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Francesco T
La Bella Napoli

Fotografie di : Bruno L (bl), Francesco T (ft)
Direzione Artistica: Bruno L & Francesco T


Fa caldo. Fa molto caldo in questa giornata.
Non ricordo nemmeno come ci siamo finiti qui, in verità.
Quando siamo usciti di casa avevamo con noi un idea. Adesso dove sia non lo sappiamo.


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1/13 Palazzo Reale - I giardini. ft
Francesco T
Camminiamo senza fretta mentre pensiamo mentalmente quello che avremmo voluto fare nelle prossime ore. Anche se eravamo usciti per fare fotografie, non badavamo tanto alle cose dintorno. Per la mente infatti era un giorno qualsiasi, con le solite cose, i soliti impegni.
Ed allora ci vuole una svolta. Due napoletani che si incontrano, la prima cosa che fanno, è ...


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2/13 - Gran Caffè Gambrinus. ft
Francesco T
Con la saggezza dei nostri anni sapevamo che la vita ti poteva offrire sorprese meravigliose.
Perciò apprezzavamo molto le giornate serene in cui si potevano vivere momenti felici, bastava solo saperli riconoscere. Abbiamo appena il tempo di voltare appena il volto verso sinistra quando ci ritroviamo a guardare improvvisamente uno spazio vuoto. Il silenzio sovrasta tutti gli altri rumori della strada e ci fa balzare il cuore nel petto.


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3/13 - Piazza del Plebiscito. ft
Francesco T
Respiriamo ancora quell' aria calda, che sa di gomma bruciata quando realizziamo che è una giornata particolare, da turismo. Di quelle che cammini per grandi spazi vuoti. Ci incamminiamo così lentamente verso ciò che, nel frattempo, aveva attirato la nostra attenzione.

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4/13 - Piazza del Plebiscito. bl
Francesco T
Siamo uno di fronte all'altro, ci guardiamo negli occhi di tanto in tanto, ma nessuno può vedere cosa accade nella camera dell'altro.

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5/13 Piazza del Plebiscito. ft
Francesco T
Quando finiamo, finalmente, come avevamo deciso... facciamo il confronto... e per la prima volta ognuno vede il lato ripreso dall’ altro. E' così che smettiamo di ridere.

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6/13 - Piazza del Plebsicito. bl
Francesco T
La Piazza è la vetrina della nuova Napoli, una passerella su cui far sfilare la moda. La moda dell’ artista moderno, impegnato e culturalmente all’ avanguardia. Filone iniziato anni orsono con installazioni in diverse parti della città. Questo genere di realizzazioni, questi scambi osmotici tra artisti e città si inquadrano nella strada intrapresa dalle ultime amministrazioni.
Un fenomeno che crea paradossi destabilizzanti: scene in cui i napoletani antichi passano davanti alle opere nuove, neppure mettendole a fuoco, come se la loro integrazione fosse avvenuta all’ istante, o viceversa cercando di riportarle al conosciuto, al personale ( e questa è anche una forma di appropriazione ?!), come nell’ episodio di cui fui spettatore due anni fa in Piazza, dove ogni anno nel periodo di natale, c’è un’installazione di un artista contemporaneo.
Vi si sono avvicendati Francesco Clemente, Mimmo Paladino, Jannis Kounellis, Richard Serra, Rebecca Horn, Anish Kapoor.
Quell’ anno Serra aveva riprodotto una delle sue celebri spirali di metallo, le cui pareti erano inclinate con percentuali e direzioni diverse, in modo che il visitatore arrivando al centro si trovasse disorientato rispetto al punto di partenza. Davanti a me procedeva una famiglia con tanto di nonno al seguito, reduce dallo shopping pre-vigilia: arrivati al centro della spirale, dove alzando gli occhi si poteva vedere il Palazzo Reale incorniciato, il nonno con voce delusissima : “Embè, e questo è? Pensavo che al centro c’era almeno un presepe…”.


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7/13 - Pallazo Reale dal colonnato della Basilica di S. Francesco di Paola. bl
Francesco T
Anche l'altro guarda con tristezza il piccolo monitor e pensa a quanto sia piccolo per contenere tutte le cose meravigliose che si possono riprendere.
Ideare e costruire… penso che anche questa volta avrebbe proposto un sacco di cose meravigliose ma non gliele avrebbero lasciate realizzare tutte...


