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rolubich
QUOTE(buzz @ Nov 13 2014, 06:11 PM) *
Purtroppo non abbiamo le conoscenze sufficienti per tradurre l'"eliese" in linguaggio normale.
Io non so se lui prima di scattare faccia tutti questi contro0lli.
Credo di si, infatti è ancora fermo a controllare i parametri della sua prima fotografia.
Avrà iniziato un paio di anni fa biggrin.gif

Elio, si fa per scherzare!


Se almeno questa frase è seria e non sbeffeggiativa: mi sembra di aver capito che questi controlli si fanno una volta per tutte, e non per ogni foto.







Gian Carlo F
QUOTE(RiccardoErre @ Nov 13 2014, 05:09 PM) *
in sostanza io non ho capito una cosa: ma in tutto sto mare di sigle, un ignorante come me cosa deve fare per usare un grandangolo? ogni volta che leggo questi interventi mi cadono i maron a terra. sembra che per usare un qualunque grandangolo si debbano prendere 10-100 precauzioni.
cribbio, per una volta non potremmo parlare come mangiamo?io a imparare ci sto, però non possiamo fare una Divina Commedia di tutto.

Sig. Elio, glielo chiedo da utente che VUOLE imparare sul serio.

quando ha tempo e modo, lo scriverebbe un piccolo tutorial adatto alla comprensione di un amatore come possiamo essere io o mille altri sull'uso ottimizzato delle lenti super wide? gliene sarei veramente grato. non scherzo. se poi gli altri non apprezzano, non lo leggano. semplice. ma voglio capire se sto sfruttando o no le mie lenti.

Riccardo

e ci agiungo: scusate l'OT pesante


ecco.... allora lo scopo è raggiunto messicano.gif

dai retta ad un fesso: metti a fuoco e scatta.
Ma hai presente la pdc e l'iperfocale di un 14mm o un 20mm già a f5,6??
Quando eravamo senza af si faceva così: maf su iperfocale e non si metteva nemmeno a fuoco!!

Un 20mm, in FX:
- a f5,6 ha l'iperfocale a 2,7m, significa che è tutto nitido da 1,35m all'infinito
- a f16 è a 0,96m, cioè tutto a fuoco da 0,48m a infinito
vedi te.... messicano.gif

Questa di Elio è una stupidaggine galattica, sarebbe applicabile solo se le ottiche avessero una curvatura di campo pari al profilo di una prua di una nave vista dall'alto!
BrunoBruce
QUOTE(rolubich @ Nov 13 2014, 06:30 PM) *
Se almeno questa frase è seria e non sbeffeggiativa: mi sembra di aver capito che questi controlli si fanno una volta per tutte, e non per ogni foto.

no, non si fanno, il massimo che ho misurato con l'ausilio di uno strumento (un foglio con il focus test) è stato per tarare l'AF.

mi spiegate a cosa serve mettere al banco ottico il mio 20mm per sapere se ha del focus shift ai bordi se la pdf a 2.8 è di mezzo metro, se fa 70 o 72 l/mm, se la CA è 0.8 o 0.85......ai fini fotografici? per me a nulla.
prova un obiettivo nel tuo campo e gusto di utilizzo, se ti piace provi SCATTANDO E SOLO SCATTANDO secondo il tuo piacere le impostazioni che ti danno la massima resa e che piace a TE.
se ti dico che il tuo 85 otticamente ha fatto record a f8 mentre tu lo usi a 1.4, che fai, ti metti a fare ritratti a f8? ci sono 20mm che non hanno CA distorsione e fanno 100 l/mm ma magari hanno colori e ombre di m@rd@, che faccio lo compro per dire sul forum che il tuo ne fa "solo" 80 e il mio 100? nel tutto la tua gallery abbonda di foto apprezzate e la mia invece di sole 3 foto mosse perchè sto ancora misurando il blur width e fringe purple a f16
rolubich
QUOTE(desmobruno @ Nov 13 2014, 06:48 PM) *
prova un obiettivo nel tuo campo e gusto di utilizzo, se ti piace provi SCATTANDO E SOLO SCATTANDO secondo il tuo piacere le impostazioni che ti danno la massima resa e che piace a TE.


Perchè dovrei capire la messa a fuoco di un obiettivo facendo molti scatti (e magari non sfruttando al massimo l'obiettivo fino a che non ho capito come funziona), quando posso farlo con qualche veloce e semplice prova?

Su altri aspetti ti posso dare ragione, meglio provare sul campo.

Per tutto il resto che non ho quotato non ho proprio capito niente.




Gian Carlo F
ragazzi, queste sono pippe mentali.

Io una prova del genere la ho fatta con il 16-35mm mettendo a fuoco all'infinito, spostando poi appena-appena oltre e leggermente prima la ghiera della maf.
Non è successo assolutamente nulla, nel senso che, spostando il punto di maf, centro e bordi sono peggiorati entrambi nella stessa misura......
Che un obiettivo abbia una sua curvatura di campo, più o meno accentuata, a seconda se è un fondo di bottiglia o un'ottica di qualità, ci può pure stare, ma questa, su una focale molto corta, è talmente assorbita dalla pdc che francamente stiamo parlando di aria fritta.

Fate anche voi questa semplice prova e poi ci risentiamo.
BrunoBruce
QUOTE(rolubich @ Nov 13 2014, 08:00 PM) *
Perchè dovrei capire la messa a fuoco di un obiettivo facendo molti scatti (e magari non sfruttando al massimo l'obiettivo fino a che non ho capito come funziona), quando posso farlo con qualche veloce e semplice prova?

Su altri aspetti ti posso dare ragione, meglio provare sul campo.

Per tutto il resto che non ho quotato non ho proprio capito niente.


la prova più veloce e semplice (ed efficace) per capire la messa a fuoco è mettere a fuoco smile.gif
se fai paesaggi ti ritrovi sempre a scattare a infinito, ora, se la ghiera è starata (fin'ora solo su zeiss le ho viste tarate) te ne accorgi al primo scatto in campo, mentre a casa, al chiuso, magari prima di capirlo fai 50 scatti.
idem con diaframmi, focali ecc, pochi scatti in campo ed hai un'idea di come va usato/non usato.

per il resto scusami, hai ragione, sono stato colto da un'attacco improvviso di Elieite laugh.gif
rolubich
QUOTE(desmobruno @ Nov 13 2014, 09:30 PM) *
la prova più veloce e semplice (ed efficace) per capire la messa a fuoco è mettere a fuoco smile.gif
se fai paesaggi ti ritrovi sempre a scattare a infinito, ora, se la ghiera è starata (fin'ora solo su zeiss le ho viste tarate) te ne accorgi al primo scatto in campo, mentre a casa, al chiuso, magari prima di capirlo fai 50 scatti.
idem con diaframmi, focali ecc, pochi scatti in campo ed hai un'idea di come va usato/non usato.

per il resto scusami, hai ragione, sono stato colto da un'attacco improvviso di Elieite laugh.gif


Ma chi ti ha detto che le prove vanno fatte a casa. Io per un grandangolare le faccio su un soggetto ad infinito o quasi, ed anche Elio parlava di almeno 30m di distanza.




