Aiuto - Cerca - Utenti - Calendario - Salta a fondo pagina - Versione completa  
NikonClub.it Community > NIKON SCHOOL > TECNICHE Fotografiche
Pagine: 1, 2, 3
ciro207
biggrin.gif Intanto obiettivo , da diversi anni si può scrivere anche obbiettivo... l'hanno riconosciuto lingua italiana laugh.gif

Ho fatto un po' di provo e devo dire che sono abbastanza deluso dai miei risultati. La pratica è molto utile ed io in digitale posso farne a iosa. Ma non riesco ad ottenere i rsultati voluti

Inoltre mi sembra inutile perchè almeno il 18.70 ha una scala di valori in metri pessima. Arriva fino a 2metri e poi va all'infinito. Allora io come la imposto 8metri?!

Ho provato poi con il 70.200 che ha una scala in basso più dettagliata. Però i risultati non sono come dovrebbero. Ho una sensazione di tutto a fuoco... ma di certo non lo è. Infatti mettere a fuoco a 20 metri o a 10metri seguendo le regole sopra non è certo la stessa cosa

Inoltre da quello che mi pare di aver letto in giro non è vero che va dalla metà della distanza all'infinito... ma ha un valore minimo e massimo di messa a fuoco. Sbaglio?
Lambretta S
QUOTE(silver82 @ Aug 9 2005, 08:51 AM)
Ciao a tutti!

Ho letto questa  discussione perchè mi interessa molto l'argomento!

Bella la parte teorica.....ma...

Come facciamo una volta sul campo a impostare la messa a fuoco  dell'obbiettivo a 3.78m che è la distanza iperfocale per un 50mm a f/22?

Voglio dire come ci regoliamo per impostare la distanza, visto che ad esempio nel mio caso il 50mm f/1.8 ha la scala delle distanze fino a 3m e poi passa a infinito?

Grazie a tutti!
Ciao


Ehm... il calcolo dell'iperfocale di un obiettivo è un conto... l'applicazione dell'iperfocale in ripresa è un altro... wink.gif

Sapere qual'è l'iperfocale ai vari diaframmi di ogni obiettivo che si possiede può essere un buon esercizio di memoria... ma sul campo non serve a nulla... messicano.gif

Supponiamo di aver impostato il diaframma f/11 sulla nostra fotocamera... andiamo a cercare il riferimento a f/11 sul barilotto dell'obiettivo in corrispondenza di questo posizioniamo il segno di infinito l'otto sdraiato... cerchiamo poi dalla parte opposta il riferimento a f/11 e leggiamo il valore in metri che potrebbe essere 3 metri... questo significa che scattando in queste condizioni... per via dell'iperfocale avremo a fuoco la porzione di spazio compresa tra 3 metri e l'infinito... il piano focale è e resta sempre uno solo... nel range di distanze comprese tra i due simboli del diaframma f/11 avremo una sensazione di nitidezza apparente sufficente... chiudendo a f/16 porteremo il riferimento di infinito quello massimo più avanti e di conseguenza il riferimento minimo più indietro a esempio su 2 metri quindi l'area di messa fuoco si estenderà da 2 mt all'infinito... a f/22 per lo stesso ragionamento da 1 mt all'infinito... i valori li ho messi a capocchia nella realtà dipende dalla focale dell'obiettivo i grandangoli hanno più PDF dei tele e quindi i valori cambiano di conseguenza... cool.gif
_Led_
QUOTE(silver82 @ Aug 9 2005, 09:51 AM)
Ciao a tutti!

Ho letto questa  discussione perchè mi interessa molto l'argomento!

Bella la parte teorica.....ma...

Come facciamo una volta sul campo a impostare la messa a fuoco  dell'obbiettivo a 3.78m che è la distanza iperfocale per un 50mm a f/22?

Voglio dire come ci regoliamo per impostare la distanza, visto che ad esempio nel mio caso il 50mm f/1.8 ha la scala delle distanze fino a 3m e poi passa a infinito?

Grazie a tutti!
Ciao
*



Un suggerimento potrebbe essere quello di usare l'autofocus su un punto del soggetto che so essere a diciamo 4 metri (poco più di 3,78) e poi con l'AF bloccato ricomporre in modo che tutto nel fotogramma sia oltre quel punto...funziona quasi sempre.

Un altro programmino :Barnack
ciro207
QUOTE(Lambretta S @ Aug 9 2005, 10:47 AM)
Supponiamo di aver impostato il diaframma f/11 sulla nostra fotocamera... andiamo a cercare il riferimento a f/11 sul barilotto dell'obiettivo in corrispondenza di questo posizioniamo il segno di infinito l'otto sdraiato... cerchiamo poi dalla parte opposta il riferimento a f/11 e leggiamo il valore in metri che potrebbe essere 3 metri... questo significa che scattando in queste condizioni...
*



E noi poveri digitalisti con ottiche G come dobremmo fare?! biggrin.gif laugh.gif
Lambretta S
Per chi vuole approfondire l'argomento alcuni link... wink.gif

L'iperfocale

Circolo di confusione

Nitidezza a tutti i costi

FAQ su alcuni aspetti della ripresa tra cui l'iperfocale
Lambretta S
QUOTE(ciro207 @ Aug 9 2005, 09:51 AM)
E noi poveri digitalisti con ottiche G come dobremmo fare?!  biggrin.gif  laugh.gif


E be' Ciro chi bello vuole apparire qualche cosa deve patire... se sul barilotto non ci sono i riferimenti alla PDF relativa ai vari diaframmi operativi c'è poco da fare la tecnica iperfocale non la puoi utilizzare... messicano.gif
silver82
Non è un problema solo delle ottiche della serie G, ma di tutte le ottiche che non appartengano ad una "serie superiore"!

la stesso problema si ha sul 50 mm f/1.8!