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8/13 - Archivio Fotografico PARISIO presso colonnato della Basilica di S.Francesco di Paola. ft
Francesco T
E’ così che lo ritrovo con la testa per aria, ciondolante nei pensieri ma artisticamente paralizzata all’ insù.
Aveva provato più volte a spiegare quella sua inclinazione ma, aveva alla fine desistito. Nessuno l’ aveva capito. La fissò meravigliato per un po' , poi si affrettò a rinchiuderla nella sua camera.


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9/13 - Basilica di S. Francesco di Paola. bl
Francesco T
La storia di una città si consuma per le strade, nelle sue case, nei suoi ritrovi. I suoi locali, quindi, risultano fondamentali nel recupero di una parte del suo passato e per una lettura del suo presente. Mentre accenniamo la salita di Via Chiaia, ci ritroviamo con questa discussione tra le labbra, sbattendo contro la realtà di una delle sette porte.

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10/13 Gran Caffè Gambrinus. bl
Francesco T
E così discorriamo a proposito della bella Napoli scomparsa: ma la stessa espressione che la connotava è rimasta solo nelle denominazioni di ditte ed in alcune pizzerie sparse per il mondo. Essa ha infatti seguìto il destino del termine belle époque, caduto in disgrazia da quando qualcuno cominciò a domandarsi, con sempre maggiore insistenza: ma bella per chi?

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11/13 - Piazza del Plebiscito e Basilica dalla corte di Palazzo Reale. bl
Francesco T
“Dov’è finita quella Napoli?”, ci chiediamo di fronte allo spettacolo di una città che fa scappare i turisti...Non essendo né ciechi né cinici, notiamo (e come!) i segni del degrado attuale, dai quali purtroppo veniamo fisicamente colpiti e danneggiati; e, non essendo in malafede, non ci sfiora nemmeno l’idea di assumere il ruolo di difensore d’ufficio di questa, delle precedenti amministrazioni o di chi sia comunque lecito considerare responsabile del presente stato delle cose.

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12/13 - Particolare corte interna Palazzo Reale. ft
Francesco T
Quanto alla Napoli dei tempi del Boccaccio, era il luogo delizioso nel quale - come, del resto, accadeva anche altrove - l’inesistenza dei gabinetti costringeva la gente a raccogliere le proprie deiezioni in grossi vasi da notte, che poi la pigrizia travestita da necessità induceva a vuotare versandoli dai balconi giù in strada, senza curarsi dei malcapitati passanti. E le epidemie dell’epoca in cui Leopardi si godeva il cielo e i gelati napoletani, dove le ha sepolte la nostra memoria - così volutamente corta ed amante di furbe cortine fumogene?

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13/13 - Palazzo Reale, dettaglio finestra. ft


“Non è vero!”, mi viene dall’animo, “Niente è passato, anzi non è mai stato così presente; poiché non si spiegherebbe che i lividi di quelle sofferenze, umiliazioni, feroci paure, li senta ancora doloranti nel corpo, quando in quell’epoca non ero nemmeno un progetto di gravidanza!”. Niente è passato, è tutto così attuale.

bluemonia
Complimenti ad entrambi, avete trovato un ottimo modo per raccontare e farci conoscere Napoli!!!
Belle le immagini e le parole!!

ciau wink.gif
elwood67
In attesa delle immagini di Bruno mi sono deliziato gli occhi e lo spirito con le foto e le parole di Francesco che ogni volta dà prova di una grandissima sensibilità (non solo fotografica).

Complimenti Francesco!

Stefano
Francesco T
QUOTE(elwood67 @ Nov 1 2005, 09:06 PM)
In attesa delle immagini di Bruno mi sono deliziato gli occhi e lo spirito con le foto e le parole di Francesco che ogni volta dà prova di una grandissima sensibilità (non solo fotografica).

Complimenti Francesco!

Stefano
*



Sorry Stefano,
le foto sono tutte qui!
In basso ad ogni foto, in carattere piccolo, troverai una sigla:
bl è per Bruno L, ft è per me.
Grazie, saluti.
miz
Bellissimo Life a due mani. Le foto sono emozionanti, il racconto scorre ed appassiona. Bravi davvero, un gran modo di raccontare Napoli.
grazie.gif per l'occasione che ci date di goderne
brusa69
Me losono gustato tutto d'un fiato,
tutto molto bello e ben curato. Di gran classe !