Gian Carlo F
QUOTE(rolubich @ Nov 13 2014, 09:34 PM) *
Ma chi ti ha detto che le prove vanno fatte a casa. Io per un grandangolare le faccio su un soggetto ad infinito o quasi, ed anche Elio parlava di almeno 30m di distanza.


ma nelle tue prove cosa hai riscontrato?
Marco Senn
Ahahahahahah Elio è un mito... davvero mi chiedo perché gli date sempre contro. Io lo trovo molto interessante quando riesco a tradurre quello che scrive. Però come dice Gian Carlo forse è il caso di andare un poco più semplici... Con un grandangolo sotto i 20mm mettendo la ghiera a caso è più facile prendere la maf che mancarla... se non hai cose a 40cm metti a fuoco a un metro e mezzo e avrai a fuoco tutto se chiudi almeno ƒ/8 e per fare panorami generalmente si fa così... a me funziona, credo funzioni a tutti.
Gian Carlo F
QUOTE(Marco Senn @ Nov 13 2014, 09:48 PM) *
Ahahahahahah Elio è un mito... davvero mi chiedo perché gli date sempre contro. Io lo trovo molto interessante quando riesco a tradurre quello che scrive. Però come dice Gian Carlo forse è il caso di andare un poco più semplici... Con un grandangolo sotto i 20mm mettendo la ghiera a caso è più facile prendere la maf che mancarla... se non hai cose a 40cm metti a fuoco a un metro e mezzo e avrai a fuoco tutto se chiudi almeno ƒ/8 e per fare panorami generalmente si fa così... a me funziona, credo funzioni a tutti.


altroché

Gian Carlo F
se qualcuno è interessato a vedere l'iperfocale alle focali più comuni.....

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Visualizza sul GALLERY : 608.2 KB
rolubich
QUOTE(Gian Carlo F @ Nov 13 2014, 09:37 PM) *
ma nelle tue prove cosa hai riscontrato?


Che anche a f/8 la messa a fuoco ottimale per il centro e per il bordo può non essere identica.

Invece di controllare la messa a fuoco con LV io faccio così:

- scatto una sequenza di foto (circa una decina) variando di pochissimo il fuoco (partendo da infinito) ed annotandomi le posizioni con i riferimenti delle distanze della scala di MAF (sto parlando di obiettivi MF, dimenticati di poter fare una cosa del genere con la ridotta escursione di un AF). Il diaframma è quello che penso di usare, diciamo f/8, per paesaggi non vado mai sotto.

- elaboro le foto applicando la nitidezza che uso di solito

- osservo a monitor (100%) le immagini e valuto per che intervalli di posizioni della ghiera di messa a fuoco ho la nitidezza massima, questo per due o tre posizioni del campo dell'immagine (centro, zona mediana, bordi/angoli)

- confronto questi intervalli e ne ottengo uno (naturalmente più piccolo) all'interno del quale ho nitidezza massima in tutte le posizioni controllate: ho trovato la zona (che spesso è così ridotta da essere in realtà una posizione ben precisa) di miglior fuoco per il diaframma f/8

E' più facile a farsi che a dirsi, e non ci vuole più di un ora a farla grande.

Con questo non voglio assolutamente dire che trovare questo punto ideale sia necessario, può dare dei vantaggi solo su ingrandimenti molto grandi, ma di sicuro non può peggiorare le cose anche per foto di dimensioni normali.

Il motivo per cui faccio queste prove è poi più di curiosità per il comportamento e le caratteristiche ottiche dei miei obiettivi che per un motivo di qualità delle foto, raramente stampo oltre il formato A4; ma perchè non cercare di ottenere comunque il massimo dalla propria attrezzatura?




rolubich
QUOTE(Gian Carlo F @ Nov 13 2014, 10:02 PM) *
se qualcuno è interessato a vedere l'iperfocale alle focali più comuni.....





Ma lo sai che il CoC che stai usando equivale a più di 5 pixel della tua D800?

Questo vuol dire che ad infinito e nella zona vicina al limite della PdC hai una sfocatura di 5 pixel. Se stampi piccolo la cosa può essere accettabile, ma non stai di certo sfruttando la tua fotocamera al massimo.

Se poi ci fosse anche una leggera curvatura di campo potresti trovarti con i bordi ancora più sfocati di 5pixel.

Se qualcuno non usa l'iperfocale sempre e comunque come se garantisse sempre foto dove è tutto perfettamente a fuoco (come sostieni ripetutamente), forse non ha tutti i torti, non credi?




marnik07
QUOTE(pes084k1 @ Nov 13 2014, 04:35 PM) *
Scusa del ritardo, ma sto lavorando di brutto. Un superwide non lo metti a fuoco con una DSRL normalmente. Io faccio così per i test su campo piatto, poi li memorizzo una volta per tutte. Mai usare pallino o vetrino senza ingrandimento o, peggio, AF e stigmometro.
Prendo un bersaglio all'infinito (>30 m per un 15-21 mm). Vado in LV all'apertura max, su ciascuno dei bordi trovo la migliore MAF e la segno. Vado poi al centro e in zona mediana (dx/sx) e segno la MAF ottima. Confermo ogni misura dopo uno scatto su treppiede.
Regolo la MAF a metà tra la max e la minima lettura fra tutte, chiudo il diaframma e scatto la foto da valutare.
Se tutto è OK, calcolo lo shift rispetto all'infinito della scala e ad ogni distanza di MAF successiva lo aggiungo. A volte con CRC e IF, debbo ripetere la prova a 1 o 2 m. Controlla in LV a due aperture almeno (la max e 2 stop sotto circa), la curvatura di campo può modificarsi per interazione con l'aberrazione sferica.
Usando l'obiettivo, sfoggia un minimo di sensibilità! Con soggetto al centro e vuoto di lato, misura al centro e vai (magari usando un'ottica un po' curvata verso l'infinito). Ti anticipo che lo ZF 15 va un po' meglio dell'UMC 14, ma non di tanto. Comunque leggi anche i grafici MTF del costruttore, quando disponibili, e l'uniformità di quelli testati da TF. Per la MAF e i diaframmi ottimali sono un'ottima guida SULLO STESSO OBIETTIVO. Lascia variare in ogni caso il tempo di scatto per compensare la trasmissione nel test.

Il più piatto 14-15 mm che ho visto fino ad oggi è l'Heliar 15 VM I ultimo batch sia su Sony NEX-5n che su film. Ha un po' di cast in ogni caso. Da scatti ottenuti in rete con A7r il demosaicing si riallinea bene con Capture Pro 8 dal raw.

A presto telefono.gif

Elio

Scusami pensavo fosse morta li la conversazione ed invece avevo ancora tante cose da capire
Cmq mi unisco all'utente che ha chiesto un manualetto
So che é importante l'esperienza su campo, ma queste nozioni cmq mi interessano e vorrei capirle piu approfonditamente
Una cosa, non ho capito cosa Significa CRC e IF e "Lente curvata all'infinito"
Grazie ancora

marnik07
Per quanto riguarda gli altri interventi ho un po' di confusione a dir la verità
Chi scatta all'infinito chi scatta con iper focale chi invece regola di situazione in situazione e Chi infine trova una zona di comfort per focus che garantisce la miglior nitidezza
Cosa bisogna scegliere in che situazione?
Nella mia mediocre esperienza ho notato che a usando l'iperfocale Non mi garantiva in certe situazioni la stessa nitidezza che mi garantiva fochggiare sul soggetto principale soprattutto se posto non all'infinito
Ma soprattutto non riesco a capire come mai certe volte riesco ad ottenere delle foto in cui i bordi sono ben nitidi in altre sono completamente spappolati pur usando sempre lo stesso diaframma sullo stesso obiettivo e utilizzando una tecnica di focheggiatura sempre uguale..
rolubich
QUOTE(marnik07 @ Nov 14 2014, 12:27 AM) *
Scusami pensavo fosse morta li la conversazione ed invece avevo ancora tante cose da capire
Cmq mi unisco all'utente che ha chiesto un manualetto
So che é importante l'esperienza su campo, ma queste nozioni cmq mi interessano e vorrei capirle piu approfonditamente
Una cosa, non ho capito cosa Significa CRC e IF e "Lente curvata all'infinito"
Grazie ancora


CRC significa "Close Range Correction", ed è una correzione ottica che Nikon adottava soprattutto nei grandangolari per avere una buona resa sia ad infinito che alle minime distanze di messa a fuoco, si ottiene questa correzione facendo sì che nella messa a fuoco le lenti si spostino in due gruppi indipendentementi invece che tutte in blocco. Chissà perchè Nikon non la usa più nei moderni obiettivi? Forse è troppo costoso un meccanismo del genere e mal si concilia con l'AF?