-missing
In effetti l'applicazione della tecnica è diventata quasi impossibile.
Alla mancanza di riferimenti sul barilotto si può rimediare. Ma alla limitata escursione della ghiera delle distanze non c'è soluzione.
Ho preso in mano per curiosità un 50mm di altri tempi (Pentax 1.4 M): beh, tra la minima distanza di messa a fuoco e °° c'è un'escursione di ben oltre 180°. In certi obiettivi moderni saranno si e no 20-25°, e tra 2m e °° ci sta un movimento di pochi mm.
-missing
Naturalmente, se uno ci tiene proprio si può portare in borsa un brogliaccio di tabelle e una fettuccia metrica, ma non è molto comodo.
ciro207
Dopo ancora diversi tentativi ho rinunciato all'uso di questa tecnica, particolarmente difficile con le ottiche a mia disposizione. Continuerò ad usare l'esperienza ad usare il diaframma che preferisco e la messa a fuoco dove voglio la massima nitidezza laugh.gif
_Led_
QUOTE(ciro207 @ Aug 11 2005, 08:01 AM)
Dopo ancora diversi tentativi ho rinunciato all'uso di questa tecnica, particolarmente difficile con le ottiche a mia disposizione. Continuerò ad usare l'esperienza ad usare il diaframma che preferisco e la messa a fuoco dove voglio la massima nitidezza  laugh.gif
*



Io invece resto convinto che usando l'AF (che, di fatto, è un misuratore di distanze) e, spannometricamente, il nostro cervello, qualche risultato si può ottenere.
-missing
QUOTE(Led566 @ Aug 11 2005, 08:26 AM)
....Io invece resto convinto che usando l'AF (che, di fatto, è un misuratore  di distanze) e, spannometricamente, il nostro cervello, qualche risultato si può ottenere....

Basarsi sull'autofocus è corretto.
Ricavata la distanza iperfocale dalle tue tabelle (ad es, 50mm a f16 = circa 6 metri per il circolo di confusione Zeiss di 0.025) ti sposti in prossimità di un oggetto qualsiasi, poi torni indietro di 6 passi (o di 630 cm se hai una fettuccia) e metti a fuoco su quell'oggetto. Blocchi l'autofocus, ricomponi e scatti.
Così la scala delle distanze manco la guardi, ovviamente.
Se non ho capito male fai così. Io pure.
Ciao
_Led_
QUOTE(paolodes @ Aug 11 2005, 09:02 AM)
QUOTE(Led566 @ Aug 11 2005, 08:26 AM)
....Io invece resto convinto che usando l'AF (che, di fatto, è un misuratore  di distanze) e, spannometricamente, il nostro cervello, qualche risultato si può ottenere....

Basarsi sull'autofocus è corretto.
Ricavata la distanza iperfocale dalle tue tabelle (ad es, 50mm a f16 = circa 6 metri per il circolo di confusione Zeiss di 0.025) ti sposti in prossimità di un oggetto qualsiasi, poi torni indietro di 6 passi (o di 630 cm se hai una fettuccia) e metti a fuoco su quell'oggetto. Blocchi l'autofocus, ricomponi e scatti.
Così la scala delle distanze manco la guardi, ovviamente.
Se non ho capito male fai così. Io pure.
Ciao
*



Il tuo metodo è ancora più preciso di quello che avevo in mente io! Pollice.gif
marvin74
Cari tutti, voglio partecipare anch'io a questo splendido thread inserendo altro materiale tecnico, mettendo quindi ancora carne al fuoco a beneficio di tutti (specie chi è alle prime armi, i "vecchi" sono già rodati al riguardo).

Avete parlato di sistema di calcolo ed io vorrei proporvi quello ufficiale con l'indicazione del Circolo di Confusione nonché il mio metodo di utilizzo del tutto, sul campo.
Prendo come esempio la D70, che possiedo, e che è stata già usata come riferimento a partire dal 3° o 4° post in questo 3d. Per me questo sistema è il più congeniale e semplice basta solo sapere che il Circolo di Confusione per il sensore della D70 è stabilito in 0,0196.
(((Non chiedetemi il come si ottiene ... perché è lungo da spiegare. Da una ricerca su San Google lo troverete, in fondo è lo stesso calcolo che pone il CoC a circa 0,030 sul 24x36 quindi se accettiamo quello senza fasciarci la testa, vada per il 0,0196 sul sensore della D70)))

Veniamo al dunque, formula (presa dal sito di Nadir http://www.nadir.it/tec-crea/circolo-confusione/default.htm) e relativa tabella costruita con un foglio di calcolo e che porto sempre dietro stampata:

user posted image

Bene, a cosa serve sta roba? E perché me lo sono fatto per il 18-70 del kit? E perché anche per il 28mm ed il 50mm che in realtà hanno già la scala iperfocale sopra impressa? E perché alcuni valori sono evidenziati in grigio?

Procediamo con ordine:
La risposta del 28 e del 50 ve la scrivo in un altro post sennò pasticcio tutto.

Passo 1
Prendiamo per ora solo il 18-70 del kit come riferimento. Per tutti quelli che ce l'hanno prendetelo in mano e guardate la finestrella da cui si riesce a vedere la scala della messa a fuoco. Sbaglio o il valore più alto prima dell'infinito è 2 metri?
Bene questo vuol dire che se dovete "scegliere" un valore di fuoco fino a 2 metri potete farlo senza alcun ausilio di misurazione esterna ... giusto??