P.S
ma la tazzuriella de cafè com'era? wink.gif
Fabio Capoccia
Me lo son letto qualche ora fa tutto d'un fiato... e non ho commentato nulla per non interrompere l'opera..
..ma a quanto sembra era finita tongue.gif

Un racconto Notevole e piacevolissimo da leggere...ma d'altronde da Francesco non potevo aspettarmi nulla di diverso ...accompagnato da splendide foto che racchiudono l'occhio e l'anima di due bravissimi fotografi wink.gif

complimenti Francesco

complimenti Bruno
sergiobutta
Bravi ! Il fine dicitore ed il fotografo delle emozioni ci hanno proposto una Napoli "ca se n'è 'ggiuta".Che se ne è andata, non c'è più. Bella, in alcuni splendidi monumenti lo è ancora, ma non c'è la napoletanità, non c'è vita, e la mancanza si nota anche nelle vostre foto.
serdor
Eh si ha ragione Alfredo, life di gran classe, molto bello il testo narrativo che ci presenta una Napoli bella ma anche in forte degrado nelle sue periferie.
Le foto arricchiscono il tutto e mi sembra di vedere un film.
Grazie e complimenti ad entrambi per questa interpretazione un po' poetica di Napoli.
Gianluca Cecere
Complimenti a Bruno e Francesco.
Un binomio perfetto tra le strade di Napoli! Pollice.gif

Ciao,
Gianluca
la.deda
Bel life ma sopratutto bellissime img quelle in b/n sono fantastiche

complimenti a Bruno e Francesco

buona giornata

Davide
angeletto
Un life davvero splendido. grazie.gif
nf100
E bravi Francesco e Bruno.

Belle foto e belli i testi che ci hanno permesso di conoscere un pò la napoli artistica.

Complimenti a entrambi
giuseppevitali
Un napoletano non può che fare complimenti ad entrambi wink.gif
salvatore_
Come sempre ottimi spunti ...
Come sempre ottime foto ...
Come sempre ottimo life!!!

Ancora complimenti agli autori!!!!

messicano.gif
imeego
Quanto detto da Sergio è quello che come prima cosa ho notato anch'io...una Napoli "eterna" nelle sue grandiosi opere artistico/architettoniche (riprese con la classe e la bravura che contraddistingue Bruno e Francesco)...ma una "napoletanità" sempre meno presente!
Anche questa sapeintemente raccontata/immortalata dalle vostre foto!
Bellissimo life, in pieno clima "malinconico/autunnale"!

COMPLIMENTI!
morgan
Due nomi una garanzia....foto eccellenti e racconto piacevolissimo!!
Complimenti ad entrambi wink.gif wink.gif

Franco
Franz
Foto OVVIAMENTE ECCEZIONALI... Life superbo...
COMPLIMENTI davvero anche da parte mia

Sarò a Napoli questo weekend (arrivo sabato mattina partendo col treno venerdì sera da Milano) e domenica sera riparto.

Se mi porto la macchina fotografica e riesco a scattare, settimana prossima vi porto alcune mie "visioni napoletane"

GRAZIE ancora per le immagini e le parole

Franz
__Claudio__
Foto e soprattutto testo all'altezza degli autori. Pollice.gif guru.gif

Unica nota, se me la permettete, l'assenza assoluta dei Napoletani. Questa scelta, perchè scelta è stata... e consapevole, è l'unica nota che non condivido.
Parlo di scelta consapevole perchè secondo me questo aspetto è dimostrato soprattutto dalle prime foto. Quella del carretto da scopino e quella della tazzina con tanto di scontrino e mancia (eccezionale!). L'aver scisso la Bella Napoli dai Napoletani, se non foste voi, avrei potuto interpretarla in maniera diversa, forse malinterpretata.

La Bella Napoli "non può" prescindere dai suoi magnifici abitanti e non bastano le loro tracce o le scelte delle amministrazioni da loro stessi volute per farli comprimari. Napoli non può prescindere dai suoi abitanti, come il pesce dal mare. ANCHE LORO, devono far parte della Bella Napoli. Anzi LORO sono la Bella Napoli, più dell'unica piazza che sembra ovunque, dalle TV ai servizi fotografici, rappresentarli.
Scusate un po' di sana polemica, la faccio con voi due perchè so che posso farlo. wink.gif
Francesco T
Premessa: rispondo in prima persona adesso, lasciando a Bruno libertà di aggiungere le Sue espressioni quando gli sarà possibile. Pertanto è una risposta non conclusiva.

