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dimapant
QUOTE(Ripolini @ Jan 28 2011, 10:47 PM) *
Capisco male o stai dicendo che l'AFS 85/1,4 e l'AFD 85/1,8 hanno lo stesso sfocato perché hanno entrambi un diaframma a 9 lamelle ????
Stai anche dicendo che la resa da f/2,8 è uguale perché gli MTF "calcolati" sono simili ????
Penso che tu abbia bisogno di un periodo di riposo.
Il week-end cade a fagiolo ... smile.gif
Ma sicuramente ho inteso male io ....


Intanto, modera l'atteggiamento, e non offendere, io sono pacato e faccio le mie asserzioni, e se a te non piacciono o non ti convincono, fai le tue asserzioni e con modi da sede tecnica del forum: i toni da bar vanno usati al bar, dunque se quelli usi, vai prego lì e saluti cordiali.

Chi è troppo nervoso, di norma, ha bisogno lui di riposo.

Non hai capito perché non sai leggere la MTF: non c’è niente di male o di negativo, io mi ci muovo un po’ solo perché ho dovuto farlo, obbligatoriamente, per lavoro.

A scanso di equivoci, da 2,8 in poi, come nitidezza, saranno uguali, ma nel senso che È L'1,4 AFS CHE INSEGUE L'1,8, non il contrario.

A tutta apertura, su FX, l'1,8 è un filo meglio al centro, uguale nel mediano e visibilmente meglio ai bordi, un po’ globalmente migliore per nitidezza; le MTF di Nikon sono misurate, ma non hanno mai detto bugie.

Non tutte le ciambelle vengono col buco tondo perfetto, e tutti i parchi di ottiche delle varie case hanno ottiche eccellenti, buone e meno buone.

Le MTF sono date da Nikon a tutta apertura, dunque di quella solo si parla, ma su ottiche molto luminose, proprio la tutta apertura è importante, altrimenti non vedo motivo di comprare un'ottica molto luminosa: a tutta apertura, questa non è sicuramente tra le meno buone, è una buona ottica, ma, a parer soggettivo mio, non può fregiarsi del termine di eccellente.

Dalle MTF, l'1,4 AFS, a tutta apertura, ha due limitazioni:

1) Trasferimento di contrasto e risoluzione (nitidezza) non elevati per un'ottica nata nel 2010, analoga all’1,8 di 20 anni fa.

2) Nitidezza più bassa al centro rispetto al mediano, di poco ma c'è, e non ci dovrebbe essere, il centro, soprattutto per i ritratti, ci vuole il più nitido possibile, il vecchio f 1,4 AFD insegna, assieme a tutto il resto delle ottiche da fotografia di questo mondo.

Personalmente, ma qui si va sul soggettivo, non vedo motivo di spendere il triplo del prezzo dell’1,8 per comprare un 1,4: se lo compro, lo compro proprio per la tutta apertura, e vorrei che a tutta apertura fosse, non dico fenomenale, ma molto meglio dell'altro, e non lo è affatto.

La bontà dello sfocato si vede dall'andamento delle curve di contrasto: l’1,8 è uguale al centro, meglio nel mediano, un po’ peggio ai bordi: saranno sempre praticamente uguali, molto buoni entrambi.

Le lamelle danno la forma dello sfocato, non la bontà dello sfocato, anche se alla fine parlare di bontà dello sfocato è seguire di canoni estetici e non tecnici, canoni estetici che comunque in fotografia sono molto importanti.

Parlando di prezzi, si va sul giudizio soggettivo: a parer mio, in due parole, l'1,8 AFD è eccezionalmente buono per l'età ed il prezzo, mentre l'1,4 AFS non lo è altrettanto.

L’andamento a tutta apertura si vede dalle MTF.e…..agli altri diaframmi?
Dalle MTF non ci è dato di sapere.

In rete però c’è SRL Gears, anche loro seri come pochi altri, che hanno fatto prove su entrambi, ai vari diaframmi.


Si possono avere gli andamenti di nitidezza ai vari diaframmi, sia su Dx, presentato all’apparire della videata, oppure su FX, cliccando sul “Full Frame Result” per l’1,8 AFD, reperibile nella barra sopra il grafico, mentre da cliccare su “Results – Nikon D3x sopra la parte di diagramma per l’1,4 AFS, che appare cliccando sul link.

Per vedere l’andamento ai vari diaframmi, basta cliccare sul “lenzuolo” blu del grafico “Blur index” che appare, sia si Dx o Full Frame,, e viene scaricato e mostrato lo stesso grafio, ma più grande, che permette di vedere l’andamento ai vari diaframmi, spostando con il mouse il cursore dei diaframmi ed osservando il mutare della qualità d’immagine.

Ricordo che il “lenzuolo” blu dà i valori di confusione dell’immagine: più è alto, più l’immagine è confusa, poco nitida, dunque PIU’ IL “LENZUOLO E’ BASSO, MIGLIORE E’ L’IMMAGINE; il lenzuolo dà la qualità dell’immagine su tutto il fotogramma, centro, bordi e mediano

Chiaramente, per fare un confronto, bisogna che siano confrontati dati omogenei, DX con DX ed FX con FX, ricordando che solo su FX si vedono le reali prestazioni di ottiche nate per l’FX.

Il fatto che per le prove in caso sia stato utilizzata una D3x ed in un altro una D3, è per nulla significativo in termini di differenza d’immagine centro – bordi, si tratta di differenze relative.

Qui c è l’1,4 AFS:

http://www.slrgear.com/reviews/showproduct...uct/1357/cat/12

Qui c’è l’1,8 AFD:

http://www.slrgear.com/reviews/showproduct...duct/100/cat/12

Loro hanno riscontrato:

a) una differenza notevole di nitidezza, a favore dell’1,8 AFD, a tutta apertura, rispetto all’1,4 AFS. Ma, attenzione: quella marcata differenza è dovuta ad un confronto disomogeneo tra i due, uno provato su D 3, l’altro su D3x, che ha maggior risoluzione e mette più alle corde le ottiche: le MTF NON confermano tutta quella differenza, la nitidezza è simile, mentre viene confermato il maggior decadere dell’immagine ai bordi, visibile dalle MTF.
Per entrambe le ottiche, le relative MTF sono fornite alle stesse frequenze spaziali, dunque il confronto tra le MTF è omogeneo.

cool.gif un calo di nitidezza al centro rispetto al mediano, anche qui a conferma di quanto è visibile nelle MTF di contrasto, al centro più basse che nel mediano.

Un calo di nitidezza al centro è raro nelle ottiche, e di solito si ha se l’ottica è montata male, non si ha praticamente mai di progetto, se il progetto è fatto bene, dato che il centro è la parte più importante dell’immagine e si cerca di tenerlo alto come qualità..