Passo 2
Avete sicuramente visto in televisione alcuni fotogiornalisti "sfortunati" che devono alzare la fotocamera sopra la testa dei colleghi che stanno davanti per fotografare un personaggio o un evento che altrimenti non sarebbe possibile fotografare (in maniera standard potrebbe solo fotografare la schiena dei suoi colleghi).
Come fa ad essere sicuro che sia tutto a fuoco? Un vecchio segreto dei fotogiornalisti di "assalto" è l'uso della tabellina sopra (naturalmente per l'obiettivo ed il formato che si sono portati dietro - pellicola, sensore DX, etc.).

Passo 3
Ci troviamo nelle stesse condizioni dell'esempio e vogliamo fotografare alzando la fotocamera con il braccio impossibilitati a vedere l'oculare come facciamo?
Semplice: tabellina!
* Il nostro 18-70 sarà su 18mm
* Manual focus e a seconda delle condizioni di luce usate il diaframma da 8 a 16.
* Supponiamo che potete usare f11 ... girate la ghiera del fuoco su 1,5m come evidenziato dalla tabella, alzate la fotocamera sulla testa di quelli che vi stanno davanti e scattate.

(Avete appena applicato la regola dell'iperfocale e siete sicuri che tutto quello che va da 75 cm all'infinito è tutto nitido (o a fuoco ... come preferite.)

Avete quindi anche capito la risposta al perché ci sono dei valori in grigio nella tabella. Quelli sono i valori di Manual focus che posso impostare senza ulteriori ausili, basta scegliere il valore sulla finestrella delle distanze del 18-70 dell'esempio. Purtroppo dopo i 2 metri c'è solo l'infinito e non è possibile avere la certezza di trovarsi a N metri se non con altri ausili (e sono stati spiegati bene nei post precedenti).

Un altro esempio: se uscite per fare street fotografy, in posti dove gli eventi accadono in maniera molto veloce, (una manifestazione di sciopero per esempio, o tafferugli dopo una partita di calcio), quindi non avrete tempo per tutte le variabili fotografiche in gioco, compreso l'autofocus; tenetevi in "manual focus 2m" sul 18mm ad f8, oppure "Manual Focus 2m" sul 24mm ad f14 (oppure un altro valore in grigio della tabella) e potrete scattare "spendendo" il poco tempo che avete per catturare l'azione pensando all'inquadratura e a nient altro (al fuoco ci pensa l'iperfocale da 1 metro in avanti). Con il 18mm o il 24mm in una giornata non troppo scura non c'è nemmeno bisogno di preoccuparsi per l'esposizione, quindi il diaframma lo posso scegliere in funzione dell'Iperfocale

Ultimo esempio in questo caso con foto:
user posted image

Niente cavalletto, 18mm, massimo diaframma applicabile per avere un tempo accettabile f8. Come faccio ad avere tutto nitido con "solo" f8, dall'asfalto in primo piano all'infinito?
Manual Focus e 2 metri sulla scala con il 18-70 (come da tabella). Tutto a fuoco da 1 metro all'infinito, quindi ho scattato la foto in modo che la parte bassa del fotogramma, l'asfalto, fosse almeno ad 1m da me (facile visto che sono alto quasi 1,90m)

La foto di per se non è un granché visto che "purtroppo" si vede il flare in diversi punti ma mi serviva per far capire il concetto.

Sono stato lunghissimo, spero non me ne vogliate e possiate trovare interessante quanto detto!

saluti
vincenzo
simone_chiari
3d interessantissimo ho provato a fare alcune prove ed ho trovato 2 problemi:

1) sul 50 in mio possesso posso misurare la distanza da 0.45 a 3 mt e poi c'é subito l'infinito come faccio a mettere a fuoco ad es: da 20mt a infinito?

2) ho provato a rifare la tabella del 35mm: 35x35=1225:30=40,83:2.8= 14.58 dove é l'errore?

hmmm.gif

Ciao
Simone
Scozzarella
Marvin74, mancano le immagini.


Angelo Scozzarella
marvin74
QUOTE(Scozzarella @ Nov 12 2005, 02:33 PM)
Marvin74, mancano le immagini.
Angelo Scozzarella
*



Arcibaccolina con quanto ritardo mi sono accorto di questa ROBA!.

Chiedo scusa e le metto adesso. Magari qualcuno rileggendo il tutto ... rimetterà in moto questo 3d!

Le avevo postate su qualche sito che permetteva il redirect e che adesso non lo consente più!

Un saluto
Vincenzo
Andrea Sorrentino
grazie.gif Vincenzo!! e dire che non ci speravo più wink.gif
bradipo.sl
Guardate un pò che cosa ho scovato su profondità di campo e iperfocale.
Francamente non ho compreso proprio tutto.
Iperfocale ?????
alessandro.sentieri
QUOTE(bradipo.sl @ Jul 2 2006, 09:55 PM)
Guardate un pò che cosa ho scovato su profondità di campo e iperfocale.
Francamente non ho compreso proprio tutto.
Iperfocale ?????
*



grazie.gif molto interessante

Ciao
Ale
yarosia
http://digilander.libero.it/cornholio.1985/Iperfocale.xls

ho fatto una piccola tabella in excel per l'iperfocale... dovrebbe essere la formula "giusta" da quanto ho capito dal 3D... se c'è qualche errore fatemelo sapere e correggo il link!!! fatene buon uso!!!
morgan80
iperfocale = ad un dato diaframma, è la distanza di messa a fuoco che permette la massima profondità di campo
bladerunnerx
sulla D70s con l'obiettivo 18-70, se metto in manual focus, la ghiera di messa a fuoco ha soltanto i valori: 0.7/1/2/infinito.
La mia domanda è:
se volessi mettere a fuoco per esempio a 6 metri come faccio ad impostare con esattezza la distanza?