Claudio, grazie.
In parte è stata una scelta, in parte no. Con queste ragioni.
1. Questa è la Piazza così com'era il 6 Agosto 2005. Non ho aspettato sia che arrivassero persone, sia che se ne andassero.
2. La presenza di un napoletano avrebbe comunque inquinato, deviato l' attenzione, fino a rischiare un dejà vù fotografico diverso da quest' altro.
3. E' una denuncia: l' assenza dei napoletani da certi luoghi al di fuori di circostanze, eventi e momenti particolari. Da qui due ipotesi: o noi e l' arte siamo tutt' uno, ce l' abbiamo dentro e quindi la viviamo con naturalezza e indifferenza,
oppure non siamo capaci da rilevarne la presenza.
4. Tentativo di dialogare partendo da un' osservazione ed una conseguente riflessione sulla lettura di certe immagini. Una Piazza così illustrata quale sentimento / emozione mi stimola, riguardo allo stile di vita della città di appartenenza? E' una città tranquilla? E' una città deserta per via dell' estate? E' una città che vive mille contraddizioni ogni giorno? Una città che stimola discussioni su come risolvere i suoi problemi almeno pari alle discussioni stimolate dalla formazione della Nazionale di calcio?
5. I napoletani e il vivere nobile sono oggetto di altro lavoro che sarà successivamente completato e pubblicato. L' obiettivo ultimo è poi proporre un problema. Fare un' addizione: data una città così, e dati degli abitanti così, qual è la somma risultante?

Spero di essere stato chiaro nell' esposizione.
Leggerò con attenzione le risposte. Grazie, saluti.
__Claudio__

In parte è stata una scelta, in parte no. Con queste ragioni.
1. Questa è la Piazza così com'era il 6 Agosto 2005. Non ho aspettato sia che arrivassero persone, sia che se ne andassero.
2. La presenza di un napoletano avrebbe comunque inquinato, deviato l' attenzione, fino a rischiare un dejà vù fotografico diverso da quest' altro.
Per questo Francesco ho parlato di scelta consapevole wink.gif 3. E' una denuncia: l' assenza dei napoletani da certi luoghi al di fuori di circostanze, eventi e momenti particolari. Da qui due ipotesi: o noi e l' arte siamo tutt' uno, ce l' abbiamo dentro e quindi la viviamo con naturalezza e indifferenza,
oppure non siamo capaci da rilevarne la presenza.
Perdonami Francesco ma non credo che la cosa possa essere posta in questi termini. Chi abita in città pregne di arte e di antiche memorie, penso ai Fiorentini ai Veneziani agli stessi Romani, "sembrano" disinteressarsi alle bellezze che "giornalmente" vedono e cui "sembrano" abituati. Non è, secondo me, nè mancanza di percezione nè mancanza di voglia di partecipazione nè, soprattutto, consapevolezza del tutt'uno con l'arte. E' più semplicemente sentirsi un corpo unico di cui ci si sente parte e che sembra non emozionare, oltre i giorni comandati, ma è sempre lì con noi/voi ed è quella stessa consapevolezza che ci fa trasalire, com'è successo a voi, quando si "guarda" oltre che "vedere" ciò che ci circonda. 4. Tentativo di dialogare partendo da un' osservazione ed una conseguente riflessione sulla lettura di certe immagini. Una Piazza così illustrata quale sentimento / emozione mi stimola, riguardo allo stile di vita della città di appartenenza? E' una città tranquilla? E' una città deserta per via dell' estate? E' una città che vive mille contraddizioni ogni giorno? Una città che stimola discussioni su come risolvere i suoi problemi almeno pari alle discussioni stimolate dalla formazione della Nazionale di calcio?
Così rappresentata può solo far vedere una piazza di una qualsiasi città in una mattinata di pieno Agosto. Come potrebbe, farmi pensare ad altro France'? Ma questo, scusami, è un difetto di comunicazione da parte dell'autore/i. Se altro voleva fare, a me per esempio non è arrivato. 5. I napoletani e il vivere nobile sono oggetto di altro lavoro che sarà successivamente completato e pubblicato. L' obiettivo ultimo è poi proporre un problema. Fare un' addizione: data una città così, e dati degli abitanti così, qual è la somma risultante?
Aspetto quindi il seguito del Life che così com'è, mi confermi, essere incompleto, almeno nelle finalità che vi siete proposti. A questo punto li avrei legati in un tutt'uno.
walter55
Un Life in crescendo, mi sembra. smile.gif
Le considerazioni finali di Francesco sulle ultime foto riescono a dare una una marcia in più al Life, quasi spingendolo verso quella seconda parte, sui napoletani e il loro vivere nobile, che aspetto con piacere.