Si vede dalle MTF se l’ottica è montata male? Si vede al primo colpo d’occhio, e……da lontano!

Dalle MTF si trae che quel Nikkor è montato bene, ma ha un leggero calo di nitidezza al centro; in ottica tutto è un compromesso ed hanno fatto volutamente quella scelta, è di progetto: contenti loro, il cliente se la becca così e…a quel prezzo.

Saluti cordiali
_Led_
QUOTE(Jane A @ Jan 28 2011, 10:48 PM) *
C'è qualcosa che sfugge nei dati di DxO.

A occhio, considerando i sensori Nikon a f 1.4: qualcuno vede la possibilità di uno slope significativo in linear regression qui? Per me non esiste nemmeno un trend.

Clicca per vedere gli allegati


Brava. (o bravo?)
Dal grafico quello che si capisce è che il DeltaEV non dipende dall'obbiettivo, MA dal sensore.
Infatti il problema di cui si sta disquisendo è conosciuto da molto tempo e dipende dalla qualità ovvero dall'apertura delle microlenti sui fotositi.
In altre parole, l'insieme microlente+fotosito costituisce anch'esso un MICROOBBIETTIVO con la sua lunghezza focale e la sua apertura posto in SERIE all'obbiettivo della reflex.
Per ovvi motivi sterici questo "microobbiettivo" risulta avere f vicino ad 1 (e più è piccolo il fotosito più f aumenta) e quindi costituisce il "collo di bottiglia" della luce: fin quando utilizziamo obbiettivi con f>>1 allora comanda l'apertura dell'obbiettivo, ma quando f dell'obbiettivo si avvicina a quello della microlente allora si comincia a vedere l'influenza della apertura della microlente sull'esposizione.
Di questo problema, ovviamente conosciuto ai produttori di sensori, si cominciò a parlare all'uscita della Canon 1Dsm2, quando chi aveva il 50 f/1,2 vedeva della incongruenze nelle esposizioni a TA.

Sul fatto che un obbiettivo f/1.4 di Nikon (o altri) NON sia veramente 1.4 nutro delle serie perplessità anche perché sarebbe facilmente "sgamabile" con un banale esposimetro esterno.
E del resto questa ipotesi è ampiamente smentita dal grafico che hai postato.

Ciao.
Ripolini
QUOTE(dimapant @ Jan 29 2011, 10:00 AM) *
Non hai capito perché non sai leggere la MTF: non c’è niente di male o di negativo, io mi ci muovo un po’ solo perché ho dovuto farlo, obbligatoriamente, per lavoro.

Ah adesso capisco.
Tu valuti gli obiettivi guardando gli MTF.
Beh dillo subito che risparmiamo di parlare di cose che stanno su pianeti diversi.
Io parlo di immagini, tu di curve.
OK.
Sei come quelli che parlano di Hi-Fi guardando i grafici e non ascoltando come suonano i vari componenti.
Io ho un altro approccio per valutare gli obiettivi: guardo i risultati che questi producono e non i grafici "calcolati" da Nikon o le "misure" di slrgear.
Buon week-end in relax.
marcgast92
credo che dimpant non sia proprio l'ultimo arrivato. quelli che guardano solo le curve sono tanti ma non cosi tanti come si pensa.

è sempre stato detto che l'1.8 ha una resa incredibilie rispetto al prezzo, non ho l'afs quindi non posso fare un confronto
Ripolini
QUOTE(Marco.Guasta @ Jan 29 2011, 11:22 AM) *
credo che dimpant non sia proprio l'ultimo arrivato....


Vorrei sapere in quale trattato di ottica è scritto:
QUOTE
La bontà dello sfocato si vede dall'andamento delle curve di contrasto
.
E' possibile avere un riferimento tecnico?
Certe cose "tecniche" vanno suffragate con riferimenti autorevoli. Non con frasi da forum.
Per quanto riguarda le curve MTF, un certo signore Ernst Leitz-Wetzlar (il sig. Leica, per capirci) scrisse a proposito del Macro-Elmarit R 60/2.8:
"non pubblichiamo grafici o cifre riguardanti ad esempio le aberrazioni residue, la curvatura di campo, la distorsione, la risoluzione, ecc. Tutti questi dati dipendono in effetti da fattori talmente diversi che l'indicazione di una cifra sarebbe del tutto insufficiente. Ad ogni modo, il valore di una cifra rappresentante il potere risolvente e il contrasto di un obiettivo, valore che è stato misurato in laboratorio nelle più favorevoli condizioni, perde ogni significato nella pratica. Tali cifre non hanno dunque nessun valore reale."
Per chi vuol leggere tutto il testo, questo è riportato nel libro di Alain Durand, Macrofotografia, Nicola Zanichelli Editore SpA, Bologna (1987), alla pagina 56 (il libro è vecchio, e ottimo anche se molto tecnico, ma io ce l'ho perché mi occupo di queste faccenduole da un po' di tempo ...).
Ora, il sig. Leica sarà un pelino autorevole anche lui ...

Se ci limitiamo invece a "autorevoli" fotografi e tester, il noto fotografo Bjørn Rørslett scrive nel suo sito (qui):
"sites exist that overwhelm you with MTF plots purportedly providing indisputable facts. MTF methodology has a genuine scientific foundation and there is nothing "wrong" with MTF as such. I even understand the mathematical equations. However, such statistics basically are as helpful as knowing the mass of a lens - on its own, MFT testing cannot predict the pictorial outcome of any lens. Thus, MTF tests will not show all problems from field curvature, colour fringing, flare and ghosting, the variability in performance that arises from near or distant focus, the subjective 'feel' of the images and in particular the out-of-focus rendition (given the buzz word of 'bokeh'), the way a lens handles under actual use, and so on. MTF data can just indicate there is a problem with a lens, or that a particular lens might be an excellent piece of glass. All of this information can be obtained as easy (but likely not as fast) just by shooting pictures with the lens. Averaging MTF numbers to arrive at a single value in order to rank lens quality is simply impossible and largely a waste of time. "

Ora, io preferisco stare in compagnia di Bjørn Rørslett o del sig. Leica.
E ho una qualche esperienza anch'io sia per capire un MTF, sia per giudicare la resa di un obiettivo sula base delle immagini che questo produce.
Jane A
QUOTE(dimapant @ Jan 29 2011, 10:00 AM) *
La bontà dello sfocato si vede dall'andamento delle curve di contrasto ...