ciao
morgan80
usi l'autofocus su un soggetto a 6m e ci fai una tacca...la prossima volta hai il riferimento...purtroppo non c'è altro modo...
Gothos
io utilizzo l'autofocus su di un oggetto che ha la distanza voluta, poi metto la levetta dell'autofocus su manuale, ricompongo, premo a metà via per la corretta esposizione e voilà ... tecnica dell'iperfocale che funziona anche per gli obbiettivi di tipo G. biggrin.gif
LightPainting
Vi segnalo questo link per il calcolo online dell'iperfocale.
Ciao

http://www.photorevolt.com/modulo.hyperfocalchart.html
Francesco Martini
Dal momento che avete rispolverato questa discussione interessante....
Quella dell'iperfocale e' una tecnica che uso spesso, dal momento che amo la profondita' di campo estrema. Non faccio assolutamente nessun calcolo, ma "a occhio"... biggrin.gif Chiudo a f8..o f11...e faccio la messa a fuoco un po' piu' in la' del soggetto piu' vicinno....in modo da "spalmare" la profondita' di campo davanti e dietro al punto di fuoco....Qui, per esempio, la messa a fuoco e' su quelle zolle sotto il cingolo destro dell'escavatore...Funziona sempre!!!!! biggrin.gif
Francesco Martini
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
Gianni_Casanova
QUOTE(Francesco Martini @ Sep 5 2006, 11:19 AM) *

...Non faccio assolutamente nessun calcolo, ma "a occhio"... biggrin.gif Chiudo a f8..o f11...e faccio la messa a fuoco un po' piu' in la' del soggetto piu' vicinno....in modo da "spalmare" la profondita' di campo davanti e dietro al punto di fuoco....



Pollice.gif dalla teoria alla pratica....o ancora meglio ...più della mente poté l'uso...e per continuare (come mi diceva mio nonno incisore di zolle)...val più la pratica che la grammatica,
un saluto, gianni
morgan80
ottimo esempio di "praticizzazione" della teoria Martini!

e l'hai fatto con una foto a dir poco splendida...
yarosia
Errata Corrige

Ragazzi perdonatemi!!! nel vecchio file xls che avevo postato, la distanza in metri dell'iperfocale, era calcolata con un CoC di pari a 0.030. Ora ho messo la possibilità di scegliere il CoC (quello standard è 0.0196) le distanze sempre in metri!! Questa versione "dovrebbe" essere corretta. Contattatemi per eventuali errori... scusate ancora comunqueee!!! ph34r.gif
Pietro75
ottimo 3d guru.gif
Pietro75
QUOTE(marvin74 @ Aug 12 2005, 05:12 PM) *

Cari tutti, voglio partecipare anch'io a questo splendido thread inserendo altro materiale tecnico, mettendo quindi ancora carne al fuoco a beneficio di tutti (specie chi è alle prime armi, i "vecchi" sono già rodati al riguardo).

Avete parlato di sistema di calcolo ed io vorrei proporvi quello ufficiale con l'indicazione del Circolo di Confusione nonché il mio metodo di utilizzo del tutto, sul campo.
Prendo come esempio la D70, che possiedo, e che è stata già usata come riferimento a partire dal 3° o 4° post in questo 3d. Per me questo sistema è il più congeniale e semplice basta solo sapere che il Circolo di Confusione per il sensore della D70 è stabilito in 0,0196.
(((Non chiedetemi il come si ottiene ... perché è lungo da spiegare. Da una ricerca su San Google lo troverete, in fondo è lo stesso calcolo che pone il CoC a circa 0,030 sul 24x36 quindi se accettiamo quello senza fasciarci la testa, vada per il 0,0196 sul sensore della D70)))

Veniamo al dunque, formula (presa dal sito di Nadir http://www.nadir.it/tec-crea/circolo-confusione/default.htm) e relativa tabella costruita con un foglio di calcolo e che porto sempre dietro stampata:

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Bene, a cosa serve sta roba? E perché me lo sono fatto per il 18-70 del kit? E perché anche per il 28mm ed il 50mm che in realtà hanno già la scala iperfocale sopra impressa? E perché alcuni valori sono evidenziati in grigio?

Procediamo con ordine:
La risposta del 28 e del 50 ve la scrivo in un altro post sennò pasticcio tutto.

Passo 1
Prendiamo per ora solo il 18-70 del kit come riferimento. Per tutti quelli che ce l'hanno prendetelo in mano e guardate la finestrella da cui si riesce a vedere la scala della messa a fuoco. Sbaglio o il valore più alto prima dell'infinito è 2 metri?
Bene questo vuol dire che se dovete "scegliere" un valore di fuoco fino a 2 metri potete farlo senza alcun ausilio di misurazione esterna ... giusto??

Passo 2
Avete sicuramente visto in televisione alcuni fotogiornalisti "sfortunati" che devono alzare la fotocamera sopra la testa dei colleghi che stanno davanti per fotografare un personaggio o un evento che altrimenti non sarebbe possibile fotografare (in maniera standard potrebbe solo fotografare la schiena dei suoi colleghi).
Come fa ad essere sicuro che sia tutto a fuoco? Un vecchio segreto dei fotogiornalisti di "assalto" è l'uso della tabellina sopra (naturalmente per l'obiettivo ed il formato che si sono portati dietro - pellicola, sensore DX, etc.).

Passo 3
Ci troviamo nelle stesse condizioni dell'esempio e vogliamo fotografare alzando la fotocamera con il braccio impossibilitati a vedere l'oculare come facciamo?
Semplice: tabellina!
* Il nostro 18-70 sarà su 18mm
* Manual focus e a seconda delle condizioni di luce usate il diaframma da 8 a 16.
* Supponiamo che potete usare f11 ... girate la ghiera del fuoco su 1,5m come evidenziato dalla tabella, alzate la fotocamera sulla testa di quelli che vi stanno davanti e scattate.

