QUOTE(Tramonto @ Sep 23 2008, 08:06 PM)

Bjorn Rorslett ne critica la qualità dello sfocato, proprio a TA, e senza mezzi termini (
link) ...
Dipende dall'uso. Un punto di forza del Planar, che mi è stato continuamente ricordato da diverse persone, è la "tolleranza" della MAF a TA, che permette di salvare delle foto non "perfettamente" a fuoco, cosa abbastanza frequente nelle cerimonie e altro. Ho verificato questo fatto di persona e ho una spiegazione accademica al tutto. Il Planar per progetto punta a mettere a fuoco tutti i raggi di luce nello stesso punto (=max risolvenza). A TA, però, l'aberrazione sferica produce un "allargamento" longitudinale della zona di fuoco, da cui proviene il classico "haze" dei superluminosi. Questo blocco di immagini è molto compresso nel Planar ed equalizzato sulla superficie per migliorare la resa complessiva. Quindi accade che:
- per piccoli spostamenti del fuoco, l'immagine raccoglie ancora una notevole energia, ma sempre concentrata attorno al punto ideale, così che il contrasto resta su livelli piuttosto elevati;
- per maggiori spostamenti, l'immagine si disperde rapidamente. Il primo fatto è responsabile della relativa "tenuta" del fuoco, in quanto le immagini resistono bene fino al limite della pdc. Il secondo influisce sul bokeh, in quanto nella dispersione il punto può facilmente sdoppiarsi o trasformarsi in una "corona".
Nell'uso come normale (FX) questo comportamento è da manuale: meglio avere nitido tutto il possibile a TA.
Nell'uso come mezzo-tele (DX) la perturbazione dello sfondo può vedersi e dare fastidio.
Tra 2.8 e 5.6 il bokeh del Planar è comunque ottimo in ogni senso, come pure lo sfocato su piani più vicini.
Parecchi Nikkor hanno usato una leggera "sovracorrezione" dell'aberrazione sferica per motivi simili.
Alcuni perdono contrasto molto più morbidamente del Planar (AFD 85 1.4, alias Leica Summilux), altri (105 2.5 AIS, alias Schneider Xenotar) hanno una zona di fuoco lentamente digradante attorno a una "lama" a risolvenza elevatissima, che smorza parecchio le doppie linee, circondata infine da una sfocatura brutale e uniforme (=bella, ma forse un po' piatta). E' questione di gusti. A me il Planar ZF piace tantissimo, specie in interni, come pure gli 85 e 105 Nikon...
Sui grandangolari, con tutti i problemi di nitidezza al bordo che hanno, è bene tralasciare il bokeh per la nitidezza, anche se ZF 28 e 35 fanno tutto almeno bene.
Una piccola nota sulle curve MTF: anch'io non le considero molto, ma la "lettura" dei dati completi dello Zeiss fa comunque capire molte cose. In particolare, la vicinanza tra tutte le curve a 20 e 40 lp/mm indica una risolvenza elevata e uniforme sul frame, con basso coma e astigmatismo (punto netto), pur in mezzo a un certo haze (10 lp/mm fra 60 e 85% MTF a f/1.4). Per avere un haze quasi impercettibile a TA, la curva a 10 lp/mm dovrebbe stare almeno sul 90% (ZF 28 2.0, 85 1.4 AFD, 105 2.5 AI, Elmarit 90, Zoom Micro-Nikkor 70-180, ecc....). Una Velvia 50 moltiplicherebbe la MTF a 10 lp/mm di un fattore circa 1.2, quindi...
A presto
Elio