Sarà. La documentazione tecnica Zeiss, i.e., avverte di prendere quelle curve con le molle.
Sicuramente sono concetti banali, ma a qualcuno può essere utile:

Bokeh
Curves where the tangential and sagittal values are nearly identical in the whole visual field are often called ideal MTF curves because, in these cases, the “bokeh” ... is particularly good.
Such statements should be regarded with caution. MTF only makes statements about the focal plane or its immediate surroundings ...

It is not possible to use MTF data to draw conclusions about the brightness distribution of the strongly defocused point spreads, however. There are lenses with nicely parallel tangential and sagittal MTF curves but which are spherically strongly overcorrected. This correction state causes annular defocused point spread functions, which are visible as rim-lights and as pairs of lines and produce a restless-looking background.
This unpleasant characteristic cannot be deduced from the MTF data.
Ripolini
QUOTE(Jane A @ Jan 29 2011, 12:56 PM) *
Sarà. La documentazione tecnica Zeiss, i.e., avverte di prendere quelle curve con le molle.

No! pure loro!
Non c'è più religione!












Meno male, forse si potrà tornare a ragionare ...
rolleyes.gif
Paolo56
QUOTE(Jane A @ Jan 29 2011, 12:56 PM) *
Sarà. La documentazione tecnica Zeiss, i.e., avverte di prendere quelle curve con le molle.
Sicuramente sono concetti banali, ma a qualcuno può essere utile:

Bokeh
Curves where the tangential and sagittal values are nearly identical in the whole visual field are often called ideal MTF curves because, in these cases, the “bokeh” ... is particularly good.
Such statements should be regarded with caution. MTF only makes statements about the focal plane or its immediate surroundings ...

It is not possible to use MTF data to draw conclusions about the brightness distribution of the strongly defocused point spreads, however. There are lenses with nicely parallel tangential and sagittal MTF curves but which are spherically strongly overcorrected. This correction state causes annular defocused point spread functions, which are visible as rim-lights and as pairs of lines and produce a restless-looking background.
This unpleasant characteristic cannot be deduced from the MTF data.

Con il dovuto rispetto ma ti spiacerebbe, visto che siamo in un forum italiano, postare nella nostra lingua, non tutti sono, purtroppo, in grado di capire l'inglese.
Grazie
Jane A
QUOTE(Paolo56 @ Jan 29 2011, 08:20 PM) *
Con il dovuto rispetto ma ti spiacerebbe, visto che siamo in un forum italiano, postare nella nostra lingua, non tutti sono, purtroppo, in grado di capire l'inglese.

Sorry. Se i documenti vengono pubblicati in inglese la colpa non è mia. rolleyes.gif
Jane A
P.S.: Protestare con Herr H. H. Nasse (Karl Zeiss - Camera Lens Division)
Paolo56
QUOTE(Jane A @ Jan 29 2011, 08:26 PM) *
Sorry. Se i documenti vengono pubblicati in inglese la colpa non è mia. rolleyes.gif

Perché se trovo un documento in cirillico lo pubblico in tale lingua? dry.gif
Suvvia un piccolo sforzo di traduzione e, prché no, di sintesi.
Rigrazie
Jane A
QUOTE(Paolo56 @ Jan 29 2011, 08:36 PM) *
Perché se trovo un documento in cirillico lo pubblico in tale lingua? dry.gif
Suvvia un piccolo sforzo di traduzione e, prché no, di sintesi.

Non mi permetterei mai. Un forum pieno di gente col timbro, di guru, etc. Non è compito dell'ultima arrivata. Ci sono migliaia di persone meglio di me. Chiedi a loro.
CVCPhoto
QUOTE(Paolo56 @ Jan 29 2011, 08:20 PM) *
Con il dovuto rispetto ma ti spiacerebbe, visto che siamo in un forum italiano, postare nella nostra lingua, non tutti sono, purtroppo, in grado di capire l'inglese.
Grazie


Paolo, premettendo che non ho nessun timbro e non mi ritengo tantomeno un guro, non esibisco stemmi di casato né tantomeno bandiere... in pratica si afferma che i dati MTF non sono vangelo e in certi casi le lenti possono comportarsi diversamente nella realtà.

In pratica, aggiungo io, hanno lo stesso valore dei test di potenza dei motori sul banco di prova, che non corrispondono mai alle prove su strada.

Questi benedetti MTF prendiamoli pure come indicatori, ma sfiderei comunque i vari testers del caso a riconoscere e giudicare le foto sul campo su un confronto alla cieca tra varie ottiche.

Carlo
Gian Carlo F
QUOTE(Jane A @ Jan 29 2011, 10:06 PM) *
Non mi permetterei mai. Un forum pieno di gente col timbro, di guru, etc. Non è compito dell'ultima arrivata. Ci sono migliaia di persone meglio di me. Chiedi a loro.

messicano.gif
ho visto un sacco di colleghi postare richiami in inglese e nessuno si è mai lamentato... unsure.gif
Come mai lo si fa ora?
Per chi non sapesse l'inglese, o lo conoscesse non troppo bene come me, esistono vari traduttori, tipo quello di Google
mauropanichi
QUOTE(rolubich @ Jan 28 2011, 07:01 PM) *
Queste le avevo già pronte per un confronto bokeh con il 50mm AFS

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la differenza fra f/1.2 e f2 c'è, invece le due foto a f/1.2 e f/1.4 mi sembrano un po' troppo uguali per una differenza di quasi 2/3 di stop, cosa ne pensi?
Penso poi che non tutti gli obiettivi superluminosi si comportino allo stesso modo in quanto l'inclinazione dei raggi, a parità di apertura, immagino dipenda anche da focale e schema ottico.

Il sensore retroilluminato risolverebbe tutto smile.gif

Ho il 50 1,2 ais da circa un mese..... io le differenze le noto e poi come no....sfocato e tipo di immagine.
mauropanichi
QUOTE(dimapant @ Jan 29 2011, 10:00 AM) *
Intanto, modera l'atteggiamento, e non offendere, io sono pacato e faccio le mie asserzioni, e se a te non piacciono o non ti convincono, fai le tue asserzioni e con modi da sede tecnica del forum: i toni da bar vanno usati al bar, dunque se quelli usi, vai prego lì e saluti cordiali.

Chi è troppo nervoso, di norma, ha bisogno lui di riposo.

Non hai capito perché non sai leggere la MTF: non c’è niente di male o di negativo, io mi ci muovo un po’ solo perché ho dovuto farlo, obbligatoriamente, per lavoro.

A scanso di equivoci, da 2,8 in poi, come nitidezza, saranno uguali, ma nel senso che È L'1,4 AFS CHE INSEGUE L'1,8, non il contrario.

A tutta apertura, su FX, l'1,8 è un filo meglio al centro, uguale nel mediano e visibilmente meglio ai bordi, un po’ globalmente migliore per nitidezza; le MTF di Nikon sono misurate, ma non hanno mai detto bugie.

