QUOTE(davidebaroni @ Jan 9 2013, 07:45 PM)

Ah, giusto per capirci. Poiché é chiaro che i nostri "postulati di base" sono praticamente antitetici, non vedo una ragione per continuare la nostra "diatriba". Non ho alcun interesse a farti cambiare idea, e le tue argomentazioni non mi faranno cambiare la mia, perché ognuno di noi considera "non valide" le argomentazioni dell'altro... e so per esperienza che in queste condizioni è praticamente impossibile "capirsi". Certamente lo è raggiungere un accordo. Quindi propongo di chiuderla qui, finché siamo ancora a livelli "civili" di dialogo. Come dicevo prima, in una ventina d'anni avremo modo di vedere chiaramente come stanno le cose... forse.
Per quel che mi riguarda, ognuno può continuare a vedere le cose come vuole e a fare le scelte conseguenti.
Io di sicuro le ho fatte e continuerò a farle...
Ciao,
Davide
Parto dalla fine, perché mi sembra che ne valga la pena.
Contrariamente a quanto affermi tra le righe tu, io non credo che una discussione/confronto abbia come fine ultimo quello di convincere il nostro interlocutore a cambiare idea e ad accettare/sposare quella che gli proponiamo. Anzi. Se così fosse si tratterebbe di un tentativo di "indottrinamento" del tutto inutile e controproducente. Come pure non ha senso perseguire come scopo quello di raggiungere un accordo. A quale scopo? Invece mi incuriosisce il motivo per cui continui a dichiarare "non valide" le mie argomentazioni. Credo che tu stia omettendo qualcosa, anche se ogni tanto lasci intravedere qualcosa del tuo sistema di valori.
Per ultimo: da parte mia ti garantisco che il mantenimento di un livello "civile" di dialogo è certo. Non capisco neppure che senso ha doverlo dichiarare, ma se serve a rasserenare gli animi, lo faccio.
Piuttosto: qualsiasi "discussione" per me ha un valore culturale, se questo valore è alto vale sempre la pena "discutere".
QUOTE(davidebaroni @ Jan 9 2013, 07:45 PM)

QUOTE(logan7 @ Jan 9 2013, 01:45 PM)
[...]
a) "Intelligenza", da "intelligere", per me significa semplicemente "capire come qualcosa funziona". Non alterarne il funzionamento. E nemmeno usare questa comprensione a proprio vantaggio e a svantaggio di qualcosa/qualcun altro. Per citare Gandalf, "Chi rompe qualcosa per sapere cos'è ha lasciato il sentiero della saggezza".

Sul progresso potrei rimandarti al discorso di Pasolini su "progresso e sviluppo", ma mi limiterò a dire che molto dipende dalla meta. Se leggi attentamente la mia risposta alle righe precedenti, potrai capire che PER ME "inventare cose" NON è progresso, e che il mio concetto di "qualità della vita" NON riguarda comodità artificiali... che peraltro, quando mi trovo in questo tipo di mondo, uso: ma cerco ormai di trovarmici il meno possibile.
c) scienza, ovvero "conoscenza", riguarda, PER ME, la capacità di raccogliere informazioni a raggio il più vasto possibile, e di collegarle senza vincoli disciplinari. Il "metodo scientifico" PER ME (ma non solo...) consiste, o dovrebbe consistere, nell'osservazione di un fenomeno, e da quello desumere possibili "leggi", che permettono di prevedere altri fenomeni in altri contesti (o, al limite, negli stessi contesti in altre condizioni, che per me equivale a "in altri contesti"...). A quel punto si va ad osservare cosa succede nel nuovo contesto o condizione, e se ciò che si osserva corrisponde a ciò che si era previsto, ok, abbiamo UNA conferma alla teoria. Altrimenti si rivede LA TEORIA... non esiste un "esperimento fallito", esiste solo una "teoria da rivedere".