IF vuol dire "Internal Focus", ed è un sistema di messa a fuoco che permette lo spostamento solo di parte delle lenti di un obiettivo, spesso due gruppi di lenti piccole in modo da avere meno masse da movimentare e quindi un AF più veloce. Un altro sacrificio ottico per avere un AF veloce?

Mi sembra di aver capito che Elio abbia tirato in ballo CRC e IF perchè queste due caratteristiche possono, almeno parzialmente, invalidare il suo metodo di applicare lo stesso spostamento del fuoco rispetto agli indici della scala graduata (spostamento che determina ad infinito) a tutte le distanze, come fa con gli obiettivi senza IF e CRC.




cuomonat
QUOTE(rolubich @ Nov 14 2014, 08:02 AM) *
...

Mi sembra di aver capito che Elio abbia tirato in ballo CRC e IF perchè queste due caratteristiche possono, almeno parzialmente, invalidare il suo metodo di applicare lo stesso spostamento del fuoco rispetto agli indici della scala graduata (spostamento che determina ad infinito) a tutte le distanze, come fa con gli obiettivi senza IF e CRC.

Io credo che volesse dire che i gruppi flottanti sono soggetti a starature dovute al tempo e usura dell'obiettivo, è uno dei motivi che causa differente resa in esemplari diversi di obiettivo che fa uso del CRC. Su obiettivi dotati di maf auto dovrebbe intervenire sulle brevi distanze ma una staratura potrebbe mandare a ramengo la maf auto a tutte le distanze in modo random quindi non correggibile, secondo me.
Per quanto riguarda la curvatura di campo, tendiamo a raffigurarla come una curva costante tra centro e bordi ma spesso mi pare che abbia unandamento ben più complesso.
rolubich
QUOTE(cuomonat @ Nov 14 2014, 09:51 AM) *
Io credo che volesse dire che i gruppi flottanti sono soggetti a starature dovute al tempo e usura dell'obiettivo, è uno dei motivi che causa differente resa in esemplari diversi di obiettivo che fa uso del CRC. Su obiettivi dotati di maf auto dovrebbe intervenire sulle brevi distanze ma una staratura potrebbe mandare a ramengo la maf auto a tutte le distanze in modo random quindi non correggibile, secondo me.
Per quanto riguarda la curvatura di campo, tendiamo a raffigurarla come una curva costante tra centro e bordi ma spesso mi pare che abbia unandamento ben più complesso.


Può essere come dici tu, io avevo fatto un'ipotesi.

Riguardo alla curvatura di campo hai ragione, può avere un andamento complesso come la distorsione. Chissà se ad una distorsione a baffo corrisponde una curvatura complessa della stessa forma, mentre ad una distorsione a barilotto corrisponde una curvatura semplice. Che le due aberrazioni siano legate?




pes084k1
QUOTE(cuomonat @ Nov 14 2014, 09:51 AM) *
Io credo che volesse dire che i gruppi flottanti sono soggetti a starature dovute al tempo e usura dell'obiettivo, è uno dei motivi che causa differente resa in esemplari diversi di obiettivo che fa uso del CRC. Su obiettivi dotati di maf auto dovrebbe intervenire sulle brevi distanze ma una staratura potrebbe mandare a ramengo la maf auto a tutte le distanze in modo random quindi non correggibile, secondo me.
Per quanto riguarda la curvatura di campo, tendiamo a raffigurarla come una curva costante tra centro e bordi ma spesso mi pare che abbia unandamento ben più complesso.


I gruppi flottanti (CRC, IF,...) fino ad oggi non li ho mai trovati starati, ma sono camme come quelle di uno zoom, specie nei micro. Però cambiano proprio l'aspetto della curvatura di campo a differenti distanze di MAF, SONO NATI PER QUESTO. Se un obiettivo non è messo perfettamente a tiraggio (adapter...) o la MAF è "sbagliata", pur entro la PdC o in iperfocale, cambia ANCHE la curvatura di campo, questo è il problema, e non è neppure detto in meglio o peggio, dipende dalle scelte originarie del costruttore. Poi un po' il tutto si sposta con il diaframma, ecco perché valuto le ottiche dove le uso e non in astratto.
In genere i bordi sfocati sono dovuti al fatto che l'AF al centro non vede grandi variazioni di contrasto e quindi, statisticamente, va lungo, mentre i bordi hanno meno PDC (+focale effettiva!) e con la curvatura di campo vanno a ramengo veramente.
Almeno una volta dovete provare in LV. La curvatura di campo è complessa (vedasi le pretese starature di D800 + 14-24, il cui piano prima oscilla in zona mediana, poi si riazzera al bordo, poi curva verso il fotografo all'angolo...).
Zeiss, Voigtlander, Samyang e Leica preferiscono una più o meno leggera coppa verso l'infinito (la MAF al centro è corta quando i bordi sono a fuoco all'infinito), in quanto favorisce l'azione dei telemetri (sposta, misura e reinquadra). I superwide non sono fatti per riprese di soggetti piani a distanza e invece sono fatti per lavorare in "front focus" parziale al centro per l'uso in iperfocale.

A presto telefono.gif

Elio
cuomonat
QUOTE(pes084k1 @ Nov 14 2014, 10:29 AM) *
...
In genere i bordi sfocati sono dovuti al fatto che l'AF al centro non vede grandi variazioni di contrasto e quindi, statisticamente, va lungo, mentre i bordi hanno meno PDC (+focale effettiva!) e con la curvatura di campo vanno a ramengo veramente.
...
I superwide non sono fatti per riprese di soggetti piani a distanza e invece sono fatti per lavorare in "front focus" parziale al centro per l'uso in iperfocale.

