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tankredi
QUOTE(tankredi @ Mar 16 2011, 09:18 AM) *
Simone, tu hai il diritto di criticare la fotografia o la scelta di averla postata....ma ritengo che se usassi toni meno duri sia cosa gradita a tutti....


Simone, inviandomi un MP, mi ha chiesto gentilmente di rettificare in questa frase "a tutti".... lo faccio dicendo che se i toni che si usano per criticare una foto sono meno duri per me è cosa molto gradita...
Scusate l'ennesimo OT
Dario Corso
Due considerazioni veloci:

1) Se la fato ha tutti questi commenti e queste visualizzazioni sicuramente non è una foto banale
2) Tecnicamente mi sento di raccogliere il suggerimento di FULVIO. L'uso del tele e il punto di ripresa alto accentuano due aspetti: la distanza rispetto alla scena (e quindi anche rispetto alla condizione del soggetto) e una visione di superiorità (guardando dall'alto verso il basso si schiaccia anche l'immagine).
Come sai in non mi faccio problemi di pregiudizi (frequento e fotografo il campo Rom della mia città) solo che una foto con un punto di ripresa più basso e magari anche l'uso di focali non troppo spinte avrebbero reso molto di più l'aspetto partecipativo verso la condizione del povero Juan

Come sai sono solo mie opinioni. Tu posti e io provo a fare un commento utile.
Ciao alla prossima uscita

Dario
tankredi
Grazie del tuo commento. Purtroppo tecnicamente la foto si poteva fare solo così, voglio dire che dietro c'era quel piazzetta con un leggero dislivello che non faceva vedere nient'altro ( i pezzi di plastica che si vedono nel giardino contenevano piante). Fulvio ha scritto che la foto e' stata scattata con il 70-200, inverita' e' stata scattata con il 24-70.
Zio Bob
Dietro al "barbone" c'è un mondo ricco di aspetti spesso poco conosciuti. Questi non sono quelli che non hanno più la dignità. Sono quelli che hanno rifiutato per una propria scelta le convenzioni del vivere "civile", e lo hanno fatto per una libera scelta e per conquistare una propria libertà, che spesso, i perbenisti e superficiali, nemmeno sono in grado di concepire.
Questo universo parallelo fa paura, e proprio per questo molti non vogliono conoscerlo. Perchè la mente umana è fragile e fragile è il confine tra il di qua e il di la.
Di questi "barboni" vi posso dire, che non tutti sono poveri, anzi, che molti di loro non lo sono affatto, e che comunque non è questo il filo conduttore che li unisce.
La chiave di lettura che ritengo più veritiera, è invece il rifiuto di alcuni aspetti che la società impone. E se ci riflettiamo bene, il ricatto che ci viene posto appena nati in questo mondo è proprio questo: o ti allinei o sei fuori.
Questa una delle mie foto scattata diversi anni fa su pellicola e qui riprodotta con scanner. Spero che renda l'idea su ciò che è al di qua e ciò che invece è al di la.
Forse per capire meglio questo, bisogna essersi sentiti, almeno una volta vicini a quel confine.IPB Immagine Ingrandimento full detail : 1.5 MB
Fullongo
QUOTE(Zio Bob @ Mar 16 2011, 08:03 PM) *
Dietro al "barbone" c'è un mondo ricco di aspetti spesso poco conosciuti. Questi non sono quelli che non hanno più la dignità. Sono quelli che hanno rifiutato per una propria scelta le convenzioni del vivere "civile", e lo hanno fatto per una libera scelta e per conquistare una propria libertà, che spesso, i perbenisti e superficiali, nemmeno sono in grado di concepire.
Questo universo parallelo fa paura, e proprio per questo molti non vogliono conoscerlo. Perchè la mente umana è fragile e fragile è il confine tra il di qua e il di la.
Di questi "barboni" vi posso dire, che non tutti sono poveri, anzi, che molti di loro non lo sono affatto, e che comunque non è questo il filo conduttore che li unisce.
La chiave di lettura che ritengo più veritiera, è invece il rifiuto di alcuni aspetti che la società impone. E se ci riflettiamo bene, il ricatto che ci viene posto appena nati in questo mondo è proprio questo: o ti allinei o sei fuori.
Questa una delle mie foto scattata diversi anni fa su pellicola e qui riprodotta con scanner. Spero che renda l'idea su ciò che è al di qua e ciò che invece è al di la.
Forse per capire meglio questo, bisogna essersi sentiti, almeno una volta vicini a quel confine. Ingrandimento full detail : 1.5 MB


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