Non tutte le ciambelle vengono col buco tondo perfetto, e tutti i parchi di ottiche delle varie case hanno ottiche eccellenti, buone e meno buone.

Le MTF sono date da Nikon a tutta apertura, dunque di quella solo si parla, ma su ottiche molto luminose, proprio la tutta apertura è importante, altrimenti non vedo motivo di comprare un'ottica molto luminosa: a tutta apertura, questa non è sicuramente tra le meno buone, è una buona ottica, ma, a parer soggettivo mio, non può fregiarsi del termine di eccellente.

Dalle MTF, l'1,4 AFS, a tutta apertura, ha due limitazioni:

1) Trasferimento di contrasto e risoluzione (nitidezza) non elevati per un'ottica nata nel 2010, analoga all’1,8 di 20 anni fa.

2) Nitidezza più bassa al centro rispetto al mediano, di poco ma c'è, e non ci dovrebbe essere, il centro, soprattutto per i ritratti, ci vuole il più nitido possibile, il vecchio f 1,4 AFD insegna, assieme a tutto il resto delle ottiche da fotografia di questo mondo.

Personalmente, ma qui si va sul soggettivo, non vedo motivo di spendere il triplo del prezzo dell’1,8 per comprare un 1,4: se lo compro, lo compro proprio per la tutta apertura, e vorrei che a tutta apertura fosse, non dico fenomenale, ma molto meglio dell'altro, e non lo è affatto.

La bontà dello sfocato si vede dall'andamento delle curve di contrasto: l’1,8 è uguale al centro, meglio nel mediano, un po’ peggio ai bordi: saranno sempre praticamente uguali, molto buoni entrambi.

Le lamelle danno la forma dello sfocato, non la bontà dello sfocato, anche se alla fine parlare di bontà dello sfocato è seguire di canoni estetici e non tecnici, canoni estetici che comunque in fotografia sono molto importanti.

Parlando di prezzi, si va sul giudizio soggettivo: a parer mio, in due parole, l'1,8 AFD è eccezionalmente buono per l'età ed il prezzo, mentre l'1,4 AFS non lo è altrettanto.

L’andamento a tutta apertura si vede dalle MTF.e…..agli altri diaframmi?
Dalle MTF non ci è dato di sapere.

In rete però c’è SRL Gears, anche loro seri come pochi altri, che hanno fatto prove su entrambi, ai vari diaframmi.
Si possono avere gli andamenti di nitidezza ai vari diaframmi, sia su Dx, presentato all’apparire della videata, oppure su FX, cliccando sul “Full Frame Result” per l’1,8 AFD, reperibile nella barra sopra il grafico, mentre da cliccare su “Results – Nikon D3x sopra la parte di diagramma per l’1,4 AFS, che appare cliccando sul link.

Per vedere l’andamento ai vari diaframmi, basta cliccare sul “lenzuolo” blu del grafico “Blur index” che appare, sia si Dx o Full Frame,, e viene scaricato e mostrato lo stesso grafio, ma più grande, che permette di vedere l’andamento ai vari diaframmi, spostando con il mouse il cursore dei diaframmi ed osservando il mutare della qualità d’immagine.

Ricordo che il “lenzuolo” blu dà i valori di confusione dell’immagine: più è alto, più l’immagine è confusa, poco nitida, dunque PIU’ IL “LENZUOLO E’ BASSO, MIGLIORE E’ L’IMMAGINE; il lenzuolo dà la qualità dell’immagine su tutto il fotogramma, centro, bordi e mediano

Chiaramente, per fare un confronto, bisogna che siano confrontati dati omogenei, DX con DX ed FX con FX, ricordando che solo su FX si vedono le reali prestazioni di ottiche nate per l’FX.

Il fatto che per le prove in caso sia stato utilizzata una D3x ed in un altro una D3, è per nulla significativo in termini di differenza d’immagine centro – bordi, si tratta di differenze relative.

Qui c è l’1,4 AFS:

http://www.slrgear.com/reviews/showproduct...uct/1357/cat/12

Qui c’è l’1,8 AFD:

http://www.slrgear.com/reviews/showproduct...duct/100/cat/12

Loro hanno riscontrato:

a) una differenza notevole di nitidezza, a favore dell’1,8 AFD, a tutta apertura, rispetto all’1,4 AFS. Ma, attenzione: quella marcata differenza è dovuta ad un confronto disomogeneo tra i due, uno provato su D 3, l’altro su D3x, che ha maggior risoluzione e mette più alle corde le ottiche: le MTF NON confermano tutta quella differenza, la nitidezza è simile, mentre viene confermato il maggior decadere dell’immagine ai bordi, visibile dalle MTF.
Per entrambe le ottiche, le relative MTF sono fornite alle stesse frequenze spaziali, dunque il confronto tra le MTF è omogeneo.

cool.gif un calo di nitidezza al centro rispetto al mediano, anche qui a conferma di quanto è visibile nelle MTF di contrasto, al centro più basse che nel mediano.

Un calo di nitidezza al centro è raro nelle ottiche, e di solito si ha se l’ottica è montata male, non si ha praticamente mai di progetto, se il progetto è fatto bene, dato che il centro è la parte più importante dell’immagine e si cerca di tenerlo alto come qualità..

Si vede dalle MTF se l’ottica è montata male? Si vede al primo colpo d’occhio, e……da lontano!

Dalle MTF si trae che quel Nikkor è montato bene, ma ha un leggero calo di nitidezza al centro; in ottica tutto è un compromesso ed hanno fatto volutamente quella scelta, è di progetto: contenti loro, il cliente se la becca così e…a quel prezzo.

Saluti cordiali

Sempre perfetto e chiaro nei tuoi interventi..... post essenziali per la crescita di tutti Pollice.gif
Ripolini
QUOTE(CVCPhoto @ Jan 29 2011, 10:50 PM) *
... in pratica si afferma che i dati MTF non sono vangelo e in certi casi le lenti possono comportarsi diversamente nella realtà....

Le affermazioni di Zeiss riportate dall'utente Jane A smentiscono quanto detto da dimapant, ovvero che dal confronto tra curve sagittali e tangenziali di un plot MTF si possano dedurre in via definitiva informazioni sulla resa dello sfocato di un obiettivo.
La mia personale esperienza di fotografo, come già anticipato, è in linea con le dichiarazioni di Zeiss (oltre che di Leica, da me citata in precedenza, e di un altro fotografo e Nikon tester internazionalmente noto quale è - a meno di improbabili smentite - Bjørn Rørslett).
Tme
Scusate ma quindi il Leica 50mm f/0.95 è una grande presa per i fondelli? Considerando che le microlenti del sensore sono a f/1.
Gian Carlo F
Proprio ora che, dopo 35 anni di fotografia, compro il mio primo f1,4, leggo che non serve a nulla!!??