A presto telefono.gif

Elio

Molto interessante.
giovanni949
Mah !! Mi pare che stiamo semplificando un po troppo e contemporaneamente complicandoci la vita (un bel risultato non c'è che dire). Adesso è tutto e solo un problema di curvatura di campo ! Voglio ricordare che le aberrazioni di una qualsiasi ottica sono ben 7 e la curvatura è solo una delle 7 e tutte e 7 creano maggiori complicazioni ai bordi mentre al centro, dove i raggi incidono perpendicolarmente al vetro, sono pressoché ininfluenti. Ciò significa che attribuire alla sola CdC lo spappolamento ai bordi è una semplificazione inverosimile ed è per questo che i risultati sono spesso incomprensibilmente diversi nella varie modalità di ripresa. E' piuttosto vero quello che sostiene Gian Carlo e che cioè proprio l'imputato n. 1 (la curvatura di campo) è quello che ci azzecca meno perché in un grandangolo la profondità di campo è tale da rendere impercettibile anche la curvatura di un fondo di bottiglia.
Ma poi, dico io, mi spiegate come si fa a riempire pagine di discussione sulla messa a fuoco (MaF - avrete capito che non amo le sigle, anche per rispetto degli amici meno ferrati che hanno il sacrosanto diritto di seguire le discussioni) dei grandangoli spinti ? Ma allora chi usa i tele è un masochista, non gli resta che piangere !!
Ho avuto modo di provare un Sammy 14 per un'intera giornata, ho capito presto che, nonostante la risoluzione della D800, era praticamente inutile toccare l'anello di messa a fuoco, le differenze erano del tutto inavvertibili, meglio della mia vecchia Comet Bencini !!
Ah dimenticavo, grande ottica il Sammy, grandissima, a prescindere dalla sua scala metrica - A proposito : ma fatemi capire, qualcuno di voi mette a fuoco con la rotella metrica e la scala incisa sul barilotto ? Che tempi ! Non ci sono più i fotografi di una volta (né le mezze stagioni) !!
cuomonat
QUOTE(giovanni949 @ Nov 14 2014, 11:35 AM) *
...attribuire alla sola CdC lo spappolamento ai bordi è una semplificazione inverosimile ed è per questo che i risultati sono spesso incomprensibilmente diversi nella varie modalità di ripresa. ...

L'hai fatta tu la semplificazione, nessuno nega l'influenza delle sette sorelle ma a chi interessa può trarne proprie valutazioni. Converrai però che un conto è correggere la CA, che si può fare - presto e bene, anche se nessuno obbliga, altro è tentare un recupero rispetto al problema di eventuale curvatura di campo.
Se uno si volesse togliere lo sfizio (non è obbligatorio) basterebbe scegliere un diaframma (o più, dipende dal tempo che si vuole dedicare), quello di lavoro in base alle proprie esigenze, ed ottimizzare la maf a certe distanze date e verificare se effettivamente operando in quelle condizioni si ottene una migliore uniformità.
Se ricordo bene la tua predilezione per i grafici di DXO puoi verificare facimente che spesso la curvatura di campo è rappresentata come un bersaglio dove si alternano varie sfumature che vanno dal giallo al verde, ebbene quelle alternanze corrispondono a variazioni di fuoco che si traducono con variazioni di nitidezza registrate dal sensore, se ho compreso bene.
cuomonat
Riguardo all'aspetto della PDC che dovrebbe (auspicabilmente) compensare eventuale curvatura di campo chiudendo il diaframma, trovo interessante la segnalazione di Elio rispetto a "variazione di focale nelle zone periferiche". Una eventuale variazione focale verso gli angoli, supponendo che la focale possa variare da (mettiamo) 20mm al centro a 30 mm all'angolo, si spiegherebbe l'impossibilità di compensare la curvatura in quelle zone periferiche a lunghezza focale maggiore.

Weh... l'ha detto Elio eh! Io ho solo interpretato messicano.gif
giovanni949
QUOTE(cuomonat @ Nov 14 2014, 12:24 PM) *
L'hai fatta tu la semplificazione, nessuno nega l'influenza delle sette sorelle ma a chi interessa può trarne proprie valutazioni. Converrai però che un conto è correggere la CA, che si può fare - presto e bene, anche se nessuno obbliga, altro è tentare un recupero rispetto al problema di eventuale curvatura di campo.
Se uno si volesse togliere lo sfizio (non è obbligatorio) basterebbe scegliere un diaframma (o più, dipende dal tempo che si vuole dedicare), quello di lavoro in base alle proprie esigenze, ed ottimizzare la maf a certe distanze date e verificare se effettivamente operando in quelle condizioni si ottene una migliore uniformità.
Se ricordo bene la tua predilezione per i grafici di DXO puoi verificare facimente che spesso la curvatura di campo è rappresentata come un bersaglio dove si alternano varie sfumature che vanno dal giallo al verde, ebbene quelle alternanze corrispondono a variazioni di fuoco che si traducono con variazioni di nitidezza registrate dal sensore, se ho compreso bene.

Attenzione, occorre fare chiarezza su un equivoco che aleggia nel forum, la cosiddetta correzione dell' aberrazione cromatica è un semplice artificio che fa sparire le "bande arcobaleno" che si creano appunto per l' AC nelle zone periferiche di certe immagini in corrispondenza di certe brusche variazioni di luce, altra cosa è correggere l'aberrazione nell'ottica. E' esattamente come quando col timbrino facciamo sparire i puntini delle macchie sul sensore, non possiamo dire che le macchie non ci sono né che l'immagine è uguale a quella che sarebbe stata senza l'azione del "timbro clone" né che il sensore è a posto. Voglio dire che non possiamo trascurare l'aberrazione cromatica degli obiettivi perchè tanto riusciamo a mascherarla così come non possiamo evitare di pulire i sensori sporchi se vogliamo la qualità.
Quanto ai grafici DXO quell'immagine a variazione di colore cui ti riferisci non ha a che fare con la curvatura di campo ma appunto come dicevo al variare delle curve MTF sulla superfice della lente con l'usuale peggioramento delle prestazioni verso il bordo, decremento che è appunto dovuto all'azione combinata delle 7 stramaledette sorelle.
giovanni949
QUOTE(cuomonat @ Nov 14 2014, 12:36 PM) *
Riguardo all'aspetto della PDC che dovrebbe (auspicabilmente) compensare eventuale curvatura di campo chiudendo il diaframma, trovo interessante la segnalazione di Elio rispetto a "variazione di focale nelle zone periferiche". Una eventuale variazione focale verso gli angoli, supponendo che la focale possa variare da (mettiamo) 20mm al centro a 30 mm all'angolo, si spiegherebbe l'impossibilità di compensare la curvatura in quelle zone periferiche a lunghezza focale maggiore.

Weh... l'ha detto Elio eh! Io ho solo interpretato messicano.gif

E ti ripeto che su un grandangolo che mette a fuoco tutto, dal tuo naso all'infinito (e oltre - Toy story) cosa credi possa influire una curvatura per correggere la quale intere generazioni di progettisti di ottica hanno perso il sonno fino a ridurla a qualche micron ! Ma dai !
BrunoBruce
QUOTE(giovanni949 @ Nov 14 2014, 02:20 PM) *
E ti ripeto che su un grandangolo che mette a fuoco tutto, dal tuo naso all'infinito (e oltre - Toy story) cosa credi possa influire una curvatura per correggere la quale intere generazioni di progettisti di ottica hanno perso il sonno fino a ridurla a qualche micron ! Ma dai !

È tipo un mese che lo dico
cuomonat
QUOTE(giovanni949 @ Nov 14 2014, 02:14 PM) *
Attenzione, occorre fare chiarezza su un equivoco che aleggia nel forum, la cosiddetta correzione dell' aberrazione cromatica è un semplice artificio che fa sparire le "bande arcobaleno" che si creano appunto per l' AC nelle zone periferiche di certe immagini in corrispondenza di certe brusche variazioni di luce, altra cosa è correggere l'aberrazione nell'ottica. E' esattamente come quando col timbrino facciamo sparire i puntini delle macchie sul sensore, non possiamo dire che le macchie non ci sono né che l'immagine è uguale a quella che sarebbe stata senza l'azione del "timbro clone" né che il sensore è a posto. Voglio dire che non possiamo trascurare l'aberrazione cromatica degli obiettivi perchè tanto riusciamo a mascherarla così come non possiamo evitare di pulire i sensori sporchi se vogliamo la qualità.