Molto bello anche il commento di Claudio, e il suo desiderio di andare in profondità. Vuol dire che il Life ha anche quell'aspetto "provocatorio" che ci interroga ad una riflessione "altra" dai contenuti immediatamente espressi. E questo mi piace. smile.gif

"In cauda" Il mio solito commento un po' bastardo texano.gif :qualche immagine forse doveva essere un po' raddrizzata.

Ciao. Walter.
ConteMaxS
Ma che cos' è Napoli?

Napoli è una cartoilna.
Napoli è la camorra.
Napoli è Piazza Pebliscito.
Napoli è la spazzatura per la strada.
Napoli è il mare, il sole le canzoni.
Napoli è la disoccupazione.
Napoli è la Pizza.
Napoli è la microcriminalità.
Napoli è la poesia, il tetro la comicità.
Napoli è la periferia abbandonata.
Tutti sanno di Napoli.

Adesso mi fermo, altrimenti poi qualche scienziato mi chiama pure esaltato.

Una cosà però, ma vi siete ma chiesti cosa non è Napoli?

Il guaio è che ancora nel 2005 c'è chi viene a Napoli e si aspetta di trovare lo scugnizzo che ti chiede il dollaro.
Il guaio è che troppe persone, solo per sentito dire, arrivano a Napoli e camminano in mezzi che assomigliano alla PapaMobile.
Il guaio è che a Napoli molte cose fanno comodo soprattutto a chi non è di Napoli.
Il guaio è che quando si tratta di pizza, mandolino e teatrini, dall' Abruzzo in giù son tutti Napoletani.
Il guaio è che quando a Napoli si spara, si commette un reato, si parla di disoccupazione........"ma questi terroni".

Napoli è come tante, tantissime altre città.

Tutti quindi sapete cos'è la Napoletanità.
Ebbravi.
Ebbene, anche io lo so e non è qualla dei vari De Crescenzo di turno.

Arrivederci.
A breve il commento al life.
cratty
Sapevo, leggendo il titolo e gli autori, di trovare un ottimo life.
Comlimenti.
Saluti
Ps: aggiungerei il life nel life del Conte. Pollice.gif
nuvolarossa
Belle foto e bellissimo Life.
Al primo sguardo ho pensato: manca la gente e l'assenza della "napoletanità" fa diventare queste foto anonime. Potrebbero essere state scattate in una qualunque città una qualunque domenica di agosto, poi ho letto l'intervento del Conte ed ho dovuto rivedere tutte le mie posizioni, e pensare che mi sono sempre ritenuto scevro da pregiudizi e preconcetti:
QUOTE
Il guaio è che ancora nel 2005 c'è chi viene a Napoli e si aspetta di trovare lo scugnizzo che ti chiede il dollaro.
Il guaio è che troppe persone, solo per sentito dire, arrivano a Napoli e camminano in mezzi che assomigliano alla PapaMobile.
Il guaio è che a Napoli molte cose fanno comodo soprattutto a chi non è di Napoli.
Il guaio è che quando si tratta di pizza, mandolino e teatrini, dall' Abruzzo in giù son tutti Napoletani.
Il guaio è che quando a Napoli si spara, si commette un reato, si parla di disoccupazione........"ma questi terroni".

Napoli è come tante, tantissime altre città.

Tutti quindi sapete cos'è la Napoletanità.
Ebbravi.
Ebbene, anche io lo so e non è qualla dei vari De Crescenzo di turno.


Napoli è una città come tante e come tale va vista e vissuta....

Grande Conte!


__Claudio__
QUOTE(nuvolarossa @ Nov 3 2005, 11:27 AM)
Napoli è una città come tante e come tale va vista e vissuta....

Grande Conte!
*


...e fotografata.
Francesco T
Claudio,
rispondo dopo aver preso il mio tempo per governare questa risposta.

