp non aiuti a salvare scatti "cannati" di essere un pochino più onesti con se stessi. Anche io, che sono una ciofeca sia in fotografia che in pp, ho recuperato foto con tre stop e rotti di sovraesposizione, semplicemente perchè avevo scattato in M senza cambiare impostazioni. Poi mi si verrà a dire che le foto fanno schifo lo stesso, ma le ho potute comunque dare alle destinatarie, ricevendo anche complimenti insperati ( e immeritati)

Sul web c'è chi fa meglio di me, visto che una nota relatrice di corsi su photoshop ha dimostrato, sulla sua pagina di facebook, come sia possibile recuperare una foto t-o-t-a-l-m-e-n-t-e buia con una pp mirata, e avendo a disposizione il nef, ovviamente.

Quindi, è inutile girarci intorno e usare metafore inappropiate, oggi la tecnologia permette di perdonare errori in fase di scatto in maniera esponenzialmente superiore rispetto al passato.
L'equazione da fare è semplice, e porta ad un'indubbio impoverimento delle doti e preparazione prettamente "fotografiche" da parte di chi sta dietro la macchina.

Per quello che mi riguarda, il dato di fatto che una foto va SEMPRE post prodotta, per un corretto sviluppo atto a sistemare i parametri inevitabilmente ammorbiditi dal software della macchina, ha portato ad eccessi che nulla hanno a che fare con il fine iniziale.

Sarebbe come dire che, visto che il corpo umano abbisogna fisiologicamente di movimento e dinamismo per mantenersi tonico, in salute e in perfetta forma, io decido di allenarmi 24 ore su 24 per 365 giorni all'anno. Gli effetti penso siano chiari a tutti.

"Il troppo stroppia", oppure, per darsi un tono leggermente più snob, "In medium stat virtus", uno dei proverbi più azzeccati della cultura popolare.
La post produzione deve fare il suo lavoro, e cioè spogliare una bella foto di tutte le precauzioni che la macchina ci ha messo sopra per "garantire" uno scatto più neutro possibile.
Cambiare le carte in tavola e far diventare una foto completamente buia (non sto scherzando, prendetevi un attimo di tempo e andate a controllare voi stessi) in una foto addirittura accattivante, trascende dallo sviluppo e diventa creazione grafica.

Facciamo un altro esempio: prendo la mia macchina, la imposto su P e iso in manuale, la do a mia sorella, che abita a circa tre milioni e mezzo di anni luce dal pianeta "fotografia", e le dico di scattare a piacimento per le vie della città, per una giornata intera.
Alla fine della fiera, prendo i suoi nef, li spedisco alla signora in questione e le chiedo di post produrli nel miglior modo possibile.
Sicuramente uscirebbe fuori un lavoro apprezzabile, meglio di gran parte della mia produzione magari, ma a quel punto la domanda nasce spontanea: chi è il fotografo ?
Mia sorella, dal pianeta "Antifotografia", o la "prestatrice d'opera" ? O addirittura io, l'intermediario?

Dopo tutto questo parlare, concludo dicendo che le foto che mi danno più soddisfazione personale, e, dicendola tutta, anche più soddisfazione "sensoriale", sono quelle che dopo aver sentito il fatidico "Click" come dico io, mi danno la sensazione di aver immortalato qualcosa di importante.
E a quelle foto, di solito, bastano dai 2 ai 3 minuti di "sviluppo\post produzione"

E per fare questo, non c'è algoritmo che tenga, ma solo un obiettivo e una macchina che ti permettano di ricreare la magia
smile.gif
derma
QUOTE(neomeso.lese @ Oct 2 2011, 02:40 AM) *
Non c'entra nulla col 3d, e non voglio assolutamente fare polemica, ma oltre ad aggiornarti su fotografia, virtuale, digitale e nuove tecnologie dovresti farlo anche su psicologia e neuroscienze.
E' ormai opinione diffusa, e comprovata, tra gli studiosi più illuminati che la separazione Cartesiana "res cogitans, res extensa" non ha più motivo di esistere. La mente e il corpo sono indissolubili e dipendono l'una dall'altro, senza predominanza alcuna tra le due parti (a meno che uno non abbia come spirito guida Osho o similari), proprio perchè non ci sono due parti, ma un'unica entità indivisibile.

...