(Avete appena applicato la regola dell'iperfocale e siete sicuri che tutto quello che va da 75 cm all'infinito è tutto nitido (o a fuoco ... come preferite.)

Avete quindi anche capito la risposta al perché ci sono dei valori in grigio nella tabella. Quelli sono i valori di Manual focus che posso impostare senza ulteriori ausili, basta scegliere il valore sulla finestrella delle distanze del 18-70 dell'esempio. Purtroppo dopo i 2 metri c'è solo l'infinito e non è possibile avere la certezza di trovarsi a N metri se non con altri ausili (e sono stati spiegati bene nei post precedenti).

Un altro esempio: se uscite per fare street fotografy, in posti dove gli eventi accadono in maniera molto veloce, (una manifestazione di sciopero per esempio, o tafferugli dopo una partita di calcio), quindi non avrete tempo per tutte le variabili fotografiche in gioco, compreso l'autofocus; tenetevi in "manual focus 2m" sul 18mm ad f8, oppure "Manual Focus 2m" sul 24mm ad f14 (oppure un altro valore in grigio della tabella) e potrete scattare "spendendo" il poco tempo che avete per catturare l'azione pensando all'inquadratura e a nient altro (al fuoco ci pensa l'iperfocale da 1 metro in avanti). Con il 18mm o il 24mm in una giornata non troppo scura non c'è nemmeno bisogno di preoccuparsi per l'esposizione, quindi il diaframma lo posso scegliere in funzione dell'Iperfocale

Ultimo esempio in questo caso con foto:
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Niente cavalletto, 18mm, massimo diaframma applicabile per avere un tempo accettabile f8. Come faccio ad avere tutto nitido con "solo" f8, dall'asfalto in primo piano all'infinito?
Manual Focus e 2 metri sulla scala con il 18-70 (come da tabella). Tutto a fuoco da 1 metro all'infinito, quindi ho scattato la foto in modo che la parte bassa del fotogramma, l'asfalto, fosse almeno ad 1m da me (facile visto che sono alto quasi 1,90m)

La foto di per se non è un granché visto che "purtroppo" si vede il flare in diversi punti ma mi serviva per far capire il concetto.

Sono stato lunghissimo, spero non me ne vogliate e possiate trovare interessante quanto detto!

saluti
vincenzo



DOPO GIORNI E GIORNI DI LEGGI qua e leggi là forse ho capito da questo post............

Ma un dubbio mi rimane..........
conti alla mano, avendo io un D50 (dovrebbe essere uguale alla D 70 x il circolo confuso biggrin.gif 0.0196),non è che con il 18/70 montato,anzichè prendere in cosiderazione i valori del 18 devo prendere quelli del 27(18 x 1.)???????

Grazie a tutti biggrin.gif
Pietro75
.......poi mi son ritrovato a leggere digital camera dove mi trovo una tabella precompilata...........

esempio

focale 50 f11 iperfocale 6.3 metri
f16 4.3 metri
f22 3.1 metri

hmmm.gif hmmm.gif hmmm.gif hmmm.gif hmmm.gif
alcarbo
QUOTE(EmilLask @ Jan 27 2005, 04:21 PM) *

Spero che lo sforzo per essere semplici e chiari non faccia venire voglia anche a chi non ha adeguai strumenti di cimentarsi in complicate operazioni di controllo matematico.
Il consiglio che mi sento di dare a chi ama la fotografia più della fisica ottica è quello di provare.

Ma per provare occorre avere dei punti di partenza e a questo punto è superfluo ripetere quanto ho già scritto.

Fate riferimento a quelle semplici formule, senza pretendere di fare calcoli al volo.
Grandissimi fotografi del passato e del presente utilizzano tabelle già pronte, adatte alla loro attrezzatura e dopo avere chiaro in mente che cosa vogliono ottenere (questo è e rimane l'aspetto principale) consultano le tabelle e lo ottengono, talvolta anche con piccoli ritocchi caso per caso.
L'amico de Forum "mavieni" forse non ha seguito i precedenti interventi o forse non sono riuscito ad essere sufficientemente chiaro.

Allora ci riprovo, spero senza annoiare.
Mettere a fuoco a 20 metri e ottenere un fuoco da quasi 7 metri all'infinito non ci dà alcuna informazione sulla distanza iperfocale.
Nel caso dell'esempio da lui riportato, cioè un 50mm a f8, la distanza iperfocale è di circa 10 metri e mezzo se adotto un circolo di confusione i 30 microns e di 15 metri e mezzo se adotto un circolo di confusione di 20 microns.
Nel primo caso avrò un tutto a fuoco che va da 5 metri all'infinito e nel secondo caso da quasi otto metri all'infinito.
E' chiaro che focheggiando ad una distanza maggiore della distanza iperfocale il fuoco all'infinito sarà assicurato e nel fuoco anteriore avrò un guadagno ancora maggiore.
La distanza iperfocale mi indica il massimo campo di messa a fuoco possibile.
con lo stesso 50mm a f8 e con un circolo di confusione di 30 microns il massimo che potrò avere a fuoco va da 5 metri all'infinito focheggiando a 10 metri.

