QUOTE(ricdil @ May 5 2012, 12:35 PM)

Beh è stato riportato come articolo dal sito ufficiale del Sindacato Italiano Veterinari Medicina Pubblica.
Tratto da PubMed
(leggi qui):
Effect of long-term ingestion of asbestos fibres in rats.
Truhaut R, Chouroulinkov I.
"The effects of ingested asbestos fibres were studied in Wistar Han rats. Chrysotile and a mixture of chrysotile/crocidolite (75%/25%) in palm oil were given for 24 months to 70 males and 70 females per group (daily doses 10, 60 and 360 mg); one control group was fed with normal diet, a second with normal diet plus palm oil. The animals were observed for a further 6 months after the end of the treatment. The results indicate that ingestion of asbestos fibres at high doses had no toxic effects and did not affect animal survival; in addition, there was no evidence of carcinogenic effects."
PMID: 2744821 [PubMed - indexed for MEDLINE]
Gli effetti di fibre di amianto ingeriti è stata studiata in ratti Wistar Han. Crisotilo e una miscela di crisotilo / crocidolite (75% / 25%) in olio di palma sono stati dati per 24 mesi a 70 maschi e 70 femmine per gruppo (le dosi giornaliere 10, 60 e 360 mg), un gruppo di controllo è stato alimentato con una dieta normale , un secondo con dieta normale, più olio di palma. Gli animali sono stati osservati per ulteriori 6 mesi dopo la fine del trattamento. I risultati indicano che l'ingestione di fibre di amianto ad alte dosi non ha avuto effetti tossici e non ha influenzato la sopravvivenza degli animali, inoltre, non vi era alcuna evidenza di effetti cancerogeni.
A queste ricerche, che forse ti sono sfuggite, si riferiva la Kuan. Tali ricerche evidenziano che su questi animali, contro ogni evidenza sull'uomo, l'amianto non fosse pericoloso e si è continuato ad usarlo proprio perchè le ricerche non datavo risultati univoci. Gli uomini morivano (e si sapeva già dal 1769 con gli studi di Joseph Lieutad) mentre i topi non avevano grossi effetti. Anche il Dott. Ugazio nel suo Quaderno n°3 dice:"E’ sorprendente, in confronto con i dati
precedenti, ma questa ricerca proverebbe l’innocuita’ dell’asbesto ingerito. "
Ti cito anche un'altra ricerca sempre da PUBMED (
leggi qui) una ricerca di Rödelsperger K, Woitowitz HJ.:
"The excess risk of tumours exposed to asbestos were previously compared with the results of rat inhalation experiments. It could be demonstrated that humans at the workplace suffer from a tumour risk at fibre concentrations which are 300 times lower than those needed in the rat inhalation model to produce the same risk. However, the estimation of human risk was based on the study of workers at a chrysotile textile factory, whereas animal experimental results were related to exposure to amphiboles. Since for this comparison the risk of cancer due to exposure to amosite or crocidolite fibres at the workplace is of interest, quantitative exposure-response relationships for lung cancer and mesothelioma for the white workforce of South African amosite and crocidolite mines were discussed. On comparing the risk of lung cancer in this study with the risk of lung cancer for chrysotile textile workers, it can be concluded, that the risk of lung cancer and mesothelioma from crocidolite and amosite was higher than in the chrysotile textile factory. It could be also demonstrated, on the basis of a study of the lung burden of mesothelioma cases and of controls, that a significantly increased odds ratio of about 5 was established at amphibole concentrations of between 0.1 and 0.2 f micrograms-1 dry lung (WHO fibres longer than 5 microns from TEM analysis). On the other hand, carcinogenic response was observed at a fibre concentration 6000 times higher in animal inhalation experiments with crocidolite asbestos (SEM analysis of WHO fibres). As a result of these findings, it has been concluded that inhalation studies in rats are not sufficiently sensitive for the detection of hazards and risks to humans exposed to man-made fibres."
Cioè si è concluso che gli studi per inalazione nei ratti non sono sufficientemente sensibili per la rilevazione dei pericoli e dei rischi per gli esseri umani esposti a fibre sintetiche. Quindi questo tipo di sperimentazione sull'amianto sia ingerito che inalato, durato oltre mezzo secolo, ha fatto capire che questa sperimentazione sulle cavie, ratti e criceti non ha portato alcun risultato per la tossicità umana. Noi siamo molto più sensibili dei topi circa questa malattia.
Quindi attenzione a credere ciecamente in una sperimentazione che porta a questi risultati. Era meglio guardare solo le statistiche sugli uomini che trucidare milioni di animali solo per far morire altri milioni di uomini. Ripeto che NON parlo da animalista che NON sono ma attenzione a capire che le procedure sperimentali devono essere corrette.
QUOTE(neomeso.lese @ May 5 2012, 01:32 PM)

Strano che tu non abbia quotato e replicato al post poco sopra di Ricdil

avete ragione, Ricdil ha portato una tesi correttamente motivata dove emerge che i ratti non sono cavie corrette per l'inalazione di amianto. in questo caso gli animalisti hanno ragione, il sistema biologico umano è + complesso e i test animali non sono corretti.
e hai anche dimostrato che la scienza non è infallibile, o meglio si evolve e migliora. infatti l'esperimento non è concluso con: l'amianto non è cancerogeno, ma è concluso con: i topi sono meno sensibili dell'uomo all'amianto respirato.
ciò non toglie che: 1 il metodo scientifico il + delle volte sbaglia, spesso si va a tentoni, ma i risultati sono ineccepibili, il progresso è davanti agli occhi di tutti.
2 per 1 ricerca che non ha dato i risultati sperati, ce ne sono migliaia che invece portano allo sviluppo di nuovi farmaci o nuove conoscenze.
QUOTE(neomeso.lese @ May 5 2012, 01:49 PM)