La correzione della CA non fa sparire un bel niente. Se usi PT Lens lo capirai, ti anticipo che agisce sul registro dei colori e, come dice Elio, migliora la nitidezza. Trattasi di artificio via sw, è vero, ma non c'è altro modo a quanto pare.

QUOTE
Quanto ai grafici DXO quell'immagine a variazione di colore cui ti riferisci non ha a che fare con la curvatura di campo ma appunto come dicevo al variare delle curve MTF sulla superfice della lente con l'usuale peggioramento delle prestazioni verso il bordo, decremento che è appunto dovuto all'azione combinata delle 7 stramaledette sorelle.

Questo non lo puoi sapere, se parli di azione combinata qual è la percentuale da ascrivere alla CA e quale alla curvatura di campo? Etc. Non credo che concorrono tutte e sette per lo stesso valore percentuale.

QUOTE
cosa credi possa influire una curvatura per correggere la quale intere generazioni di progettisti di ottica hanno perso il sonno fino a ridurla a qualche micron ! Ma dai !

Lo spostamento di fuoco di qualche micron sul piano focale di un sensore produce calo di resa sensibile.

buzz
QUOTE(desmobruno @ Nov 13 2014, 09:30 PM) *
la prova più veloce e semplice (ed efficace) per capire la messa a fuoco è mettere a fuoco smile.gif
se fai paesaggi ti ritrovi sempre a scattare a infinito, ora, se la ghiera è starata (fin'ora solo su zeiss le ho viste tarate) te ne accorgi al primo scatto in campo, mentre a casa, al chiuso, magari prima di capirlo fai 50 scatti.
idem con diaframmi, focali ecc, pochi scatti in campo ed hai un'idea di come va usato/non usato.

per il resto scusami, hai ragione, sono stato colto da un'attacco improvviso di Elieite laugh.gif


Ma c'è qualcuno che mette a fuoco con la ghera delle distanze?
Per me è puramente indicativa e se ne potrebbe fare a meno.
O c'è l'AF, e non serve, o si va ad occhio.
Mai messo a fuoco con quella, l'ho usata solo con l'AGFA silette, la mia prima macchina, che non aveva nemmeno il telemetro.
rolubich
QUOTE(cuomonat @ Nov 14 2014, 03:54 PM) *
Lo spostamento di fuoco di qualche micron sul piano focale di un sensore produce calo di resa sensibile.


Esatto, è proprio questo il punto!

Basta una piccolissima curvatura di campo (altro che curvatura a prua di nave vista dall'alto) sul piano focale per far uscire il piano del sensore dalla zona di fuoco, che si chiama profondità di fuoco (in parole povere è la profondità di campo vista dalla parte del sensore) e che è molto limitata, anche a diaframmi chiusi (è invece indipendente dalla lunghezza focale).

Non capisco proprio su cosa vi basate per dire che la profondità di campo di un grandangolare annulla il difetto della curvatura di campo.




giovanni949
QUOTE(cuomonat @ Nov 14 2014, 03:54 PM) *
La correzione della CA non fa sparire un bel niente. Se usi PT Lens lo capirai, ti anticipo che agisce sul registro dei colori e, come dice Elio, migliora la nitidezza. Trattasi di artificio via sw, è vero, ma non c' modo a qVa bene pare.
Questo non lo puoi sapere, se parli di azione combinata qual è la pio percentuale ascrivere alla CA e quale alla curvatura di campo? Etc. Non credo che concorrono tutte e setsono te lo stesso valore percentuale.
Lo spostamento di fuoco di qualche micron sul piano focale di un sensore produce calo di resa sensibile.

Ok allora la notizia è che la post produzione può fare diventare Otus un fondo di bottiglia, ma ti rendi conto che nessun programma può tirare fuori da un'immagine l'informazione che le aberrazioni non hanno trasmesso ? Per il resto mi arrendo .... vedo che se lo ha detto Elio non c'è modo. Vabbe ci rinuncio, metti a fuoco sui bordi così la curvatura è bella che fregata io continuerò a fotografare come ho fatto per 45 anni perseverando diabolicamente e fregandomene della cdc.
rolubich
QUOTE(giovanni949 @ Nov 14 2014, 04:57 PM) *
Ok allora la notizia è che la post produzione può fare diventare Otus un fondo di bottiglia, ma ti rendi conto che nessun programma può tirare fuori da un'immagine l'informazione che le aberrazioni non hanno trasmesso ? Per il resto mi arrendo .... vedo che se lo ha detto Elio non c'è modo. Vabbe ci rinuncio, metti a fuoco sui bordi così la curvatura è bella che fregata io continuerò a fotografare come ho fatto per 45 anni perseverando diabolicamente e fregandomene della cdc.


Le cose che qualsiasi software non può recuperare sono la carenza di risolvenza dell'obiettivo ed anche la carenza di dettaglio per fuori fuoco, per questo che la curvatura di campo non è sempre e comunque trascurabile, anche in ottimi obiettivi. Il fatto che tu non la vuoi considerare non vuol dire che non ci sia o non abbia effetto.




cuomonat
QUOTE(giovanni949 @ Nov 14 2014, 04:57 PM) *
Ok allora la notizia è che la post produzione può fare diventare Otus un fondo di bottiglia, ma ti rendi conto che nessun programma può tirare fuori da un'immagine l'informazione che le aberrazioni non hanno trasmesso ? Per il resto mi arrendo .... vedo che se lo ha detto Elio non c'è modo. Vabbe ci rinuncio, metti a fuoco sui bordi così la curvatura è bella che fregata io continuerò a fotografare come ho fatto per 45 anni perseverando diabolicamente e fregandomene della cdc.

Auguri wink.gif

Allora qua nessuno convince nessuno, si chiacchiera +/- amichevolmente per confrontare esperienze non fatti o dati, io non ne ho ma nemmeno ne ho visto finora. Ciò che scrive Elio non dico che va preso per oro colato ma io lo trovo stimolante e mi induce ad approfondire alcuni aspetti.
Ciò che scrivi tu, scusa la schiettezza, mi sa tanto di preconcetto e aria fritta basata sulla citazione acritica di test e recensioni come se ne trovano a bizzeffe on line.
giovanni949
QUOTE(rolubich @ Nov 14 2014, 05:13 PM) *
Le cose che qualsiasi software non può recuperare sono la carenza di risolvenza dell'obiettivo ed anche la carenza di dettaglio per fuori fuoco, per questo che la curvatura di campo non è sempre e comunque trascurabile, anche in ottimi obiettivi. Il fatto che tu non la vuoi considerare non vuol dire che non ci sia o non abbia effetto.

Proprio non ci capiamo, ripeto, ci rinuncio !
Gian Carlo F
QUOTE(rolubich @ Nov 13 2014, 10:48 PM) *
Ma lo sai che il CoC che stai usando equivale a più di 5 pixel della tua D800?

Questo vuol dire che ad infinito e nella zona vicina al limite della PdC hai una sfocatura di 5 pixel. Se stampi piccolo la cosa può essere accettabile, ma non stai di certo sfruttando la tua fotocamera al massimo.

Se poi ci fosse anche una leggera curvatura di campo potresti trovarti con i bordi ancora più sfocati di 5pixel.