Tuttavia, ho già scritto che con il sensore di una digitale non full frame il calcolo riportato da "mavieni", e ripreso da un software (forse il Calculator di Bob Atkins? E' un ottimo modello, basta farne un buon uso), va modificato moltiplicando la focale scelta per 1,37 nel caso di un sensore con fattore 1,5, ma per approssimazione va bene anche 1,5. Questo perchè un sensore più piccolo richiede un adattamento della lunghezza focale (non perchè il 50mm diventi un 75mm, sciocchezza già ampiamente chiarita sul Forum, ma perchè varia la porzione di immagine proiettata sul sensore) e un adattamento delle dimensioni del circolo di confusione.



Questa descrizione dell'iperfocale merita un up di 2 anni Pollice.gif grazie.gif
Quella altrettanto valida di Marvin è appena qui sopra
gmeroni
Allora ragazzi, mi son letto tuttto il topic però mi rimane un dubbio, in alcuni siti che generato le distanzi iperfocali viene richiesta la "distanza" è intesa la distanza del nostro soggetto ?

Se si uno come fa a farsi una tabella se ogni volta cambia soggetto ed è ad una distanza diversa??....

Io ho creato questa tabella...E' giusta??

http://img43.imageshack.us/img43/7989/immagine1tvp.png
gmeroni
Ragazzi, nessuno mi chiarisce questo concetto sulla distanza ?
dox2000
QUOTE(EmilLask @ Jan 27 2005, 12:45 AM) *
Ci provo!

Hai ragione tu l'iperfocale non è un concetto così banale come si vorrebbe far credere leggendo alcuni manuali o alcune riviste. Anzi, da un punto di vista strettamente di fisica ottica è molto complesso.
Credo, però, che tu sia interessato come fotografo o fotoamatore.
Allora forse è possibile raggiungere un compromesso semplice e chiaro.

La distanza iperfocale è quella distanza a cui è necessario mettere a fuoco per ottenere una profondità di campo che va dalla metà della distanza iperfocale all'infinito.
Se la distanza iperfocale è 40 cm allora nella foto tutti gli oggetti che si trovano tra 20 cm e l'infinito saranno a fuoco (per adesso è superfluo approfondire che cosa si intende per "a fuoco").

Ti starai domandando: ma come si fa a sapere a quale distanza devo mettere a fuoco per ottenere questo risultato?
Ecco, questo dipende dalla lunghezza dell'obiettivo e dal diaframma impostato.
In parole ancora più semplici: di ogni obiettivo è possibile sapere preventivamente quali sono le diverse distanze iperfocali per ogni valore di diaframma.

Come si ottiene questo valore? Applicando complesse formule, che però possono essere ricondotte ad una semplice formuletta messa a punto da Dani Ferrari: Numero Guida Iperfocale diviso diaframma di lavoro.

Come si ottiene il Numero Guida Iperfocale? Moltiplicando la lunghezza focale dell'obiettivo per se stessa e dividendo il prodotto per 30.
Esempio: ho un 50 millimetri, il Numero Guida Iperfocale sarà uguale a 50 per 50 diviso 30, cioè 83.

Per ottenere la distanza iperfocale dividi il numero 83 per il diaframma che vuoi utilizzare. Ad esempio se utilizzi il diaframma 4 allora basterà calcolare 83 diviso 4 e avrai come risultato poco più di 20.
Se metti a fuoco a 20 metri con un 50 millimetri e diaframma 4 avrai come risultato un tutto a fuoco che va da 10 metri all'infinito. Se al posto di 4 utilizzi un diaframma 8 allora 83 diviso 8 ti darà poco più di dieci e se metti a fuoco, sempre con il tuo 50 ma con diaframma 8, a dieci metri otterrai un tutto a fuoco che va da 5 metri all'infinito.

Se ti appassiona questo tipo di fotografia allora ti converrà realizzarti qualche tabella adeguata alle ottiche che utilizzi e che ti risparmierà la fatica di dovere ogni volta ricalcolarti tutto.

Solo a titolo di esempio la tabellina sarebbe fatta così:
35mm: 2,8 27,3 m / 3,5 21,9m / 4 19,1m / 5,6 13,7m / 8 9,6m / 11 7m / 16 4,8m / 22 3,5m / 32 2,4m.

Allora con il tuo obiettivo 35mm se vuoi che sia tutto a fuoco da poco più di un metro all'infinito ti basterà impostare diaframma 32 e posizionare il fuoco a 2,4m e tutto sarà fatto.
Luce o cavalletto permettendo.

Facci sapere.


Ti devo fare veramente i complimenti per come sei riuscito a spiegare il concetto.
Approfitto dunque anche io per porgerti un paio di domande :

1 ) io ho una D300 quale moltiplicatore devo usare per calcolare il numero guida ?

2) per vedere se avevo capito il concetto ho provato a fare dei calcoli utilizzando 1,5 come fattore moltiplicatore :

ottica 70 mm f3.5 :

...e quindi

..70*1,5 = 105...105*105/30 = 367,5...367,5/3.5 = 105...105/2 = 52,5...

e qui cade l'asino...questo 52,5 cosa mi rappresenta? non penso sia la distanza di messa a fuoco...viceversa dovrei e potre mettere direttamente infinito...giusto?

saluti
a
dox2000
Ti devo fare veramente i complimenti per come sei riuscito a spiegare il concetto.
Approfitto dunque anche io per porgerti un paio di domande :

1 ) io ho una D300 quale moltiplicatore devo usare per calcolare il numero guida ?

2) per vedere se avevo capito il concetto ho provato a fare dei calcoli utilizzando 1,5 come fattore moltiplicatore :

ottica 70 mm f3.5 :

...e quindi

..70*1,5 = 105...105*105/30 = 367,5...367,5/3.5 = 105...105/2 = 52,5...

e qui cade l'asino...questo 52,5 cosa mi rappresenta? non penso sia la distanza di messa a fuoco...viceversa dovrei e potre mettere direttamente infinito...giusto?

saluti

pippinital
QUOTE(dox2000 @ Jul 14 2009, 12:19 PM) *
Ti devo fare veramente i complimenti per come sei riuscito a spiegare il concetto.
Approfitto dunque anche io per porgerti un paio di domande :

1 ) io ho una D300 quale moltiplicatore devo usare per calcolare il numero guida ?

