QUOTE(Hinault @ Oct 7 2009, 08:36 AM)

...ma che non mi continui a manutenere ACR, bada bene non CS3 intero ma solo il converter, che è indissolubilmente associato ad un prodotto che non più di 2 anni fa ho pagato più di 1.000€, un pò discutibile mi sembra. Almeno rendere ACR valido per più release passate non mi pare una richiesta esagerata.
.... offrire agli utenti della D5000 (e delle future) che hanno la licenza regolare NX un upgrade a NX2 a prezzo di favore se non gratis poteva essere una politica commerciale non esosa per l'azienda e soddisfacente per i clienti.
Ciao
Innanzi tutto bisogna chiarire come funziona ACR.
Nelle varie versioni di ACR gli algoritmi sono cambiati ed inoltre sono stati aggiunti nuovi controlli.
Quando si crea una nuova interfaccia per ACR su una nuova fotocamera vi sono varie cose specifiche di cui tenere conto. Vanno creati i profili colore e le decodifiche Bayer specifiche (non tutti i filtri Bayer sono identici) ed inoltre vanno regolati controlli specifici (es. la "famiglia" D3 richiede una carta calibrazione perchè l'esposimetro tende fornire circa mezzo diaframma di sovraesposizione voluta).
Quindi l'adattare ACR ad una fotocamera nuova non è affatto un lavoro banale e va verificato artigianalmente (ci sono stati casi di strani comportamenti con i WB Canon della 5D) per ottimizzare tutto.
Quindi mantenere ACR 3.x, 4.x e 5.x per TUTTE le nuove fotocamere vorrebbe dire tre linee di produzione, QA e collaudo. Inoltre Adobe rilascia temporalmente ogni 4 mesi e quindi TUTTE le versioni dovrebbero essere pronte in simultanea.
Considerate che Adobe non può fidarsi dei prototipi e dei firmware 0.99 perchè la 1.0 potrebbe variare e quindi DEVE usare macchine di produzione (più di una a campione).
Infine Adobe supporta DNG (addirittura l'ultimo convertitore crea DNG super compatibili a seconda della versione di ACR usata). Non credete che questo risolva? Il DNG contiene all'interno tutte le informazioni necessarie per lo sviluppo (anche se ovviamente un vecchio ACR può fornire risultati inferiori rispetto ad uno nuovo con nuovi algoritmi). Quindi potete vedere il convertitore DNG come "l'upgrade" di ACR gratuito che desiderate.
Questo per il lato tecnico.
Per il lato "commercial-sociale" non mi risulta che nessuna azienda mantenga compatibilità tra prodotti oltre un ragionevole lasso commerciale di tempo ed opportunità. Sarebbe come se un rivenditore facesse ampie scorte di magazzino pur sapendo che alla prima uscita di un nuovo modello le versioni attuali gli rimarranno "sullo stomaco".
Le innovazioni di ACR (che aggiunge sempre nuovi controlli e feature ogni major release a a volte anche minor) sono parte del budget di investimento e devono ritornare come utili.
Nikon ha una politica simile ma ovviamente ha accordi con Nik Software. Mantenere due linee produttive significherebbe non solo dover adattare NX alle innovazioni di NX2 (NX ed NX2 usano la libreria Nikon SDK per lo sviluppo e se tale libreria cambia bisogna cambiare i software) ma anche dover verificare che il comportameno di NX sui NEF fosse analogo a quello di NX2 in tutto e per tutto altrimenti poi la gente si lamenterebbe di "non completa compatibilità retroattiva".
Nikon ha una politica di upgrade comune a tutti gli utenti, così come Adobe e tutti gli altri produttori di tecnologie consumer e professionali. Se si facessero politiche di "upgrade differenziato" sicuramente ci sarebbero molti che si lamenterebbero del fatto che pagano l'upgrade di NX2 più di altri a parità di prodotto acquistato.
La tecnologia vive di aggiornamenti. Mai visto un telefonino modulare al quale, quando esce un nuovo standard di trasmissione, si possa aggiornare il firmware per supportarlo.
Ma nemmeno ho mai visto un'automobile a cui si possano cambiare i pezzi per aggiornarla al nuovo modello (state certi che a parte qualche modanatura il resto ha come minimo cambiato passo di viti, profilo e pure attacchi elettrici).
Anni fa una nota (molto nota e molto cara) azienda automobilistica disse a mio padre (che era nel ramo): abbiamo già pronti i modelli che usciranno tra 20 anni ma se li produciamo ora, cosa vendiamo?
Siamo sempre pronti a cercare critiche a queste politiche "tecnico-commerciali" ma dubito fortemente che se fosse l'azienda in cui lavoriamo saremmo disposti a ragionare allo stesso modo.
Ovviamente difetti conclamati scoperti troppo tardi (a volte progettuali ma molto più spesso spesso dovuti a fornitori esterni che spediscono lotti fuori standard o con QA molto ridotto) fanno arrabbiare ma il ritiro e la riparazione gratuita cercano appunto di sopperire a questo, tenuto anche conto che solo poche aziende e solo in certi settori si ha una presenza sul territorio tale da poter ovviare a tali difetti (che prima o poi capitano a tutti, credetemi) più velocemente di così. La collaborazione fattiva tra azienda, importatore, distributore e negoziante può ridurre ulteriormente il fastidio al cliente ma le reti di assistenza e distribuzione sono dimensionate per non introdurre perdite e quindi diciamo "esattamente per quello che serve per l'operatività normale".
Saluti