d) Allopatico è l'aggettivo con cui usualmente ci si riferisce alla medicina "occidentale", per distinguerla da altre "medicine tradizionali". Se per te la medicina è quella che funziona, ti invito a lasciar perdere gli studi statistici, quasi sempre pagati da case farmaceutiche, e andare a verificare in loco. Vedrai che le piante (e certi rimedi di origine animale) funzionano altrettanto bene, e ripetibilmente, dei farmaci, e spesso meglio. Ma SOLO nel loro contesto ambientale...
e) La questione della "dignità" non riguarda le scelte. Riguarda la qualità della vita. Ovvero, quantità senza qualità è per me priva di senso. Ci sono aspetti qualitativi della vita che sono per me irrinunciabili. Quando non sarò più autosufficiente morirò, e spero che me lo lascino fare. E' solo un esempio...
f) Come diceva Winston Churchill, "Le uniche statistiche di cui possiamo fidarci sono quelle che abbiamo manipolato noi!"... Vedi risposta precedente. Te l'ho detto. Vai sul posto. Curati con i rimedi tradizionali locali. Non dappertutto, ma ci sono luoghi dove funzionano, eccome, e funzionano BENE. Ci sono stato, l'ho fatto, e l'ho visto fare. Esperienza diretta.
g) Wrong... Intelletto, PER ME, è fratello di intelligenza, e comporta la comprensione, non l'alterazione. Creare, o inventare per meglio dire, qualcosa che poi causa a sua volta danni, in qualsiasi misura, a qualcos'altro non è intelletto. E' hubris. E la specie umana sta giocando da troppo tempo a fare Dio...
h) Aridaje... Vedi risposta precedente. TUTTI i riferimenti che mi stai dando sono autoreferenziali. Dimostrano la nostra superiorità se valutati con il "nostro" sistema di valori. Ma per me basterebbe un millesimo dei danni fatti al pianeta, o la devozione al denaro e al profitto, per DIMOSTRARE innegabilmente ed irrefutabilmente l'inferiorità intellettiva dell'uomo. NESSUNA altra specie ha mai danneggiato (o "sfruttato", come ti piace dire) il proprio ambiente come noi. E questa è, nel mio sistema di criteri, una dimostrazione lampante della nostra idiozia...
Per quel che riguarda poi le espressioni artistiche, idem. Sono artistiche perché noi le definiamo tali. Per quel che ne sappiamo, altri esseri viventi potrebbero trovarle talmente stupide e inutili da non curarsene minimamente... ma a noi interessa solo ciò che segue i nostri criteri, giusto?
i) Di nuovo... Puh-leeze. Certo che non c'è "pianificazione cosciente". Ma è altrettanto certo che questo accada. Decenni di osservazioni "in loco" lo confermano. Certo, se per te l'intelligenza è soltanto quella "cosciente" (che poi bisognerebbe definire questa "coscienza"... fidati. Lo so per professione), allora hai ragione tu, ma l'intelligenza a cui mi riferisco IO è anche inconscia, anzi, è SOPRATTUTTO inconscia. In fondo, persino zio Sigmund ammetteva che di inconscio ce n'è TANTO di più che del conscio...E il confine non è così determinato come ci piace pensare.
In ogni caso, non accorgersi che (ad esempio) la sovrappopolazione umana E' un enorme problema per il pianeta (e per la popolazione umana stessa) è certamente una dimostrazione di scarsa intelligenza... almeno secondo i miei criteri.
l) Quasi mai. Praticamente, l'unico "farmaco" che ho assunto, negli ultimi 30 anni, a parte gli ultimi 6 mesi, è stato all'occorrenza un decotto di piantaggine. Se fossi in certi luoghi userei altro, qui mi è toccato usare farmaci negli ultimi mesi, e il risultato è che ho quasi perso un occhio...
a) "Capire come qualcosa funziona" è solo la parte teorica. Che significa "alterare" il funzionamento? Tutto quello che facciamo, ogni giorno, ci fa interagire con ciò che abbiamo intorno. Ed è del tutto normale, inevitabile, che così facendo finiamo per "alterare" il funzionamento di qualcos'altro. E lo facciamo normalmente a nostro vantaggio. Anche un gesto scontato e banale ha queste conseguenze. La filosofia è una cosa, la vita reale una cosa lievemente diversa.

