QUOTE(Daniele R. @ May 5 2005, 10:28 AM)
Purtroppo (e lo saprai meglio di me, visto che anche tu esegui certi servizi fotografici), al giorno d'oggi, il fotografo � rilegato agli ultimi posti come ordine di importanza e a poco serve l'ostinazione di qualche singolo a far ripristinare le posizioni. Come dicevo le coppie di sposi arrivano presso gli studi fotografici ben consci di quel che desiderano (e questo sarebbe anche un bene), ma con idee molto confuse sugli aspetti realmente fondamentali.
Buongiorno a tutti,
scusate se mi inserisco in questa vostra discussione ma, vivendo questi argomenti, non riesco a non dire la mia.
Forse era meglio che avessi aperto un nuovo "Topic" (si dice cos�?) ma mi sembrava di complicare le cose.
Credo che, realisticamente, non se ne possa uscire da questo vischioso girone dantesco della foto di matrimonio.
Gi� la sua denominazione genera, anche in me che ci lavoro, una smorfia, una reazione quasi di fastidio.
Penso che l'unico modo di uscirne sia di lavorare per se stessi, rendendosi impermeabili al kitch dilagante.
Non fraintendetemi, non intendo, con questo, dire di non guardarsi attorno. Bisogna sapere sempre dove si � per sapere dove andare.
Intendo dire che, come Don Chisciotte che combatteva contro i mulini a vento, sar� impossibile cambiare questo stato di cose, ci saranno sempre quelli che faranno cos� come stiamo descrivendo.
Addirittura pensate che, ad una fiera sul matrimonio, ho visto almeno tre fotografi (...!!!) diversi, esporre lo stesso album libro dimostrativo... della stessa coppia di sposi !!!
Ma, dico, neanche un minimo di dignit� per esporre, per quanto possa essere schifoso, un proprio lavoro???
Penso s� che questi cialtroni, prima o poi affonderanno, ma che, sempre, altri nasceranno per prenderne il posto, specialmente ora, che con lo scatto digitale e Photoshop, sembra ( sembra ! ) tutto pi� facile.
Cialtroni che, a volte, proprio noi professionisti abbiamo creato, assumendoli pi� o meno regolarmente... per i doppi o tripli servizi e che poi si mettono in proprio... pi� o meno regolarmente.
Professionalit� � vendere (brutta parola, mi sembra di far marchette, ma, come ho gi� detto tempo fa, � il mio lavoro) il proprio ingegno, la propria fantasia, le proprie capacit�.
Professionalit� � garantire questi valori a tutti i servizi che si fanno, rinunciando quindi ai matrimoni sovrapposti.
Da me vengono per la mia fotografia quindi, mandando un'altra persona (per quanto brava), non potrei garantire la stessa fotografia.
Quindi rinuncio ad altri matrimoni nella stessa giornata.
Qualche volta, nonostante la mia vetrina sia piuttosto esplicita, mi chiedono cose che non rientrano nel mio stile:
ho il coraggio di dire di no perdendo, a volte, il cliente.
Rinunciare ora, significa acquisire nuovi clienti in futuro, accettare significa far uscire dal proprio studio un album non nostro, che non ci piace, e che ci farebbe perdere molti pi� clienti.
Sono stato a volte criticato, da alcuni miei colleghi, per questo mio comportamento (
...che mona, el se assa scampar i matrimoni... ).
Alcuni di loro, quelli che hanno continuato ad assecondare ogni richiesta, stanno ora elemosinando servizi, stupiti del fatto della perdita di lavoro e della stima della gente.
Penso che la migliore forma di pubblicit�, siano proprio i nostri album.
Quindi faccio in modo, pretendo, che ogni mio album esca dal mio studio con lo standard di qualit� pi� elevato che io possa dare.
Scendere a compromessi scontenterebbe sia me che il cliente che poi, sicuramente, opportunamente dimenticherebbe le sue pretese al ribasso, criticandomi il lavoro.
Sento dire: "...io propongo due o tre tipi diversi di servizio a prezzi diversi" : quale cliente sar� poi disposto a spiegare agli amici che quell'album � fatto cos� perch� ha voluto invece solo risparmiare?
No, dir� "...questo � l'album fatto da Tizio"
...che bella pubblicit� ci staremo facendo in quel momento.
E poi, quanti di noi si aggiornano? E non parlo solo delle attrezzature.
Parlo di aggiornamento culturale.
Le immagini, come la loro impaginazione negli album, sono comunicazione. Ed anche, e specialmente, la comunicazione si evolve.
Vi sono certamente delle difficolt� nel farlo, specialmente quando cambiano le generazioni ma, se si vuole rimanere a galla, dobbiamo farlo.
Soprattutto per noi stessi.
Quel giorno in cui mi accorger� di non essere pi� in grado di farlo, appender� la fotocamera al chiodo.
Sergio Pivetta