Il rapporto fra arte e città, tra artisti ed abitanti nasce a Napoli in contesti completamente diversi da ciità come Roma, Firenze e Venezia.
La nostra arte è veramente nostra essendo stata ideata, concepita e nata sotto dominazioni? Il Colosseo è nato a Roma da Romani.
La maggior parte di ciò che oggi consideriamo opere d’arte a Napoli sono nate a beneficio di chi ci ha dominato,
per la Sua Gloria oppure come merce di scambio per acquistare la benevolenza del popolo – le tre effe!
Il popolo non ha pane? Date loro brioches…

La piazza vuota rappresentata, non deve rappresentare null’ altro che la piazza vuota, cioè se stessa. Ma può essere un punto di partenza per porsi qualche domanda.
on è obbligatorio porsi le domande, ma così rispondendo mia hai confermato che quando si osserva Napoli
…pensi alla straordinaria umanità delle sua gente. Continui a parlare, perdendoti tra le bizzarre abitudini napoletane, tra le sue strade disordinate. “
Ricadendo nel solito punto di partenza: “…dall'emozione di un posto che mi stimola più di ogni altro. Mi è stato naturale e obbligatorio dirigere il mio interesse su questa città, tornare a reimmergermi nell'humus che mi è congeniale.”
“ Dopo anni di mestiere e di lavoro ho sentito l'esigenza di riprendermi le sensazioni di quando ho iniziato, di ritrovare la passione per le foto umane, per l'umanità ricca di Napoli.”
Quando, dopo tante vacue, inespressive risposte, avremo consistenti domande?

In ultimo, sai che non mi prendo mai troppo sul serio (riferito all’ aspetto di non essere la sola credibilità possibile).
Il life sui napoletani è in preparazione ma non vuole essere legato a questo, perché nell’ idea c’è quello di evitare la domanda:
i napoletani; cosa rende questo popolo così speciale?

Con stima, ti aspettiamo quale ospite privilegiato per una passeggiata napoletana.
Francesco
__Claudio__
QUOTE(Francesco T @ Nov 3 2005, 01:55 PM)

Il life sui napoletani è in preparazione ma non vuole essere legato a questo, perché nell’ idea c’è quello di evitare la domanda:
i napoletani; cosa rende questo popolo così speciale?

Con stima, ti aspettiamo quale ospite privilegiato per una passeggiata napoletana.
Francesco
*


Francesco mio, io non rifletto mai sulle risposte (forse si è notato laugh.gif ) , leggo il tuo intervento, mi faccio nel mentre un'idea e poi comincio a scrivere parole che molto spesso mi vengono così al momento e anche stavolta non verrò meno a questa (forse) discutibile abitudine.
La frase che ho quotato è secondo me il cardine principale della differenza di visione che abbiamo su questo argomento. Strano che a far la parte del difensore della "normalità" dei napoletani sia io che napoletano non sono.
Io mi chiedo perchè si voglia, da parte di alcuni tuoi concittadini, continuare in questa che è solo UN'immagine della città. Perchè alcuni si beano di questa "presunta" diversità. I napoletani non sono nè più nè meno che come tutti gli altri abitanti delle grandi città. Con le loro peculiarità è ovvio, come gli altri del resto. Sembra quasi che i napoletani non si alzino la mattina alle sei, alle sette per andare al lavoro, non passino ore sulla tangenziale per raggiungerlo, non siano impegnati durante la giornata, ognuno per quello che fa, nel proprio dovere. Non abbiano le stesse preoccupazioni di chiunque per la casa per i figli, per la disoccupazione, per il tetto che perde o il lavandino che non tiene.
Aspetto, già te l'ho detto, il Life che stai/state preparando. Spero e credo non voglia accreditarvi come spesso vedo fare da altri, come i soliti mandolinari tutto sole, ammore e a mamma. Poesia ce n'è da trovare, purchè non sia quella dei "bassi ad ogni costo". Sono certo non sarà così, conoscendovi.
O mi costringerete a farne uno sui Romani, parolacciai, indolenti, menefreghisti poco propensi al lavoro. Tante volte mi chiedo se, tutti queelli che alle sette della mattina vedo in fila sul Raccordo non se ne stiano andando al mare biggrin.gif .
Giacomo Sardi
questa formula "doppia" è stata una bella sorpresa!

bella roba ragazzi!

anche oggi grazie a voi ho fatto un sacco di km in giro per l'italia! smile.gif

e senza pagare l'autostrada! laugh.gif

grazie.gif
PAS
Bruno e Francesco in locandina sono una garanzia, per cui mi sono subito messo comodo a godermi lo spettacolo.