2) per vedere se avevo capito il concetto ho provato a fare dei calcoli utilizzando 1,5 come fattore moltiplicatore :

ottica 70 mm f3.5 :

...e quindi

..70*1,5 = 105...105*105/30 = 367,5...367,5/3.5 = 105...105/2 = 52,5...

e qui cade l'asino...questo 52,5 cosa mi rappresenta? non penso sia la distanza di messa a fuoco...viceversa dovrei e potre mettere direttamente infinito...giusto?

saluti

scusate se mi intrometto.
premetto che mi piace moltissimo fare foto col grandangolare e col tutto a fuoco;
premetto che ho affrontato il problema dell'iperfocale già una trentina di anni fa:
vorrei permettermi di darvi un piccolo suggerimento:
se vi soffermate a guardare un'ottica qualsiasi (non le dx) non vi sorge spontanea la domanda seguente: cosa ci fanno tutte quelle lineette e quei numeretti incisi sul barilotto?
la risposta potrebbe lasciarvi di stucco!
le case costruttrici di ottiche si sono poste il problema dell'iperfocale e l'hanno semplificato riportando in ogni ottica tutti quei calcoli e tutte quelle tabelline di cui si è parlato in questo blog:
basta far muovere una piccola ghiera (di cui magari ci siamo chiesti a cosa potesse servire) con riportati dei numeri (in metri) da 0,.. qualcosa ad infinito e mettere l'infinito in direzione del diaframma scelto e leggere sull'altro lato della serie di numeri quale distanza corrisponde allo stesso diaframma. questa misura è la minima distanza in cui il soggetto è a fuoco.
semplice no?
per esempio ho davanti un 28 mm se decido di usare una chiusura di diaframma metti 22, posiziono la piccola ghiera con infinito sul 22 e dall'altro lato mi ritrovo, in corrispondenza di 22, 0,6; cioè mi ritrovo una profondità di campo che va da 60 cm all'infinito.
salve a tutti
F.Giuffra
La ghiera con i numeri non c'è più nelle ottiche recenti, e comunque han talmente pochi numeri che la loro utilità è minima.

Come trovo il circolo di confusione della D90 e della D3x, che avendo più pix permettono un ingrandimento maggiore della D70 e della D3?

grazie.gif
cuomonat
QUOTE(F.Giuffra @ Jul 14 2009, 01:03 PM) *
La ghiera con i numeri non c'è più nelle ottiche recenti, e comunque han talmente pochi numeri che la loro utilità è minima.

Come trovo il circolo di confusione della D90 e della D3x, che avendo più pix permettono un ingrandimento maggiore della D70 e della D3?

grazie.gif

Come puoi vedere qua il circolo di confusione è lo stesso per categoria di sensore e non di pixel:

http://www.dofmaster.com/digital_coc.html
F.Giuffra
QUOTE(cuomonat @ Jul 14 2009, 02:54 PM) *
Come puoi vedere qua il circolo di confusione è lo stesso per categoria di sensore e non di pixel:

http://www.dofmaster.com/digital_coc.html


Il circolo di confusione dipende dall'ingrandimento di visione o di stampa, maggiormente ingrandisco una foto e più ingrandisco il circolo di confusione.

La D3x ha un maggior numero di pix della D3 e quindi la possibilità di ingrandire maggiormente, è l'unico vantaggio che ha a fronte di molti e pesanti svantaggi, ma la ha! Non può avere la stessa grandezza del circolo di confusione della D3, e così pure la D90 e la D70. A meno che non ci limiti a visionare le foto sul display della fotocamera o a stamparle in formato cartolina con la D3x.
maxiclimb
Domanda per Fabrizio:

agli arcaici tempi della pellicola, se nella mia gloriosa F100 passavo da una Ilford HP5 a una Fuji Velvia, cambiava anche il circolo di confusione?
Per chi non le conosce, la prima è una negativa BN 400iso con grana a pallettoni, la seconda una diapositiva colore con grana finissima.
smile.gif


F.Giuffra
Il circolo cambia se tu stampi o visualizzi la foto a dimensioni maggiori. Se stampi a dimensioni maggiori a quelle che permetterebbe il dettaglio che c'è nella tua foto in pratica si "sfuoca" tutto, non appaiono altri dettagli. Se la grana a pallettoni copre il tuo circolo di confusione sei a posto, la foto farà pena ma chiudendo di più il diaframma non avresti migliorato nulla, quindi hai raggiunto il tuo diaframma ideale per quella pellicola o sensore che sia.

Una vittoria di Pirro.
cuomonat
QUOTE(F.Giuffra @ Jul 14 2009, 04:45 PM) *
Il circolo di confusione dipende dall'ingrandimento di visione o di stampa, maggiormente ingrandisco una foto e più ingrandisco il circolo di confusione.

...

Il CdC non dipende affatto dall'ingrandimento né dalla risoluzione ma esclusivamente dal formato del sensore.



maxiclimb
Il circolo di confusione non è un valore matematico che si calcola, ma un valore arbitrario che si sceglie!
Convenzionalmente, si assume un valore più o meno standard che dipende dalla capacità dell'occhio umano di distinguere i particolari.
E' spiegato molto bene e con semplicità anche su Wikipedia

Dimensioni di grana e pixel non c'entrano nulla.
Il concetto si basa solo sul fatto che ad una determinata distanza di osservazione, si riescono a distinguere particolari di una data dimensione, e quindi i vari formati di pellicola dovranno subire ingrandimenti più o meno spinti per ottenere le stesse dimensioni finali.
Più è grande il formato, meno ingrandimenti dovrà subire, maggiore può essere il circolo di confusione.