Se qualcuno non usa l'iperfocale sempre e comunque come se garantisse sempre foto dove è tutto perfettamente a fuoco (come sostieni ripetutamente), forse non ha tutti i torti, non credi?


certo, quel valore vale per ingrandimenti fino al 20x25 più o meno.....
Se voglio un qualcosa di più "rigoroso" adotto i valori del formato DX, che utilizza un circolo di confusione pari a 0,016, anziché 0,026 oppure, ancor più semplicemente 8lo faccio quasi sempre... applico l'iperfocale prendendo come riferimento un valore f di uno stop più aperto.
Il valore lo ho preso da Wikipedia:

"Il circolo di confusione, in ottica e in fotografia, rappresenta l'effetto creato da un punto immagine, in relazione alla sfocatura sul piano del sensore (piano focale posteriore, piano pellicola, etc.) e l'effetto è più evidente con i punti luce o con i punti a maggior luminosità. La figura a fianco spiega essenzialmente il principio della creazione dei circoli di confusione, utilizzando l'esempio della messa a fuoco di un punto immagine catturato sull'asse ottico: quando la messa a fuoco del punto immagine è corretta (esempio centrale della figura) esso sarà rappresentato nitidamente, mentre spostando la messa a fuoco in avanti o indietro, il punto immagine aumenterà sempre di più la sua dimensione, creando ed allargando il circolo di confusione che lo rappresenta (nella figura, viene spostato il punto immagine). I circoli di confusione sono essenzialmente rotondi, in quanto le lenti degli obiettivi sono circolari e vengono misurati in base al diametro che raffigurano, ma sono naturalmente soggetti ad assumere la forma (silhouette) dei profili delle lame, quando si chiude il diaframma (esagonali, pentagonali, etc.). Essendo in stretto rapporto con l'acutezza visiva binoculare umana (mediamente 11 linee per mm a 25 cm), la misura dei circoli di confusione può raggiungere dimensioni tali che l'occhio non sarà più in grado di distinguere o discriminare: a questo punto si è raggiunta la miglior focalizzazione dei punti immagine. I punti immagine vengono rifratti ad una distanza precisa sull'asse ottico e questo punto è chiamato punto focale. Perpendicolare a questo si trova il piano focale, che coincide con il piano pellicola. Su questo piano, l'immagine appare nitida perché ricostruita come punti, mentre spostamenti lungo l'asse ottico a destra o sinistra, provocano l'espansione dei punti immagine in circoli di confusione.

Determinate procedure di valutazione utilizzando una stampa a contatto di un fotogramma da 8x10 pollici (20x25 centimetri) e una normale acutezza visiva dell'occhio umano col valore di 5 linee per millimetro alla distanza di 25 centimetri. Il circolo di confusione minimo corrisponde al reciproco del valore e quindi a 0,2 millimetri. Assumendo questo valore come esempio, si possono derivare i diversi valori per gli altri formati di pellicola (rapportandoli al fotogramma 8x10").

Ad esempio, una pellicola 35 mm (24x36 mm) dev'essere ingrandita di 7,56 volte per raggiungere il formato 20x25 centimetri usato come termine di paragone. Quindi il circolo di confusione sarà calcolato come 0,2 mm / 7,56 = 0,026 mm. Diminuire o aumentare questo valore rende l'immagine più o meno nitida."
Gian Carlo F
Ragazzi, scusate tanto se insisto, ma a mio modesto parere qui si sta facendo davvero troppa "filosofia" o "teoria"
La pratica è che se io metto a fuoco, utilizzando parametri tipo quelli della tabellina (e magari mi cautelo pure di uno stop...) o di una qualsiasi APP da smartphone, sto già lavorando molto di fino, ma dove volete che vadano a finire i bordi???
Se ai bordi c'è poca nitidezza le ragioni vanno 99 volte su 100 cercate altrove... nelle varie aberrazioni e, soprattutto nei raggi inclinati sul sensore (se ho un grandangolare nato per la pellicola)
Ancora qualche semplice e stupida considerazione:
- certe finezze le posso fare con ottiche a maf manuale, in pratica Zeiss, Samyang o AI (e forse con gli AFD),
- illudersi di trovare esatti punti di iperfocale con i G allora siamo all'utopia pura, basta guardare le scale metriche..... in alcuni casi si passa direttamente dall'infinito a 0,5m!!!
- gli AI e gli AFD (sto pensando ai 20mm...) soffrono ai bordi soprattutto per i raggi inclinati sul sensore, tutto il resto conta infinitamente meno, non ci credete? Riprovateli su pellicola.
- ammesso poi che si possano fare misurazioni successive e relative interpolazioni (ma non con i G!!), ricordo per certo che la curvatura di campo varia col variare della distanza di maf e non di poco, allora cosa faccio? Una mappatura a 0,5 1m 2m 5m 30m e infinito?
Insomma......
rolubich
QUOTE(giovanni949 @ Nov 14 2014, 05:17 PM) *
Proprio non ci capiamo, ripeto, ci rinuncio !


Vediamo se riesco a spiegarmi con i numeri.

Su questo ottimo sito di ottica http://toothwalker.org/optics/vwdof.html trovi un software molto ben fatto che non si limita al calcolo della profondità di campo, calcola anche altri interessanti parametri. Uno di questi è la profondità di fuoco, definita nelle istruzioni del programma che trovi qui http://toothwalker.org/optics/vwdof/vwdof21.pdf dalle quali estraggo la definizione che ci interessa:

Clicca per vedere gli allegati

Come puoi vedere dalla seguente schermata del software

Clicca per vedere gli allegati

la profondità di fuoco vale 0.44mm, quindi 0.22mm anteriormente il sensore e 0.22mm posteriormente.

Nota che non ho utilizzato parametri che restringono il valore calcolato della profondità di fuoco, il diaframma a f/11 è già abbastanza chiuso (sicuramente in diffrazione, almeno su D800) ed il CoC di 0.02 è abbastanza grande (4 pixel della D800).

Questo vuol dire che se metti a fuoco ad infinito, è sufficiente una curvatura che dia uno scostamento di 0.22mm al bordo del sensore, per avere i bordi fuori dalla profondità di campo.

Se metti a fuoco in modo da avere l'infinito al limite delle PdC, è sufficiente una curvatura che dia uno scostamento di 0.44mm al bordo del sensore, per avere lo stesso i bordi fuori dalla profondità di campo.

Ti sembra una curvatura a prua di nave 0.44mm su 18mm (la metà della larghezza del sensore)?

Purtroppo i costruttori non dichiarano i dati della curvatura di campo ed ho fatto fatica a trovare dati in rete, ho trovato solo questo grafico

Clicca per vedere gli allegati

che indica una curvatura ai bordi di circa 0.55mm, quindi l'ordine di grandezza è quello.

Sei convinto quindi che anche una piccola curvatura di campo può far uscire dalla profondità di campo, anche con grandangoli che non siano fondi di bottiglia ed anche a diaframmi chiusi? Altro che tutto a fuoco dal tuo naso all'infinito.