[OFF TOPIC]


Non è questione di aggiornarsi; i filosofi presocratici affermarono di tutto e di più sulla "natura delle cose", e non penso proprio che ciò che ora dicono gli "studiosi illuminati" sia la Verità.
So benissimo che corpo e mente sono vicendevolmente "legati", difatti, io non scrissi che la mente "annulla" il corpo ma che essa gli è superiore. Il corpo è un "mezzo"- in-put, out-put; la mente ha "leggi" sue, "leggi" che il corpo non conosce - pur tentando in ogni modo di riuscirvi - e che forse mai conoscerà.
Tutto quello che tu scrivesti in questo post a cui sto rispondendo è frutto della tua mente, la quale per maturare il tuo pensiero ha ricevuto degli input dal corpo, e che infine lo sfrutta come out-put: il corpo fornisce dati "grezzi", la mente li elabora - ripeto, secondo "leggi" proprie, e assolutamente ignote; ciò che viene restituito, dopo tale processo, non è più un "dato" crudo ma una personale elaborazione in cui il ruolo della mente è determinante, anzi senza essa non vi sarebbe, per noi, proprio niente di Tutto ciò che ci circonda.


[/OFF TOPIC]




P.S.: Non è del tutto "off topic" né sterile dissertazione: una fotocamera è la "ri-produzione" del nostro naturale binomio occhio-mente; anche noi abbiamo un software: il pensiero; e non è affatto detto che esso si comporterà bene se "vedrà" (il) bene o male se "vedrà" (il) male.
Cesare44
QUOTE(CVCPhoto @ Oct 2 2011, 12:46 AM) *
... Che senso ha quindi, lasciare da parte la tecnica, sia di guida che fotografica, pensando che la tecnologia possa venire in soccorso?

Tanto vale prendere una compatta, nel nostro caso, se mettiamo come presupposto che lo scatto non debba essere già buono fin dall'inizio. Anzi, forse è sempre meglio una reflex che può scattare 9 pose in bkt per ogni scena.

Questo tuttavia, non lo ritengo fotografare, bensì un'attività orientata a produrre files.

Scusami per la determinazione, ma le mie convinzioni maturate nel tempo, difficilmente si possono dissolvere in un minuto... ho bisogno di tempo.

Carlo

Pollice.gif
mi auguro che le tue convinzioni durino a lungo, tra parentesi sono anche le mie, altrimenti di questo passo ci ritroveremo a fotografare con il cellulare.

Chi vuol fare delle foto in HDR piuttosto che un cross processing o improvvisarsi acquarellista partendo da una foto, chi preferisce o vuole cimentarsi con la post produzione creativa, si accomodi pure, sempre di arte si tratta.

Ma quella è arte grafica applicata alla fotografia.

Fino a quando, riviste prestigiose continueranno a comprare scatti in raw non compresso così come prodotti in camera e senza il minimo intervento, possiamo ben sperare per il futuro della fotografia.

buone foto
cuomonat
QUOTE(Cesare44 @ Oct 2 2011, 08:21 AM) *
...

Fino a quando, riviste prestigiose continueranno a comprare scatti in raw non compresso così come prodotti in camera e senza il minimo intervento, possiamo ben sperare per il futuro della fotografia.

buone foto

A questo punto della discussione mi pare che non si possa prescindere dal fine etico-ontologico che da 180 anni a questa parte si tenta di attribuire alla fotografia. Tornano infatti le solite domande: la fotografia è replica del reale o rappresentazione/interpretazione/epifanizzazione... ecc.
La risposta non è univoca, in pratica non c'è, nessuno l'ha trovata; il motivo è che la fotografia è un medium, cambia con i cambiamenti della società, cambia con l'uso che si fa del medium, cambia secondo la categoria di fruizione. La fotografia è un senso e in qunato tale trova la sua utilità nell'aiutare il corpo a comunicare, interagire con la realtà. Già questo concetto esclude che la fotografia possa essere identificata con la realtà: non è copia, replica o simulacro, ma mezzo per rappresentarla.

Cosa se ne facciano le riviste specializzate del RAW... ; l'unico motivo per giustificare tale pretesa risiede nel tutelale autore da una parte e destinatario dall'altra contro il falso materiale e ideologico. Non di meno nessuna rivista pubblicherà mai un RAW semplicemente convertendolo in formato diverso e assegnando il profilo colore. Quel RAW dovrà sempre essere post-prodotto per poter essere utilizzato, e dovrà sempre tener conto della proprietà intellettuale di chi l'ha generato.