Tutto il discorso fila se lo scopo è ottenere stampe di uguale formato, e se guardo queste stampe dalla distanza corretta.

Se voglio stampe più grandi conservando nitidezza, sarà necessario adottare circoli di confusione più piccoli.
Dico "adottare" perchè il CdC è un valore del tutto arbitrario, tant'è vero che i vari produttori di ottiche talvolta usano valori diversi nei loro calcoli.
Per esempio, tornando in tema, la PDC apparente dipende (nei calcoli) anche dal CdC adottato.
Ma i calcoli ci dicono soltanto quello che in teoria dovremmo vedere, riferendoci alla PdC.
Poi l'occhio vede quello che gli pare!

Questa discussione si riallaccia perfettamente a quella, un po' turbolenta, sulla D3x che cambierebbe le regole...
http://www.nikonclub.it/forum/index.php?sh...nsore+della+d3x

I ragionamenti e le opinioni sono le stesse: dipende dall'uso che si fa degli strumenti.
La regola del mosso, il CdC, la PdC sono tutti concetti che hanno sempre funzionato e funzionano ancora, se si usa la fotografia come si è sempre fatto.

Se si cambia il modo di fruizione, anche alcuni punti che fino ad ora erano fermi, possono venire messi in discussione.
Non per questo le regole non sono valide, semplicemente si gioca un'altra partita.
cuomonat
QUOTE(F.Giuffra @ Jul 14 2009, 09:04 PM) *
Il circolo cambia se tu stampi o visualizzi la foto a dimensioni maggiori. Se stampi a dimensioni maggiori a quelle che permetterebbe il dettaglio che c'è nella tua foto in pratica si "sfuoca" tutto, non appaiono altri dettagli. Se la grana a pallettoni copre il tuo circolo di confusione sei a posto, la foto farà pena ma chiudendo di più il diaframma non avresti migliorato nulla, quindi hai raggiunto il tuo diaframma ideale per quella pellicola o sensore che sia.

Una vittoria di Pirro.

Insisti?

Il valore che cambia in base alla risoluzione non è il CdC ma il circolo di dettaglio minimo (CDm).

"Dal rapporto tra il CDm reale calcolato e il CdC ammesso per il formato si ricava la distanza di visione minima della stampa (DVm), in funzione della diagonale della stampa.".

Se vuoi ti mostro un link dove puoi leggere queste cose.
cuomonat
In sintesi nel caso della D3x che ha risoluzione doppia rispetto alla D3 il CDm risulta di valore 1/2 rispetto al CdC ammesso per il sensore: Il risultato è che si può osservare la stampa a distanza circa la metà: se per la D3 la distanza minima di osservazione è 50cm per la D3x sarà 25cm. Tutto qui.
F.Giuffra
QUOTE(cuomonat @ Jul 15 2009, 01:04 PM) *
Insisti?

Il valore che cambia in base alla risoluzione non è il CdC ma il circolo di dettaglio minimo (CDm).
In sintesi nel caso della D3x che ha risoluzione doppia rispetto alla D3 il CDm risulta di valore 1/2 rispetto al CdC ammesso per il sensore: Il risultato è che si può osservare la stampa a distanza circa la metà: se per la D3 la distanza minima di osservazione è 50cm per la D3x sarà 25cm. Tutto qui.

Insisto, scusami ma non posso dirti "non è vero ma ci credo" come Galileo davanti alla sacra inquisizione.

Il tuo ragionamento è semplice, lineare, elementare, ma sbagliato.
Ti ricordi alle elementari che spiegavano che le superfici aumentano al quadrato? Significa che se tua hai una immagine di 100x100 pix (=10.000 punti) un oggetto, o un circolo, al massimo sarà alto (e largo) 100 pixel. Per averne uno alto il doppio dovrai avere una foto di 200x200 (40.000 punti), il quadruplo della risoluzione, non il doppio.

La D3x ha il doppio della risoluzione della D3, e la D90 il doppio della D70, ce ne vogliono il quadruplo per ottenere un circolo di dettaglio duplicato.

È elementare, mio caro Watson, elementare! rolleyes.gif
cuomonat
QUOTE(F.Giuffra @ Jul 15 2009, 05:15 PM) *
Insisto, scusami ma non posso dirti "non è vero ma ci credo" come Galileo davanti alla sacra inquisizione.

Il tuo ragionamento è semplice, lineare, elementare, ma sbagliato.
Ti ricordi alle elementari che spiegavano che le superfici aumentano al quadrato? Significa che se tua hai una immagine di 100x100 pix (=10.000 punti) un oggetto, o un circolo, al massimo sarà alto (e largo) 100 pixel. Per averne uno alto il doppio dovrai avere una foto di 200x200 (40.000 punti), il quadruplo della risoluzione, non il doppio.

La D3x ha il doppio della risoluzione della D3, e la D90 il doppio della D70, ce ne vogliono il quadruplo per ottenere un circolo di dettaglio duplicato.

È elementare, mio caro Watson, elementare! rolleyes.gif

Sai dalle elementari n'è passata di acqua sotto i ponti.

Allego un link a beneficio dell'autore della discussione, se vorrà leggerlo.

Tu no, non ne hai bisogno.

http://www.photoactivity.com/Pagine/Artico...sStitch.asp#05b
Pagine: 1, 2, 3
Salta a inizio pagina | Per vedere la versione completa del forum Clicca qui.