Nonostante io sia "nato" fotograficamente con il sistema reflex 35mm, ho poi avuto ed usato telemetro per lunga pezza, e tuttora affianco al corredo Nikon Dx e non, anche una splendida Leica M6 con quattro gioiellini di obiettivi Leitz dalla resa prodigiosa e dai cromatismi inarrivabili, sintesi di una tradizione fotografica piuttosto consolidata, anche se a rischio di estinzione.
In particolare, ho cominciato dopo anni di reflex con una M4p, poi mi son passate tra le mani 5 M6, un paio di Leica CL, un paio della mitica Contax T (credo la più piccola e compatta del genere, con uno spettacolare sonnar 35/2.8: praticamente una Minox 35 con telemetro e ottica zeiss); ho anche utilizzato due Contax G1 ed una Contax G2, con 28 biogon, 45/2 planar e 90/2.8 sonnar.
E' un tipo di fotografia molto diverso dall'approccio reflex; diciamo più disincantato e semplice, paradossalmente più "veloce", perchè è come se ci fossero meno "mediazioni" tra te ed il soggetto. La visione (salvo che per le Contax G) prescinde dall'ingrandimento tipico dell'ottica, e l'occhio è guidato soltanto dalle cornici luminose che delimitano la scena inquadrata. Si perde completamente la percezione della profondità di campo, perchè nel mirino è sempre tutto a fuoco.
Se questo per certi generi è limitante, per altri - tipicamente il reportage, lo scatto colto al volo e soprattutto la fotografia in scarsa luce ambiente - è invece molto d'aiuto.
Diciamo che andare a zonzo con una telemetro al collo ed un paio d'obiettivi (tanto piccoli quanto
micidiali) nelle tasche, è ancora un piacere unico, e si sposa con un certo tipo di fotografia, forse la più affascinante per me.
Occorre sempre tener presente, però, che il sistema a telemetro è molto più limitato di quello reflex, con il quale in sostanza si può benisimo fare tutto; con le telemetro ti scordi (salvo accrocchi improbabili) le prese ravvicinate, la vera telefotografia, gran parte degli automatismi e l'AF (salvo la solita Contax G).
La Nikon S3 "riedizione" è uno splendio oggetto rievocativo che, volendo, può anche essere utilizzato per scattare qualche immagine. Ma l'intento di Nikon non era certo questo, quanto quello - giustamente - autocelebrativo. Nikon ha abbandonato la produzione di apparecchi a telemetro da quanto si è affermato nel mondo professionale il sistema reflex, proprio grazie ad una fotocamera, la Nikon F del 1959, che dimostrò la sostanziale superiorità - o meglio completezza - di tale sistema rispetto alle telemetro, relegate da allora a ruoli specialistici (reportage, teatro, tribunali) o a fotografi dalla spiccata vocazione masochistica, come il sottoscritto

. Per incominciare oggi a fotografare a telemetro è meglio puntare su una Leica usata, anche senza esposimetro, come la M4P o M4II, ed uno-due obiettivi, tipicamente 35/2 e 90/2.8: se non si pretende il massimo dell'estetica, ce la si può cavare con una cifra ancora abbordabile. E questa è la sostanza; se poi si vuole anche l'oggetto "bello", è inutile andare sui surrogati delle Leica.
Non aggiungo altro