Quindi in titolare dell'opera è legittimato a post-produrre un file anche in modo pesante, ricorrendo a dati numerici apparentemente assenti ma sapendo come preservarli in fase di scatto, come e dove cercarli in fase di sviluppo, come e dove evidenziarli (con maschere e quant'altro), affinché il risultato finale sia frutto di una sapiente operazione di manipolazione ma senza sostituzione, creazione ex novo di dati. In mancanza di quest'ultimo requisito, per quanto mi riguarda, ma non è legge, si parla di Grafica e non più di fotografia.
CVCPhoto
QUOTE(derma @ Oct 2 2011, 01:51 AM) *
Neanch'io vorrei tu considerassi il mio un contraddirti "per partito preso".

Il tuo ragionare, a prima vista, non fa una piega; la "piega" però si forma quando ci si accorge che tu osservi la "cosa" in maniera macroscopica; non è una questione di sapere o non sapere cosa sia o come riparare un carburatore; il "problema" è che proprio non esiste più il carburatore.
Tu, giustamente, poni l'accento sul fatto che ancora oggi lo strumento che dà il "senso" ad una fotocamera, per far sì che possa produrre immagini, è il "vetro", ossia qualcosa di "tangibile", e che inoltre tale "oggetto" segue le leggi dell'ottica, ma questo vale fino a un certo "punto": quando la luce che attraversò quell'insieme di "vetro", obbedendo alle leggi della fisica, incontra il sensore, ecco che qualcosa cambia rispetto al passato; e seppur ancora valgano le leggi della fisica, bisogna considerare che durante il processo che porterà i "dati"/vibrazioni raccolti attraverso un "oggetto fisico" - vetro forgiato - ad un contenitore che li raccoglierà, questi saranno elaborati da un qualcosa che non è fisico, o almeno non lo è nel senso che fino ad un po' di tempo fa era inteso.
Oggi viviamo un'era "di passaggio", un ibrido di fisicità e "virtuale"; continuare ad ignorare o a non considerare il peso del "programma" che elabora le vibrazioni/impulsi/dati raccolti, è anacronistico; il "virtuale" è ormai dominante, sia perché sta a valle del "processo" sia perché è storicamente dimostrato che la "mente" è sempre superiore al "corpo".
Michele


Giustissimo anche il tuo ragionamento e bella anche la dissertazione filosofica. Ritengo però che l'unica cosa che è cambiata rispetto al passato è il sensore che ha preso il posto della pellicola. Usiamo spesso ottiche del passato, nate per la pellicola, per apprezzare i toni caldi da loro fornite ed è per questo motivo che non capisco, soprattutto da parte dei principianti, tutta la smania di postprodurre stravolgendo lo scatto iniziale.

Ripeto, le leggi della fisica non sono assolutamente cambiate. Una foto fatta con un fondo di bottiglia rimarrà sempre una foto mediocre qualitativamente parlando e non ci sarà mai nessuna pp in grado di farla diventar bella, anzi... assomiglierà sempre ad un'anziana signora che è passata sotto le mani del chirurgo plastico e che apparentemente sarà perfetta, salvo poi confrontarla con una ventenne acqua e sapone.

Se non si hanno esigenze di scatti commissionati ad hoc, e questo vale per i professionisti, vuoi di moda piuttosto che di still-life, che senso ha deturpare l'immagine uscita dalla nostra fotocamera?

Scattiamo in RAW, apriamo ViewNX2, bilanciamo eventualmente esposizione, contrasto e nitidezza, dal momento che normalmente si scatta in neutro e basta. Un'eventuale taratura di WB ed è fatta.

Altra strada percorribile, ancora più aderente al passato, è quella di applicare un PC adatto allo scatto, tra l'emulatore di Velvia, piuttosto che di Kodak o Ilford, accordare eventualmente l'esposizione e basta.

Con la pellicola erano scelte fatte a priori, ora possono essere fatte a posteriori, ma non cambia nulla. Una correzione di esposizione e/o contrasto/luminosità venivano regolarmente applicati in camera oscura, ma nulla più. Ripeto, i professionisti erano soliti ritoccare i negativi o addirittura le stampe con acquarelli, ma con cognizione di causa e per determinati scopi.

Quello però che tengo a ribadire è che il comune mortale che prima dell'avvento del digitale si applicava in fase di scatto per ottenere risultati soddisfacenti, perché ora deve scattare alla carlona, con ottiche scadenti, per poi affidarsi ciecamente alla pp. Scusami, ma è un vero non-senso.