Se non riescono a convincerti i numeri allora sono io che ci rinuncio.
pes084k1
QUOTE(giovanni949 @ Nov 14 2014, 11:35 AM) *
Mah !! Mi pare che stiamo semplificando un po troppo e contemporaneamente complicandoci la vita (un bel risultato non c'è che dire). Adesso è tutto e solo un problema di curvatura di campo ! Voglio ricordare che le aberrazioni di una qualsiasi ottica sono ben 7 e la curvatura è solo una delle 7 e tutte e 7 creano maggiori complicazioni ai bordi mentre al centro, dove i raggi incidono perpendicolarmente al vetro, sono pressoché ininfluenti. Ciò significa che attribuire alla sola CdC lo spappolamento ai bordi è una semplificazione inverosimile ed è per questo che i risultati sono spesso incomprensibilmente diversi nella varie modalità di ripresa. E' piuttosto vero quello che sostiene Gian Carlo e che cioè proprio l'imputato n. 1 (la curvatura di campo) è quello che ci azzecca meno perché in un grandangolo la profondità di campo è tale da rendere impercettibile anche la curvatura di un fondo di bottiglia.
Ma poi, dico io, mi spiegate come si fa a riempire pagine di discussione sulla messa a fuoco (MaF - avrete capito che non amo le sigle, anche per rispetto degli amici meno ferrati che hanno il sacrosanto diritto di seguire le discussioni) dei grandangoli spinti ? Ma allora chi usa i tele è un masochista, non gli resta che piangere !!
Ho avuto modo di provare un Sammy 14 per un'intera giornata, ho capito presto che, nonostante la risoluzione della D800, era praticamente inutile toccare l'anello di messa a fuoco, le differenze erano del tutto inavvertibili, meglio della mia vecchia Comet Bencini !!
Ah dimenticavo, grande ottica il Sammy, grandissima, a prescindere dalla sua scala metrica - A proposito : ma fatemi capire, qualcuno di voi mette a fuoco con la rotella metrica e la scala incisa sul barilotto ? Che tempi ! Non ci sono più i fotografi di una volta (né le mezze stagioni) !!


Dire "non credo che" su una cosa tecnica di fatto è solo una mossa retorica e per di più misleading per una persona che ci vuole capire. Tecnicamente e operativamente è una pura sciocchezza. Con una D700 e 14 UMC a f/4 se metti a fuoco a 2 m un soggetto a 1 m viene sfocato e di brutto. Un Heliar o un Leica danno un "flash" supernitido alla distanza giusta e te ne accorgi subito anche dal mirino e in particolare verso il bordo, dove la focale effettiva cresce. Se vai a guardare con calma le immagini scattate in iperfocale noti benissimo la progressione del fuoco. Chi non lo vede è realmente cieco alla nitidezza e quindi non ha molta voce in capitolo. Oppure ha un Ciofegon (e non è il caso del buon UMC 14) o un corpo pure ciofeca.

Le aberrazioni sono ben controllate ai bordi da 20+ anni (dal 20/2.8 AIS) e hanno effetti diversi ben riconoscibili. Evidentemente uno non ha mai fatto le prove che dico, se no capirebbe il problema. La maggior parte degli obiettivi di oggi (e quelli che sono sopravvissuti da 20+ anni restano perché oggettivamente eccellenti) ha aberrazioni minime sul piano focale. Si tollera al bordo un coma flare che NON TOCCA LA RISOLVENZA, quella che conta, ma abbassa il contrasto a bassa frequenza. Altri obiettivi gigioni (Noct, 14-24, 58/1.4 G,...) optano per mantenere al bordo una resa a patacca poco risolvente asciugando il flare intorno.

Aberrazione sferica, coma non toccano il "nocciolo risolvente" dell'immagine del punto (PSF), ma solo l'incisione a bassa frequenza, cosa secondaria. L'astigmatismo è poi presente in modo teorico in un superwide: in un 15 mm IDEALE l'asse tangenziale della PSF sarebbe il doppio di quello sagittale (=PSF allungata verso l'angolo) e la risolvenza media dal centro al bordo cadrebbe del 30% (in media su tutti gli angoli di vista del bersaglio) al 50% (caso peggiore). E' un bell'astigmatismo contro cui non puoi e devi fare nulla, se no peggiori tutto. Un obiettivo uniforme dal centro al bordo è quindi largamente scadente al centro. E poi oggi si ragiona (come faccio io sugli array) in ottica wave, della quale Seidel diede una descrizione immaginifica: il piano focale ha spessore e nemmeno trascurabile.

Restano curvatura di campo e sfocature dovute a bassa apertura telemetrica (un 15 mm f/2.8 ha 5 mm di apertura, 15/2.8, l'occhio ne ha 10, se la scala metrica è buona è meglio calcolare in base alla vista...). Visto?
Quindi il massimo effetto è dato da sfocature sistematiche, date da curvatura di campo, VARIABILE E MOLTO, AF ingannato da aberrazioni sferiche, MAF impossibile per ragioni tecniche (un bersaglio poco contrastato e senza dettagli non è possibile da focheggiare senza un oracolo esterno, occhio umano o telemetro ottico o laser). Negare questa verità per dar fiato alla tromba dei retrodiscorsi è un'operazione deteriore in un forum. NON CI DEVE ESSERE DUBBIO SUI FATTI. La questione della nitidezza agli angoli dei superwide senza capire come la calotta del piano focale lato soggetto si adatta e come dovrebbe essere un'ideale risposta ottica è una delle follie internettiane.

Poi c'è la letale distorsione, sopportabile con correzione in PP solo se l'obiettivo parte molto bene. La LCA non esiste in pratica e la CA dovete sempre correggerla, non sono fattori pratici di qualità a queste focali.

Da ricercatore di lunga esperienza con OTTO SUPERWIDE A CASA vincenti di lunghe sfide non voglio stare più a sentire delle perodiche bolle di metano che emergono dal permafrost del chiacchiericcio sui superwide senza affrontare con chiarezza questi punti fondamentali. Sono scomodi per i commentatori di DxO & C., capisco, ma so come si progettano le ottiche. In casa Zeiss e Leica si progetta sul piano focale spesso curvo. Gli altri chi sono per contestarli, contrastarli e non seguirli?

A presto telefono.gif

Elio
Gian Carlo F
ma la profondità di fuoco cosa c'entra? E' semplicemente l'altra faccia della medaglia della profondità di campo.
Ci può servire per capire perché vediamo la polvere sul filtro passa-basso se chiudiamo a f16 con un grandangolo.
Sempre da Wikipedia....

"
In fotografia, la profondità di fuoco indica un intervallo di tolleranza nella distanza fra il piano della pellicola (o del sensore nelle fotocamere digitali) e l'elemento posteriore dell'obiettivo. Questo concetto viene talvolta confuso con quello (correlato ma diverso) di profondità di campo. La profondità di fuoco si misura generalmente in centesimi di millimetro.

Fattori che influenzano la profondità di fuoco[modifica | modifica wikitesto]

La profondità di fuoco dipende dagli stessi tre fattori da cui dipende la profondità di campo. Infatti, la profondità di fuoco aumenta:
se diminuisce l'apertura del diaframma
se aumenta la distanza del soggetto
se diminuisce la lunghezza focale

la profondità di fuoco diminuisce:
se aumenta l'apertura del diaframma
se diminuisce la distanza del soggetto
se aumenta la lunghezza focale

Una formula usata spesso per calcolare approssimativamente la profondità di fuoco consiste nel moltiplicare la lunghezza focale per il valore di f-stop (diaframma) e dividere per 1000. Per un calcolo esatto occorre raddoppiare il valore di f-stop, moltiplicare per il circolo di confusione, e moltiplicare per il valore ottenuto sommando 1 al fattore di ingrandimento (magnification). Il fattore di ingrandimento dipende dalla lunghezza focale e dalla regolazione della messa a fuoco e può essere difficile da ricavare."
marnik07
qua ti ho perso...con tutta la più buona volonta e animo scientifico...
comunque, sotto il consiglio di molti ho eseguito alcuni scatti e volevo condividerne uno che mi lascia perlplesso con lo zeiss 18
fuoco (via Live View) sui rami dell'albero principale al centro
perchè la banchina di legno e gli alberi al bordo destro sono palesemente fuori fuoco??
Ovviamente scatto remoto e specchio alzato

Ps scusate se la mia PP vi offende, ma io la svilupperei così applicando nitidezza chiarezza e tutto quanto però a destra è osceno a mio modo di vedere...
Gian Carlo F
QUOTE(pes084k1 @ Nov 14 2014, 06:12 PM) *
......................................
.....................................