Noooooo....... Questa è proprio s.f.i... nera!! cerotto.gif messicano.gif messicano.gif
Ripolini
QUOTE(Tme @ Jan 30 2011, 12:58 PM) *
Scusate ma quindi il Leica 50mm f/0.95 è una grande presa per i fondelli? Considerando che le microlenti del sensore sono a f/1.

Nell'articolo della rivista francese (di cui puoi scaricare il testo sotto forma di jpeg in questa stessa discussione) e nel sito di Luminous Landscape (anch'esso citato in questa discussione) non vedo riferimenti a dati Leica.
Non vedo riferimenti a Leica neanche nel sito DxOmark, che ha iniziato la querelle (qui).
Il problema comunque - a quel che ho capito - dovrebbe riguardare più la sensibilità effettiva al momento dello scatto (che sarebbe aumentata in-camera "senza preavviso") che la resa dello sfocato e la pdc (stando alle foto postate qui e scattate col Nikkor 50/1,2).
Il 50/0,95 rimane - stando a quelle poche foto che ho visto - un vetro spettacolare, a prescindere.
dimapant
QUOTE(CVCPhoto @ Jan 29 2011, 10:50 PM) *
Paolo, premettendo che non ho nessun timbro e non mi ritengo tantomeno un guro, non esibisco stemmi di casato né tantomeno bandiere... in pratica si afferma che i dati MTF non sono vangelo e in certi casi le lenti possono comportarsi diversamente nella realtà.

In pratica, aggiungo io, hanno lo stesso valore dei test di potenza dei motori sul banco di prova, che non corrispondono mai alle prove su strada.

Questi benedetti MTF prendiamoli pure come indicatori, ma sfiderei comunque i vari testers del caso a riconoscere e giudicare le foto sul campo su un confronto alla cieca tra varie ottiche.

Carlo



Le curve MTF sono importantissime in ottica e forniscono, ci vedo i valori di trasferimento del contrasto e della risoluzione dell’ottica, due parametri fondamentali per la qualità dell’immagine, e da questi due, indirettamente, si possono avere alcune informazioni anche su altri parametri dell’ottica, tipo eventuale curvatura di campo ed altro.

Quelle fornite dalle case non sono tutte le curve MTF, alle varie colorazioni e frequenze spaziali, te ne danno solo un paio in luce controllata e ti devi accontentare, ed i parametri che forniscono la qualità dell’immagine NON sono solo quei due, trasferimento di contrasto e risoluzione, ve ne sono molti altri, invisibili alle curve MTF, dunque le curve MTF dicono molto ma non dicono affatto tutto della qualità dell’immagine fornita dall’ottica: vi sono parametri tipo la resa del cromatismo, resa dell’ottica a luce di colore diverso da quello usato per le MTF, resistenza la flare, vignettatura, distorsione geometrica ed anche alcune aberrazioni che non sono visibili alle MTF, e dunque se quelli non sono buoni, nonostante l’eventuale bontà delle MTF, l’ottica non avrà alta qualità d’immagine.

Se un’ottica ha buone MTF, ma alla fine l’immagine può essere non buona, allora PERCHE’ è bene dare sempre un’occhiatina alle curve MTF, prima di comprarla?

Perché se le MTF NON sono buone, l’immagine è irrimediabilmente NON buona, solo per questo.

In altre parole, le buone MTF sono condizione necessaria ma non sufficiente alla buona qualità d’immagine.

Se l’ottica ha le curve MTF cattive, basse, e/o con delle pecche visibili, l’ottica va male, irrimediabilmente ed indipendentemente da quello che non si vede dalle curva MTF e dunque è bene darci sempre un’occhiata preventiva.

Saluti cordiali
Ripolini
QUOTE(dimapant @ Jan 30 2011, 03:08 PM) *
In altre parole, le buone MTF sono condizione necessaria ma non sufficiente alla buona qualità d’immagine.


Una curva MTF può solo mostrare un comportamento scadente di un coccio di vetro. Tu stesso hai scritto (qui): "l'attrezzatura moderna è sempre molto buona". Le tue stesse parole denotano pertanto la totale inutilità delle curve MTF e delle "occhiate preventive" per confrontare seriamente gli obiettivi.
Proprio perché le differenze qualitative tra vetri moderni sono abbastanza sottili, e talvolta soggettive, bisogna usare ancora i propri occhi. Ovviamente, ciò ha senso se uno li ha ben allenati (cosa che richiede anni di pratica) e, soprattutto, se uno osserva "stampe" e non crop 100 % su monitor LCD con contrasto 10000:1. Se la gente smettesse di guardare i crop a monitor ma facesse più stampe 30x45 si accorgerebbe che non serve una D700 per scattare a 1600 ISO ... oggigiorno basta una qualunque DX.
Comunque sia, lo sfocato (caratteristica importante per qualsiasi genere fotografico) e le transizioni tra piano a fuoco e piani fuori fuoco (caratteristica fondamentale per dare naturalezza all'immagine e "tridimensionalità", anche se trovo questo termine intrinsecamente sbagliato) vanno sempre valutati usando l'obiettivo e non guardando plot MTF (né tanto meno contando il numero di lamelle di un diaframma). Valutare immagini è anche un'esperienza più appagante per i nostri sensi.
umbertomonno
QUOTE(dimapant @ Jan 30 2011, 03:08 PM) *
......
In altre parole, le buone MTF sono condizione necessaria ma non sufficiente alla buona qualità d’immagine.
Se l’ottica ha le curve MTF cattive, basse, e/o con delle pecche visibili, l’ottica va male, ....

Ciao,
scusate l'intromissione, in una discussione veramente interessante, solo per dire la mia.
Anche a me risulta che le MTF non rappresentano e non ci dicono tutto sulla generica ottica in questione e, pertanto, non possono essere prese a dimostrazione della loro qualità finale.
Ma mentre un'ottica, da tutti riconosciuta come superiore, è associata quasi sempre a "belle" curve MTF, non si verifica mai che a curve MTF non esaltanti si possa associare un'ottica di pregio.
E questo concetto viene spesso ribadito dai vari centri studi che si occupano di tali tipi di test.
Insomma le curve MTF sono un pò il depliant, il biglietto da visita, la scheda dell'ottica per il tecnico che ne deve fare un determinato uso (non si fotografano solo matrimoni, albe, modelle, Totti...), che le sa interpretare e può scegliere quella più idonea ai suoi desiderata.
Questo non vuol dire che un esperto conoscitore, quale Ripolini dimostra di essere, non possa arrivare allo stesso risultato facendo a meno proprio delle curve in argomento.
1berto
claudio.baron
QUOTE(Tme @ Jan 30 2011, 12:58 PM) *
Scusate ma quindi il Leica 50mm f/0.95 è una grande presa per i fondelli?