Carlo
derma
QUOTE(CVCPhoto @ Oct 2 2011, 01:54 PM) *
Giustissimo anche il tuo ragionamento e bella anche la dissertazione filosofica. Ritengo però che l'unica cosa che è cambiata rispetto al passato è il sensore che ha preso il posto della pellicola. Usiamo spesso ottiche del passato, nate per la pellicola, per apprezzare i toni caldi da loro fornite ed è per questo motivo che non capisco, soprattutto da parte dei principianti, tutta la smania di postprodurre stravolgendo lo scatto iniziale.

Ripeto, le leggi della fisica non sono assolutamente cambiate. Una foto fatta con un fondo di bottiglia rimarrà sempre una foto mediocre qualitativamente parlando e non ci sarà mai nessuna pp in grado di farla diventar bella, anzi... assomiglierà sempre ad un'anziana signora che è passata sotto le mani del chirurgo plastico e che apparentemente sarà perfetta, salvo poi confrontarla con una ventenne acqua e sapone.

Se non si hanno esigenze di scatti commissionati ad hoc, e questo vale per i professionisti, vuoi di moda piuttosto che di still-life, che senso ha deturpare l'immagine uscita dalla nostra fotocamera?

Scattiamo in RAW, apriamo ViewNX2, bilanciamo eventualmente esposizione, contrasto e nitidezza, dal momento che normalmente si scatta in neutro e basta. Un'eventuale taratura di WB ed è fatta.

Altra strada percorribile, ancora più aderente al passato, è quella di applicare un PC adatto allo scatto, tra l'emulatore di Velvia, piuttosto che di Kodak o Ilford, accordare eventualmente l'esposizione e basta.

Con la pellicola erano scelte fatte a priori, ora possono essere fatte a posteriori, ma non cambia nulla. Una correzione di esposizione e/o contrasto/luminosità venivano regolarmente applicati in camera oscura, ma nulla più. Ripeto, i professionisti erano soliti ritoccare i negativi o addirittura le stampe con acquarelli, ma con cognizione di causa e per determinati scopi.

Quello però che tengo a ribadire è che il comune mortale che prima dell'avvento del digitale si applicava in fase di scatto per ottenere risultati soddisfacenti, perché ora deve scattare alla carlona, con ottiche scadenti, per poi affidarsi ciecamente alla pp. Scusami, ma è un vero non-senso.

Carlo




Rispetto il tuo punto di vista, e lo comprendo; ed ha un suo valore. Tutto ciò che scrissi non ha alcuna pretesa di Verità: è solo ciò che ho "sperimentato", visto, osservato, guardato, non solo in ambito fotografico.



P.S.: È stato gradevole discutere con te. Ti ringrazio, davvero.







Michele


CVCPhoto
QUOTE(derma @ Oct 2 2011, 02:05 PM) *
Rispetto il tuo punto di vista, e lo comprendo; ed ha un suo valore. Tutto ciò che scrissi non ha alcuna pretesa di Verità: è solo ciò che ho "sperimentato", visto, osservato, guardato, non solo in ambito fotografico.
P.S.: È stato gradevole discutere con te. Ti ringrazio, davvero.
Michele


Grazie per l'apprezzamento Michele, che è reciproco. Con questo vorrei aggiungere che alche il mio punto di vista non ha pretese di verità assoluta, è soltanto espressione di una 'filosofia' maturata in tanti anni di fotografia.

La soddisfazione che provo quando porto a casa uno scatto che necessita soltanto dello sviluppo del RAW e di una semplice maschera di contrasto o aumento di nitidezza, è impagabile, alla stregua di quando scattavo diapositive.

Carlo
derma
QUOTE(CVCPhoto @ Oct 2 2011, 02:23 PM) *
Grazie per l'apprezzamento Michele, che è reciproco. Con questo vorrei aggiungere che alche il mio punto di vista non ha pretese di verità assoluta, è soltanto espressione di una 'filosofia' maturata in tanti anni di fotografia.

La soddisfazione che provo quando porto a casa uno scatto che necessita soltanto dello sviluppo del RAW e di una semplice maschera di contrasto o aumento di nitidezza, è impagabile, alla stregua di quando scattavo diapositive.

Carlo





Mersì bo q.
CVCPhoto
QUOTE(derma @ Oct 2 2011, 02:29 PM) *
Mersì bo q.


wink.gif
dimapant
QUOTE(Ripolini @ Oct 1 2011, 04:10 PM) *
.......
Roba trita e ritrita e accessibile a chiunque senza dover andare a seguire corsi in Canada.
.......