scusa: stai postando su un forum. Questo significa che stai facendo uso di una quantità ENORME di comodità artificiali. Le vogliamo elencare? Le usi e le sfrutti, come fanno tutti. Che senso ha continuare a rinnegare il processo che ti ha permesso di usarle? E visto che stai postando su un forum di fotografia, gran parte delle comodità artificiali che usi sono SUPERFLUE. Non ti sembra un controsenso rispetto a ciò che
predichi?
c) perfetto: questo vale per la teoria. E la pratica? La conoscenza progredisce anche (direi soprattutto) attraverso l'uso di strumenti nuovi e più sofisticati, sviluppati proprio a partire dalle osservazioni fatte in passato, che hanno dato lo spunto per costruirli. Altrimenti staremmo ancora osservando la luna ad occhio nudo.
d) no, dilla tutta:
allopatico è l'aggettivo con cui, oggi, viene etichettata una parte della medicina da chi è guidato dai pregiudizi che anche tu, in parte, esprimi. Sai perché gli studi statistici non si possono falsificare? Perché alla fine le bugie vengono scoperte. Ci sono un bel po' di esempi illuminanti, a questo proposito. E vengono scoperte perché una volta pubblicato uno studio relativo all'efficacia di una sostanza o di un farmaco, ci sono laboratori e scienziati indipendenti che lo verificano e ripetono gli esperimenti. Una casa farmaceutica non ha alcuna speranza di
pagare per ottenere uno studio statistico a lei favorevole. L'inganno verrebbe scoperto in breve tempo. E trovo del tutto normale che gli studi statistici riguardanti l'efficacia di una medicina vengano pagati da una casa farmaceutica. Chi dovrebbe pagarli? L'industria automobilistica?
e) io stavo affermando che ognuno DEVE essere padrone di definire i propri concetti di dignità e qualità. Ciò che è irrinunciabile per te potrebbe non esserlo per me e viceversa. Per cui il discorso sulla dignità è fine a sé stesso.
f) no, grazie. Una
medicina che funziona solo in un luogo particolare non è una medicina.
g) troppo melodrammatico. Non è la comprensione che ti permette di usare un pc per interagire con me, in questo momento.
h) inferiorità intellettiva rispetto a chi, scusa? E' piuttosto ingenuo dire che "nessun'altra specie ha mai danneggiato il proprio ambiente come noi". Molto banalmente non lo fanno perché non ne hanno la capacità. Questa è una dimostrazione lampante di inferiorità, non di altro. Trovo anche piuttosto ovvio e banale che i riferimenti siano
autoreferenziali.
i) cosciente, in questo caso, solo per indicare che si è consapevoli che le nostre azioni produrranno un effetto nel futuro. Se per te è
intelligente il comportamento dei predatori... da quello che scrivi sembra che siano in grado di ridurre il numero di nuovi nati a seconda della disponibilità di prede. Cosa assolutamente non vera. Il numero di nuovi nati dipende dalla quantità di adulti in grado di procreare. Dalla disponibilità di cibo durante la crescita di questi piccoli. Il meccanismo che a te sembra tanto intelligente opera ad un livello molto basso: non ci sono prede? I cuccioli muoiono perché non hanno di che mangiare. Altro che pianificazione o comportamento intelligente. Quella che tu chiami
intelligenza è l'effetto, non la causa. I cuccioli muoiono perché le prede sono già scarse, i predatori subiscono la situazione: in nessun caso la prevengono o la gestiscono.
l) Io neppure quello. E questo cosa sta a significare? Che troppa gente usa i farmaci anche quando non ne ha bisogno? E' una cosa nota.