Un momento.
Ho letto le parti dell'articolo citate (mi sembra che manchi un pezzo di articolo in mezzo). Il succo della questione è già stato riassunto da _Led_, il cui intervento sollecito caldamente ad andare a rileggere.

In pratica, succede questo:
1- L'obiettivo (qualunque obiettivo) esprime già di suo una differenza tra l'apertura geometrica f/ e l'apertura fotometrica T. Il rapporto tra le due potremmo chiamarla una specie di "efficienza ottica" dell'obiettivo. Questa efficienza ottica non è mai esattamente unitaria, vale a dire che T è sempre un po' più "chiusa" di f/, ma a partire da f/4 la differenza è indistinguibile (a quanto pare anche numericamente, ma avrei personalmente dei dubbi... Comunque, qui non è questione di pareri personali, quindi proseguiamo...).
2- Per pura questione di numeri, effettivamente già dal punto di vista degli obiettivi è possibile trovarne due tali che ad apertura geometrica maggiore faccia riscontro un'apertura fotometrica addirittura minore. Se un f/1.2 ha T=1.5 e un f/1.4 ha T=1.45, è evidente che il primo, a dispetto del dato geometrico migliore, non fa seguire un'apertura "effettiva" (fotometrica) migliore, perché ha un'efficienza decisamente peggiore. Ma ho tirato fuori dei numeri da "caso-limite", perché non mi risulta che nelle costruzioni ultra-luminose (che per definizione sono "di qualità") esistano degli esemplari così pessimi come il primo esempio.
3- Di conseguenza, uno Zeiss Noctagon 50 f/0.95 "apre" COMUNQUE fotometricamente molto di più di un Nikkor AF-S 50 f/1.4, e parimenti l'AI-S 50 f/1.2 "apre" di più del suo "fratello" più recente, anche se mi pare di ricordare dalle misure che il 50 f/1.4 della Nikon abbia un ottimo valore di T.
4- Adesso introduciamo la variabile "sensore". Con la pellicola il discorso sarebbe già finito al punto precedente, col digitale invece si ricade per l'ennesima volta col concetto-base delle grandezze "discretizzate" e non più "continue". Il sensore infatti non è un "continuum" sensibile, ma ha delle zone sensibili "discrete" separate tra loro da intervalli "bui". Questo, per ovvi motivi costruttivi. Per di più, le cose sono ulteriormente complicate dalla presenza delle micro-lenti, peraltro necessarie. Un sensore, dal punto di vista della luce, non avrà quindi mai "efficienza 1". A VALLE del sensore, quindi, non si ritroverà mai il "risultato fotometrico" corrispondente a quello ottenuto dall'obiettivo, a prescindere da quale sia questo obiettivo, ma solo un "valore" inferiore. Questa nuova "efficienza", come detto da _Led_, è messa IN SERIE a quella dell'obiettivo. L'efficienza globale si ottiene quindi come prodotto delle efficienze, vale a dire: e(totale) = e(obiettivo)*e(sensore). Niente di strano in ciò. Tornando all'esempio del Noctagon, se diciamo che la sua efficienza lo fa passare da un f/0.95 ad un f/0.97 effettivo (e(obiettivo) = 98%) e, per quelle aperture, il sensore fa a sua volta passare da f/0.97 a un f/1.1 (e(sensore) = 88%), l'efficienza totale sarà del 86%. Ma se adesso montiamo un obiettivo f/1.2, andremo COMUNQUE peggio, ANCHE se l'efficienza del sensore aumentasse leggermente per esempio a 95% e ANCHE se l'obiettivo avesse la stessa "efficienza" del Noctagon : e(totale) = 93% porterebbe l'apertura "effettiva" da f/1.2 a f/1.3.

Quindi l'articolo non vuole dire che i superluminosi diventino "inutili": vuol solo dire che il "guadagno" che si ha passando ad aperture geometriche sempre più alte non è proporzionale all'apertura geometrica stessa: ci "guadagni" sempre meno, ma è ovvio che continui a guadagnarci. E vuole anche dire, nel suo titolo "birichino", che questa "perdita di guadagno" è una specie di "ladrata" perché nessuno te la viene a dire, anche se è naturale e, quasi, ovvia come l'acqua calda (bastava pensarci, in effetti).

Per finire, un commento a Jane: non troverai mai alcuna correlazione con regressione lineare (ma neanche parabolica, logaritmica o come vuoi) nei plots che citi, a meno di non raggruppare i sensori non per "età" ma per tipologia costruttiva. Il che equivale a dire che quel plot lo devi leggere così com'è, senza tentare di correlare un bel niente.
E' chiaro infatti, e lo dice anche l'articolo di Cd'I, che esistono sensori espressamente nati per massimizzare l'efficienza in bassa luce (il Renesas della Nikon D3s, ad esempio) che non potranno mai essere paragonati con sensori nati con tutt'altre specifiche in mente (il Sony della Nikon D7000, ad esempio), anche se questi ultimi fossero di una generazione successiva. Detto questo, è molto probabile che un ipotetico successore del D3s, nato proprio per quello, si comporterebbe meglio del D3s (non è detto... Magie del marketing...).

Bye!
dimapant
QUOTE(Jane A @ Jan 29 2011, 12:56 PM) *
Sarà. La documentazione tecnica Zeiss, i.e., avverte di prendere quelle curve con le molle.
Sicuramente sono concetti banali, ma a qualcuno può essere utile:

Bokeh
Curves where the tangential and sagittal values are nearly identical in the whole visual field are often called ideal MTF curves because, in these cases, the “bokeh” ... is particularly good.
Such statements should be regarded with caution. MTF only makes statements about the focal plane or its immediate surroundings ...

It is not possible to use MTF data to draw conclusions about the brightness distribution of the strongly defocused point spreads, however. There are lenses with nicely parallel tangential and sagittal MTF curves but which are spherically strongly overcorrected. This correction state causes annular defocused point spread functions, which are visible as rim-lights and as pairs of lines and produce a restless-looking background.
This unpleasant characteristic cannot be deduced from the MTF data.