Bellina questa: che ne sai tu cosa sono andato a fare in Canada?

Noli acerbam sumere!



derma
QUOTE(dimapant @ Oct 3 2011, 12:17 AM) *
Bellina questa: che ne sai tu cosa sono andato a fare in Canada?

Noli acerbam sumere!




Andasti a fotografare le favolose "volpi abbronzate" ?
Ripolini
QUOTE(dimapant @ Oct 3 2011, 12:17 AM) *
Bellina questa: che ne sai tu cosa sono andato a fare in Canada?

Quello che tu hai scritto: "Per tirare fuori quella deinizione, in Canada mi hanno insegnato una procedura ...". Se poi hai fatto anche altro, buon per te.

Comunque finalmente abbiamo imparato a cosa servono gli MTF: a stabilire il tempo di fotoritocco:
QUOTE(dimapant @ Oct 1 2011, 08:37 AM) *
Con un 35 f 1,4 veniva più nitida? veniva meglio?
Su stampa, anche grossa un metro, no, per nulla, ma col 18-200 c'è voluta una conversione in B&N, maschera di ritaglio, filtro di sfocatura superficiale, un Contrasta Migliore, una HIROLAM e due corsi di fotoritocco fatti dall'altra parte del mondo.
Forse con il 35 f 1,4 bastava meno.


Meno male. Comprando i miei fissi mi son risparmiato "due corsi di fotoritocco fatti dall'altra parte del mondo" ... laugh.gif
I miei Zeiss sono la vera uva, cara volpetta mia ... rolleyes.gif
tpaolo
QUOTE(Ripolini @ Oct 3 2011, 07:51 AM) *
Comunque finalmente abbiamo imparato a cosa servono gli MTF: a stabilire il tempo di fotoritocco


laugh.gif Pollice.gif
Lutz!
Provo stasera
castorino
Per me ha senso, poi dipende da cosa vuoi fare delle tue foto, nessun software (purtroppo) può aggiungere informazioni che non siano presenti nel file, può distorcerle, manipolarle ma non aggiungerne, questo è un crop al 200%
IPB Immagine Ingrandimento full detail : 333.2 KB
fatto con una fotocamera digitale moderna ma con un'ottica di 30 anni fa, che era d'elite e secondo me lo è ancora rolleyes.gif ciao Rino
Marco (Kintaro70)
QUOTE(castorino @ Oct 3 2011, 04:08 PM) *
Per me ha senso, poi dipende da cosa vuoi fare delle tue foto, nessun software (purtroppo) può aggiungere informazioni che non siano presenti nel file, può distorcerle, manipolarle ma non aggiungerne, questo è un crop al 200%
Ingrandimento full detail : 333.2 KB
fatto con una fotocamera digitale moderna ma con un'ottica di 30 anni fa, che era d'elite e secondo me lo è ancora rolleyes.gif ciao Rino


Mah mi aspettavo di meglio da quasi 10k di attrezzatura (cos'è il 50mm Noct? ) ... almeno al 400% ci poteva arrivare laugh.gif

(scherzo ovviamente)

Vedo che ti è arrivata la M9, leica dovrebbe ringraziare nikon stavolta.
lorenzobix
QUOTE(castorino @ Oct 3 2011, 04:08 PM) *
Per me ha senso, poi dipende da cosa vuoi fare delle tue foto, nessun software (purtroppo) può aggiungere informazioni che non siano presenti nel file, può distorcerle, manipolarle ma non aggiungerne, questo è un crop al 200%
Ingrandimento full detail : 333.2 KB
fatto con una fotocamera digitale moderna ma con un'ottica di 30 anni fa, che era d'elite e secondo me lo è ancora rolleyes.gif ciao Rino

siamo in due rolleyes.gif
Luigi_FZA
QUOTE(lorenzobix @ Oct 3 2011, 05:54 PM) *
siamo in due rolleyes.gif

.... in cosi breve tempo, gia due possessori di Leica? ........... io, so proprio un poraccio! hmmm.gif

L.
derma
QUOTE(Luigi_FZA @ Oct 3 2011, 06:38 PM) *
.... in cosi breve tempo, gia due tre possessori di Leica? ........... io, so proprio un poraccio! hmmm.gif

L.

Pagine: 1, 2, 3, 4
Salta a inizio pagina | Per vedere la versione completa del forum Clicca qui.