Belle le foto ma eccellente il loro intercalare con lo scritto. guru.gif

grazie.gif ancora una volta.

PS chi è l'autore dei testi?
Francesco T
QUOTE(PAS @ Nov 3 2005, 05:45 PM)
Bruno e Francesco in locandina sono una garanzia, per cui mi sono subito messo comodo a godermi lo spettacolo.

Belle le foto ma eccellente il loro intercalare con lo scritto.  guru.gif

grazie.gif  ancora una volta.

PS chi è l'autore dei testi?
*



Redatti da me, approvati da Bruno.
gimart
Bravi, veramente bravi! Era facile scivolare nella cartolina ma non l'avete fatto. Mi congratulo.
Rita PhotoAR
Pollice.gif Pollice.gif Pollice.gif splendide!
Francesco T
QUOTE(__Claudio__ @ Nov 3 2005, 05:28 PM)
Francesco mio, io non rifletto mai sulle risposte (forse si è notato laugh.gif )....

La frase che ho quotato è secondo me il cardine principale della differenza di visione che abbiamo su questo argomento....

Aspetto, già te l'ho detto, il Life che stai/state preparando. Spero e credo non voglia accreditarvi come spesso vedo fare da altri, come i soliti mandolinari tutto sole, ammore e a mamma. Poesia ce n'è da trovare, purchè non sia quella dei "bassi ad ogni costo". Sono certo non sarà così, conoscendovi.  ....


O mi costringerete a farne uno sui Romani, parolacciai, indolenti, menefreghisti poco propensi al lavoro. Tante volte mi chiedo se, tutti queelli che alle sette della mattina vedo in fila sul Raccordo non se ne stiano andando al mare biggrin.gif ....


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Ciò premesso, ti dirò:
- va bene così, Claudio: tu scrivi di getto, io talvolta ci penso su... l' importante è comunicare;

- io non vedo differenze, nè divergenze particolari. Esiste il "relativismo culturale, lper cui culture diverse presentano costumi e valori diversi, su cui nessuna scienza può pronunciare giudizi di valore che portino a stabilire differenze qualitative tra di esse."

- aspetta Claudio. Con l' augurio che l' attesa non sfoci in aspettativa delusa.

Infine: un LIFE sui romani LO DEVI fare!

ludofox
L' Accademia della Crusca dovrà inventare nuovi aggettivi per definire efficacemente questi thread.

Un LIFE con accessorio in dotazione di serie: La stimolante e meditativa chiaccherata tra Claudio e Francesco.
lucaoms
mi accodo ai complimenti...davvero bel life
Francesco T
QUOTE(ludofox @ Nov 4 2005, 10:07 AM)
Un LIFE con accessorio in dotazione di serie: La stimolante e meditativa chiaccherata tra Claudio e Francesco.
*



Ogni Life può diventare strumento di riflessione comune e di approfondimento.
Per me un Life è anche una preziosa occasione di confronto e di scambio che contribuisce in maniera costruttiva al progetto di crescita fotgrafica, culturale e personale.
Con questa consapevolezza esprimo apprezzamento per Tutti coloro che hanno partecipato con il loro contributo.

Grazie a tutti, un caloroso saluto.
Francesco T
eli0568
QUOTE(Francesco T @ Nov 4 2005, 12:37 PM)
Ogni Life può diventare strumento di riflessione comune e di approfondimento.
Per me un Life è anche una preziosa occasione di confronto e di scambio che contribuisce in maniera costruttiva al progetto di crescita fotgrafica, culturale e personale.
Con questa consapevolezza esprimo apprezzamento per Tutti coloro che hanno partecipato con il loro contributo.

Grazie a tutti, un caloroso saluto.
Francesco T
*



Pienamente d'accordo...soprattutto quando si tratta di Life come il vostro dove emergono sentimento e professionalità...
Bravi, tutti e due.
Uno dei miei prossimi viaggi dovrà essere a Napoli wink.gif

ciao
Eli
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