Faccio per prima cosa notare che avevo già dato informazione su come fare, a livello non certo di laboratorio di tracciatura ottica, più terra terra ma molto più utile e facilmente, la previsione dello sfocato dalle curve MTF, curva che sono misurate invece sul piano focale, e non fuori da esso, dunque previsione e non certezza, sempre qui sul forum, parlando di lettura delle MTF, parecchio tempo fa, ed era stata messa tra le discussioni tecniche in evidenza, se cercate con la funzione apposita la ritrovate, è attaccata ad uno scritto dell’ospite Gravina sull’interpretazione delle curve MTF, se non mi ricordo male

Comunque, la riespongo, faccio prima che a ricercarla.

Le curve MTF sono misurate, o calcolate, sul piano focale, non nello sfocato, e dunque dello sfocato non ci è dato di sapere nulla dall’esame delle MTF: è per questo motivo che lo scritto della Zeiss è corretto, giusto, OK, nulla si conosce matematicamente dello sfocato, dato che l’esame matematico MTF è effettuato sul piano focale.

Ma fotograficamente parlando, il cercare di capire se lo sfocato è buono o meno dall’esame delle MTF, si fa eccome, e per di più di solito non induce in errori.

Da quanto scritto da Jane A, anche Zeiss riconosce che si fa e sostiene, giustamente, che bisogna essere cauti, che può essere un azzardo (dato che le MTF sono relative al piano focale).

OK, grazie Zeiss, ma io una previsione dello sfocato la voglio fare comunque, dato che devo spendere dei quattrini miei.

1) Perché dalle MTF? Perché dei dati tecnici forniti dalle case sulle loro ottiche, le MTF sono le uniche che mi permettono di fare previsioni realistiche
2) Su quali basi, come si fa una stima dello sfocato da dati (le curve MTF) misurati, o calcolati, invece sul piano focale?

L’ipotesi, l’assunzione, che fotograficamente parlando si fa è che non vi siano grosse discontinuità di qualità d’immagine tra immagine sul piano focale, a fuoco, ed immagine sfocata, l’immagine sui piani fuori fuoco vicini al piano focale.

Se l’immagine è di ottima qualità sul piano focale, allontanandoci da piano focale, il degrado dell’immagine dovrebbe essere graduale (questa è l’ipotesi che fotograficamente si fa) ed anche lo sfocato dunque buono.

Traducendo nelle MTF, se le curve di contrasto sagittale e meridionale sono prossime (immagine buona sul piano focale) esiste un’alta probabilità che l’immagine sfochi con continuità al di fuori del piano focale e che dunque anche lo sfocato sia buono.

E’ chiaramente un azzardo, dato che fuori fuoco non hai dati, ma di solito questa ipotesi non tradisce mai, anche se, a rigor matematico, non la puoi dimostrare.

Quando io parlavo dello sfocato buono dalle MTF, a questo asserivo.

Agli effetti fotografici, per lo sfocato, quell’ipotesi va praticamente sempre, ne parla anche Luminous Landscape, qui

http://www.luminous-landscape.com/tutorial...ding-mtf.shtmlù

anche se non dice in quale modo si faccia tale previsione, non scende nel dettaglio come ci sono sceso, e sempre su lì ci trovate anche come interpretarle, a livello fotografico basta quello.

Lo sfocato si prevede ed in questo caso particolare la previsione è ulteriormente confortata anche dalla situazione particolare: si parla di due 85 mm Nikkor, Nikon è Nikon ed ha fatto di questa focale uno dei suoi cavalli di battaglia, gli 85 mm sono ottiche da ritratto e sono Nikon, e non ti daranno uno sfocato perfido


Saluti cordiali


QUOTE(Ripolini @ Jan 30 2011, 03:52 PM) *
Una curva MTF può solo mostrare un comportamento scadente di un coccio di vetro. Tu stesso hai scritto (qui): "l'attrezzatura moderna è sempre molto buona". Le tue stesse parole denotano pertanto la totale inutilità delle curve MTF e delle "occhiate preventive" per confrontare seriamente gli obiettivi.
Proprio perché le differenze qualitative tra vetri moderni sono abbastanza sottili, e talvolta soggettive, bisogna usare ancora i propri occhi. Ovviamente, ciò ha senso se uno li ha ben allenati (cosa che richiede anni di pratica) e, soprattutto, se uno osserva "stampe" e non crop 100 % su monitor LCD con contrasto 10000:1. Se la gente smettesse di guardare i crop a monitor ma facesse più stampe 30x45 si accorgerebbe che non serve una D700 per scattare a 1600 ISO ... oggigiorno basta una qualunque DX.
Comunque sia, lo sfocato (caratteristica importante per qualsiasi genere fotografico) e le transizioni tra piano a fuoco e piani fuori fuoco (caratteristica fondamentale per dare naturalezza all'immagine e "tridimensionalità", anche se trovo questo termine intrinsecamente sbagliato) vanno sempre valutati usando l'obiettivo e non guardando plot MTF (né tanto meno contando il numero di lamelle di un diaframma). Valutare immagini è anche un'esperienza più appagante per i nostri sensi.

te fai quello che ti pare e gli altri altrettanto
dimapant
QUOTE(_Led_ @ Jan 29 2011, 10:28 AM) *
..............

Sul fatto che un obbiettivo f/1.4 di Nikon (o altri) NON sia veramente 1.4 nutro delle serie perplessità anche perché sarebbe facilmente "sgamabile" con un banale esposimetro esterno.
.....

Ciao.


Questo è vero buonsenso, bravo.

saluti cordiali

Ripolini
QUOTE(dimapant @ Jan 30 2011, 04:55 PM) *
OK, grazie Zeiss, ma io una previsione dello sfocato la voglio fare comunque, dato che devo spendere dei quattrini miei.

Io faccio prima a vedere le immagini in internet che molti postano quando arrivano gli obiettivi sul mercato.
Ci sono forum strapieni di immagini del l'AFS 35/1.4, AFS 24/1,4, AFS 85/1,4 ecc. ecc. che mostrano la resa dello sfocato in condizioni reali e diverse.
Comunque ognuno sia libero di spendere il proprio tempo come meglio crede.
Io mi comporto così e pertanto - coerentemente - suggerisco a chi me lo chiede di guardare le immagini (e non gli MTF) che un obiettivo produce prima di comprarlo.
Con il web gli MTF hanno perso ancor più validità rispetto a vent'anni fa. Non c'è neanche più bisogno di "estrapolare" pindaricamente i comportamenti reali da cure sagittali e tangenziali ...
Viva l'immagine fotografica!

