Parlando di logica bisognerebbe capire che avere tanti piccoli sponsor che pagano praticamente zero vuol dire poco o niente.
Comunque, senza scomodare la logica, basta seguire un pò il motomondiale: mentre la yamaha è ancora senza sponsor la honda ne trova un altro
Per non contare che era senza sponsor (quello principale) per tutto il 2011...
Comunque, senza scomodare la logica, basta seguire un pò il motomondiale: mentre la yamaha è ancora senza sponsor la honda ne trova un altro
Per non contare che era senza sponsor (quello principale) per tutto il 2011...
Mi stai dicendo che sai esattamente quanto paga ognuno di questi sponsor alla Yamaha?

O mi stai dicendo che conosci TUTTI questi sponsor, oltre ai loro bilanci e alle quote stanziate come sponsorizzazione?
Senti, Otelma, né tu né io abbiamo la sfera di cristallo. Ma a me la logica dice che se una squadra "top team" ha bisogno di X soldi, e ha un numero Y di sponsor, allora quegli sponsor, più la quota destinata a ciò dalla fabbrica, coprono le spese. Punto. E visto che si tratta appunto di un "Top Team", dubito che potrebbero restare tali con sponsor che pagano "praticamente zero".

Se deve continuare a cercare sponsors vuol probabilmente dire che i soldi non le bastano, oppure che ci sono più aziende che "credono" nelle possibilità pubblicitarie legate a quella marca che a un'altra... e questo è spesso legato al pilota.
Poi chissà. Tutto è possibile, anche che il mondo finisca il 21/12/2012. Ma io tendo a crederci poco.
Nè tu né io sappiamo quali e quanti soldi girino nei team, e tanto meno nei TOP team. E, francamente, la cosa mi lascia abbastanza indifferente. Ache perché, come detto, a volte gli "sponsor principali" vengono più dal pilota che dal team, nel senso ad esempio che un pilota Galouises difficilmente correrà per un team Philip Morris a meno di cambiare contratto... e ho volutamente utilizzato come esempio sponsors che sono di fatto fuori dal Circus.
In ogni caso, chissenefrega? I fatti sono semplici: Stoner si ritira all'apice della carriera, vuole stare in famiglia ed uscire da un ambiente che non lo soddisfa più. Cosa c'è di male? Quanti di noi fanno un lavoro che li entusiasmava tempo fa, ma oggi non più, eppure continuano a farlo perché o non vedono alternative, o è quello che sanno fare meglio, o magari perché IL LAVORO gli piace, ma il modo in cui devono svolgerlo no?
E perché Stoner, che ha probabilmente accumulato risorse economiche sufficienti allo scopo, non dovrebbe mandare tutti quanti a quel paese, e fare la vita che ha voglia di fare?
E' la SUA vita. Mica la nostra.
E ha TUTTO il diritto di fare quello che gli pare. Quello che NOI, invece, NON abbiamo il diritto di fare è giudicarlo.
Ciao,
Davide