QUOTE(Alberto71_(Molly) @ Jun 9 2006, 08:39 AM)
Ciao Alberto
è sicuramente l'immagine che preferisco insieme all'espressione della modella in "Foto2"...ed al primo scatto delle ragazze in costume (ma in questo caso l'aspetto tecnico della foto è secondario

).
In generale ti dico sinceramente che il risutato dell'insieme degli scatti non mi entusiasma.
Ho compreso anche vedendo gli scatti degli altri che il set era piuttosto "arrangiato" , le luci messe un po' a caso...insomma una situazione non ottimale , ma soprattutto non modificabile.
Ma il risultato finale poteva e doveva essere migliore.
Il WB non sempre è ottimale e noto delle strane dominanti in tutte le immagini.
Poi c'è l'annoso problema delle ombre dure e dei riflessi lucidi sui visi...
Quoto una tua frase
QUOTE
In questa sicuramente le "pieghe" del fianco penalizzano la foto
La domanda che ti faccio è questa se pensi che un aspetto penalizzi una tua immagine perchè non provare a rimediare, in ripresa cambiando l'inquadratura, oppure dopo "nascondendo" il difetto con un crop o con una PP mirata ad attenuarlo ,magari fino a farlo scamparire.
Stesso discorso per il lucido e le ombre sul viso che penalizzano non poco il risultato finale.
Insomma una PP più attenta...
Naturalmente questo mio discorso ha un senso se il tuo approccio nei confronti della fotografia di ritratto tende verso un perfezionamento e quindi verso un'ottimizzazione dei risultati finali.
Io di solito non mi accontento mai
Quindi la mia idea è che queste occasioni fotografiche debbano essere sfruttate soprattutto per capire ed imparare cosa fare o non fare dovendo preparare da soli un set fotografico e come rimediare ad eventuali errori o far fornte a normali esigenze post-produttive con i vari software per fortuna abbiamo a disposizione...
In fondo l'opportunità che ci offre la fotografia digitale è proprio questa...poter seguire e determinare il processo di un'immagine dall'inizio alla fine , senza creare dei falsi,semplicemente ottimizzando le nostre produzioni...esattamente come farebbe un professionista.
Marco
MMFR