Da ricercatore di lunga esperienza con OTTO SUPERWIDE A CASA vincenti di lunghe sfide non voglio stare più a sentire delle perodiche bolle di metano che emergono dal permafrost del chiacchiericcio sui superwide senza affrontare con chiarezza questi punti fondamentali. Sono scomodi per i commentatori di DxO & C., capisco, ma so come si progettano le ottiche. In casa Zeiss e Leica si progetta sul piano focale spesso curvo. Gli altri chi sono per contestarli, contrastarli e non seguirli?

A presto telefono.gif

Elio


Siamo vicini all'apoteosi!

rolubich
QUOTE(Gian Carlo F @ Nov 14 2014, 06:20 PM) *
ma la profondità di fuoco cosa c'entra? E' semplicemente l'altra faccia della medaglia della profondità di campo.
Ci può servire per capire perché vediamo la polvere sul filtro passa-basso se chiudiamo a f16 con un grandangolo.
Sempre da Wikipedia....

"
In fotografia, la profondità di fuoco indica un intervallo di tolleranza nella distanza fra il piano della pellicola (o del sensore nelle fotocamere digitali) e l'elemento posteriore dell'obiettivo. Questo concetto viene talvolta confuso con quello (correlato ma diverso) di profondità di campo. La profondità di fuoco si misura generalmente in centesimi di millimetro.

Fattori che influenzano la profondità di fuoco[modifica | modifica wikitesto]

La profondità di fuoco dipende dagli stessi tre fattori da cui dipende la profondità di campo. Infatti, la profondità di fuoco aumenta:
se diminuisce l'apertura del diaframma
se aumenta la distanza del soggetto
se diminuisce la lunghezza focale

la profondità di fuoco diminuisce:
se aumenta l'apertura del diaframma
se diminuisce la distanza del soggetto
se aumenta la lunghezza focale

Una formula usata spesso per calcolare approssimativamente la profondità di fuoco consiste nel moltiplicare la lunghezza focale per il valore di f-stop (diaframma) e dividere per 1000. Per un calcolo esatto occorre raddoppiare il valore di f-stop, moltiplicare per il circolo di confusione, e moltiplicare per il valore ottenuto sommando 1 al fattore di ingrandimento (magnification). Il fattore di ingrandimento dipende dalla lunghezza focale e dalla regolazione della messa a fuoco e può essere difficile da ricavare."



Incredibile, hai risposto senza nemmeno aprire tutti gli allegati!

Se, per la curvatura di campo, il sensore ai bordi si trova fuori dalla profondità di fuoco anche se il fuoco è perfetto al centro, evidentemente nell'immagine i bordi saranno fuori dalla profondità di campo anche se il centro è all'interno. Quindi le due cose sono correlate.

Volevo solo dimostrare quanto poca curvatura è sufficiente per far uscire dalla PdC i bordi di un immagine scattata con un 14mm a f/11.




Gian Carlo F
QUOTE(marnik07 @ Nov 14 2014, 06:24 PM) *
qua ti ho perso...con tutta la più buona volonta e animo scientifico...
comunque, sotto il consiglio di molti ho eseguito alcuni scatti e volevo condividerne uno che mi lascia perlplesso con lo zeiss 18
fuoco (via Live View) sui rami dell'albero principale al centro
perchè la banchina di legno e gli alberi al bordo destro sono palesemente fuori fuoco??
Ovviamente scatto remoto e specchio alzato

Ps scusate se la mia PP vi offende, ma io la svilupperei così applicando nitidezza chiarezza e tutto quanto però a destra è osceno a mio modo di vedere...


ma questa è tutta fuori fuoco....
Gian Carlo F
QUOTE(rolubich @ Nov 14 2014, 06:30 PM) *
Incredibile, hai risposto senza nemmeno aprire tutti gli allegati!

Se, per la curvatura di campo, il sensore ai bordi si trova fuori dalla profondità di fuoco anche se il fuoco è perfetto al centro, evidentemente nell'immagine i bordi saranno fuori dalla profondità di campo anche se il centro è all'interno. Quindi le due cose sono correlate.

Volevo solo dimostrare quanto poca curvatura è sufficiente per far uscire dalla PdC i bordi di un immagine scattata con un 14mm a f/11.



li ho aperti tutti....
Ma secondo stai spostando il problema solo specchiandolo dalla parte opposta.
Quel valore ci può interessare solo per capire quello che dicevo prima.... (la polvere..) o se un sensore è stato montato male!
cuomonat
QUOTE
volevo condividerne uno che mi lascia perlplesso con lo zeiss 18


messicano.gif messicano.gif
giovanni949
QUOTE(marnik07 @ Nov 14 2014, 06:24 PM) *
qua ti ho perso...con tutta la più buona volonta e animo scientifico...
comunque, sotto il consiglio di molti ho eseguito alcuni scatti e volevo condividerne uno che mi lascia perlplesso con lo zeiss 18
fuoco (via Live View) sui rami dell'albero principale al centro
perchè la banchina di legno e gli alberi al bordo destro sono palesemente fuori fuoco??
Ovviamente scatto remoto e specchio alzato

Ps scusate se la mia PP vi offende, ma io la svilupperei così applicando nitidezza chiarezza e tutto quanto però a destra è osceno a mio modo di vedere...

Scusami ma il tuo Zeiss è proprio un fondo di bottiglia !! laugh.gif
rolubich
QUOTE(Gian Carlo F @ Nov 14 2014, 06:37 PM) *
li ho aperti tutti....
Ma secondo stai spostando il problema solo specchiandolo dalla parte opposta.
Quel valore ci può interessare solo per capire quello che dicevo prima.... (la polvere..) o se un sensore è stato montato male!


Appunto, se il problema che il sensore ai bordi cade fuori dalla profondità di fuoco per via della curvatura di campo esiste (e può esistere perchè i numeri che ho esposto sembrerebbero confermarlo), allora si manifesta anche il problema dei bordi dell'immagine che cadono fuori dalla profondità di campo. Sono contento che alla fine tu abbia capito.




marnik07
in che senso?
uno dice che è fuori fuoco uno che è l'obbiettivo...
se serve posso postare la foto a dimensioni reali su dropbox
rolubich
QUOTE(marnik07 @ Nov 14 2014, 07:03 PM) *
in che senso?
uno dice che è fuori fuoco uno che è l'obbiettivo...
se serve posso postare la foto a dimensioni reali su dropbox


Direi proprio di sì, l'hai vista la foto che hai allegato?




marnik07
orca miseria adesso ho visto...
non capisco perchè sia venuta così!!!
ne ho uplodata un'altra spero migliore...
non capisco cosa sia successo...
rolubich
QUOTE(marnik07 @ Nov 14 2014, 07:06 PM) *
orca miseria adesso ho visto...
non capisco perchè sia venuta così!!!
ne ho uplodata un'altra spero migliore...
non capisco cosa sia successo...


Tieni la risoluzione nativa ed abbassa la qualità del Jpg fino a che non vai sotto i 5MB, dovrebbe essere sufficiente per valutare.




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