P.S.: anch'io spendo miei quattrini quando compro un obiettivo.
Jane A
QUOTE(dimapant @ Jan 30 2011, 04:55 PM) *
Agli effetti fotografici, per lo sfocato, quell’ipotesi va praticamente sempre, ne parla anche Luminous Landscape, qui

http://www.luminous-landscape.com/tutorial...ding-mtf.shtml

Dicono molto in breve:

One of the areas of image quality that MTF can help determine is bokeh ... Some lenses are harsh in this regard, while others produce a much more pleasing out of focus image. This is where the meridonial and sagital lines come in, and as you'll recall are represented by the dotted and dashed lines. The closer these lines are to each other the more pleasing the bokeh of the lens. Fascinating, huh?

Si può rispondere: "Fascinating up to a point". Come ci ricordano in Zeiss.
Jane A
QUOTE(claudio.baron @ Jan 30 2011, 04:53 PM) *
Per finire, un commento a Jane: non troverai mai alcuna correlazione con regressione lineare (ma neanche parabolica, logaritmica o come vuoi) nei plots che citi, a meno di non raggruppare i sensori non per "età" ma per tipologia costruttiva. Il che equivale a dire che quel plot lo devi leggere così com'è, senza tentare di correlare un bel niente.

[verbose mode off]

Io non ho correlato proprio nulla.

Sono quelli di DxO a dire: This loss seems to increase when the pixel size decreases, as shown on the figure below.

E sono loro a plottare i dati in quel modo. Io ho solo detto che il ragionamento messo in quel modo non torna. Full stop.

Poi se c'entra anzianità di progetto, tipologia costruttiva, or whatever else, questo è lasciato a interpretazione di chi legge.

All the best
Ripolini
QUOTE(Jane A @ Jan 30 2011, 06:19 PM) *
[verbose mode off]

laugh.gif
claudio.baron
QUOTE(Jane A @ Jan 30 2011, 06:19 PM) *
[verbose mode off]
Io non ho correlato proprio nulla.
Sono quelli di DxO a dire: This loss seems to increase when the pixel size decreases, as shown on the figure below.
E sono loro a plottare i dati in quel modo. Io ho solo detto che il ragionamento messo in quel modo non torna. Full stop.
Poi se c'entra anzianità di progetto, tipologia costruttiva, or whatever else, questo è lasciato a interpretazione di chi legge.
All the best

Interesting up to a point, that's it.
"quelli di DxO" avendo scoperto l'acqua calda, la frase a supporto è per forza molto approssimativa e tradisce le intenzioni del grafico (che di intenzione non ne ha alcuna, tranne forse evidenziare che esistono vari "gruppi" di sensori per i quali lo scopo progettuale appare secondo me abbastanza evidente).
E non è questione di interpretazione: è questione di "fattore di riempimento" dell'area totale del sensore con i fotositi. Full stop.
AtB, regards!
Lutz!
Come al solito su questi argomenti si fa una gran confusione.

T STOP, ogni ottica trasmette piu o meno luce, e fin qui, si sapeva, come si sapeva che sulle DSLR non ce ne frega niente per il fatto che l'esposimetro legge la luce che arriva dalla lente, quindi non ci preoccupiamo della trasmittanza, anche perchè parliamo di decimi di stops.

SENSORE: Il sensore COME LA PELLICOLA riflette una parte di luce, ovviamente questo valore è conosciuto in fase di calibrazione del sensore, e viene tarato opportunamente, in modo da avere un valore di 100 o 200 iso equivalenti calibrato sui valori di luce che colpiscono i fotodiodi, e non certo il sensore.

Potrebbe esser, e la cosa non mi sconvolge, che a grandissime aperture, il firmware compensi la errata calibrazione, ma mi sembra strano.

Adesso ve la do io una altra cosa su cui passarci le notti: Andate a misurare con il calibro le pupille di entrata e uscita, e poi ditemi se effettivamente 1.4 corrisponde a 1.4 o se è 1.45 o cose simili....
E vedrete QUANTE sorprese....
Jane A
QUOTE(claudio.baron @ Jan 30 2011, 07:03 PM) *
Interesting up to a point, that's it.
"quelli di DxO" avendo scoperto l'acqua calda, la frase a supporto è per forza molto approssimativa e tradisce le intenzioni del grafico (che di intenzione non ne ha alcuna, tranne forse evidenziare che esistono vari "gruppi" di sensori per i quali lo scopo progettuale appare secondo me abbastanza evidente).
E non è questione di interpretazione: è questione di "fattore di riempimento" dell'area totale del sensore con i fotositi.

Sir,

è evidente mia colpa non essermi spiegata con sufficienti dettagli tanto da farmi capire da Lei. In ogni modo, ho abbastanza pratica di statistica e matematica per capire cosa significa "Delta EV function of pixel pitch". Non so se i grafici di DxO siano tanto competenti/autonomi da pubblicare cose del genere di testa loro, e nemmeno mi interessa tanto.

That said, relax! Io sono sicuramente "interesting up to a point", ma nemmeno Lei sta scoprendo l'America. Come sono fatti i sensori lo sappiamo in tanti all over the world (si trova scritto dappertutto). Take it easy, siamo su un forum, non alla Royal Society of London.

'evening
pes084k1
QUOTE(Ripolini @ Jan 28 2011, 05:41 PM) *
Elio,
sei d'accordo se dico che un AFD 85/1.4 chiuso a f/2 va meglio di un AFD 85/1.8 a f/2?
O che a f/1.4 ha uno sfocato diverso dell'85/1.8 a TA?


L'85 f/1.4 AFD a f/2 va meglio dell'85 1.8 pure a f/2 e ha uno sfocato migliore. Aggiungo che la risolvenza dell'85 1.4 AFD in zona centrale/mediana resta sempre superiore. L'85 1.8 va meglio al bordo e come microcontrasto a BASSE frequenze fra 2.8 e 5.6 circa. l'85 1.4 AFD vince qusi sempre perché è ottimizzato dove serve. Ma contro un Summicron ASPH 90 f/2 a f/2 o un Makro-Planar ZF 100 2 a f/2 si deve combattere, con risultati alterni. Il migliore sfocato appare quando la correzione arriva ad alti livelli (disco pulito e quasi uniforme, non soft).
Lo ZF 28 2 è pari o superiore al 24 AFS 1.4 a ogni diaframma. Anche il C-Biogon ZM 21 4.5 da 5.6 in poi batte lo ZM 21 2.8 e lo stesso accade fra VC Heliar 15 4.5 e Zeiss Distagon ZM 15 2.8 e fra Elmarit e Elmar ASPH 24 (qui anche a f/4).
Gli schemi a media luminosità e super-simmetrici (p. es. a base Schneider Super Angulon e Xenotar) sono sempre vincenti anche a diverse distanze. Quelli ad alta luminosità vanno ottimizzati per l "missione prevista": scegliere è, come sempre, rinunciare. Diventano pure obsoleti molto prima.

A presto telefono.gif

Elio
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