Guarda che stai confermando quello che dico.
La nostra etica ci permette di sovrintendere ai possibili abusi di prepotenza e forza.
La nostra intelligenza non può scindersi dalla nostra etica. Semplicemente perchè sono la stessa cosa. Perchè senza di essa saremmo semplici calcolatori.
E allora ripeto: è etico massacrare ogni giorno milioni di vite in nome di sperimentazioni più o meno utili ?
E' buffo che chi sostiene la tesi del "E' dura ma dobbiamo farlo perchè la selezione naturale bla bla bla la forza dell'intelligenza bla bla bla" poi si dimentichi che la stragrande maggioranza dei farmaci che necessitano di sperimentazione animale, non fanno altro che andare contro il principio stesso.
L'accanimento con il quale curiamo anche le patologie più impossibili da curare è
chiaramente opposto a questo semplice principio: la selezione naturale ha la sua colonna portante nel fatto che solo gli elementi migliori, più sani e più forti, possano vivere e riprodursi, per garantire che la specie perduri nel tempo, migliorandosi continuamente.
Per questo stesso principio non dovrebbero nemmeno esistere i farmaci. Quindi, credo che sia ridicolo, nonchè un ossimoro bello e buono, addurre la tesi della "forza dell'intelligenza" e della "selezione naturale".
Viviamo in una società che trucida giornalmente milioni di vite per mangiare carne
E che poi ne trucida altrettante per ricercare farmaci che curino ciò che il consumo di carne provoca
Che tipo di intelligenza è questa ?

Quindi, ognuno con le proprie idee e le proprie motivazioni ma, mi dispiace, quelle esposte fin qui sono tutte risibili e "non" intelligenti
ehm il consumo di carne non provoca nulla. l'uomo è onnivoro, abbiamo enzimi e denti atti a masticare e digerire la carne.
parlando di evoluzione, tu non pensi in maniera ampia (non voglio offenderti, solo che il concetto di evoluzione è davvero molto complesso) semplicemente oggi l'evoluzione non è sviluppare per caso la resistenza ad una malattia ma sviluppare nuove conoscenze per combatterla.
se gli animalisti si facessero carico delle loro scelte e rifiutassero i farmaci, non ce ne sarebbero + nel giro di 4 o 5 generazioni (contando anche che l'età riproduttiva nella nostra cultura è tra i 25 i 35 anni). e questa è una selezione naturale (o evoluzione) a tutti gli effetti. allo stesso modo di come le giraffe con il collo corto periscono in un ambiente con alberi alti, in una società come la nostra chi è contro il progresso scientifico (e se ne prende le responsabilità, altrimenti è un cialtrone...) dovrebbe perire.
è vero sono cinico e la mia etica è molto flebile, almeno in questo campo.
QUOTE(mr-fuso @ May 5 2012, 01:55 PM)

La Kuan è una cialtrona di prima categoria, lei ha detto che l'amianto è stato messo in commercio grazie alla sperimantazione animale, cosa falsa. Anche se lei si riferiva alle ricerche da te linkate, queste sono una del 1989 e una del 1995 dove già si sapeva che era cancerogeno ed era già illegale (in italia 1992). Se ha mentito su questo perchè avrebbe dovuto dire la verità sul resto?
Sul perchè l'intervista è stata riportata sul sito dei veterinari ci possono essere vari motivi, sicuramente nessuno però di valenza scientifica. Magari vogliono solo creare una raccolta di argomenti "etici" pubblicando entrambe le campane, senza però prendere posizione.
Comunque, la prima ricerca parla di INGERIRE l'amianto. Sui topi non ha effetto tossico. Ma c'è l'ha sull'uomo? Io non ho mai sentito di gente che ha ingerito amianto.
La seconda si parla di INALAZIONE, che provoca i tumori ai polmoni negli uomini; e qua si, viene messo in risalto che i topi sopportano concentrazioni superiori 300 volte rispetto l'uomo. Ma questa ricerca a che scopo è stata fatta (ricordiamo che i ricercatori sapevano già la pericolosità della sostanza)? Forse l'han fatta perchè sanno che ci sono profonde differenze tra uomo-topo? Forse è servita per capire meglio il sistema topo? Forse grazie a questa pubblicazione quando si dovrà studiare la pericolosità per l'uomo di una nuova sostanza, magari simile all'amianto, i futuri ricercatori escluderanno i roditori dai loro test?
Se vengono fatti esperimenti dove ne esce che il sistema animale è diverso dal sistema uomo questo non significa che tutti gli esperimenti su animali sono inutili, ma anzi rafforzano l'ultilità di quest'ultimi, perchè si hanno conoscienze in più da tenere conto nei risultati finali.
be va detto che la kuan non ha pubblicato nulla, e a me sembra abbastanza strano xkè oggi basta 1 dottorato post laurea per pubblicare almeno un articolo... evidentemente dopo la laurea in biologia si è dedicata ad altro anziché alla ricerca.